Da buon amante dei videogame e in generale del mondo informatico, le novità in campo videoludico e non, mi hanno sempre affascinato e incuriosito.
Non vi nascondo il fatto di aver contattato qualche mese fa la sede del CEPU, in modo da ottenere in tempi brevi la mia bella laurea in giornalismo. Successivamente trovato biglietto aereo e pass per l’E3 di Los Angeles, avrei avuto in anteprima, un assaggio sul futuro modo di video giocare.
Ahimè non ho fatto in tempo e quindi per il momento posso fare solo delle supposizioni.
Le potenzialità del move e del kinect sono senza dubbio altissime, l’unico limite sarà la fantasia dei game designer.
Grazie al move-kinect avremo la possibilità di immedesimarci ancora di più con il nostro alter ego, proveremo per esempio, la sensazione di fatica.
E dai tempi di Track and Field che si è cercato di fare questo. Molti magari non lo conoscono essendo giovani, ma il titolo in questione era un simulatore di attività olimpiche, dove il giocatore era chiamato a controllare il movimento del ginnasta sullo schermo, attraverso la costante e forsennata pressione dei tasti.
Cazzo la cosa fantastica era che per la prima volta nella mia vita, stavo provando la sensazione di fatica di un vero atleta!
Quante sudate mi sono fatto in quel cabinato non lo potete immaginare.
Adesso grazie al move-kinect non solo pigeremo due tasti ma correremo davvero!!
Quanto sarebbe fico in Gears, dare un calcio realmente per buttar giù una porta invece che pigiare un semplice pulsante.
Ed ancora è innegabile che puntare il move sullo schermo per mirare i nemici è molto più immediato e gratificante rispetto a muovere il pollicione sullo stick analogico.
Le possibilità offerte dal move-kinect sono tante ma tutte convergono in un solo punto: aumentare il più possibile l’immedesimazione del giocatore con quello che avviene sullo schermo.
Con la grafica sempre più pompata, il sonoro sempre più realistico ed adesso con l’aiuto di queste nuove periferiche, tutto sarà ancora più coinvolgente.
L’ultimo passo sarà solo il collegamento neuronale alla Matrix!
L’unico dubbio mi viene quando penso ad una tipica sessione di gioco di un hardcore gamer. Dimenarsi per 4/5 ore di fila sarà senza dubbio stancante.
A questo punto le scelte saranno due: faremo brevi sessioni di gioco, di un oretta al massimo, ci riposeremo ed eventualmente ripiglieremo a giocare dopo un po’? o sfiancati dallo sforzo fisico e grondanti di sudore, riprenderemo in mano il nostro fidato pad??