L’una meno un quarto. Ancora seduto alla scrivania, chino sul mio fedele MacBook a cercare di buttar giù qualche idea per l’articolo, mentre un timido raggio di luna fa capolino dalla finestra… ma sto divagando. Di nuovo.
La verità è che non ho uno straccio di idea! Dov’è il Deus Ex Machina quando serve? Non l’avessi mai detto: ecco mia madre che si affaccia alla porta con aria minacciosa.
“Ancora sul computer? Per la miseria, hai venticinque anni ormai! Quando la smetterai di buttar via il tuo tempo con quei dannati videogiochi?”
Cerco una risposta arguta, ma i miei processi cognitivi a quest’ora sono in pausa di riflessione. Grazie al cielo lei è troppo assonnata per dar battaglia. Esce mugugnando qualcosa che somiglia ad un insulto, e va a coricarsi.Perfetto. Ora so cosa scrivere!
SULL’AVERE 25 ANNI SUONATI, E GIOCARE ANCORA AI VIDEOGAMES
ovvero
DIECI MOTIVI FONDAMENTALI PER ESSERE UN GAMER:
1 – I videogiochi sviluppano i riflessi: è scientificamente provato che uccidere orde di terroristi a ripetizione tramite controller analogico aiuta la flessibilità delle dita. Se siete musicisti, è il massimo!
2 – Le avventure grafiche demenziali ti portano a coltivare il cosiddetto “pensiero obliquo”. Dopo una sessione particolarmente intensa di Monkey Island 2, ho scoperto che potevo riparare quel fastidioso buco nel muro usando un criceto morto.
3 – Giocare online accresce il mio senso patriottico: Imbastire una clan-war a Call of Duty contro un clan dal nome “England is better” e vincere su tutti i fronti (cantando “Italia amore mio” nel frattempo) non ha prezzo!
4 – I videogiochi sono uno sport indolore: ieri il mio vicino di casa ha fatto un allenamento di calcetto, ed è ritornato con una lussazione alla spalla e un occhio nero. Io ho vinto la Champions con il Catania a PES, senza muovermi dal letto.
5 – Giocare in compagnia aiuta a sviluppare lo spirito cameratesco: dopo aver resistito a quaranta ondate di zombie nazisti, io e miei amici, stremati, ci siamo concessi una bottiglia di Montenegro. ZOMBIE NAZISTI, ALTRO CHE ANTICO VASO!!!
6 – I giochi del LEGO! Ma sì, cazzo!!! Finalmente posso costruire quella stazione interstellare che sognavo da bambino senza spendere milioni di euro in mattoncini (per la gioia di mia mamma ^^)
7 – Il videogame è una valvola di sfogo sociale: non ho passato l’esame che preparavo da mesi, sono uscito sotto la pioggia e l’unica folata di vento dell’intera giornata mi ha distrutto l’ombrello, la mia ragazza mi ha mollato e anche il mio cane sta poco bene… ok, partitina a GTA, vediamo di uccidere qualche passante schiacciandolo sotto le ruote della mia bicicletta appena rubata…
8 – I lunghissimi filmati di FFXIII mi hanno permesso di conoscere i limiti delle mie funzioni corporali: non sapevo che la mia vescica potesse riempirsi COSI’ tanto!
9 – Dopo anni di lunghissime sessioni davanti a un monitor (o un televisore, che dir si voglia) sono stato costretto a indossare degli occhiali per la miopia. Cavolo, con questi affari sembro più interessante di quanto non sia in realtà…
10 – Basta scherzare, ora viene il motivo serio. Il videogioco non è altro che un modo per evadere da una realtà squallida che mi circonda (non parlo della mia famiglia, per carità, è la mia piccola isola felice): parlo di una società frenetica, di un mondo in cui apparire conta più dell’essere; parlo di un mondo dove allo stadio si fa la guerra, dove devi passare ore in coda per pagare una bolletta, dove la violenza vera è a ogni angolo di strada; parlo di un mondo in cui i sogni sono solo sogni, e quando hai un’idea c’è sempre qualcuno pronto a smontartela; purtroppo parlo di un mondo in cui non siamo più liberi di reinventarci giorno dopo giorno… a volte mi sento come un numero di matricola, pronto a oliare gli ingranaggi di un’enorme catena di montaggio. Che squallore…
…ecco allora il videogioco, ecco la fuga verso un mondo che cambia ogni volta, dove posso decidere di essere un eroe, un traditore, un assassino, un calciatore… posso cambiare come il vento, posso decidere le sorti di intere galassie o cambiare il destino di un microcosmo, e fare tutto ciò comodamente seduto in poltrona, o sdraiato sul letto… non c’è limite alla fantasia, basta scegliere il gioco giusto in base al mio umore, ed ecco che scordo tutto quanto c’è di brutto intorno a me: mentre gioco ci siamo solo io, consolle, monitor e controller. Questa è pura evasione!
A questo proposito, il quesito che vi pongo è il seguente: colleghi discepoli, qual è la molla che vi spinge a “videogiocare”? Spero di aver scelto un buon argomento di discussione, e mi scuso se vi ho annoiato troppo: non era mia intenzione, davvero.
aaa
Ehm, scusate… mi era partito un attacco nostalgico, e stavo cercando di recuperare i vecchi commenti, ma che fine han fatto? O-o XD