Là dove comincia la realtà e finisce la comodità

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L’articolo di oggi propone una riflessione sull’evoluzione del media videogioco, e su quel falso mito che è la realtà virtuale.

Prima di buttarci a parlare dell’ultima frontiera in questo senso, ovvero i visori, farei con voi un passo indietro.
1984?
Ok, troppo indietro.
Facciamo anche anni ’90.

Prima ancora di immaginarci che la nuova frontiera del videogioco sarebbe stato il nostro immergerci in un contesto virtuale in 3D, in prima o terza persona, quante volte ci siamo trovati a mascella spalancata, ed abbiamo visto reiterato nei forum il leit motiv “Non esisterà mai nulla di così realistico come questo!!“.
In certi anni, ed in certi contesti era forse difficile percepire quanto in là si sarebbe spinta la resa grafica, ed in quanto breve tempo.

Poi però ci si è sempre di più avvicinati alla resa grafica realistica in certi contesti.
Se pensiamo alle simulazioni automobilistiche, ai FIFA/NBA, ad esempio, sembra quasi di stare  di fronte alla diretta di un evento, durante i replay o le riprese non troppo ravvicinate.

Sicuramente il futuro ci riserverà ulteriori miglioramenti, resa ancora più realistica, anche se è palpabile un rallentamento, quanto più ci si avvicina a questa realtà, stante anche le risorse richieste, non solo in termini tecnici delle macchine che devono elaborare i dati, ma anche degli sviluppatori che devono “sintetizzare” questa realtà.

Tuttavia, a livello di godimento, questa necessità di resa grafica realistica, và di pari passo con la tecnologia.
Qualche anno fa la grafica di Gran Turismo 6 era fantastica. Ci si lamentava che non c’erano tutti gli interni delle auto, non che quelli che c’erano non fossero fatti bene.

Screenshot-Original-1Con il prossimo Gran Turismo Sport, ci accorgeremo di quanto supermeglio è la grafica dei nuovi interni delle auto?
Probabilmente si, perchè l’occhio del videogiocatore è allenato.
Tuttavia questo non significa che gli interni di GT6 non fossero già IDONEI alla nostra fruizione.

Quello che intendo dire è che quando è uscito GT6 (ma ribadisco, è un esempio, va bene anche Forza Motorsport 6 o gli altri…), non abbiamo detto “No, vabbè…benino, ma c’è ancora da lavorare…bisogna farli meglio“.

Abbiamo detto “Che figata! Questi si che sono interni ben fatti“.
Come (quasi) ogni volta.

Insomma, questa ricerca di grafica sempre migliore, sempre più “realistica”, “come fosse vera” è più un cipiglio, una curiosità di colui che vuole vedere sin dove si può spingere la tecnologia, o la grafica che simula e sostituisce la realtà.

Una volta sfogata questa curiosità, a livello di fruizione, ci basterebbe molto meno.
Quando siamo impegnati a fare un tempo sul giro ci interessa che la fisica, il gameplay siano ben realizzati. Quando stiamo combattendo contro il boss di Dark Souls stiamo mettendo alla prova le nostre abilità in questo genere, la profondità e la fedeltà della grafica vengono messe in secondo piano (salvo la comparsa di difetti quali rallentamenti, pesante aliasing che possono davvero distogliere la nostra attenzione , in quanto difetti marcati).

Ho voluto percorrere con voi questo percorso ragionato, per riflettere con voi su quanto quindi la ricerca della grafica super realistica possa essere condizionata ed incentivata dalla semplice curiosità, dallo spirito del videogiocatore che vuole mettere sempre alla prova le potenzialità del suo media preferito, per vedere fin dove si può spingere.

Bene.
Se ora spostiamo questo tipo di prospettiva, sul nuovo orizzonte prospettato dalla realtà virtuale ed i suoi vari caschetti, si può a mio avviso meglio inquadrare quanto sia sopravvalutata la potenzialità di questa nuova tecnologia, nei confronti dei benefici tratti dalla sua fruizione.

