Dato che so bene quanto alcuni di voi utenti dell’angolo di Farenz detestino leggere più di tre righe, ho deciso di evidenziare i passaggi principali del mio discorso. Un Bignamino dentro l’articolo, insomma!
Le parti scritte con carattere normale potete tralasciarle… Non vorrei mai che i vostri neuroni subiscano un imbarazzante RROD!
Bene, qual è il temino assegnatomi?
Negli ultimi 15 anni la maggior parte delle software house pare si concentri principalmente sullo sviluppo del dettaglio grafico rispetto ad altri elementi del videogioco. Come ti poni di fronte a questo trend?
Negli ultimi 15 anni… Figa, come è vero! Oramai le SH non si arrischiano più a sperimentare gameplay nuovi, ma rimangono ancorati ai vecchi generi ben collaudati che sanno da sempre garantire i propri sporchi incassi. Si evolvono, ma sostanzialmente rimangono uguali; e ciò li obbliga a puntare molto sull’elemento d’impatto più immediato e spettacolare: la grafica!
Non fraintendiamo, però! E’ vero che la grafica non fa assolutamente il capolavoro, ma è comunque un elemento gradevolissimo in un videogioco, con la sua relativa importanza in base al genere. Pensiamo all’FPS (che, per l’appunto, da 15 anni non ha subito cambiamenti sulle sue meccaniche base di gioco), la cui unica evoluzione possibile è stata la grafica, con la finalità di garantire sempre più quell’immersività che la visuale in prima persona si prefigge da sempre! Oppure al Fantasy, nel quale ogni giocatore vuole mondi dettagliati che lascino a bocca aperta dalla meraviglia, come da aspettativa intrinseca di questo genere. Insomma, ci sono giochi dove la grafica non conta nulla, mentre altri dove un minimo di qualità oramai la si esige, ma che rimane comunque con un ruolo marginale (quasi superfluo) per la sua riuscita!
Certo è che una grafica cazzuta ci incanta, e qui ci fregano! Non c’è bisogno di sentirsi coglioni per questo. È naturale! Succede a tutti! Bisogna solo andare oltre e fare attenzione.
Chi è cresciutello sa che se una tipa è una gnocca da competizione, non significa che sia anche una brava ragazza da sposare! Perchè dietro curve pericolose ed occhi dal taglio felino può celarsi il cuore nero di una stronza psicopatica, capricciosa e vendicativa!
D’altro canto, sempre tra i cresciutelli, c’è chi è disposto a tralasciare il fisico a dispetto di una bellezza interiore (come altri, in mezzo, che non riescono proprio a soprassedere ad un minimo di estetica).
Stessa cosa vale per i videogiochi: un vuoto di contenuto, seppure truccato e mascherato dietro una bella grafica, rimane comunque tale! Una ciliegina che non può salvare la torta.
Purtroppo il videogioco è diventato un business pari alle mega-produzioni hollywoodiane tutte effetti speciali e zero sceneggiatura originale, dove la sperimentazione di nuove strade rischia di essere un flop da parecchi milioni di dindini! Così si evolvono i vecchi generi con una grafica HD (che fa tanto next gen), un online corposo, una spruzzata di RPG, e così via…
E con mezzi sempre più potenti a disposizione alcuni perdono di vista il vero cuore del videogame, dedicandosi tanto alla forma, all’infighettamento, e poco alla sostanza, il gameplay (più una buona trama per tutti gli amanti della componente emotiva di un gioco). Riassumendo in due parole questo concetto: non è quanti colori ti danno in mano, ma cosa fai con i colori che ti hanno affidato!
Come mi pongo io di fronte a questo andazzo?
Ecco, c’è un colosso videoludico che con la sua console di nuova generazione non HD ha deciso di puntare proprio alla pura essenza dei videogiochi sopracitata. Si chiama Nintendo.
Col suo Wii dotato di motion controller è riuscito a creare intrattenimenti diversi, delle chicche (scremando i vari titoli casual) a cui poco interessa avere una grafica ultra pompata! E solo ora che il tempo ha dato ragione alle sue scelte in controtendenza, Sony e Microsoft si mettono a seminare su quello stesso terreno che Nintendo ha reso fertile ricordando al mondo cosa significhi far videogiocare!