EDIT: Ancora?

Sapete com’è.

C’è un casino che si crea per i più svariati motivi, passa l’attimo di panico, e si procede a rimettere in ordine.

E mentre raccattate da terra soprammobili, fogli e gingilli, ecco che spunta a sorpresa un oggetto che non vi aspettavate, che magari era da una vita che stavate cercando, spesso accompagnando il ritrovamento con un “Ma che cazzo!”.. ecco, penso che alla Sony sia andata più o meno così.

Dove eravamo rimasti? Ah si.

Oggi, se fortuna vuole, il PSN dovrebbe tornare online. Sony ha disassemblato e ricostruito da capo il proprio network, aggiungendo una server farm qui, un ulteriore sistema di sicurezza li, un nuovo Chief Information Security Officer la.. ai poveri utenti un bel pensierino (nella speranza che mossi a compassione si decidano ad abbonarsi a qualche $ervizietto extra) e tutto sembra nuovamente in regola per regalarci altri anni di spensierato divertimento online.

In questo idilliaco quadretto, dev’essere spuntata la voce del programmatore foruncoloso simil-Otacon di turno, corso nell’ufficio del capo reparto a dare una notizia un pelino bruttina.

E come nel finale aperto di Metal Gear Solid 2, ecco Sony riattivare il PSN e vedersi costretta a spegnere il circuito Sony Online Entertainment, praticamente l’equivalente del Playstation Network su PC. Infatti, nella notte tra il 16 e 17 aprile, gli hacker sono entrati nei server del SOE e si son ciulati la solita pappardella di 25 milioni di nomi, indirizzi, email, date di nascita, numeri di telefono, più un sostanzioso dessert consistente in 12.770 numeri di carte di credito con annessa data di scadenza. Ouch.

E se ancora non vi basta, se siete residenti in Austria, Germania, Olanda e Spagna, sappiate che i penetratori si sono portati via un intero database di utenze pre-2007, con pressappoco 11.000 ricevute di versamenti per i pagamenti online. Se risiedete in uno degli stati di cui sopra, aspettatevi una mail di Sony. Ci pensano loro a spiegarvi come fare un finanziamento per coprire gli eventuali buchi nel conto.

Ma poi, l’avete notato?

Si, esatto, è successo il giorno PRIMA dell’attacco al PSN, e Sony? Eh, oh, ci siamo accorti adesso, afferma tramite i propri uffici stampa. Minchia, complimenti. E adesso? Solito, si spegne tutto, si smantella e si riedifica. Si cazzo, anche i rapporti con i consumatori, perché noi siamo Sony e siamo ipiùffighi. Anche su PC.

Pertanto ci si scusa per il disguido con tutti i giocatori di Star Wars Galaxies, EverQuest, EverQuest II, gli 8 giocatori di DC Universe Online e genericamente con tutti gli amiconi dediti ai MMORPG targato Sony Online, promettendo in cambio un mese di risarcimento e un giorno extra per ogni 24 ore che i server saranno col culo per terra.

Chissà la faccia che faranno quando gli arriverà la letterina di ADOC e dell’ente Britannico per le telecomunicazioni..

Aggiornamento delle 20:48

Se foste uno dei signori residenti in Spagna, Austria eccetera, sareste piuttosto incazzati a sta ora, visto che il database ante 2007 conteneva i loro dati BANCARI.. ma adesso, è veramente possibile farsi fottere un cluster di QUEI dati, sensibili oltre il sensibile? Prevedo tempi bui per Kazz e compagni di merende!

Prova a cercare ancora!

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Il Game Pass è il cancro dei videogiochi?

Beh? Mi sembra di aver scritto l’altro ieri l’ultimo articolo ed invece… Mi è nata ...

143 Più commentati

  1. Strano che proprio durante questo problema con il PSN Bin Laden è stato ucciso. Che siano solo coincidenze?

  2. Ripeto: orgoglioso di aver mollato Sony dopo la PS2, quando è stato annunciato il prezzo della PS3.

    Frase dell’epoca che mi ero segnato: “Se fanno pagare così una console immagino i servizi online tanto promessi.”

    In un certo senso c’è chi li sta pagando parecchio…stì cazzi.

  3. raga scusate l’ignoranza, ma non ho capito bene in cosa consiste il SOE. L’attacco al SOE su cosa influisce? Il PSN c’entra o no?

    • SOE = Sony Online Entertainment, detto papale papale, la versione del psn su pc per i giochi online targati sony. Per cui direi che non c’entra direttamente col psn, ma in pratica hanno fatto la stessa identica cosa, e la sony se n’è accorta solo ora.
      Vorrei fare i miei complimenti a sony, non vedevo una serie di figure di merda del genere da quella volta che caddi nel cesso il giorno del mio compleanno.

  4. C’è anche da dire che sony non si è grattata il cazzo tutto il tempo, ha provato a combattere gli hackers, non cel’a fatta e ha buttato giù i servers, poi quando si sono resi conto di cosa avevano fatto hanno avvertito tutti.. a contrario di noi italiani, sempre pronti a sparar merda addosso a tutti per qualunque ragione, loro hanno una spiccata etica del lavoro e sono sicuro che hanno fatto il possibile, invece di dire “ooooh sony che merda! ci ha tradito! ci ha tradito!” ditemi un po cosa areste fatto voi al loro posto eh? ma voi geni di internet avreste SICURAMENTE trovato un modo per fermarli immagino, la sony non ne ha colpa, è come se svaligiassero una banca e tutti getassero merda su di essa.. ma degli hackers che non si ficcano le mani su per il culo noooo! macchè! sono degli stinchi di santi!