Come detto più volte nelle varie Live, compresa l’ultima riguardante il Post-E3, secondo me negli ultimi tempi si è sovrastimata la fruibilità di questi visori, o meglio si è dato un peso specifico troppo importante alla differente esperienza che sono in grado di replicare rispetto al videogioco spalmato su di un piatto 55 pollici. TELE

Specialmente se considerati i contrappesi opposti: in particolar modo la scomodità dell’utilizzo (peso, caldo, sudore) e l’isolamento che provocano.

Non sono tanto le questioni di prezzo, non tanto la grafica ridotta per le console o i pc di fascia non così alta, ma la fruizione.

Forse il videogiocatore medio si è dimenticato del processo compiuto dalle proprie sinapsi una decina circa di anni fa…
Presentato il Wii.
Uao! Idea Fantastica! Potro videogiocare con i movimenti che si fanno nella realtà!

Sappiamo tutti come è andata.

Tutti lo hanno comprato.
Curiosità sfogata.
Tutti sono tornati ad apprezzare il gioco con pad classico.
E così con Kinect. E così con Move.

Ok. Lì la tecnologia faceva anche un pò kakare di suo, ma se vi ricordate, negli anni che si sono susseguiti, non è stato solo questo il motivo.
No!
Hot-Girl-Twister-PartySi è al contrario dimostrato che, salvo la curiosità da sfogare di come sarà il “giocare facendo i movimenti come fossero quelli veri” (e salvo alcune sessioni stile serata “a giocare a twister” con gli amici), poi tutti noi videogiocatori polentoni abbiamo platealmente abdicato.
Il sogno di nascondersi dietro al divano e fare il movimento con il braccio per lanciare la granata si è infranto contro il lussurioso fascino del tasto sul pad per fare la stessa cosa ed assistere allo spettacolo su schermo.

“Eh, ma con la realtà virtuale è diverso.”

Ok, non dubito che sia così.
Ma appunto, è diverso anche l’accrocchiamento che ci ficchiamo addosso, è diverso il modo in cui questo giocare ci isola da tutto ciò che ci circonda, dalla comodità e dalla spensieratezza con cui la maggior parte delle volte il giocatore torna a casa la sera, si distrugge sul divano e vuole defatigarsi.

In conclusione, temo che quest’ondata di VR che tra il fine anno ed il prossimo ci immergerà, sia un filo sopravvalutata se le si affida uno scopo che va oltre lo sfogo della “curiosità”.
Del vedere com’è videogiocare con questa nuova prospettiva, con questa nuova grafica.

Temo che, un pò come accadde al 3D, l’anello mancante sia il fatto che tutto non riesca ad accadere senza orpelli o condizionamenti.
Credo che se il 3D fosse stato fruibile senza occhialini aggiuntivi, senza visuale distorta, senza affaticamenti alla vista o altro, ma fosse stato bensì un passaggio spontaneo (ora lo vedo piatto, ora lo vedo in 3d. punto), staremmo FORSE visualizzando tutti contenuti in 3D.

Machine_another

Fintanto che dovremo infilarci un caschetto, attaccarci con un filo, isolarci dal mondo, per poter fruire del VR, questo rimarrà una curiosità da sfogare una tantum.
Per vedere com’è il giocare al nuovo Batman con la grafica figa con il caschetto.
Per vedere com’è fare quella cosa come fossimo davvero lì…

Per poi mantenerlo riposto per le altre sessioni defatiganti che tanto piacciono al videogiocatore.
Non esattamente quella cosa senza la quale si farà fatica a stare senza una volta provata e messa in casa.

Viperfritz 2

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20 Più commentati

  1. bell’articolo, concordo con molto anche se a me intriga la realtà virtuale ed il fatto di essere isolati, come da te descritto, è un contro ma è anche un GROSSO plus…….potremmo immedesimarci come mai prima d’ora? vedremo. VOTO 10 alla foto del twister con le bionde.

  2. Concordo su tutto, non ci vedo un gran futuro nei visori, la curiosità la farà da padrone, ma la scomodità vincerà. Alla fine siamo sempre dei ciccioni su un divano con un pad in mano.
    Sono estremamente curioso di provarlo, ma non me ne metterei mai uno in casa, finirebbe per prendere polvere.

