Immaginatevi la scena.
Sono all’estero per lavoro, in compagnia di colleghi più o meno miei coetanei.
Al ristorante, sento che alcuni di loro stanno parlando di lettura e più in particolare di racconti horror.
In maniera piuttosto banale, finiscono a parlare di Stephen King e dei suoi romanzi più conosciuti.
Salta su uno, che reputavo non il più simpa, ma probabilmente il più fan di Stephen King che dice, con fare da Quattrocchi:
“Ma voi avete mai letto i racconti della Torre Nera?”
Io no, non avevo intenzione di entrare nel discorso e sono andato avanti ad estrarre carciofi dalle mie narici.
Poi però, da brava sciura Maria, non ho resistito e non ho potuto farmi i cazzi miei, ma ho preferito ascoltare le affermazioni di Quattrocchi e le relative risposte degli altri commensali.
“IT? E’ sopravvalutato”
“Shining è bello come atmosfera ma povero nella scrittura”
“22.11.63? Pfui, non male, ma non è il King di una volta”
E che cazzo, tutto è sopravvalutato.
Tutto tranne la Torre Nera, che a quanto pare lui adora e nessun altro a tavola ha mai letto.
Poi salta su con la frase che mi ha dato lo spunto per questo articolo.
“Ragazzi io vi consiglio di leggere la serie della Torre Nera. Sono 8 romanzi stupendi – mi pare di ricordare che abbia detto 8… non so e non ho voglia di controllare su Wikipedia –
Ma il primo è il più bello. Gli altri non sono mai all’altezza del primo”.
Bestemmia femminile.
Allora, partiamo dal fatto che sono facilmente condizionabile.
Nel senso che se uno molto ferrato in una materia riesce a trasmettermi la sua passione per tale argomento, probabilmente anche io vengo spinto ad interessarmi al riguardo.
E così è stato.
Fino a quel momento parlò talmente bene di ‘sta cazzo di Torre Nera che mi era venuta voglia di scar… acquistare l’ebook.
Ma la frase “il primo è il più bello”, mi ha ucciso.
So che è demenza. La mia demenza.
So che si tratta di un problema psicologico mio.
Ma esattamente come mi lascio condizionare positivamente da chi mi parla di qualcosa con il pisello evidentemente gonfio, allo stesso modo mi lascio demoralizzare facilmente e parto prevenuto sapendo che, come in questo caso, potrei leggere un bel libro ed i successivi 7 saranno non all’altezza del primo.
E’ un po’ come l’annosa questione degli spoiler.
Se so come un videogioco va a finire, non riesco a gustarmelo se la sorpresa è rovinata.
Certo, non metto sullo stesso piano uno spoiler riguardo un finale e un parere di una persona, però boh… sticazzi.
Trovo queste uscite insopportabili.
E gli esempi che potrei portarvi colpiscono ovviamente anche i videogiochi, ma ho fatto l’esempio dei libri perché è ciò che mi è capitato recentemente.
A voi è mai successo che vi girassero i coglioni per un parere (non richiesto) di troppo?
Non è demenza perché, volente o nolente, tutto ciò che ci circonda influisce su di noi. Se la valutazione positiva incoraggia, quella negativa spesso stronca l’entusiasmo.
Alcune volte le critiche servono ad evitare di sorbirsi ciofeche, e quindi non le vedo come un male assoluto. Ad esempio, ho evitato delle serie tv perché mi hanno detto che arrivati alla terza stagione tutto quello che era stato costruito veniva distrutto ignobilmente. Altre volte ho evitato di acquistare videogiochi che dai trailer sembravano belli, ma nei fatti erano porcherie.
Più che “il troppo stroppia” direi che la critica è utile quando noi stessi non siamo convinti di un prodotto. Quando invece si tratta di prodotti “a scatola chiusa” ogni valutazione assume lo stesso valore di uno spoiler e ci insinua un pregiudizio che sarà difficile estirpare.
Non ho fatto i nomi dei prodotti perché anche “un medico in famiglia” ha una fanbase pronta ad insultarti il trisnonno se la critichi.
