I Cavalieri dello Zodiaco

Premessa: mi rendo conto quanto sia difficile fare un articolo sui Cavalieri che contenga pensieri che io non abbia già esternato in passato su altri lidi, per cui chiedo venia se alcuni di voi, che magari mi conoscono da prima dell’Angolo, avranno dei dejavù.

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Quello per i Cavalieri dello Zodiaco è un amore nato nel 1989, verso la fine della mia terza elementare, che fu quasi in grado di scalzare dal mio podio personale He Man e i Dominatori dell’universo.
E dire che, di Pegasus & soci,  ne sentivo parlare spesso in tv tramite le pubblicita’;  ma  snobbavo bellamente i Santi di Kurumada  per dedicarmi alle mie amate Tartarughe Ninja.
Il videogioco non aveva ancora preso piede nella mia vita, benchè avessi avuto già numerosi approcci con mario, bomb jack, bubble bobble, shinobi, double dragon e final fight nel caro bar malfamato del mio quartiere… in parole povere , ero ancora ne “l’era dei giocattoli”.

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Per riuscire ad avere il mio primo giocattolo dei CDZ, dovetti falciare l’erba del mio giardino, un lavoraccio, specie per un bambino di 8 anni, ma porca vacca se ne valse la pena!

Avere tra le mani il modellino del mitico Sirio il Dragone (in realta’ avrei voluto Crystal ma sticazzi) fu un’emozione senza eguali.
Modellini tra l’altro fatti di merda, rispetto ai Myth Cloth che oggi gli appassionati comprano a 60+ euro l’uno.
Sirio costò ai miei genitori 35 mila lire; un furto , che venne perpetrato finche’ la Giochi Preziosi non li tolse dal commercio.

Fu quasi una tortura all’epoca seguire il cartone animato dei Cavalieri dello Zodiaco, con la corsa attraverso le 12 case dei Cavalieri d’oro che veniva puntualmente interrotta alla quinta, a meta’ dello scontro tra Ioria di Leo e Pegasus.

Odeon non compro’ tutte le puntate, per cui dopo qualche anno, noi bimbi degli anni ’80 ci rassegnammo tutti all’idea che non avremmo visto altro,  se non Kate and Juile, il cartone che Odeon riproponeva ogni volta che finivano le puntate dei santi di bronzo.
Qualche anno dopo , Italia 7 ci fece il regalo, e ripartirono li’, dove eravamo rimasti, e quindi via con la morte di Cassios, fino ad arrivare allo scontro con Nettuno, passando per il fantastico filler di Asgard.

La serie animata fù adattata in modo egregio , ed il doppiaggio di Ivo de Palma e soci, lo trovo ancora oggi insuperato.

Fui felice , quasi vent’anni dopo, di sapere che gli stessi doppiatori, capitanati proprio dal signor Pegasus De Palma, si misero al lavoro per l’ultima stagione (o serie, che dir si voglia) della saga, quella che vede i nostri eroi alle prese con nientepopodimeno che il signore degli inferi.

L’adattamento ed il doppiaggio rappresentano, in questa lunga premessa, il punto focale dal quale vorrei partire per introdurre l’argomento principale di cui vorrei parlare, ovvero l’imminente debutto nelle sale italiane  del film in computer grafica dedicato ai miei eroi d’infanzia.

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La prima cosa che salta all’occhio è il restyling delle armature, molto più “moderno” e chiaro segnale che almeno in giappone si sia cercato di rendere il brand appetibile anche alle generazioni più giovani.

Il film è chiaramente ispirato alla saga delle 12 case, in cui Pegasus (Seiya), Sirio il Dragone (Shiryu), Crystal il Cigno (Hyoga), Andromeda (Shun) e Phoenix (Ikki) dovevano affrontare in combattimento uno dopo l’altro i 12 cavalieri d’oro per arrivare alle stanze del grande sacerdeote (Arles in Italia), unica persona in grado di salvare Lady Isabel/Saori aka Athena, trafitta al petto dalla freccia del cavaliere d’argento Betelguese.