  3. Interessante spunto di riflessione di Francesco, ma che non condivido. Su due punti fondamentalmente.
    La riguardo il “quanto potremo migliorare in futuro?” io me la chiedo eccome.
    Non gioco a titoli automobilistici e quindi non so quanto siano in grado di riprodurre gli interni VERI delle automobili VERE, o quanto possano essere fedeli le riproduzioni dei circuiti e delle automobili.
    Però quando gioco ad un Uncharted 4, rimango sbalordito per il livello a cui siamo arrivati (specialmente su console) ma vedendo che effettivamente la strada è quella di puntare al fotorealismo, come scrissi in un articolo di parecchio tempo fa, più passa il tempo più mi sembra (ancora) di stare di fronte a delle marionette.
    Marionette a 1080p, marionette composte da miliardi di poligoni, ma pur sempre marionette.
    Il fotorealismo lo vedo ancora molto lontano, se non addirittura quasi impossibile da raggiungere.

    Secondariamente il discorso visori.
    Secondo me esiste una differenza fondamentale da come ci viene spacciato un Vive o un VR da un Wii di 10 anni fa (cazzo sono già passati 10 anni dall’uscita).
    Il Wii, o il kinect, ti venivano venduti come futuro… quasi come a dirti “stai tranquillo… compra il nostro prodotto, da qui a pochi mesi diventerà lo standard”.
    Personalmente non sento questa vocina satanica anche riguardo ai visori. Li considero come un qualcosa da una botta e via ogni tanto, come qualcosa di opzionale, ma non di sostitutivo.

    • In realtà i due punti mi sembra coincidano con quanto esposto XD

      1) Si continuerà a migliorare…certo…ma non si raggiungerà mai la realtà…probabile.
      Appunto.

      2) I Visori non saranno lo standard ma una roba da tenere lì ed attaccare una volta ogni tanto per sfogare la curiosità.
      Appunto.

      Abbiam detto le stesse cose XD forse in modo diverso.

  4. Secondo me l’ago della bilancia saranno i giochi. Se sui visori continueranno ad arrivare Tech-demo o poco più camuffati da videogiochi allora tutto nel dimenticatoio. Se invece faranno giochi veri come ad esempio the elder scroll 6 in esclusiva per i visori o roba di maggior peso, con autori e registi alle spalle (che ne so, un nuovo bioshok eccezionale in esclusiva per i visori), beh in questo caso potrebbe darsi che nel giro di 4 o 5 anni diventino lo standard. Il problema è: le SH hanno le palle di fare un salto nel buio del genere? Io non credo.

  5. La vedo anch’io come te, una tecnologia del genere farà veramente il botto quando sarà semplice da utilizzare, come premere un pulsante per cambiare la modalità di gioco. Altrimenti la vedo solo come una moda passeggera che non vale lo sforzo che si fa per usufruirne

  6. Concordo più o meno su tutto Viper.
    Innanzitutto la curiosità di vedere “dove ci spingeremo con la grafica” è sempre lì, persistente, inutile negarlo nonostante poi le variabili che considero per la valutazione globale di un gioco siano altre..
    Per i visori, poi, io sono sempre convinto che mi faranno\farebbero svomitazzare a destra e a manca.. oltre a questo, non posso permettermi il lusso di estraniarmi completamente – a livello sia acustico che visivo (soprattuto) – da quello che succede in casa.. magari in tarda serata o di notte, ma sono vecchio anche io e sul tardi a volte, specialmente col caldo, preferisco guardare passivamente la tv senza giocare perchè mi passa la voglia di applicarmi o impegnarmi pad alla mano.. figuriamoci con l’accrocchio del menga :D. Scaffale per me, perlmeno fino a quando non ci sarà un forte deprezzamento e potrò spendere relativamente poco solo per.. “curiosità”..

  7. La differenza tra VR e Kinect/Wii/PsMove è ovvia, e sicuramente anche tu Viper te ne sarai accorto.
    I sensori di movimenti avevano come chiaro obiettivo il dire al videogiocatore panzone – con la birra in un mano e il pad nell’altra – che da quel momento in poi tutto sarebbe cambiato. Sappiamo bene come è andata a finire.
    Coi visori invece abbiamo un messaggio chiaro : “Ah stronzoni! volete giocare in maniera completamente isolata dal mondo esterno? pigliatevi sto cazzo di visore, intanto io mi intasco i soldoni!”
    Si capisce fin da subito che, esattamente come dici tu, una curiosità. Una tantum. Una botta e via. E poi fanculo.

