Ciao a tutti amici, l’uscita di una nuova console è sempre motivo di grandi discussioni fra noi membri dell’angolo. In particolare ci si chiede se le scelte effettuate dal produttore trovino poi riscontro nel mercato e quali siano i fattori determinanti il successo o l’insuccesso di una determinata piattaforma.
Saltando a piedi pari inutili chiose e preamboli, partirei subito con un elenco dei punti chiave che abbiamo discusso, chiedendovi di contribuire alla discussione, commentando i fattori che andremo ad esaminare o aggiungendone di ulteriori qualora riteniate l’elenco non esaustivo:
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Specifiche tecniche: Inutile dire che la potenza dell’hardware è una delle componenti maggiormente tenuta in considerazione, soprattutto dalle terze parti, vista l’importanza che ha progressivamente guadagnato il pc in ambito videoludico. L’esperienza ci ha insegnato che un motore grafico non sufficientemente performante ha comportato l’assenza di supporto da parte dei third party ed il conseguente fallimento commerciale della console.
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Esclusive: Un altro punto cardine del successo di una console è appunto la presenza di esclusive di qualità. Questa considerazione si è rivelata veritiera durante la scorsa generazione, dove abbiamo assistito ad una considerevole recupero da parte Ps3 sulla rivale Xbox 360, proprio grazie all’uscita di ottimi giochi in esclusiva che hanno messo in secondo piano i problemi hardware della console Sony.
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Innovazione: Nintendo Wii e Nintendo DS ci hanno dimostrato che l’innovazione può portare ad un successo planetario, prescindendo dalla potenza dell’hardware. E’ giusto precisare però che Nintendo ha avuto successo con queste console proprio perché ha portato l’intrattenimento videoludico dove prima non c’era, conquistando una fetta di mercato nuova e diversa rispetto a quella della concorrenza. Il fattore innovazione è quindi importante ma, non può prescindere dagli altri elementi, a meno di casi assolutamente eccezionali come quelli appena visti.
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Marketing: Sempre l’esperienza ci ha insegnato quanto una campagna pubblicitaria bella aggressiva possa davvero cambiare le sorti del mercato. In questo ambito, non si può non riconoscere a Sony il merito di aver portato i videogames fuori dall’alveo dei giochi per bambini e tutto grazie spot che descrivevano l’esperienza videoludica come un hobby adatto anche e soprattutto a gente adulta ed emancipata.
- Terze parti:E’ sufficiente avere il completo supporto delle terze parti per dominare il mercato? Qualche generazione fa avrei risposto “sicuramente noh!“, oggi invece sono più propenso a pensare il contrario, sopratutto se la console che gode ti tale supporto è anche la più performante rispetto alle concorrenti. Negli ultimi anni abbiamo visto una progressiva ascesa dei videogames occidentali e più in generale un maggiore interesse dei consumatori per i giochi prodotti da terze parti quali Ubisoft, Ea ed Activision. Oggi come oggi, una nuova console, per essere concorrenziale, non può dunque fare a meno dei titoli third party, a meno di colossali ribaltoni.
Voi che ne pensate? Quali sono fattori che secondo voi, tenuto conto delle tendenze del mercato odierno, determinano il successo di una console? Switch può farcela senza i multipiatta? Una console col supporto delle third party può fare a meno delle esclusive? Fatemi sapere!
Secondo me funziona così.
Per prima cosa esiste uno “standard” delle funzionalità di una console. Con ogni innovazione delle console, questo standard si alza. Nella scorsa generazione l’Xbox 360 ti permetteva di parlare con i tuoi amici in qualsiasi momento tramite l’utilizzo dei “party”. Da quel momento il “party” è diventato lo standard da rispettare perchè i giocatori sono abituati ad un certo tipo di servizio a quel punto.
Poi ci sono i giochi. I titoli delle terze parti sono fondamentali, la base minima da cui partire per competere sul mercato. Se non vendi i classici FIFA, Battlefield, Assassin’s Creed e compagnia bella non puoi andare molto lontano (in pratica quello che è successo al WiiU).
