Con l’avvento del multiplayer online, con l’avvento di internet, dei forum, delle chat e così via era logico aspettarsi un bisogno sempre più impellente dei videogiocatori (specie di quelli più giovani) di dimostrare quanto “io ce l’ho più lungo del tuo”.
E’ umano, è naturale.
Specie quando difficilmente si riesce a dimostrare tutto ciò.
In termini videoludici come applichiamo questo genere di comportamento?
Beh, basti pensare semplicemente ai vari Halo, cod, battlefield…
Quante volte vi è capitato di sentire “io faccio X kill a match”, “non c’è nessuno che mi batte a street fighter 4″… insomma le classiche frasi da sboroni che, se anche dovessero effettivamente essere vere, sono senza dubbio tra le più fastidiose.
Ma… pensiamo al contrario.
Chi ha il coraggio di ammettere di essere ricorso almeno una volta al fatidico “Fuggi fuggi?”
Io per primo. E pure recentemente.
Questo articolo vuole infatti descrivere coi vostri commenti ricordi/episodi (tra l’altro credo pure divertenti), attimi di vera strizza virtuale.
Momenti in cui, all’interno di un videogioco, abbiamo reagito come chiunque di noi reagirebbe nella vita reale.
Dandosela a gambe senza se e senza ma.
Comincio io… con… Halo Reach.
Non mi ricordo esattamente quale fosse la missione specifica, una delle ultime comunque.
Un’ambientazione molto simile ad un cantiere in guerra.
Frotte di nemici, moltitudini di “morti” causate da granate, cecchinaggi, siluri in faccia.
Dopo aver ucciso 40 nemici e non aver saputo resistere al 41esimo (per almeno 30 volte)…..
Basta.
E’ tempo di correre.
“Run, Noble Six, run!”
E via di corsa fino a quella fantastica scritta “Salvataggio completato”.
Oh…. che goduria…
A voi la parola.