    • mah onestamente non condanno sony in favore degli hacker, semplicemente penso che se la cosa è accaduta, è accaduta perchè qualcuno non ha fatto il suo lavoro, non è stato abbastanza vigile, dando possibilità agli hacker di attaccare. Poi si contesta il ritardo con cui viene avvisata l’utenza di tutti questi bei fatti che accadono sotto il loro naso, cosa che a parer mio avrebbe dovuto avere priorità assoluta. Per cui, che gli hacker paghino per ciò che hanno fatto, come anche i dipendenti sony nel caso fossero stati negligenti.

  5. Siccome molti tirano in ballo, nasa pentagono ecc.
    Per trovare scuse per difendere la sony( che a colpe) vi incollo il fatto, che molti paragonano col psn.


    Ora è lui ad avere bisogno di “prove”. Ed ecco che entra in funzione “Solo”. E’ il nickname che Gary si sceglie per provare a cercare qualcosa in rete. Siamo nei primi anni del nuovo millennio, Internet è un fenomeno di massa, esistono già connessioni velocissime. Ma lui non ha mezzi enormi. E così, da casa, naviga con un modem da 56 k. Lento, lentissimo anche allora per chiunque avesse voluto solo scaricarsi un brano musicale e o un film. Lui, invece, con quel suo modem prova ad entrare nei siti della Difesa americana.

    Per farlo, utilizza il “Perl”. In due parole: è un linguaggio di programmazione, creato alla fine degli anno ’80. Permette di analizzare un file di testo per tirarne fuori tutte le informazioni possibili. Si usa per creare report, statistiche, prospetti. Il Perl – acronimo di “Practical Extraction and Report Language”, nome che può aiutare a capire meglio a cosa serva – permette di ottenere dati e informazioni, apparentemente nascoste. E’ gratuito e naturalmente è stato sviluppato in ambiente Linux, open source.

    Così utilizzando questo linguaggio, “Solo” riesce a scoprire che i sistemi della Difesa Usa e della Nasa – all’epoca tutti, ma proprio tutti, sviluppati a partire da Windows – sono quasi privi di protezione. Ci entra. E cerca. Cerca quel che gli interessa. Un giorno, riesce addirittura ad entrare in un computer chiamato “Nottingham”. Lo fa, in appena otto minuti. E scopre che quel computer comanda, in una struttura gerarchica che non prevede alcuna deroga, qualcosa come sessantacinquemila altri pc. E arriva fin lì, senza aver mai dovuto digitare alcuna password. Una volta, una volta solo, qualcuno – un soldato – si accorge che nella rete c’è qualcuno. Si mette in contatto con “Solo” e gli chiede chi sia e cosa faccia dentro la rete militare. Gary McKinnok tranquillamente gli risponde che anche lui è un addetto alla Military Computer Security e che sta controllando alcuni file. La risposta è stata più che sufficiente al guardiano e Solo ha continuato le sue ricerche.

    Quindi , altri tempi ,altri motivi ,altri utenti danneggiati.

  6. Oggi doveva tornare PSN… Grazie Sony per l’ennesima bugia

  7. Sembra che Award Stringer si stia per dimettere, Kaz Hirai non si sa che fine farà e con loro io mi chiedo SCE stessa che fine farà? Tutto questo perché dei delinquenti hanno sconvolto tutto. Ora, se è vero che il psn non era proprio il massimo della sicurezza, è anche vero che, ps3 fino a poco tempo fa era una cassaforte inviolabile, eppure quel Geohot è riuscito nell’impresa, chi ci dice che se fosse stato tutto ipersicuro, non sarebberero riusciti ad entrare? Io nella mia “poca esperienza” al pc, ho sempre saputo che non esistono sistemi inviolabili, ho sempre saputo anche che in casa di “amici” non si tocca nulla, da qui si va col pensiero alla lotta intrapresa da Sony nei confronti dei “topi” e sull’inevitabile ritorsione avvenuta.
    Una multinazionale che cerca di lottare contro un fenomeno che invase le sue precedenti creazioni (ps1 ps2 e psp) e che per questo viene punita duramente, ha del ridicolo secondo me, poi Sony avra pure usato metodi sporchi, ma daltronde…

  8. A poco più di una settimana dagli attacchi al PSN da parte di anonimi malintenzionati ecco spuntare alcune nuove indiscrezioni su chi potrebbe essere stato l’artefice di tutto ciò.
    Stando alle ultime indiscrezioni trapelate sembrerebbe proprio che gli artefici di questo attacco, il più grave dalla nascita del servizio, sarebbe stato architettato da ex dipendenti del colosso nipponico, più precisamente qualcuno tra i 200 licenziati a fine marzo da SOE.
    Per il momento però non è nulla di ufficiale, si tratterebbero solo di alcune indiscrezioni, ma gli inquirenti che stanno indagando non escludono nessuna pista per il momento.
    Saranno davvero stati loro? Ora non ci resta che attendere e vedere un po’ come si evolverà la situazione.

  9. Perchè questi hacker non si fanno una vita o non si comprano una bambola gonfiabile? Non sono un fan sfegatato del multiplayer però un paio di partite alla sera con qualche amico me le vorrei pure fare (come non so quanta altra gente).

  10. Non esiste un sistema sicuro al 100% e non esisterà mai. E’ il “progresso?”!!! L’online ci apre le finestre del mondo all’utente ma anche casa dell’utente al mondo. E’ una connettività biunivoca. Non dimentichiamocelo mai.

  11. adesso basta, ogni volta si inventano una data diversa ma il PSN non torna mai. Sono stufo di aspettare un giorno sperando che il PSN ritorni e poi prendermela nel culo. Perchè sparano date se non sono sicuri che saranno date giuste? Tanto vale che non dicono niente, almeno non danno false speranze agli utenti…

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