Una volta che ti sei assicurato il grande pubblico con i titoli di terze parti però, devi catturare l’interesse degli indecisi con delle esclusive importanti. Un gioco come Bloodborne vende sicuramente meno di un Call of Duty o di un Battlefield ma contribuisce molto a far comprare la console alle persone indecise, quelli che magari hanno amici con cui giocare da entrambe le parti e gli serve solo un’altra piccola motivazione per scegliere una piattaforma invece di un’altra.
è talmente corretto che non saprei come dire la mia. Bastardo
Hai elencato tutte caratteristiche importanti. premetto che amo Nintendo ma giusto per fare un esempio Wii U: specifiche tecniche così così, innovazione relativa e non sfruttata, marketing fuorviante a dir poco, terze parti non pervenute; si salvavano solo le esclusive che non sono bastate ai non nintendari.
Io aggiungerei anche che bisogna ritagliarsi una fetta precisa di mercato da occupare. e anche qui Wii U non si sapeva dove collocarla in quanto stava in mezzo tra le generazioni….
Switch, senza le terze party, resterebbe solo una console alle esclusive e nn garantirebbe una maggior durata. Come abbiamo visto dopo Zelda nn rimane nulla fino a dicembre (a parte splatoon 2). Per me una console ha bisogno di tutte le componenti per godere al massimo.
Sono molto d’accordo sui punti elencati, anche se reputo l’innvoazione un punto molto pericoloso che io avrei tolto per lo sviluppo di una console.
Per carità ben venga che ci sia qualche novità ma se si pensa al “tonfo” di Kinect con Xbox360 e One non posso fare a meno di pensare a come Microsoft abbia rosicato per le perdite che ha avuto.
L’innovazione capiamoci DEVE esserci ma non credo che convenga di fatto per lo sviluppo di una console, switch per me non è una console innovativa se si parla della sua portatilità non è di fatto una enorme innovazione (se il concetto e video-giocare fuori da casa, basta un portatile), poi se si parla dei suoi controller che si attacano e staccano, per quanto innovativi per il loro assemblaggio alla console stessa si tratta comunque di controller “classici”.
Per farla breve: l’innovazione va fatta solo se si avverte effettivamente la mancanza di qualcosa nel mercato, non per “sperimentare” quando si crea una nuova console.
Sony ha evitato accuratamente di sviluppare una console per VR, anche se quando la stava facendo c’era già Oculus e compagnia bella, con il risultato di aver poi potuto coprire effttivamente il mercato console proponendo PSvr a posteriori quando c’era effettivamente un interesse delle persone (e proporre anche quindi la PS4PRO).
*spero di essere stato abbastanza chiaro e non inimicarmi i Nintendari*
Analisi molto esaustiva.
Troppo esaustiva.
Non saprei davvero cos’altro aggiungere, ahaha.
Il prezzo forse? Unito alle modalità di vendita? Della serie, non erano tanto i 100 euri in più a bruciare quando uscì XOne quanto il fatto che questi fossero accostati all’obbligo di doversi sorbire un Kinect come sperimentazione forzata.
Ma a parte questo, i punti fondamentali li hai elencati tutti. Al massimo si può disquisire su quale priorità di importanza/tempo ognuno di essi abbia (per esempio secondo me le terze parti che servono il prima possibile, le esclusive che possono essere anche poche ma che devono essere costanti o l’innovazione che può arrivare anche diversi anni dopo il lancio come fase di sperimentazione, come stanno facendo ad esempio in Microsoft col cross-play), ma è già un discorso più soggettivo…
Analisi molto precisa , secondo me non manca praticamente nulla . Purtroppo è quello che secondo me ha sbagliato ancora Nintendo , purtroppo oltre gli appassionati, che comprano tutto a prescindere … il resto deve per forza affiancare una seconda console o pc per godere di tutto il resto . Ora per voi non è un problema , ma per molti là fuori che possono comprare solo una console , la concorrenza offre molto di più , sul piano social , sul piano grafica ecc ecc