    Quindi chi saranno i ricconi stronzi che si compreranno un visore che utilizzeranno una tantum?
    E di conseguenza chi supporterà questa novità?
    E infine, quanto tempo ci metterà a morire?

    Mentre con i Kinect/Wii/PsMove ci volevano far credere a forza che quello era il futuro e in pochi anni sarebbe divenuto lo standard, qui non ci provano nemmeno.

    E ora voglio citare Karim Musa (in arte Yotobi) che nel suo ultimo video ha parlato proprio di visori : “La gente vuole fare quello che non può fare nella vita di tutti i giorni”
    Mai parole, secondo me, furono più vere.
    Noi abbiamo BISOGNO di fare il cazzo che vogliamo.
    Ma non con un visore su Resident Evil a cagarci sotto.

    Ma giocando, e volendo facendo anche cose stupide nel gioco che nella vita vera non possiamo fare.

    Noi vogliamo far partire Metal Gear Solid 2 e sparare alle bottiglie nel bar sul nave.
    Noi vogliamo far partire Fallout 4, andare in una cittadina e sparare a tutti.
    Ma non è grazie a un caschetto che possiamo fare queste cose.
    Il caschetto lo possiamo provare alle fiere per toglierci la curiosità, per poter dire “Ah, ok. Figo”
    E fine. Ma supportare una tecnologia costosa per togliersi la curiosità è sciocco.
    A meno che l’acquirente non sia ricco sfondato e non sappia più come spendere i soldi, in quel caso posso capirlo.
    Ma un videogiocatore normale, che si sveglia alle 6.30 del mattino, va a scuola/università/al lavoro, torna a casa alla sera e vuole rilassarsi giocando, non ha bisogno di un caschetto.

    Ha bisogno di giochi.

  8. La cuiriosità è femmina per cui mi appartiene. Non ti nascondo che per quanto riguarda la grafica in generale, si mi scappa un wow dopo aver visto quanto ogni volta quanto migliora, ma passa poi in secondo piano, anzi io preferisco i titoli che sono meno fotorealistici, quelli dalle ambientazioni folli e del tutto svincolate dalla realtà.
    Per il VR invece ti dico che sono d’accordissimo sul discorso “chi cavolo mette in mezzo tornati da lavoro il mega accrocchio”, di certo una parte di scomodità c’è eccome, ma non posso fare a meno di pensare che l’esperienza di gioco venga arricchita e non penalizzata. Certo, i giochi in prima persona saranno perfetti e con quelli in terza il VR potrebbe dare supporto alla telecamera (come spesso e volentieri ho detto quando si parla dell’argomento) e la mia teoria di arricchimento è stata dimostrata dal fatto che stavolta all’E3 ad esempio mi aspettavo una valanga di titoli per VR per venderti “il futuro” (come ha detto farenz prima parlando di kinect e wii), invece la realtà virtuale si è affiancata al nostro modo di videogiocare per cui può essere che stavolta davvero ci siamo, per la mia felicità :D poi sarà scomoda? forse si ma non troppo

  9. Sono d’accordissimo con l’articolo di Viper, io sento parlare di grafica ultra mega fotorealistica, credo dal Nintendo 64, quando venne presentato Super Mario 64, e da quando lo provai a casa di un amico di mio fratello, io al tempo avevo la Play e davvero non riuscivo a credere ai miei occhi!!!

    Che dire, sono passati esattamente 20 anni ( se non sbaglio super mario 64 uscì a giugno 1996 ), ma di strada ne è stata fatta, quindi come dice Viper, c’è ancora spazio, molto spazio per i miglioramenti….nonostante che giochi come Uncharted 4 mi hanno fatto gridare al miracolo.

