Scelgo ergo sum !
Il mondo dei videogames è qualcosa di fantastico poiché senza farci muovere dal nostro comodo divano ( o una bella poltrona nel caso dei poveri pc gamers che sempre vengono dimenticati da tutti) possiamo esplorare mondi senza fine,salvare l’Universo dall’ennesima invasione aliena oppure segnare un goal all’ultimo secondo nella finale di Coppa del Mondo.
Insomma i videogiochi ci permettono di vivere esperienze che nella normalità non affronteremo proprio tutti i giorni,e forse buona parte della magia che c’è dietro ad ogni videogioco è quella sensazione di astrazione che ci fa dimenticare per un attimo lo stress della dura giornata di lavoro o di studio e ci fa divertire e sfogare fino all’inverosimile ( alla faccia di tutti quei scienziati da quattro soldi che dicono che i videogames sono generatori di violenza!).
Anche il videogiocatore tipo che compra una console solo per giocare a Pes o Fifa (sono scelte che non discuto poiché ognuno ha i suoi gusti) subisce un processo assolutamente naturale in tutti gli ambiti , in questo caso i videogames ma accade con ogni film,fumetto,libro e via dicendo, in cui c’è uno scambio di sensazioni e di divertimento : parlo ovviamente dell’immedesimazione.
Si potrebbero fare discorsi infiniti sul processo di immedesimazione , basti pensare alla vibrazione , una delle tecnologie più diffuse negli ultimi 10 anni di console e periferiche, che ci permette di avere un feedback quando il nostro attaccante subisce un fallaccio oppure quando il nostro lottatore prende un pugno in piena faccia . Questo è solo un piccolo esempio del processo che è alla base del nostro hobby preferito ma se ne potrebbero fare a centinaia.
Dopo questa introduzione (già sento i vostri commenti dietro lo schermo del pc ” NOOOOO!!!! Questo folle scrive troppo!) chilometrica eccoci nel vivo della situazione : tutti i videogiochi , che siano sportivi,platform o fps ci regalano emozioni di vario tipo ma noi cosa doniamo ai nostri videogiochi?
Detta così la frase è un po’ insensata ma pensateci un attimo:quando premiamo il tasto Play [ |>] sul nostro telecomando e parte il film,qualsiasi cosa noi facciamo il film andrà avanti così come deve ; un videogame senza le nostro manine sul pad,la nostra volontà e le nostre scelte non va da nessuna parte .
La Scelta…questa cosa che nella vita di tutti i giorni è la normalità nei videogame diventa un concetto altamente relativo che sempre personalmente parlando può essere diviso in 3 gruppi , di cui vorrei prendere 3 esempi lampanti :
– i giochi come Gears of War (1 o 2 fa poca differenza)
– i giochi come Mass Effect (come sopra con patate)
– i giochi come Oblivion (ma anche Morrowind o Fallout)
Partiamo da Gears of War (rumore di Lancer che trancia di netto una locusta!!!!) dicendo che come gioco è qualcosa di semplicemente sublime,sia come gameplay che come comparto tecnico e la trama sebbene basata su temi forse abusati sia da cinema che videogiochi non disegna affatto (la regia è davvero curata bene soprattutto nel secondo).
Pensate alle sensazioni che avete provato tutti mentre giocate a Gears: in quell’ora di gioco che impugnate il vostro fido pad non siete più Luca,Marco,Andrea o Gennaro ma si diventa Marcus Fenix a tutti gli effetti ; c’è una totale corrispondenza fra il videogiocatore e il personaggio protagonista del videogioco .
Ovviamente per avere un risultato così sensazionale oltre ad avere bisogno di un personaggio carismatico,tutti gli aspetti del videogame devono essere trattati con una cura maniacale: in Gears ci sentiamo davvero un soldato COG destinato a lottare fino allo stremo delle forze contro le locuste a costo della sua vita per la salvezza dell’Umanità.
In questo tipo di giochi (ma così come i vari Halo oppure Killzone) noi smettiamo di essere noi stessi e diventiamo a tutti gli effetti i nostri beniamini,nelle loro imprese ai limiti del possibile.Di solito è anche la tipologia di gioco che imponi dei “binari” da seguire ma nella maggior parte dei casi non sono forzatura ma bensì cose ovvie : QUALUNQUE Spartan lotterebbe fino all’ultimo respiro contro i covenant !
Come seconda categoria non parleremo di Mass Effect (il meglio è sempre alla fine no?)ma bensì dei giochi come Oblivion,che sia per il loro concept originale che per il genere che seguono (di solito sono RPG Open World) ci permettono di vivere in “prima persona” le avventure del protagonista del gioco ,che sarà il NOSTRO alter ego. Già nel momento in cui un gioco come Oblivion ci permette di creare il NOSTRO alter ego ci mette di fronte ad una situazione dall’importanza epica : noi infatti non interpretiamo nessuno ma siamo NOI STESSI che entriamo nelle terre di Elder’s Scroll senza aver bisogno di “entrare” in un personaggio già esistente . Capirete che a livello squisitamente psicologico la cosa è sublime e ha ripercussioni fondamentali non solo a livello teorico ma SOPRATTUTTO a livello pratico: non dovendo impersonare nessuno stereotipo di supersoldato o di supereroe,possiamo tranquillamente viaggiare con la fantasia e possiamo fare ciò che vogliamo,con ovviamente i limiti imposti dalla fantasia e purtroppo dalla tecnologia.
Chiunque abbia giocato ad un Oblivion o un Fallout (però la cosa si nota MOLTO di più nella saga di Elder’s Scroll rispetto a quella di Fallout) sa benissimo che la trama principale può anche essere lasciata come contorno rispetto ad una libertà d’azione praticamente infinita .
(Piccola premessa prima del gran finale…dal punto di vista del gameplay è ovvio che un RPG open world dia molte più libertà rispetto ad un FPS a livello di gameplay…io parlo solo dell’immedesimazione che i nostri videogame riescono a regalarci.)
E come promesso il gran finale che andrebbe letto avendo di sottofondo questa canzone : ( http://www.youtube.com/watch?v=yVm_ljDSdwA).
In Mass Effect c’è la sintesi perfetta delle caratteristiche salienti delle due categorie di cui abbiamo parlato sopra : è vero che da una parte abbiamo un eroe con un suo carisma,una sua storia e un suo aspetto fisico (tutte cose che possono essere scelte in maniera libera dal videogiocatore) e la cosa più bella che il carisma del personaggio e il livello di immedesimazione non dipendono affatto da tutte queste caratteristiche !
Chi ha giocato Mass Effect sa benissimo la quantità di possibili varianti ,sia a livello di mera customizzazione estetica,sia a livello di trama o di scelte che possono influenzare l’intero Universo , di cui il gioco è pieno.
Noi diventiamo il Comandante Shepard ma non un Comandante Shepard qualsiasi: quello è il NOSTRO comandante Shepard .
E voi quando giocate ai vostri videogame preferiti come vi ponete ? Preferite “entrare” nella vita di qualcun altro,essere totalmente liberi, o vivere la sintesi perfetta di giochi come Mass Effect?