Leggetevi La Torre Nera, 8 libri fantastici (per me i migliori sono il 4′ e il 5′) e anche i fumetti editi da panini che integrano molto bene la storia e spiegano tante cose che i libri non dicono.
Mi è capitato…più volte e l’ultima proprio pochi giorni fa. Con l’abbonamento a Netflix ho iniziato a seguire puntata dopo puntata, le varie serie tv (vecchie e non) che mi hanno sempre consigliato di vedere o di cui ho sentito parlare.
Ho iniziato quindi Prison Break, ho divorato la prima stagione, amata alla follia. Parto con la seconda e poi la terza. Dopo che ho visto l’ultima puntata di quest’ultima, incontrandomi con l’amico che da anni mi consigliava di vederla, iniziamo a discuterne… e se ne esce con la frase “Dalla quarta stagione purtroppo perde moltissimo”… ma porca puttana… non sarei io a doverlo decidere? Ok, non mi ha fatto girare i coglioni come uno spoiler, ma le palle mi sono girate lo stesso. Perchè arrivare sull’orlo dell’ultima (tralasciando quella in onda in questo periodo) stagione e sentirmi dire che qualcosa che mi ha appassionato per settimane, farà cagare e sarà una delusione, sì mi fa girare i coglioni. Mi fa perdere quella voglia di vedere un episodio non appena è possibile. Che poi è un giudizio del tutto soggettivo… ad esempio sto preferendo per ora molto di più la quarta rispetto alla terza. Quindi forse ok, farsi condizionare è da coglioni, ma trovo comunque anche io insopportabili queste uscite. Al massimo se ne può discutere quando entrambi hanno visto l’intera serie, finito quel determinato videogioco, guardato quel film o letto quel libro. Fino ad allora odio questi commenti come un fottutissimo spoiler.
Io in genere o non parlo di ciò che sto giocando/seguendo in tv, oppure se ne parlo e qualcuno parte in tromba con un’opinione tipo quella descritta nell’articolo, faccio passare mesi… a volte anni.
In modo che me la dimentichi.
Si quasi settimanalmente, sul mio Septum, stronzo!
In parte ha ragione, la torre nera è una serie di libri veramente appassionante. Io la sto seguendo pian piano e sto finendo il quarto libro. Però secondo me su una cosa ha torto: il primo libro è quello meno interessante. Rimane sempre una gran lettura, ma ai tempi non mi aveva spinto a continuare. È stato il secondo infatti a conquistarmi.
Io ti consiglio comunque di darci un’occhiata alla saga, a dispetto della poca sopportabilità del tizio in questione.
Premesso questo, quando si parla animatamente di qualcosa che ci ha colpito nel profondo, è difficile essere obiettivi. Sono sicuro che anche tu, quando ad esempio ti chiedono un opinione sulla serie di Zelda, parti in quarta e snoccioli fiumi di complimenti a dispetto se ti è stato richiesto o meno. Non ce ne accorgiamo, perché siamo risucchiati dalla passione, dai ricordi e dalla foga di parlarne, che sia in positivo o in negativo. Così, quando è saltata fuori la saga della torre nera durante la conversazione, il tizio in questione è stato investito dalla nostalgia e non è stato obiettivo. In questi casi, in realtà, si dovrebbe essere curiosi a riguardo. Se qualcuno parla bene di qualcosa in maniera piuttosto irruenta, vuol dire che quella cosa ha un ché di speciale.
A meno che, magari, sei rimasto stizzito perché tu hai letto gli alti libri di Stephen e non li hai trovati meno interessanti come vuole far notare questo tizio. Se è così, non leggere assolutamente la Torre nera: la finiresti con l’unico obiettivo in mente di trovarci del marcio e farlo notare. Ed è la situazione più deleteria nella lettura.
Spesso e volentieri le opinioni degli altri in merito a certe serie televisive non coincide con il mio gusto personale, anche in merito ai libri mi capita spesso la stessa cosa.
