Amore eterno

fedi

Penso che l’immagine sia abbastanza eloquente; due anelli, due fedi, il simbolo per eccellenza del matrimonio, il simbolo dell’amore eterno.

Amore eterno per la propria compagna, fidanzata, moglie; amore eterno per la propria passione: i videogiochi. Un amore che nasce sin da quando si è piccoli, che cresce nell’adolescenza e che invecchierà con noi.

Un sentimento che nasce negli anni Ottanta quando vedi i primi cabinati al bar, quando vedi le prime sale giochi in cui però TU bimbo piccolo non puoi entrare in quanto esiste un veto assoluto dei tuoi genitori che reputano questi luoghi come “malfamati” e pieni di drogati pronti a venderti le caramelle con la droga.

Un sentimento che si trasforma in gelosia quando vedi i tuoi amici con i primi Sega Master Sistem o Nintendo 64, che tu non avrai mai in quanto reputati troppo costosi e diseducativi dalla famiglia.

Un amore che riesce e sbocciare finalmente negli anni Novanta, quando dopo aver accumulato mille paghette e dopo aver rotto il cazzo all’infinito ai genitori riesci ad avere la tua prima Play 1 modificata da un cinese. La soddisfazione non può poi che crescere quando vai a comperare dal marocchino i primi giochi “pirata” e li scambi con gli amici.

Questa storia trova poi la sua piena maturazione negli anni Duemila quando ormai raggiungi l’indipendenza economica e puoi comperarti quel cazzo che ti pare; questo è il momento in cui veramente ti sfondi gli occhi e ti crepi le cornee davanti ai titoli più disparati, giocando a tutto, veramente tutto, provando anche la merda più pura.

Oggi a distanza di più di venti anni mi trovo ancora qui, pieno di impegni, senza un briciolo di tempo, con mille altri interessi, con mille altre cose da fare, con mille altri amici, ma ancora un una passione: i videogiochi.

Non so perché ma in questi giorni mi sono venuti alla mente questi pensieri e ora mi sento di condividerli con voi. Nonostante l’evoluzione della mia vita un punto è sempre rimasto fermo: la passione per i giochi. Ci sono stati nella mia storia alti e bassi, momenti di passione intensa (con la Ps1) e momenti di odio estremo (con la Ps3); ci sono stati tradimenti (quando la passione per le Magic mi ha costretto a tradire i videogiochi); ci sono stati ritorni di fiamma (con la Ps4 ad esempio).

Sono più di vent’anni che gioco e che compero videogames; ci sono matrimoni reali che durano molto meno. E penso proprio che la mia storia d’amore durerà ancora per molto molto tempo……

E la vostra?

Prova a cercare ancora!

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Il Game Pass è il cancro dei videogiochi?

Beh? Mi sembra di aver scritto l’altro ieri l’ultimo articolo ed invece… Mi è nata ...

15 Più commentati

  1. Magic canaglia, mi raccomando non mancare al prerelease di settimana prossimo

  2. Dottore i miei complimenti…sono nella stessa situazione, dove la vita mi sta sempre più dividendo da questa più che ventennale passione.
    Però è sempre li, pronta per risorgere e tornare in pista qualora ve ne fosse la possibilità.
    Si smette di essere gamer solo quando non lo si è più dentro.
    Chapeau!

    • Grande articolo. Sono d’accordo su tutta la linea. Non so quanti anni tu abbia, io ne ho quasi 42 e da 35 anni ho questa passione. Anche se quando ero piccolo e giocavo col mio Atari o andavo dal mio amico con l’Intellivision anche se c’erano dei pixelloni (non fate battute..), la magia era diversa.

  3. Caro Dot.Avo sono pienamente d’accordo con lei. La mia passione inizio nel lontano 1982 quando mi regalarono il mio primo “scacciapensieri”, e si consolidò l’anno successivo quando mi arrivò a casa (da un vicino che se ne disfaceva) una delle tante “pong console” dell’epoca: tre giochi ma tanta magia. E poi fu un escalation vedendo 1942 il mio primo gioco da bar vicino al lago dove, insieme a mio padre, andavo a pescare. Poi il mio primo Home Computer, il Commodore 16, e il NES… e ora sono qui, a quasi 39 anni, indipendente e con una compagna da 7 anni, con tanti impegni lavorativi e non ..ma con il mio amore sviscerale per i Videogames che ancora è qui accanto a me più acceso che mai.
    Preso per il culo da amici e parenti (anche da amici ex-nerd ex-videogamer) ma con la fortuna di una compagna che sostiene questa mia passione.
    Un amore infinito.

  4. Ciao Avo, bentrovato! Ho poco da aggiungere a quanto detto da te, credo che noi tutti bene o male ci ritroviamo nella stessa situazione. Una passione che è nata da piccoli e che, a differenza di altri interessi, è rimasta viva e più forte che mai col passare degli anni. D’altronde, le passioni, quelle vere, rimangono per sempre!

