Amore sotto gli ombrelloni

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Ci risiamo.
Sono tornato dal mare da meno di 5 ore e sono pronto a scrivervi una bella sbrodolata di cazzi miei.
I videogiochi non c’entrano per nulla, quindi siete avvisati. Se non siete interessati, cambiate pur pagina.
So che però questi miei articoli che scrivo 1-2 volte all’anno vengono in genere apprezzati ed allo stesso tempo sono curioso di sapere la vostra opinione, che probabilmente differirà dalla mia, specialmente se siete in età “under 20”.

Quindi “a me gli occhi”.

Tutto nasce dal rimprovero di mia moglie di una decina di giorni fa in spiaggia.
Allora? Le hai guardato bene il culo?“. Un classico.
“Ma no tesoro, cosa dici?”. Un altro classico.

Il culo in questione apparteneva ad una persona vagina-dotata sui 22-24 anni.
Bionda, sdraiata sul lettino in compagnia di mamma e papà.
– Erica se stai leggendo questo articolo, non stavo guardandole il culo, ma stavo ragionando sui massimi sistemi che smuovono i giovani di oggi –

Già.
Passano i giorni, la ragazza è sempre in compagnia di mamma e papà.
Circa una settimana fa, mentre risaliamo dal mare dopo non più di 3 bracciate in acqua e fiatone conseguente, io e mia moglie notiamo la bionda in questione che, parlando col bagnino broccolone di turno, dice “Ho 16 anni”.

Sedici???

Posto il fatto che sia io che Erica pensavamo ne avesse almeno altri 6-7, notiamo che il broccolone (stranamente) gira i tacchi.
Ma non finisce qui. Questo non è un articolo su come le ragazzine di oggi spesso vogliano dimostrare di essere più grandi rispetto alla loro vera età.

Passano ancora un paio di giorni.

All’ombrellone insieme a mamma e papà si aggiunge un ragazzo. Abbastanza giovane. Direi sui 18 anni.
Noto un bel tatuaggio originalissimo sotto il capezzolo sinistro, che riporta il suo nome scritto in corsivo.
Si sa mai che se ne dimentichi.
Visto che per legge i tatuaggi (se non sbaglio) si possono fare solo a persone maggiorenni, diciamo che IN TEORIA almeno 18 anni lui li ha.

“Sarà il fratello”, pensammo.
Il cazzo. Non era il fratello.

Il tizio in questione era non solo il moroso della bionda, ma era pure un figlio segreto di Rocco Siffredi, non tanto per le dimensioni artistiche (almeno quelle non ci sono pervenute), quanto per le prestazioni amatorie con cui deliziava i nostri occhi e quelli di qualsiasi altro cliente dello stabilimento.
Slinguavano, slinguavano, slinguavano.
A volte in mare.
A volte al bar.
A volte sotto l’ombrellone…
Sotto gli occhi di madre e padre di lei, che lasciavano far di tutto a ‘sti due partecipanti alla sagra dell’ormone impazzito.

Ora, partiamo da un presupposto.
Ormai mi conoscete, sapete benissimo che ho superato i 30 da un po’ ed altrettanto bene avrete notato come mi sia facile entrare nell’ottica del genitore nonostante non lo sia.

Ipotizziamo che mi nasca una figlia stasera.
Se fra 16 anni lei si comportasse così, morirei. O la ucciderei.
Ma il problema non è lei e non è nemmeno il genio dal capezzolo firmato.

Il problema in questo caso credo sia l’eccessiva dose di libertà che i genitori abbiano concesso alla biondina.
Voi magari non riuscite a calarvi nei miei panni, ma vi giuro che era una scena raccapricciante. Ancora un po’ e scopavano.
E la cosa si è ripetuta più e più volte nel corso di diversi giorni di permanenza.

Ogni volta che passavo vicino al loro ombrellone compravo secchielli di popcorn e occhiali 3D.

Io capisco e purtroppo ammetto che i ragazzi di oggi siano ben diversi dai 16enni della mia generazione.
Qualcuno lo chiama “bruciare le tappe”, qualcun altro descrive questa precocissima voglia di accoppiarsi in età puerile come figlia della società di oggi, del Grande fratello, di internet, di youporn nel palmo di una mano.
Sarà anche vero.
Io però definirei il tutto come una enorme mancanza di rispetto nei confronti dei genitori. Rincoglioniti, per carità, ma pur sempre tali.

