3 is NOT a magic number

Foto del 30-05-13 alle 11.05

Non ce l’ho con la 3, la compagnia telefonica con la copertura migliore della terra.
Non sono nemmeno d’accordo con chi stia maledicendo il terzo capitolo di Iron Man.

Ce l’ho con me stesso, perchè più passa il tempo più mi sto rendendo conto di essere stato vittima di una maledizione a cui difficilmente riuscirò a sottrarmi in futuro.

“La maledizione del terzo capitolo di un brand”

Tutto cominciò con God of War 3, classe 2010.
Primo God of War sulla non più nuova PS3, titolo che attendevo veramente molto, non tanto per le indubbie migliorie tecniche offerte appunto dalla next gen, quanto per la trama del capitolo finale (pfui) che avrebbe concluso la trilogia dedicata all’eroe spartano che si ribellò agli dei.

Titolo bellissimo sicuramente, probabilmente uno fra i giochi più epici che abbia mai giocato in vita mia, ma… calcolando lo zoppicante GoW Chains of Olympus su PSP, era pur sempre il quarto capitolo di un brand che tra un gioco e l’altro… per usare un eufemismo direi che “non è che avesse poi introdotto chissà quali nuovi meccaniche di gioco”.

God of War 3 comunque promosso a pieni voti.

Passa un anno e mezzo e ci ritroviamo ad ottobre 2011.
Non ho ancora disfatto le valigie del viaggio di nozze che mi fiondo su Gears of War 3.

La situazione comincia già ad insospettirmi.
Siamo al terzo capitolo nel giro di cinque anni. Terzo capitolo di una trilogia nata sulla stessa console.
Anche con Gears non mi aspettavo chissà quali migliorie/novità nel brand, ma mi aspettavo quantomeno un finale che chiudesse la trilogia in maniera più che convincente.

Così non è stato.
GOW3 mi ha deluso sotto diversi punti di vista e se anch’io come molti l’ho ritenuto un buon titolo dal lato tecnico, GLI INGRANAGGI (questa è fine) del gameplay del brand cominciavano a stridere. In poche parole, giunto al terzo capitolo, al terzo gioco, cominciavo ad averne i coglioni pieni.

Spostiamoci di poco più di un mese in avanti nel tempo.
Arriviamo all’inizio di novembre 2011: esce Uncharted 3.

La situazione in questo caso è leggermente diversa. Se con GoW e GoW (quale fantasia) attendevo la fine delle rispettive trilogie (annunciate almeno inizialmente), Uncharted 3 non potevo aspettarlo con ansia da questo punto di vista, in quanto non fu mai annunciato come “La trilogia di Uncharted”.
Galvanizzato però dall’enorme balzo tecnico tra il primo capitolo e il secondo, e considerando tuttora Uncharted 2 una fra le migliori esclusive dell’intero parco titoli PlayStation, speravo col terzo di ottenere un gioco dal livello simile. In poche parole, aspettavo Uncharted 3 tanto quanto God of war 3 o Gears 3, ma per motivi diversi.

Ma per l’ennesima volta, rimasi deluso.

Siamo di fronte ad un titolo ottimo sotto tutti i punti di vista, mai e poi mai mi sarei sognato di infilarlo in una Flop Ten (bugia), tuttavia Uncharted soffre ormai della sindrome del more of the same. Le cut scene che vedono Drake cadere da dirupi, le situazioni di pericolo in cui Drake viene coinvolto, i pavimenti o i muri che improvvisamente crollano… beh, mentre giocavo pensavo “ecco ora si spezza quell’asse e Drake cade” e prontamente così succedeva. Tutto di già visto, tutto di facilmente prevedibile.

Uncharted è un altro esempio di come un brand, giunto al terzo capitolo non solo sulla stessa console, ma nel giro di soli 4 anni, mi abbia frantumato le palle.

Arriviamo ad oggi, o meglio a sabato scorso.
Comincio Dead Space 3.

Gioco un paio di ore, arrivo alla quarta missione su una ventina in totale. Non ne posso già più.
Ciò che il malefico Doctor Game mi disse alcuni giorni prima, mettendomi cioè in guardia sul piattume della trama e di ciò che succede nel corso del gioco, lo presi abbastanza sotto gamba.
Dopo un primo episodio che reputai molto valido ed un seguito che mi piacque ancora più del primo, poteva forse il terzo annoiarmi o semplicemente non piacermi? Assolutamente no.

Il cazzo.
Assolutamente sì.

Concordo con ogni singola parola che mi disse Claudio e che anche voi sentirete nell’imminente puntata di GameFathers che stiamo per pubblicare. Il gioco è magnifico dal punto di vista tecnico (lo sto giocando su PS3) con alcuni effetti di luce veramente magnifici, ma sono veramente due balle assurde. Tutto uguale, tutto uguale. Nuova stanza, nuova orda di necromorfi.
Piccolo giretto nello spazio, nuova navicella, nuove stanze, nuove orde. Che due palle davvero.