Da quel che ho sentito (non voglio spoilerarmi nulla) la storia differirà leggermente, ma ad ogni modo tutto verte sul conflitto tra i Santi di Bronzo e Santi Dorati, i quali sono convinti che Isabel non rappresenti altro che un’impostore (mentre il vero impostore è qualcun’altro).

In Italia la vicenda dell’adattamento e doppiaggio del film ha suscitato clamore e discussioni. Riporto pari pari da una fonte esterna:

I cultori della serie sembrano dividersi in tre fazioni rispetto all’argomento. I puristi, legati al doppiaggio originale, vorrebbero un film sottotitolato il meglio possibile; i fan più giovani, o quelli che semplicemente vorrebbero cambiare, pensano che le voci dovrebbero essere nuove, come le tecniche impiegate per il film. Gli aficionados, in maggioranza schiacciante, non ammettono sconti: il team di Ivo De Palma è sempre stato in cima alle loro preferenze, tanto alcuni avevano anche minacciato di boicottare le proiezioni in sala in caso Lucky Red avesse scelto qualcun altro. L’affetto per il doppiatore torinese non deve stupire: il suo “Fulmine di Pegasus” è il vero e proprio marchio di fabbrica sonoro della versione italiana di Saint Seiya. La sua costante presenza ai Comic-con nostrani e lo scambio continuo con i fan sui social network indicano che la sua popolarità non è in discussione.

A tal proposito, so già che adesso arriveranno i ragazzi piu’ giovani con background differente da noi anziani a dire che l’adattamento dell’epoca fu non conforme al manga originale, ma vi assicuro che IN PARTE ci sono state diverse ragioni per cui il Dottor Carabelli (morto anni fa) fece certe scelte.
Prima di partire con certe insinuazioni guardatevi questo video:

(la seconda parte la trovate su Youtube)

Sono ormai certo che l’anime , qui in Italia , forse non sarebbe stato ricordato cosi’ a lungo e in questo modo, se non ci fosse stato quello splendido linguaggio aulico che l’ha caratterizzato dall’inizio alla fine.

Con un doppiaggio “pari-pari” sarebbe stato un anime senza arte nè parte. Ho letto il fumetto originale e vi assicuro che Seiya dice parolacce ed insulta. A volte persino scoreggia. Scusate ma un Saint Seiya così non sarebbe mai riuscito a piacermi e ad appassioarmi , nel 1988 come oggi.

Ho fatto questo articolo a dir poco bibilico sulla scia dell’entusiasmo del rilascio del primo trailer italiano del film (che uscirà l’otto Gennaio 2015).

E’ stato per me davvero divertente vedere come , rispetto a quanto è avvenuto in Giappone (dove tra l’altro è stato un flop), qui si sia voluto indirizzare il prodotto a noi  ex bambini ormai trentenni, lasciando l’adattamento della serie di fine anni ’80 ,e  nel trailer addirittura mettendo le note della prima sigla trasmessa su Odeon TV quando avevo 8 anni.

Ringrazio Dio per avermi fatto nascere nel 1981.

L’otto Gennaio sarà quasi commovente.

omegashin

Prova a cercare ancora!

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48 Più commentati

  1. Per me dovrebbero fare un doppiaggio con l’adattamento italiano degli anni ’90 e uno fedele all’originale giapponese. Se non sbaglio per la saga di Hades il team di De Palma ha fatto proprio così.

    • scusami se ti correggo ma il doppiaggio è di prima degli anni ’90. Molti parlano di “doppiaggio di mediaset” ma vi assicuro che mediaset non c’entra proprio nulla. Ha solo comprato e trasmesso la serie bella e pronta negli anni ’90 , prendendola di peso dalle emittenti che ho citato nell’articolo e che avevano già trasmesso il cartone nella seconda metà degli anni ’80.

