E va beh…

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Recentemente noi Padrini dall P maiuscola ci siamo imbattuti su un argomento sulla bocca di tutti da un paio di anni.
In una delle ultime puntate di GameFathers ci chiedevamo quanto incidessero sul costo finale di un videogioco le azioni di forte (in certi casi FORTISSIMO) deprezzamento che negli ultimi tempi stanno invadendo il mercato videoludico, facendo particolare riferimento al mercato del digital download.

I saldi di Steam.
Il PlayStation Plus.
Ultimamente (e alla buon ora) anche Microsoft sembra essersi adeguata ai competitor.

Ormai sembriamo arrivati ad un punto tale da ritenere naturale che periodicamente i videogiochi ci vengano a costare praticamente zero. E spesso dobbiamo togliere pure il “praticamente”.

In puntata ci chiedevamo come reagisce il mondo videoludico a ciò: quanto può valere al giorno d’oggi un videogioco?
Quanto possono guadagnare le società di sviluppo da politiche di questo tipo? I videogiocatori di oggi sono davvero disposti ad aspettare un X numero di mesi senza comprare il gioco che interessa loro pur di spendere la metà (o anche meno) rispetto al costo iniziale?

Naturalmente sì.
Questi sconti stanno prendendo sempre più piede e ciò non solo è sinonimo di attenzione al prezzo, ma anche di disponibilità da parte dei videogiocatori ad aspettare. Senza contare l’enorme pubblicità che un gioco scontato all’inverosimile (e la software house di conseguenza) possono ottenere proprio grazie a ciò.

Oggi però vi voglio chiedere una cosa leggermente diversa.
Se noi videogiocatori siamo disposti ad aspettare l’acquisto di un titolo X pur di risparmiare qualche euro, a volte è anche vero che siamo disposti a comprare un gioco SOLO perché è in saldo, altrimenti mai avremmo preso in considerazione di farlo nostro.

Sono io il primo ad ammettere che in passato mi è capitato di giocare a titoli regalati dal PS Plus proprio perché facevano parte di questa offerta. Quasi sicuramente non li avrei mai comprati altrimenti.
Diciamo che li ho cominciati solo grazie a questa possibilità che mi è stata offerta.

Li ho provati, giocati ed a volte è andata bene, altre volte no. Provare è la parola chiave dell’articolo.

Indipendentemente però da quello che può essere il mio feeling con un gioco provato e poi portato a termine o abbandonato, ciò che vorrei conoscere è vostro il metro di giudizio che adottate in queste occasioni.
Siate sinceri, riuscite ad essere obiettivi anche in questo caso?

Mi spiego meglio, perché voglio che capiate ciò che vorrei sapere da voi, facendo un esempio di situazione negativa.

Dead Space 3.

Come forse saprete, l’ho comprato un annetto fa su disco e l’ho cominciato, giocato, finito, odiato. Mi ha proprio rotto il cazzo, senza giri di parole.

Ma se io non avessi ancora comprato DS3 e me lo fossi trovato gratuitamente questo mese col Plus, inizialmente avrei fatto salti di gioia: ho aspettato ad acquistare un gioco che mi interessa e me lo ritrovo gratis col Plus. Che chiedere di più?

Poi però l’avrei iniziato ed alla stessa maniera mi sarei rotto le palle.
Mi chiedo: non avendolo pagato, avrei avuto comunque le palle granitiche per portarlo a termine?
Avrei cercato di “volermi male” fino al punto di perdere tempo su un gioco che non ho pagato solo per poter dire che l’ho finito?

Venendo a mancare completamente  il fattore “porto a termine un gioco solo per rispetto all’esborso economico sostenuto”, il perdere tempo con un titolo che mi fracassa i cotiledoni vale comunque la pena?

Sinceramente? Non lo so. Non credo.
In tutta onestà credo che dopo mille sensi di ragno tintinnati che mi avvertono “Ohi Marco, ‘sto gioco ti sta facendo cagare”, l’avrei mollato in maniera definitiva, giungendo alla fatidica situazione del “E va beh, tanto non l’ho pagato….
Ok, un gioco può essere criticato (ed odiato) anche senza averlo portato a termine, ma boh… quando un titolo non riesce a coinvolgermi, preferisco in genere portarlo a termine a prescindere, sperando ingenuamente, magari in una ripresa nel durante.

