Articolo di Apocalypse87

“Saghe” mentali

Eccomi qua, a scrivere l’articolo dopo aver vinto il quizzone, e spremendomi per trovare un buon argomento sono riuscito a trovare qualcosa che starà sicuramente a cuore a tutti i videogiocatori più accaniti: le saghe videoludiche.

Tutti noi amiamo finire un bel gioco, con une bella trama e ottimo gameplay, ma amiamo ancora di più rivivere le stesse belle esperienze in un capitolo successivo, magari con qualche miglioramento nelle pecche del precedente episodio e con qualche novità in più. Ultimamente però sono diventate un tasto dolente, e questo mi spinge a fare una riflessione: quale complesso e contorto meccanismo mentale induce alcune software house a mandare a p…pardon…a gettare alle ortiche anni di ottimo lavoro? Perchè invece di migliorare un gioco, lo privano di tutti i suoi tratti migliori e soprattutto della personalità che lo ha caratterizzato negli anni?

Esistono molti esempi di saghe rovinate, ma per fortuna anche di saghe che nonostante l’ultra-utilizzo rimangono sempre su ottimi livelli qualitativi e vorrei proporvene un paio.
Per quanto riguarda la prima categoria, mi mantengo su tempi abbastanza recenti e dico solo due parole: Splinter Cell. Il primo episodio della saga è stato pubblicato nel 2002 e proponeva un bellissimo gameplay incentrato sullo stealth, candidandosi come rivale del celeberrimo Metal Gear, con risultati migliori secondo la mia onesta opinione.

Sulla scia del successo di questo gioco sono usciti successivamente Pandora Tomorrow, Chaos Theory e Double Agent, proponendo sempre lo stesso gameplay ma introducendo sempre piccoli miglioramenti nel movimento, nei gadget di Sam Fisher e negli attacchi che semplicemente permettevano di migliorare sempre l’esperienza precedente. Ma non c’è un lieto fine per Sam, il 2012 per lui è arrivato un po’ prima, esattamente il 15 aprile 2010, data di uscita di Conviction. Perchè è arrivata la fine? Semplicemente perchè gli sviluppatori hanno deciso di togliere tutto ciò che c’era di ottimo nel gameplay e di rimpiazzarlo con meccaniche da classico action tps…
Niente più proiettili di gomma per Sam, niente proiettili elettrici, niente fischiettio per attirare nemici niente microcamere con cicalino e gas soporifero, niente visore termico, notturno e elettromagnetico, niente minigiochi per scassinare serrature e forzare PC e così via, ottenendo alla fine di tutto un bel Gear of Splinter Cell.
Ovviamente non si parla della qualità del gioco fine a se stessa: Convistion tutto sommato è divertente ed è comunque un buon gioco. Il suo difetto è il nome che c’è sulla copertina, che riguarda un brand specifico e determinate caratteristiche che nel gioco sono state veramente stravolte. Non è stata nemmeno la prima saga colpita dalla maledizione dei programmatori folli, ci sono state molte vittime celebri, come Final Fantasy e GTA.
Veniamo invece al secondo caso, con God of War.
Questa saga, citata recentemente da Farenz, è relativamente giovane, nato nel 2005, in cui impersoniamo uno spartano pazzo deicida che non fa altro che squartare a destra e manca per ben 4 episodi. Le modifiche nel gameplay sono state minime, ma ogni volta i programmatori sono riusciti a regalarci un’avventura unica, mai banale e mai noiosa, nonostante il rischio della ripetitività che hanno corso. God of War 3 è l’ultimo episodio uscito finora, ma è degno di portare questo nome, e per Chain of Olympus varrebbe la pena comprare una PSP solo per giocare con quel titolo.

La mia domanda è quindi questa: perchè alcune saghe vengono rovinate in questo modo, mentre altre rimangono a livelli qualitativi altissimi e sempre a migliorare? Io non penso che sia sempre voglia unicamente di sfruttare il brand, perchè pubblicare un titolo scadente non farà acquistare altri titoli in futuro e non metterà un buon nome sui produttori. In quanti compreranno Forgotten Sands, dopo il pessimo capitolo pubblicato da Ubisoft peggiorato dal finale a pagamento? Quanti compreranno Pes 2011 dopo gli orrori visti nella next gen? Con i videogiochi non vale la legge “non importa bene o male, purchè se ne parli”. Se si pubblica un gioco orribile, in futuro non ci saranno possibilità, ancora meno se si rovina un’ottima saga. Allo stesso tempo però si può sempre migliorare, quindi chiudo con la speranza che in Ubisoft dopo Conviction (convinzione) facciano uscire Will, volontà, volontà di far uscire uno Splinter Cell che ritorni ai fasti di un tempo

Prova a cercare ancora!

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