      Per quanto riguarda la versione di Hades, Ivo ha voluto seguire la scia dell’adattamento di Carabelli. Ha solo introdotto il concetto che i cavalieri dello zodiaco sono cavalieri di bronzo, ma i nomi dei personaggi e dei colpi sono rimasti invariati.

      • Scusami è stato un errore mio di battitura :P Volevo scrivere 80 :) Mi sono informato e pare che non esista un doppiaggio fedele all’originale! Però Yamato nei DVD ha messo una traccia di sottotitoli che rispecchia i termini giapponesi. Quindi l’unico doppiaggio italiano è quello adattato.

  2. personalmente sono legato da matti ai vecchi doppiatori, l’unica cosa che cambierei, per quanto spiazzante per chi non avesse letto il manga, sono i nomi…quelli li vorrei fedele alla versione originale piuttosto che i classici Andromeda e cm

    • e Company, che anche da piccolo erano inascoltabili (maledetto cellulare che ha inviato il commento a metà)

      • Si su questo mi trovi d’accordo. Sentire di persone che si chiamano Pegasus e guarda caso diventano il cavalieri di Pegasus fa troppo sorridere XD

        • si , ma la questione riguarda solo la puntata dell’investitura, ovvero la prima.
          dopo è irrilevante la cosa.

          • Non è mica così vero. sia chiaro che sto parlando di sfumature, che però per un adattamento di testo credo siano fondamentali, ma la questione non è così irrilevante: un conto è un nemico che lo chiama Andromeda (inteso come cavaliere di Andromeda, si è il mio preferito, evitate perculaggio xD) perché il nome proprio non è tenuto a conoscerlo, un altro è il fratello che lo chiama in quel modo. per carità, nulla di fondamentale, però a mio avviso segna la differenza tra un lavoro davvero curato e ben fatto, da uno invece tirato un po via

  3. armature disponibili in un comodo ‘zainetto’ cubico con spigoli vivi di 1x1m, optional le cinghie segabraccia in cordura dalla larghezza di ben 1cm!!!
    LoL

  4. Sono quasi conpletamente d’ accordo.
    Pur non essendo degli anni ’80, ma di metà esatta dei ’90, i Cavalieri dello Zodiaco sono stati anche per me un ricordo molto caro della mia infanzia.
    E conoscendo bene sia la versione italiana che la giapponese, attraverso anche i manga, penso di poter dire che il loro è uno di quei rari casi in cui il doppiaggio e l.’ adattamento dei dialoghi non solo è al livello dell’ originale, ma addirittura di gran lunga superiore e appassionante.
    Ed è per questa ragione che penso che per quanto riguarda la trasposizione del film la soluzione migliore sarebbe una via di mezzo: mantenere lo stile del doppiaggio e le voci dell’ anime, ma approfittare dell’ occasione per risolvere certi strafalcioni presenti fin dall’ originale che io non ho mai apprezzato, come la totale storpiatura dei nomi originali dei personaggi e delle loro tecniche.
    Poi per quanto riguarda i puristi, se vogliono vedere il film in lingua originale sottotitolato, possono sempre cercarlo in streaming o guardarlo su DVD, qualora dovesse uscire.

  5. Su Amazon ci sono i DVD come mi devo orientare per vedere tutte le serie?

  6. Beh te l’ho già detto ieri sera come la penso. Pegasus senza Ivo De Palma non è Pegasus.
    Ma il doppiaggio dei nomi sarà fedele all’originale?
    Quindi Seya e non Pegasus e via così?

  7. Ho visto il film in anteprima a Lucca… che dire per non spoilerare troppo?
    Bello, anche se ovviamente non puoi mettere una intera saga di un manga/anime in un film senza tagliare troppi pezzi o modificare delle cose che altrimenti non si sarebbero capite, il film inizia a perdere colpi appunto alla fine della casa del Leone, dove hanno dovuto accelerare il tutto per starci nei tempi “da cinema” prendendo una strada molto diversa da quella della serie animata.