Riassumendo il tutto, direi di essere giunto ad una specie di formula, che parte da alcune premesse:
– Se una nuova IP esce in un anno X e mi piace
– se il seguito esce nell’anno X+1 o X+2
– se il seguito mi piace più del primo capitolo

posso star tranquillo che il terzo capitolo sarà una delusione, non tanto dal lato qualitativo, quanto da quello del divertimento indotto al videogiocatore, ovvero a me.

In poche parole, dopo due capitoli ottimi, so già che il terzo mi romperà i coglioni.
Anche voi vi rivedete in questa inconfutabile teoria?

 

 

P.s. talmente inconfutabile che i vari Assassin’s Creed continuano, seppur con alti e bassi, a piacermi…

farenz

 

 

 

 

 

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174 Più commentati

  1. Farenz e di Halo che ne pensi??? E’ migliorato o è peggiorato con il terzo capitolo….e di Mass Effect???

  2. Dead space 3 ha deluso anche me. L’ho giocato su pc e devo dire che il lato tecnico , pur sopra la sufficienza non mi ha strabiliato. La neve (e se ne vede veramente tanta) è decisamente fatta male per esempio. Ma è il problema di ds3? no il problema è una trama insulsa (con un finale che è un insulto all’intelligenza e un secondo finale in dlc), uno studio dei personaggi da arresto (clark si è trasformato in M. Fenix e Ellie nella solita bambolina) e un’atmosfera shooting che, per carità, non è male, ma che diavolo c’entra con l’universo di Dead Space! Questo non è dead space, questo è Lost planet con elementi di Gears. Deluso , deluso e ancora deluso

  3. Si tratta della legge della trologia: per carità, non è sempre così, ma lo è nella maggior parte dei casi.

    Il primo episodio ha il merito di aver inventato il brand, i personaggi, l’ambientazione e le meccaniche di gioco.

    Il secondo episodio prende tutto ciò che di buono c’era nel primo, lo migliora e lo amplia creando in qualche modo il capitolo definitivo.

    Il terzo episodio non sa più cosa fare, così si limita a riproporre il secondo con qualche insignificante modifichina e annoiando il giocatore.

    Si può fare un discorso simile anche con il cinema.

  4. la stessa cosa mi è successa con fable. fable uno bello, fable 2 fantastico, fable 3 merda assoluta e delusione totale

  5. secondo me una software house crea il primo capitolo giusto come schizzo, per vedere se gioco piace…se si usa il secondo per migliorare tutti gli aspetti che mancavano e il gioco viene perfezionato, e si arriva al terzo capitolo che non si ha più niente da migliorare e spesso delude

  6. Alberto Emanuele

    Un’altro esempio è Resistence 3 che finì inesorabilmente nella flop del 2011

  7. ecco perchè non c’è un zelda 3

  8. Leggendo già il titolo della discussione mi è venuto subito in mente Dead Space 3…..Concordo in pieno!! L’ho cominciato a febbraio….è ancora li che mi aspetta per essere finito…..e non ho proprio voglia….non mi era mai capitato!!

  9. Apprezzo l´articolo di Farenz perche´ fa capire fra le righe quanto siano ormai abusate le varie saghe e quindi ogni volta ci ritroveremo sommersi da seguiti di seguiti di seguiti . Che poi possano piacere o meno questo viene lasciato al gusto personale di ognuno di noi . La mia paura e´con la next gen imminente l´andazzo sara´ sempre quello … quindi ritroveremo probabilmente uncharted 4 , gears 4 , god of war 4 e via discorrendo piu l´annuncio di seguiti gia´mostrati come NFS e Metal Gear Solid 5 e AC4… infatti queste meccaniche ormai tediose mi hanno convinto a NON acquistare le console che verranno … io mi son rotto le palle di continuare solo quasi a giocare seguiti … e voi ??

  10. Eh il 3 è sia un numero maledetto che benedetto…

    Maledetto:
    – Call of Juarez (…)
    – Silent Hill (rimaneva lo stesso un gioco della madonna, ma nettamente inferiore ai primi due)
    – Resident Evil (in questo caso il 4 lo è ancora di più)
    – Mass Effect
    – Diablo

    Benedetto:
    – Metal Gear Solid (imho il capitolo più bello, assieme al primo)
    – Max Payne
    – Far Cry (poco da commentare)
    – Deus Ex (HR è una manna dal cielo dopo Invisible War)
    – Serious Sam (un capolavoro in confronto a quella cagata del 2 …)

  11. Beh Syphon Filter 3 non mi piacque affatto. Lo giocai per amor della saga. Non è sempre così per fortuna.

    Ci sono giochi come Resident Evil, il cui terzo capitolo è stato eccezionale. Anche il terzo di Hitman, seppur il gameplay era identico al predecessore e non aveva neancue una trama (ma giusto qualche flashback), il gioco in se si è rivelato un’evoluzione, con le sue atmosfere dark, le missioni più longeve e una scelta più ampia delle strategie.

    Non è sempre così, forse lo è solo in questa Gen, dove si è disposti a vendere la propria madre per un piatto di cozze pur di guadagnare qualche soldo in più.

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