Parlando alla conferenza Game Business Law, uno dei leader spirituali della celebre setta di Gamestop Paul Raines (nella foto) si è lasciato andare a strane e curiose affermazioni.
Esso infatti ritiene assolutamente necessario che, per riuscire a sopravvivere nel mercato, la compagnia di cui fa parte debba necessariamente abbracciare il sempre più redditizio settore dei DLC.
“I contenuti scaricabili sono una cosa buona, perché permettono di migliorare ed estendere i giochi, senza dimenticare che la grande sfida dei DLC è l’assicurarsi che i consumatori sappiano in tempo quando un contenuto è reso disponibile e che riescano ad accedervi senza particolari difficoltà.
E’ un business incredibile che al giorno d’oggi cresce mediamente di percentuali a doppia cifra e noi non possiamo farcelo sfuggire.”
Uhm.
Che conclusioni dovremmo trarre da una serie di affermazioni del genere? E soprattutto, in che modo dovrebbe una catena come GameStop, EBGames o OpenGames abbracciare il settore dei DLC? Vendendo codici usati a prezzo ridotto?
A me salta subito in mente un esempio piuttosto chiarificante..
Con uno degli ultimi giochi che ho acquistato, mi sono abbastanza sorpreso di trovare un codice all’interno della custodia, e la sorpresa è cresciuta quando, al primo avvio, è stato il gioco stesso a richiedermi di inserirlo.. esso mi ha permesso di attivare una comoda interfaccia in-game per la gestione dei DLC e alcuni contenuti necessari per completare il gioco al 100%..
Ma allora, mi sono chiesto, e se uno compra il gioco usato? Nessun problema, ecco infatti che nella lista dei download del gioco c’è pronto pronto un codice nuovo di zecca.. PER 1200 MSP, QUATTORDICI CAZZO DI EURO!!
Se il DLC prende sempre più piede in questo modo, non è da escludere che anche una catena come GS non veda l’ora di poterci mettere le mani. Già soltanto avere l’esclusiva per uno sconto di 2/3/4 euro in questi frangenti può fare una bella voglia agli utenti più risparmiosi.. la domanda però è, di sto passo, dove cazzo andremo a finire?