    Comunque merita…. unica cosa che personalmente non sopporto del doppiaggio (Sono nato in Argentina, quindi non ho l’effetto nostalgia per il vecchio doppiaggio italiano) sono i nomi dei personaggi e delle tecniche, quasi tutti ripresi dal doppiaggio italiano originale (quindi avremo un “Per il sacro Leo” anzi che un “Lightning Plasma” e così via).

  8. Omegashin… Mi hai fatto tornare piccolo.. :'( grazie…

  9. Non è l’articolo che mi aspettavo sull’Angolo, ma ok XD Pensavo ci fosse di mezzo anche un eventuale videogioco dei Cavalieri.

    Ebbene anche io, da bravo 89 ero un fan della serie. A pezzi seguii le prime due stagioni, tanto quanto a pezzi seguii Dragon Ball. Ma ovvio che mi ci sono affezionato.

    Parto col dire che non mi piace il design dei personaggi, completamente stravolti, lontani dalle facce più “occidentali” dell’originale. Ora sembrano personaggi di FF, o cantanti pop giapponesi. E dire che l’aspetto dei personaggi di Harlock mi era quasi piaciuto. Tranne i capelli di Isola XD

    Le armature pure sono troppo hi-tech, ma va bé quello passi, tanto già nella serie originale subiscono diverse evoluzioni e noi siamo rimasti affezionati tutti alle prime prime XD

    La cosa che mi fa contento è il doppiaggio (benché sappiate che vedremo un fuori sync spaventoso) ma mi preoccupa in tutto questo che nel video di cui sopra non appaia Marco Balzarotti, mitica voce del Dragone, e forse l’unico dei doppiatori che ha continuato a prestare voci OVUNQUE, anche nei videogiochi (lo ricordo sempre con affetto nella parte di Mengsk in Starcraft, o che continua ad essere Batman nella serie Arkham). O ancora irriconoscibile sotto il filtro da krogan di Grunt in Mass Effect (nonché voce del codex).

    E anche la musica rivisitata strappa un sorriso.

  10. Ah volevo aggiungere che in generale adoravo il doppiaggio perché era davvero qualcosa di mistico. Prima di tutto mettevano un’enfasi assurda in ogni frase, che oggi risulta quasi comica (e infatti giù a fare parodie con gli amici). Poi i sospiri, i lamenti, tutto scandito e anche i nomi dei personaggi e delle mosse erano poetici.

    Scusami Brace Quint ma come mi puoi paragonare un generico “Lightning Plasma” che sembra uscito da Dragon Ball ad un epico “Per il sacro Leo”… rende il lore dei Cavalieri, almeno in Italia, ancora più particolare, unico. “Per il sacro Leo” non te lo troverai da nessun’altra parte.

  11. Ho il pene marmoreo….

  12. Quoto quello scritto sopra sul doppiaggio,per me perfetto e soprattutto recitato bene,sentirli con altre voci mi spiazzerebbe non poco.
    Mi sta bene il restyling delle armature,ma quei capelli alla mezzo emo e mezzo personaggio di final fantasy non mi piace molto. Va bene rendere il prodotto più appetibile,ma combinati così sembrano pronti per un festino gay con musica dei village people di fondo (con tt rispetto per i gusti personali).

  13. mi sembra un un filino pacchiano per i miei gusti :D
    se devo essere sincero preferivo i 5 samurai ai cavalieri dello zodiaco :3

  14. Parlo da vero amante dei cavalieri e non posso che condividere praticamente tutto quanto scritto da Alvise.
    Ho sempre adorato i giocattoli dei cavalieri, per ben intenderci quelli della Giochi Preziosi.
    Gli unici due che ho avuto, a causa del loro eccessivo costo, sono stati i Gemelli e La ricercatissima BILANCIA (e non vi dico quanto cazzo ho dovuto piangere e girare per trovarla, me lo ricorderò in vita).
    Ad oggi tali giochi sono esposti nella vetrinetta del soggiorno di casa mia, per la gioia della morosa. Farenz può confermare.