    Farenz a me i personaggi di Uncharted 4, come anche di The Order 1886 o di Quantum Break non sembrano poi così….finti, da sembrare manichini, la penso in modo molto diverso!! Per dirla tutta sono rimasto sbalordito da alcune espressioni facciali, la moglie di Natan Drake, sembra davvero figa, quasi da sembrare reale e badate bene, non sono uno che gioca a Dead Or Alive Beach Soccer o giochi simili XD

    Sui visori, io sono abbastanza restio, non credo siano il futuro dei videogames.
    1° perchè provai Oculus Rift e non mi ha lasciato particolari sensazioni o emozioni.
    2° è evidente che non ci sia, un’effettivo beneficio nell’usare questi dispositivi, non ci sono giochi su PC specifici ne tantomeno su console, almeno nel breve periodo
    3° dopo quasi 30 anni di pad, mettermi il visore per videogiocare, è un pò come, avere l’hobby del calcio per 30 anni, svegliarsi una mattina e praticare il football americano…così come non ci fosse un domani.

  10. Io so solo che dopo aver visto un porno VR su Samsung Gear, per me questa tecnologia farà il botto!

  11. Un limite c’è ed è la fisica dei microprocessori. Abbiamo quasi raggiunto questo limite, mancano veramente pochi nanometri. Poi a voler raggiungere un certo livello probabilmente si dovrà spendere più in corrente per finire un titolo che prezzo del titolo stesso.

  12. Non sono molto d’accordo con il tuo discorso sui visori, il paragone con i controlli wii, kinect e move mi pare fallace. Prima di continuare comunque voglio dire,a scanso di equivoci, che NON penso che i caschi vr diventeranno uno standard.
    Ora torniamo al paragone. Sia i controlli di movimento (da qui cdm) sia la vr sono stati introdotti per aumentare la “presence”, cioè per andare a migliorare quella sensazione nel giocatore di “essere dentro al gioco”.
    I cdm però non hanno funzionato (o adesso sarebbero diventati lo standard), come mai?

    1-non riescono ad aumentare la “presence”: noi interagiamo con il mondo esterno tramite azioni e reazioni (feedback). Quando giochiamo a Zelda con la wii, non ci sembra di combattere, perchè tutti i feedback che dovrebbero esserci (peso della spada, impatto con altri corpi, ecc) non esistono; i movimenti che facciamo per la maggior parte risultano quindi insipidi e inutili.
    2-sono svantaggiosi: nella stragrande maggioranza dei casi premere un paio di bottoni è molto più veloce (e preciso) che invece agitarsi scompostamente, quindi l’utenza preferirà utilizzare un controller.

    Per la vr abbiamo:
    1- per aumentare la “presence” inganna la vista, che è il senso più facile da ingannare, poichè come feedback abbiamo solo un’immagine e non una forza fisica e reale che deve interagire con noi. Non è perfetta (ovviamente) ma funziona molto meglio dei cdm.
    2-in alcuni ambiti è un vantaggio rispetto allo schermo standard: infatti nei simulatori (auto, aerei, astronavi) avere una visuale maggiore è un vantaggio, senza tener conto che puoi effettivamente “calcolare” le distanze come nel mondo reale e seguire la traiettoria del tuo avversario anche quando si trova in posizioni scomode

  13. Concordo con l’articolo del buon Viper, per la fascia mainstream la situazione ora è
    differente dal fenomeno Wii, all’epoca pure le zie volevano provare la console Nintendo
    mentre con la VR mi pare sia un fenomeno più circoscritto, complice anche il costo più
    elevato e la difficoltà di fruizione.
    Cmq quello che i produttori devono capire è che alla fine vince chi butta fuori giochi/app
    che siano KA, cosa che ad esempio è un pò mancata sulla PS Vita e che dovranno cercare
    di fare i produttori di VR.
    Spendo 400/800/1200 euro ma datemi un paio di esclusive con i controc….

  14. Bell’articolo Viper. Io porterei il discorso piú in lá: come mai gli sviluppatori si preoccupano tanto del realismo grafico? Io credo perché lo richiedano tutti quelli che di un videogioco guardano piú la GRAFFFFICAH che non il gioco nel suo complesso, perché ha un impatto maggiore nel breve termine (pompa le vendite del day one) e perché é “piú facile” aggiungere dettagli grafici che non migliorare altri aspetti (gameplay, robustezza, ecc), dati anche i tempi di sviluppo sempre piú brevi. Non a caso la generazione ps3/360 ha dato il la alla corsa verso il fotorealismo, tralasciando il resto (addio/arrivederci ai 60fps stabili, poca sperimentazione sul gameplay)