Ne ho parlato con mia moglie.
Lei dice che probabilmente i genitori, non potendola segregare in casa, piuttosto di pensarla in giro per le pinete di Cervia a scopare a destra e a manca, preferiscano tenerla comunque sott’occhio. Può essere vero. Ma averla sott’occhio non significa (per me) permetterle di scopare di fronte a me.

Ma poi, la cosa che più mi faceva tristezza, oltre alla scena e ai genitori, era pensare a lui… El Trombador.
Puoi aver gli ormoni a mille, puoi avere tra le gambe un obelisco, uno shuttle, ma fare certe cose di fronte al padre della tua ragazza… no.
Per me è inconcepibile.
A 16 anni qualche storiella l’ho avuta. Niente di simile a ciò a cui ho assistito in spiaggia, ma va beh… diamo pure colpa al fatto che fosse un’altra epoca.

Ciò che mi fa rabbrividire è pensare a me stesso 16enne, invitato a casa della mia morosina, nella difficile situazione in cui conosci i genitori di lei per la prima volta.

“Buonasera signori Ravensburger. Io sono Marco, il ragazzo di vostra figlia”
E ancora fermo sulla “a” di “figlia”, decido di palparle una tetta, sempre parlando coi genitori.

Tremendo.

Ciò che chiedo io quindi a voi è se trovate eccessivo il mio smarrimento di fronte a queste scene perché oggi è normale che vada così, oppure anche voi non vi permettereste mai di comportarvi in questa maniera coi vostri “potenziali” suoceri lì di fianco?
Fatemelo sapere, in modo tale che tra 16 anni quando ne riparleremo qua sull’Angolo, vi racconterò con molta più tranquillità di mia figlia che slingua con l’Aamir o l’Abdullah di turno di fronte ai miei occhi.

farenz

 

 

 

 

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131 Più commentati

  1. Non è discorso di età o cosa, secondo me è mancanza di rispetto verso le altre persone (e in questo caso particolare verso i genitori in primis).
    Giusto l’altra sera c’era una coppia di trentenni al bar che si baciava… Si leccavano anche dietro le orecchie a momenti. Nessuno dice che non si debba fare, ma almeno avere il pudore di farlo in privato cazzo.

  2. Guarda io ho sedici anni e ti posso assicurare che conosco tantissime mie coetanee stra vogliose e che hanno già perso la verginità già da qualche anno e che quando si “fidanzano” con un ragazzo molte di queste fanno andare via i genitori di casa proprio per stare col ragazzo(ovviamente che ha tra i venti e i venticinque anni) a casa da soli.Io sinceramente facendo parte di questa generazione definita “precoce” non mi soprendo molto ma capisco benissimo il tuo stupore ma purtroppo ti dico che o terrai molto d’occhio la tua eventuale “kenshira” o dovrai accettare l’idea che slinguazzi con l’Aamir di turno di fronte ai tuoi occhi o come ho detto prima che levi dai coglioni sia te che tua moglie di casa per stare con l’innocente fidanzatino.

  3. mah sì meglio così, senza vergogna e senza tabù. Però, da un punto di vista esclusivamente scientifico, t’invito a condividere qualche foto della figa.

  4. Farenz io ho 17 anni e noto sempre di più che i genitori come i figli stanno perdendo l’uso della razionalità e della ragione. Per risultare più grandi e più fighi si muovono in maniera spropositata e azzardata. Adesso, non voglio fare il moralista perchè anch’io spesso e volentieri ho allungato una mano con la mia morosa sebbene i suoi fossero ad un corridoio e una porta chiusa di distanza, ma lasciare tutta questa libertà ai propri figli, ignorando le loro azione e fregandosene della loro crescita personale lo troppo a dir poco stupido e immaturo. Capisco il magari volerli lasciarli andar fuori la sera oppure lasciarli guardare un film in camera da soli con le porta chiusa, ma lasciarli trombare davanti ai loro occhi è una cosa che sto riscontrando sempre di più e che mi fa a dir poco rabbrividire. Spero vivamente che quando sarai genitore saprai essere severo e giusto nei confronti dei tuoi figli. Lasciarli si la libertà, ma con giudizio. Casomai puoi chiamare il tuo amico Aziz per uno scontro diretto contro Aamir o l’Abdullah di turno…..oppure più semplicemente gli lancerai contro Lost e l’edizione speciale di Prince of Persia xD xD

  5. Io li lascerei fare, giusto per provare questi famosi, quanto micidiali, “calci nelle gengive”.

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