    Ho totalmente adorato il cartone, anche nella serie di Ade, ultima uscita. Mi sono guardato con piacere anche la recentissima serie Lost Canvass (sub ita). Mi sarei voluto vomitare addosso quando ho visto i cavalieri Omega, serie totalmente inutile che mi snatura il cavaliere dello zodiaco.

    Il film….. che dire…… sicuramente vedrà i miei 8 euro del cinema, per quanto il trailer non mi abbia fatto così spruzzare sul davanti. Belle le armature, e belli ricchioni i cavalieri…….

    I videogiochi che hanno prodotto purtroppo non mi sono molto piaciuti e non li ho reputati all’altezza del brand.

    Comunque se non lo si fosse capito, sono un super mega faggot di Pegasus. Alcune settimane fa, e Viper mi è testimone, ero tentato da comprare gli altri 10 cavalieri d’oro mancanti…….

  15. Bho, più si va avanti e più credo che questi remake, riproposizioni o reboot che siano potrebbero benissimo risparmiarsele. Ciò vale sia per i vecchi ragazzi che per i ragazzi attuali, perchè i cavalieri dello zodiaco(parlo soprattutto della serie animata) avevano senso di esistere solo in cui certo momento, con certe atmosfere, un certo contesto. Vederli oggi è come vedere un cellulare lungo 30 centimetri e profondo 20 centimetri, nemmeno un vecchio l’userebbe, nemmeno per nostalgia.

  16. Mi dispiace… ma non sono per niente d’accordo con te, Omegashin: ho visto il cartone, letto il manga (più d’uno, lo confesso), e devo dire una cosa: il doppiaggio italiano di Saint Seiya ha delle pecche colossali. Per gli standard dell’epoca, non per quelli odierni.

    Passi la denipponizzazione del cartone (era la prassi), capisco che abbiano voluto cambiare i nomi… ma a questo punto, tanto valeva cambiarli tutti; in Capitan Tsubasa, l’han fatto, e si tratta di un anime contemporaneo (a proposito: Grande Farenz, per il tuo Tiger shot fatto con la Vita!).

    Ed anche il linguaggio aulico… grande trovata commerciale, lo riconosco, ma hanno calcato troppo la mano in tal senso. Anche perché, si vede che i personaggi sono ragazzi (nell’anime apparentemente più adulti di quanto non siano in realtà, complice il doppiaggio), che vivono nel mondo contemporaneo (almeno… quello a cavallo tra anni 80 e 90).

    Ci sta anche che il loro addestramento sia stato anche culturale, ma non che si improvvisino aedi in battaglia.

    E di questo, me ne sono reso conto leggendo il fumetto, che è l’opera originale: essendo il cartone realizzato quasi in contemporanea col manga, hanno dovuto riempire gli episodi di filler (alcuni dei quali lunghi intere saghe, come quella di Asgard), col risultato di rallentare il ritmo dell’azione.

    Per il resto, noto che anche in Giappone impera la moda del revival: anche serie come Hokuto no Ken, sono invase di spinoff, prequel ed altri DLC, che personalmente non ho alcuna fretta di recuperare.

    Per cui, se qualcuno mi dovesse chiedere se sono interessato a vedermi questo film, la risposta è “piuttosto mi guardo Omega ficcando i miei gioielli di famiglia sotto uno schiacciasassi”.

    E sia chiaro che per me Omega è merda che caga merda, si rimangia in merda, per pisciare merda.

    in breve, un distillato di merda finissima.

    Tra l’altro, la cosa che mi da fastidio, è che per colpa di un gruppo di girellari, non si possa avere un film di Saint Seiya fedele all’originale (ed è per questo che ringrazio pubblicamente la Yamato Video, per aver trasmesso Lost Canvas in originale).

