Concorso GT5: Articolo di Rizz

Gruppo B: Si è parlato di sfruttamento all’inverosimile di brand storici, col conseguente rischio di ottenere prodotti finali molto simili tra loro. Capita però che alcune saghe “cambino rotta” radicalmente, a volte sconfinando  addirittura in generi estranei a quelli originali. Come ti poni di fronte a questi cambi repentini?


Esiste limite al peggio?

Viviamo in un’epoca nella quale risulta difficile potersi ancora meravigliare veramente per qualcosa … tranne per come vengano storpiati alcuni dei titoli o saghe caratteristici del nostro passato.

Forti del senso di nostalgia provato da noi giocatori verso le vecchie glorie e spinte dal desiderio di introdurre innovazioni rispetto ai titoli concorrenti, le case produttrici non sempre rivisitano un videogioco proprio come noi ci aspetteremmo:

<<mmm  cambiato il sistema di telecamere, un mercante di armi, assenza di enigmi… beh, se non altro potrò mirare direttamente alla testa dello zombie per farlo fuori…>>

Pochi istanti dopo nacque l’astio.

Quando impugnai per la prima volta il gambeboy imparai ben presto il concetto di rabbia, ostinazione e accanimento: arrivare ad un solo pixel dal dirupo con Mario/Wario, attendere invano il dannato “pezzo lungo” su Tetris o semplicemente finire le batterie poco prima di un salvataggio … nulla di comparabile all’odio e alla frustrazione di giocare il “nuovo RE” nel quale il “menù” rappresenta sostanzialmente l’ unico elemento connesso al passato: assenza di zombie e quindi futilità e sconvenienza della possibilità di mirare alla testa, potenziamento dell’arsenale pagando un mercante schiaffato lì a culo… non voglio continuare, un titolo irriconoscibile.

<< beh ma ora se spari alle gambe rallenti gli infetti>> gambizzare non-zombie, un passatempo dilettevole degno di cane pazzo Tannen.

<<beh ma ora c’è più senso di profondità nei paesaggi>> ossia un percorso guidato a scapito delle vecchie inquadrature cinematografiche studiate per il brivido del “dietro l’angolo”.

Noioso e ripetitivo, ripudiai velocemente l’idea di proseguire l’avventura di Leon; piegato dalla delusione iniziai a pregare rivolto ad oriente (cioè verso il Giappone) affinché Capcom si ravvedesse e pubblicasse finalmente un sequel degno del nome “Resident Evil” dimenticandosi di tutte le nuove scelte fatte.

Un desiderio utopico che presto avrebbe cozzato contro la verità di un gioco privo di ambientazioni tetre MA ricco di sole, luce, bella compagnia e un “nuovissimo” sistema di coperture.

Associare il titolo di una saga ad un nuovo “template” è semplicemente una prassi, una tecnica subdola quanto geniale di incrementare le vendite sfruttando il vincolo emotivo di quei videogiocatori che, lasciandosi trasportare dai sentimentalismi, acquisteranno/proveranno con molta probabilità anche un prodotto radicalmente nuovo o modificato.

Ormai il panorama dei gamer è un mondo fortemente eterogeneo e diviso; puntare allo sviluppo di un “nuovo titolo” sembra quasi collidere (se non addirittura scadere) con il “mettere d’accordo tutti”: ecco quindi spopolare il sistema di coperture ovunque a danno dell’intelligenza avversaria (alzarsi – 30 colpi – abbassarsi), dettagli e grafica mozzafiato a discapito di longevità/storia e buon livello di gamplay, personaggi e titoli del passato estraniati.

Non c’è poi molto da stupirsi se improvvisamente scoppia una relazione d’amore fra “Bianco” e “Rosa” (personaggi di Bomberman) facendo ritrovare noi poveri otto coglioni (me i miei amici, rivali nel campionato annuale di NDS LAN da scantinato)  sperduti in un mondo di puzzle e orribili minigiochi tutti rigorosamente senza bombe né esplosioni (la penitenza per chi, inconsapevolmente, propose il gioco fu di masticarselo … provate ad indovinare a chi è toccato…  a nulla servì presentare Bomberman 2, decisamente ridotto e mutilato rispetto alla ben più vecchia versione sempre per NDS).

Inutile lamentarsi se GTA: San Andreas non è compatibile con il d20 system di D&D per gestire meglio abilità e talenti, superfluo domandarsi per quale motivo tutti i personaggi di Final Fantasy abbiamo un trascorso fallito da Action-Wrestler (Dissidia, dove la pressione smodata di un solo tasto permette di fare tutto), meglio non menzionare la bisca rpg fra i personaggi di Street Fighter ed SNK e nemmeno il motivo per il quale “campo minato” divenne “prato fiorito”.

Chi sarà il prossimo?

Dio salvi Gordon Freeman.

Prova a cercare ancora!

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