    A presto Avo, mi raccomando, passa più spesso qua, ci mancano i tuoi articoli.

  5. Io ammetto di adorare sempre questa mia passione che mi porto dietro da tutta la vita e tra una cosa e l’altra non ho mai smesso.
    Però di questi tempi, o per meglio dire in questa gen, mi sto sentendo fiacco come videogiocatore. Non perchè i videogiochi non mi piacciano più, ma perchè quelli che stanno uscendo non mi piacciono più come un tempo, tolti casi rari, ci sono sempre meno giochi che si addicono alle mie caratteristiche. Non c’è quasi più nulla che mi emozioni e mi faccia fremere dalal voglia di accendere e giocare.
    Quindi a volte mi chiedo, giocherò ancora in futuro? Per usare l’esempio delal moglie è un po’ come se la moglie ti piacesse sempre, però al contrario di un tempo, ormai ci facessi sesso una volta al mese perchè a lei non va mai. I pensieri del tipo: “forse sarebbe meglio trovarne un’altra” si farebebro sempre più persistenti (come anche quelli che forse la pannocchia la prende già abbastanza da un altro, ma questa è un’altra storia).

  6. Ho avuto la fortuna di avere genitori abbastanza permissivi, per cui gioco da ormai da 30 anni circa. i primi ricordi sono legati al commodore con arkanoid, alla sala giochi con bombjack, a ye air kung fu (il mio primo vero picchaduro) , etc…
    La mia passione ed il mio giocare hanno sempre fatto parte della mia vita. Non c’è un singolo periodo della mia infanzia, adolescenza, giovenezza ed età adulta che non sia stata accompagnata da un videogioco (fatta eccezione una pausa a 18 anni, nel ’99 , in nome della figa). I videogiochi sono parte di me, e in un modo o nell’altro continuero’ a giocare fino alla mia ultima ora.

  7. He’s Back :D
    Comunque come tutte le storie d’amore con alti (ps3) e bassi(ps2) ho sempre avuto questa passione, e pur avendo sempre meno tempo è da 25 anni che la porto avanti.
    Anche dopo una giornata pazzesca uno sguardo alla pagina di spaziogames in cerca di novità lo do e lo darò sempre!

  8. Caro Dr. Avo i suoi articoli sono sempre “genuini” :)
    In merito all’argomento anche io, durante la mia storia d’amore con i videogames ho vissuto momenti più vicini e altri più lontani. I miei genitori sono stati permissivi con tale relazione fino a quando sono andata alle scuole superiori e quando chiesi la PS2 mi fu spudoratamente negata sostenendo che ero “grande” per poter continuare a videogiocare, cosa che poi ho continuato a fare a casa di amici ovviamente, ma sempre meno. Ho recuperato quando sono andata via da casa come tutti. Ora, come lei, mi ritrovo con tante responsabilità, tra mutuo, matrimonio, lavoro, maternità eppure i videogames mi accompagnano ancora: la durata del mio matrimonio videoludico è di ca 26 anni e sinceramente credo non avrà fine.

  9. La mia prima console è stata il Commodore 64, presa verso fine anni 80, avevo circa 5 anni, la seconda fù il Mega Drive….poi, Game Boy Color, Playstation,Xbox,Playstation 2, Xbox 360, Playstation 3, Xbox One, Playstation 4…ho recuperato in seguito moltissime console retrogaming, mi manca solo il Super Nintendo, il Nintendo 64 e il Sega Saturn e faccio tombola!

    Il mio rapporto coi videogiochi? termino circa 15-20 giochi l’anno, non di più, in alcuni casi anche di meno.
    E’ un rapporto a volte di odio amore, sia perchè a volte ho altri interessi, sia perchè “rimanendo equilibrato”, dico che si, i giochi belli escono, e usciranno ancora, ma questa generazione è la peggiore che io ricorda sinceramente…Ho recuperato Alan Wake di recente, mi ci sto decisamente “allattando” in vista di Quantum Break che attendo con spasmodica attesa.

  10. Sono stato fortunato, mio padre era appassionato anche lui di videogiochi e la prima console su cui abbia messo le mani è stata l’Atari 2600.

    Mi ritrovo molto con la parte dell’articolo “quando ormai raggiungi l’indipendenza economica e puoi comperarti quel cazzo che ti pare; questo è il momento in cui veramente ti sfondi gli occhi e ti crepi le cornee davanti ai titoli più disparati, giocando a tutto, veramente tutto, provando anche la merda più pura.”

  11. Sono storie simili in cui bene o male ogni videogiocatore si ritrova. La nostra è più che una passione, è uno stile di vita, un modo d’essere

  12. Ciao Avo, bentornato!
    Sono d’accordo con quanto scritto da te.
    Nel mio caso, ho iniziato ad appassionarmi ai videogiochi quando ero piccolo, a circa 8 anni ed è una passione che mi porto dietro tuttora che ne ho 19, e spero di potermi portare dietro questa passione ancora per molti anni.

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