    • dubito che sia precisato con certezza il periodo storico in cui si svolge la vicenda dei cavalieri dello zodiaco. io credo un’imprecisato futuro, ma non di certo gli anni 80 o 90. il contesto in cui si trovano poi , nell’anime si vede solo fuori dalla guerra galattica sino al viaggio verso il grande tempio, poi viene messo da parte totalemente, ed è comunque quasi irrilevante.
      Inoltre la tua contestazione sul linguaggio aulico ha poco senso, dal momento in cui allora i personaggi tra loro avrebbero enormi differenze tra loro nel lessico utilizzato, essendo essi cresciuti in luoghi molto diversi e distanti tra loro.
      ci sono lingue, nel mondo, che tutt’oggi vantano di espressioni lessicali particolari che potrebbero benissimo essere paragonate al linguaggio aulico da te criticato.
      per quanto riguarda l’età dei cavalieri, anche quella ha poco senso. non si dovrebbe nemmeno pensare ad essa, poichè le incongruenze sono infinite e create da kurumada stesso.
      ti faccio un esempio: capricorn quando combatte contro sirio ha 23 anni stando al manga, ma quanti anni ha allora quando combatte contro aiolos/micene di sagitter, nella notte degli inganni? essa si svolge 13 anni prima ergo 23-13 = 10.
      Capricorn di dieci anni combatte contro il cavaliere d’oro di sagitter. ok. fidati: goditi il cartone/anime/film/fumetto per quello che è, senza rovinarti la vita.
      L’era di internet ha proprio rovinato la gente.

      • Potrei dirti che nel manga di Saint Seiya ci sono dei riferimenti temporali che indicano come inizio della storia la fine degli anni 80… ma non è questo il punto.

        E lasciamo stare il tuo arrampicarti sui vetri sul linguaggio aulico: alla fin della fiera, per quanto addestrati in luoghi diversi, i bronze vengono tutti dallo stesso posto, e parlano la stessa lingua.

        Lasciamo pure perdere la questione Shura: qui sfondi una porta aperta, nota e stranota… Kurumada sa a malapena tenere in mano una penna, se non lascia dei buchi di sceneggiatura non è contento.

        Quello su cui voglio ribattere è quel “L’era di internet ha proprio rovinato la gente.”

        Carissimo, Internet non ha rovinato un bel niente.

        Ho amato Saint Seiya col nostro doppiaggio, e lo amo ancora, è un ricordo della mia infanzia.

        Quello che mi da fastidio, non tanto è il fatto che abbiano impostato il doppiaggio di Saint Seiya in un certo modo (a differenza di altri doppiaggi italiani dell’epoca, non va ad alterare eccessivamente la trama), ma che si voglia continuare a farlo così, solo per compiacere i girellari di turno.

        Anche perché siamo nel ventunesimo secolo, ed ormai anche noi sappiamo che Seiya, cavaliere di Pegaso… non lancia fulmini.

        • E’ normale che nelle (pochissime) parti in cui vi sia un riferimento alla vita di tutti i giorni tu possa avere visto elementi (un’automobile, una videocassetta) che richiamano la realtà degli anni ’80, perché l’anime è stato prodotto proprio in quel periodo. Ma non v’è affatto l’intenzione da parte dell’autore di sottolineare ciò o comunque di collocare l’anime all’interno di una precisa linea temporale.

          Tu dici che i cavalieri di bronzo vengono tutti dallo stesso posto. Ok, certo, ma vivere per tot anni in luoghi diversi sparsi nel mondo, cambia il modo di parlare, soprattutto in un bambino. E questo non è un’arrampicarsi sugli specchi, ma pedagogia. Tra l’altro mi vien da pensare : allora Ioria (si, Ioria, non Aiolia) dovrebbe parlare solo greco. Te lo immagini quando affronta pegasus la prima volta?

          Pegasus: ” あなたは誰 ?”

          Ioria: “Έχω έρθει για να σας σκοτώσει Πήγασος ιππότης!!!”

          Per favore.

          Ti da fastidio che il doppiaggio si stia continuando a farlo com’era un tempo, ma non ti rendi conto che è stato proprio quello il più grande punto di forza dell’anime qui in Italia.
          Senza di esso avremmo avuto uno shonen come tanti altri.