  15. Concordo con praticamente tutto quello che ha detto il buon Viperfritz, e ci aggiungo un carichino da 45 (90 troppo): come per il Wii, e come sta succedendo per qualsiasi tipo di media informatico presente nella Via Lattea, siamo di fronte a quello che sarà una semplice moda momentanea. Qualcosa di passeggero, che di certo a livello vendita frutterà (o forse no? In fondo son sempre 500+ euri da sganciare per attrezzi simili… e per molti il danero conta ancora qualcosa) ma che dopo poco terminerà il suo ciclo di vita e, forse, di sviluppo. Inoltre, un altro punto a sfavore riguarda come sono stati annunciati questi accrocchi: con giochi che sono, come ha detto Farenz, “lammerda”, sia a livello estetico che di concept (non tutti, probabilmente Batman e R.E. qualche magia la sapranno regalare… spero).
    Dal mio punto di vista, Sony, Microsoft, Nintendo e qualsiasi altra casa videoludica il loro visore se lo possono infilare lì. Non solo non lì comprerò, ma senza scherzare una cosa del genere non la vorrei nemmeno: piuttosto davvero mi compro GTSport con magari un’altra Limited da 180 cucuzze, che almeno ha dei contenuti fichi.
    Detto questo, Un salutone Viperone

  16. Aspetta Viper, mi è venuto un altro esempio, visto che entrambi siamo appassionati di titoli di guida: Giocare con un volante e peraliera, con force feedback è sicuramente più faticoso di usare un pad… però vuoi mettere? e vuoi mettere il poter guardare il punto di corda, pennellare la curva, muovere leggermente la testa per dare un occhiata agli specchietti… Concordo che la VR non sia per tutti… però potrebbe fare la felicità di molti.

  17. Una cosa che mi piaceva dei videogames era il “sentire” che in fin dei conti eri in una specie di mondo alternativo,dove poter vivere situazioni non possibili nella vita reale e se qualcosa ti creava disagio bastava distogliere lo sguardo dalla TV per tornare letteralmente a casa…
    Il voler avvicinarsi alla realtà’ e’ sempre stata cosa ambita ma c’era sempre quella ben definita linea di demarcazione che ti ricordava “Hey,guarda che alla fine questo e’ pur sempre un gioco non dimenticarlo..” e c’era pure spazio per l’immaginazione dove tu stesso se volevi potevi “colmare” il gap con la realta’ o aggiungere migliorie mentalmente come le espressioni dei personaggi e i loro modi di fare…
    Ora tutto ciò’ sta sparendo e se distogli lo sguardo dalla TV non e’ che cambi molto dalla vita reale ma anche viceversa se vuoi ‘evadere’ alcune ore dalla realtà’ ti ritrovi ancora li’ e per me non ha più’ senso…ben vengano le marionette….
    Riguardo ai visori per quel che mi riguarda se ci sara’ l’occasione li provero’ in qualche negozio per non più’ di 5 minuti perche’ cosi’ come il 3D so che mi verranno capogiri e senso di fastidio ,poi la sola idea di isolarsi completamente mi fa star male al solo pensiero…Auricolari o cuffie forever!!!
    Ciaoz

  18. Articolo molto interessante , concordo in parte , secondo me dipende molto su quali giochi andranno a puntare i visori. Mi spiego meglio come detto anche da Ale sopratutto nelle live se i visori in un futuro andranno a sostituire classici monitor per me diventeranno lo standar , xk alla fine ci si mette il visore , ci si mette comodi e lo si usa come uno schermo che ti dà più interazione e immersione nel gioco. Altro caso è quello dove per compiere le azioni in un gioco le devo riprodurre nella realtà , cosa che con i visori sicuramente ha un effetto molto più accentuato rispetto un kinect o un Wii ma sicuramente andrà a stancare dopo poco tempo. Per farti un esempio ho provato il visore con project cars e giocare con un volante e il visore per me è la fine del mondo . La sensazione che ti da giustifica tutto il tempo perso a preparare postazione ecc ecc . quindi almeno x me se i visori sostituiranno i televisori e la levetta destra del pad potranno diventare uno standar , altrimenti saranno solo un bel oggetto tecnologico che chi può permettersi comperata sicuramente .

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