Spero di essermi spiegato e di aver fatto capire ciò che vorrei sapere da voi, oh popolo eletto.

Fermo restando che ovviamente so anch’io che si tratta di un discorso difficilmente applicabile ad ogni titolo possibile (mi pare naturale che sia più probabile abbandonare un gioco che non ci piace e che dura 200 ore rispetto ad uno da 8), vorrei comunque conoscere la vostra condotta in questo particolare tipo di situazioni.

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38 Più commentati

  1. Fortunatamente non sono quasi mai incappato in giochi che mi hanno rotto fino in fondo. Magari annoiato si, ma cmq cerco sempre di portarli a termine. Sono d’accordo sul fatto che se paghi, per lo meno, sei più incentivato a portarlo in fondo piuttosto che un gratis. Sono anche convinto che se fai un acquisto, in linea generale, sia mirato sul fatto che per lo meno hai avuto una curiosità iniziale che diventa anche il motore per portarlo a termine. Ti faccio un esempio pratico: di recente ho acquistato Project X Zone per 3DS. Sono stato incuriosito principalmente dal fatto che ci sono tantissimi personaggi da svariati giochi. Guardo qualche gameplay e ricorda molta un incrocio tra un picchiaduro e Shining Force (o Fire Emblem se preferisci). Incuriosito, anche se puzzava di puttanata, lo compro a 40 euro perchè non trovo offerte migliori. Lo gioco e si carino, ma è un gioco così… a metà. Carina come idea, gameplay che può piacere, ma senza storia. Cmq pur essendo poco convincente lo sto portando a termine.

  2. Trovo abbastanza infantile finire un titolo che ti sta facendo cagare solo perchè lo si è pagato. Così oltre al denaro si perde anche il tempo. Piuttosto lo vendo/do dentro più veloce della luce. Al massimo gli dò qualche chance in più, per vedere se andando avanti migliora… Ma se non c’è speranza scaffale.

  3. – PREAMBOLO –
    Generalmente non compro mai al day one. Primo perché voglio essere sicuro di non prendere una fregatura, secondo perché penso che 60-70 euro siano troppi, almeno per il mio portafogli.
    Certo, è capitato e ricapiterà perché a volte ci sono titoli che aspetto così impazientemente da frantumare i miei buoni propositi ma in linea di massima ritengo che 30 euro siano il giusto per un gioco che voglio giocare assolutamente, 20 per uno che mi interessa e <10 uno che mi incuriosisce.

    – CAPITOLO 1 –
    Ultimamente mi ritrovo a fare man bassa delle offerte sul Playstation Store, in cui spesso si trovano occasioni da 3 euro (giochi classici PS1) fino ai 9,99.
    Ho anche Plus e naturalmente mi sono ritrovato a giocare (o a provare a giocare) a titoli che mai mi sarei sognato di comprare. Qualcuno mi è piaciuto, la maggior parte no.
    Devo dire di avere un buon sesto senso per i giochi. Sono di gusti difficili per cui quando mi decido difficilmente ne trovo uno che non mi piace (è capitato, per carità, ma non di frequente).
    Per quanto riguarda quelli Plus credo di averne cancellato almeno l'80% dopo la prima ora di gioco. Molti sono ancora sullo scaffale virtuale perché non ho avuto il tempo / la voglia anche solo di lanciarli (ma ritengo che potrebbero piacermi, per cui aspetto a giudicare). Anche titoli molto acclamati che però non rientravano nei miei gusti. Un esempio Metal Gear Rising: tecnicamente molto bello, solo che dopo un paio d'ore mi sono detto "mi diverte? No.". Remember Me l'ho portato fino a metà e poi cestino. AC3 l'ho finito ma non mi è piaciuto e così via.

    – EPILOGO –
    Se un gioco non mi appassiona lo abbandono, sia che l'abbia pagato 70 euro o che l'abbia ottenuto gratis. Naturalmente preferisco cancellare quelli che non ho pagato ma credo sia normale: generalmente col Plus ottengo qualcosa che mi ispira davvero ogni 4-6 mesi, se un gioco lo compro è perché sono convinto (e mi sono guardato un po' di recensioni, per cui ho una chiara idea di quale sia il gameplay).

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