          Ah, e senza il “fulmine di Pegasus” non avremmo mai avuto la battuta di Ioria: “ah, allora questo è il famoso fulmine di pegasus! spiegami solo una cosa…. perchè hai deciso di chiamarlo “fulmine”? Io lo vedo al rallentatore!”

          Italia 1 Giappone 0.

          • Ho capito una cosa: sei un “talebano”, perdonami il termine. E come tale, tendi ad essere testardo (a volte più del povero Seiya), ed a evidenziare una certa chiusura mentale.

            Perché se tu volessi uscire dal tuo guscio di girellaro (e magari guardare qualche serie moderna adattata in italiano) capiresti che non solo siamo capaci di adattare le serie animate, rendendole appassionanti, ma possiamo farlo SENZA andare a discapito della fedeltà all’opera originale.

            E prima di concludere questa sterile polemica (curioso, tra l’altro… non sono molto più giovane di te)… Seiya non parlerebbe MAI ad Aiolia in giapponese. E se hai guardato l’anime, capiresti il perché.

          • bravo: gli parlerebbe in Greco, proprio perché avendo vissuto in Grecia per molti anni durante l’addestramento , ne ha acquisito la lingua e… toh, il modo di parlare. chi l’avrebbe mai detto.

  17. È curioso leggere “noi anziani” quando i cartoni animati che seguivo io erano Goldrake e Gundam. :)

  18. Omegashin mi sono scese le lacrime dopo aver letto il tuo articolo! Quelle sigle fantastiche poi..
    Concordo quando dici che hanno fatto bene a stravolgere l’adattamento. Basti pensare anche a un altro anime: Holly e Benji. Quale bambino dell’epoca si sarebbe appassionato alle vicende di Tsubasa, genzo, shingo ecc.?
    Io il film dei cavalieri l’ho visto in anteprima a Lucca (tre ore di fila!! Ma per i cavalieri questo e altro!). Senza dare spoiler, posso solo dirti di vederlo a cuor leggero. Una sorta di omaggio riassemblato per il pubblico moderno che non ha mai sentito parlare dei cavalieri! Mi dispiace un casino che sia stato un flop in Giappone. A Lucca erano presenti il regista, il produttore e il compositore della colonna sonora. Che dire… I giapponesi meritano le lodi sempre, comunque e ovunque!!

  19. Guardate che andromeda è etero, è fidanzato con Jun del camaleonte. E il film a giudicare dalla fito non è un remake o simile, na è saint seiya omega, saga dopo hades in pratica… Se avete domande a riguardo chiedete che sono piuttosto esperto

  20. che poi l’armatura e la costellazione lo facciano diventare un po’ checca, beh pazienza! contate che sarebbe toccato a ikki :-D

  21. Se la prima cosa che salta all’occhio è il restyling delle armature, la seconda sono i visi.

    Bruttissimi per carità, sembrano bambole almeno dall’immagine di quella locandina.

  22. Questa opera è uno dei pochissimi casi in cui l’anime è nettamente superiore al fumetto.

  23. @Omegashin: è un motivo.

    In realtà, la questione è stata chiarita con Ep. G, dove si capisce che il Greco è la lingua franca dei Saint (certo, c’è la questione di quando si mettono a combattere contro avversari fuori dalla sfera ellenica… ma stiamo pur sempre parlando del Kuru).

    @SimonFenix: Qui va a gusti.

    Certo, il chara design ed il disegno dell’anime UMILIANO il manga (se volete leggerlo, preparatevi a sanguinare dagli occhi…), peccato solo che i creatori dell’anime hanno dovuto riempire l’anime di filler (alcuni molto belli, come la saga di Asgard), per dare a Kurumada il tempo di finire il manga.

    Il problema, è che hanno infilato mega pipponi, anche quando non c’e n’era bisogno, IMHO.

    La conseguenza, è che nel manga, si tiene un ritmo molto più elevato (la saga dei cavalieri d’argento, si esaurisce in pochi giorni, anziché le settimane dell’anime).

    In certe situazioni, pure troppo, specie quando entra in scena Shun.

