Anti-trofei e Un-Achievements

Oggi mi è venuta in mente un’idea strana.
Vediamo chi è fra voi il primo a rispondere alla domanda del secolo.

A cosa servono gli achievements? Qual è l’utilità dei trofei?

Mmm.. no… ho cambiato idea.
Prima di vedere una massa di “Primo!!111!!111!” rispondo direttamente io.
Qual è l’utilità di tale numero (nel caso del GamerScore su 360) o di tale collezione (nel caso dei trofei di PS3) o di tale… ehm… no, lasciamo perdere Nintendo.

L’utilità è…

Nulla.
Gli achievements e i trofei dal punto di vista materiale non hanno alcuna utilità.
Sottolineo dal punto di vista MATERIALE.

Perchè pensandoci bene, credo che questo insieme di trovate degli ultimi anni serva sostanzialmente a 3 protagonisti del mondo videoludico, che rispettivamente vengono poi premiati dall’uso e consumo di trofei ed achievements.
Vediamoli insieme
1.Le case madri.
Permettendo ai propri utenti il collezionismo di questi “riconoscimenti”, Sony e Microsoft fanno in modo che il cliente si fidelizzi maggiormente alla propria console e al proprio environment. Raramente mi è capitato di sentire che una persona dopo aver giocato un X numero di capitolo di una saga su una console (sbloccando achievements/trofei) sia poi passato all’altra sponda interrompendone quindi l’accumulo.

– sì, lo so. Non è una legge, ma è più probabile che uno compri 5 Assassin’s Creed su 360, piuttosto di uno su 360, poi uno su ps3, poi uno su 360 e così via –

2. Le case di sviluppo e i publisher.
Ideando i trofei e gli obiettivi, sono riusciti ad introdurre A COSTO ZERO un’ottima motivazione che spinge i giocatori a rimanere sullo stesso gioco per più tempo. Spesso tramite obiettivi a dir poco improponibili, ma di gente malata ce n’è parecchia… che pur di platinare o millare un gioco è disposta pure a giocare miliardi di ore online o ad inventarsi chissà quale escamotage pur di raggiungere l’obiettivo mancante.

3. I bimbinkia.
Attenzione: con questo termine non intendo solo i ragazzini di 12 anni che tramite il loro punteggio sulla GamerTag credono di mostrare automaticamente i cm del loro pene, ma anche quelli che di anni ne hanno quasi il triplo e che a volte ragionano nella stessa maniera.

Bene.
Abbiamo appurato che dall’introduzione dei trofei e degli achievements tutti ne possono trarre giovamento.

Ma perchè non rendere la cosa ancora più interessante?

Da questa disamina abbiamo notato che spesso gli achievements non premiano “i più bravi”, ma  semplicemente i più costanti o comunque coloro che hanno più tempo libero (e soprattutto voglia) di rimanere sempre inchiodati sullo stesso gioco per settimane, se non per mesi.

Se gli achievements non premiano i più bravi, perchè allora non dare dei demeriti ai più cazzari?
Se i trofei da una parte premiano e sono motivo di vanto, perchè allo stesso tempo non potrebbero anche premiare i demeriti di un videogiocatore?

Facciamo un esempio molto stupido.
Obiettivo “Esegui 100 uccisioni online imbracciando un MP5”
Un giocatore bravo le esegue in 4 round, forse meno.
Un giocatore  pessimo come me avrebbe bisogno di almeno 20 round.

Ma allora perchè premiarci entrambi allo stesso modo?

Perchè io nella mia collezione dovrei vantare lo stesso achievements di un giocatore molto più in gamba di me?

Create allora trofei ed achievements variabili.
“hai eseguito 100 uccisioni imbracciando un MP5? Bravissimo, ma in quanti round?
Quattro? Benissimo, ecco il tuo trofeo d’oro!
Quindici? Ecco il tuo trofeo di merda”

Ed ecco che quindi nel nostro palmares, di fianco a sbrilluccicanti trofei argentati, dorati o addirittura di platino… vedremo comparire anche degli enormi stronzi…
Ancora più semplice (anche se meno gratificante dal punto di vista grafico) sarebbe su 360:
“hai eseguito 100 uccisioni imbracciando un MP5? Bravissimo, ma in quanti round?
Quattro? Benissimo, achievement unlocked: 50 G
Quindici? achievement unlocked: -50 G

Allora sì che la propria collezione mostrerebbe DAVVERO quanto un giocatore vale.

Secondo voi ciò sarebbe una soluzione possibile? Un qualcosa che vi metterebbe alla prova ancora maggiormente?

Oppure automaticamente vi caghereste sotto nascondendo il tutto dietro la  solita frase “i trofei non mi sono mai interessati!”

 

 

 

Prova a cercare ancora!

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158 Più commentati

  1. Secondo me i trofei sono un buon incentivo per finire i giochi al 100% scoprendo cosi tutti i segreti di un determinato titolo e viverlo “in maniera totale” specialmente se il gioco merita veramente (credo che una persona sia piu incentivata a platinare un assassins creed rispetto ad un gioco meno riuscito) daltro canto credo che i trofei giovino soprattutto alle software house che ci tengono incollati per mesi su quel determinato gioco di cui ci appassioniamo sempre piu e loro contemporaneamente rilasciano decine di DLC che noi poveri martiri presi dalla foga del gioco compreremo (e li son tanti tanti soldi che volano via). Personalmente apprezzo ciò che ha fatto microsoft dove allo sbloccare di determinati obiettivi ti regalano un oggetto per l’avatar in modo di dare un minimo senso a questi trofei o obiettivi che altrimenti non servirebbero assolutamente ad un cazzo (scusate il francesismo). Lo so in rarissimi casi (es. red dead redemption) questo avviene anche su console sony ma l’oggetto lo si può sfruttare solo tramite play station home e quindi non verrà mai utilizzato (sfido io a trovare qualcuno che ci gioca a sto specie di inutile second life). La mia speranza è che nelle future console il sistema di trofei sia implementato ulteriormente e gli venga soprattutto attribuito un senso a tutto ciò, magari regalando una dlc con 2 o 3 mappe al povero cristo che si è platinato l’intero battlefield o via dicendo.

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