  24. Ragazzi che amarezza… Io da appassionato dei cavalieri (vedi mio nick.) sono al limite dell’imbarazzato. Il film me lo sono già spoilerato in sub eng e sono rimasto allibito. Se volete fare un film che parli del capito del santuario, pretendo e sottolineo pretendo, che sia fedele alla storia originale. Questa insulsa tamarrata commerciale è un insulto ad i veri fan della saga. Voglio evitare spoiler, ma sta cosa (non oso chiamarlo film) è talmente piena di incongruenze errori e vaccate action messe li solo per il 3D da fare venire la nausea. Vergognoso e irrispettoso verso chi ama i CdZ.
    Se amate il brand non rovinatevi una serata

  25. Torno sull’articolo per citare un commento al trailer che mi ha davvero colpito:

    “Questa produzione è perfetta così com’è stata confezionata. Portare un film in Italia senza le voci storiche non avrebbe avuto nessuno senso logico.
    Il potenziale successo che può avere nelle sale è dato in gran parte da queste voci.
    Purtroppo vi è una minoranza che non conosce bene la cultura occidentale e orientale. Io dopo i miei numerosi viaggi lavorativi in Asia, e visto che per lavoro parlo e scrivo giapponese, so che le parole e gli ideogrammi non suonano come vengono direttamente tradotti. I ragazzini esaltati non lo sanno, e si ostinano a pretendere una fedeltà nella traduzione, che non ha ragione di essere.
    Questa minoranza inoltre, si accanisce dicendo di non essere tale, ma già tempo fa, quando si fece il sondaggio per il doppiaggio dell’Hades Chapter, nonostante tale minoranza fece un sondaggio apposito per chiedere voci nuove, se ne uscì con qualcosa come un 10% contro un 90% che voleva le voci storiche, per cui evitiamo chiacchiere da bar. Circa un 10% del fandome di Saint Seiya vuole voci nuove.
    Sulla fedeltà dell’adattamento forse qualcosa in più, anche un 20%, ma siamo irrisori rispetto a chi vuole che si mantenga una tradizione all’interno dell’adattamento.
    In Italia “Saint Seiya” è conosciuto come “I Cavalieri dello Zodiaco” e meno male che è così. Se fosse arrivato qui come Saint Seiya oggi quel film non sarebbe nelle sale, e non avremmo i Myth Cloth, Lost Canvas, e così via.
    Grazie all’adattamento di questa e di altre opere, la cultura orientale si è potuta pian piano integrare alla nostra, nei media.”

    • Se lo dite voi…

      Io ho dato un’occhiata a come si è evoluto l’adattamento italiano degli anime, e rimango convinto che si poteva modernizzare l’adattamento (anche tenendo le voci storiche, volendo), senza perdere di mordente.

      Ma probabilmente sarà una diatriba che proseguirà nei millenni, manco fossimo Templari ed Assassini XD

      • ma ti riferisci al mettere i nomi shun,ikki,hyoga,seiya, etc… o a farli parlare come dei ragazzini? perchè boh… tu vorresti davvero un Seiya che dice: “ti ho trovato bastardo” ora ti spaccherò la faccia!” ???

        A me cadrebbero le palle.

        Sui nomi … boh, a me non fa ne caldo ne freddo che pegasus si chiami pegasus o seiya, di certo però un “sacro leo” mi da più l’idea di potenza rispetto a un lighting plasma. però va be questo è opinabile.

        • Dipende: nell’originale giapponese dice davvero queste esatte frasi?

          Sui nomi dei colpi… se non vado errato, già nell’adattamento dell’Hades avevano modernizzato qualcosa in tal senso, traducendo in italiano i nomi dei colpi di Mu, anziché limitarsi ad un generico “Sacro Aries”.

          Anche perché usare questa formula per i nomi dei colpi segreti dei gold, è molto potente dal punto di vista espressivo, ma ha un grosso difetto: così facendo, sembra che i gold abbiano un solo colpo, mentre per gran parte di loro non è così.

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