Quindi un “Migliora dopo…” o “peggiora dopo…” non mi condiziona a prescindere, a meno che non mi si dica “E’ orrendo” oppure “E’ bellissimo” allora la cosa mi vincola di più..
Comunque con il commento “il primo è meglio degli altri…” avrei chieso al tuo collega “in che senso?” perchè stiamo parlando di una saga, il primo è solo l’inizio della storia che a me è piaciuta anche se King non è decisamente il mio autore preferito.
Secondo me il tuo collega a mollato la saga a metà… ;-)
Io, al contrario, prima di iniziare una serie mi informo bene su se riesca a mantenere il ritmo o meno.
Se tutti concordano sul fatto che dopo un po’ peggiora, non la comincio proprio.
A partire sono tutti bravi…
Io l’ho letta e non è male, non è questo capolavoro, questo “magnum opus” come alcuni dicono. Diciamo che dopo il terzo libro la storia diventa piuttosto prolissa e c’è un po’ di brodo allungato ma questa è una caratteristica di King, caratteristica che non me lo ha mai fatto apprezzare particolarmente.
Che mi girino i coglioni ogni tanto perché la gente se ne scappa con qualche commento inopportuno penso sia ovvio: del resto siamo esseri umani.
Ma in una condizione come quella che descrivi tu? Onestamente, non penso mi sia mai successo.
Se il parere pronunciato è di troppo probabilmente non è di un amico ma di un conoscente, e pertanto gli dò veramente poco peso.
Se poi qualcuno mi accende l’interesse per qualche opera è molto più probabile che io mi metta a investigare per cazzi miei sull’argomento o a chiedere appunto a gente fidata (la cui opinione conta per me, quindi), senza considerare opinioni/pareri completamente soggettivi tipo quello da te descritto (specie se non argomentati).
Se poi addirittura non mi ha “acceso” nessuno ma l’interesse parte direttamente da me, allora non ci son cazzi, e molto probabilmente resto irremovibile finché non ne so abbastanza sul tema.
Al massimo in questi casi mi possono girare le balle per come uno si pone nel dire a tutti una sua opinione di cui magari non fregava un cazzo a nessuno…
No, non mi è mai capitato. Spesso ho completato videogiochi pur sapendo il finale e sono riuscito a godermeli lo stesso. Anzi, a volte io stesso ho cercato il finale su internet di film o giochi che avrei visto/giocato in futuro. Non ho mai avuto questa ossessione per gli spoiler che ha certa gente, dopotutto un uomo saggio disse una volta che non è importante il finale ma la strada percorsa per raggiungerlo.
Ti sei portato switch +mario e rabbits all’estero?
Ti rigiro la domanda?
Ti sarebbe piaciuto iniziare una serie letteraria e doverla mollare a metà (o anche prima) perché ne avevi le palle piene?
Esattamente come lui ti ha incoraggiato, dall’altra ti ha avvertito. Il bastone e la carota. Questo comportamento non mi farebbe girare le palle, perché primo è un suo parere (e, non conoscendo la persona e i suoi gusti, non potrei fare un confronto sulle compatibilità) legittimo, e secondo perché essendo maggiormente informato di un novellino (tu, in questo caso) avrà di certo più informazioni e conoscenza di molti altri riguardante X argomento.
Si ma non troppo, io faccio l’esempio dei film perché è il mio campo “prediletto”, ai tempi, quando ho effettuato i primissimi passi da cinefilo, ho cominciato con i grandi classici, Tarantino, Coppola, i Cohen, Lynch, Kubrick, mi sono sempre trovato più o meno d’accordo sulle valutazioni generali di più o meno tutti i film ma quando arrivai a 2001 odissea nello spazio… Ovunque leggevo “il più grande lavoro di Kubrick” “Meglio di Arancia Meccanica” “uno dei 5 film più belli della storia” gli ho dato 3 sulla mia personale classifica di imdb per ricordarmi nel tempo di cosa ne penso di ogni film che ho visto. Di una lentezza impressionante, un senso di fondo che si fatica a capire, un film altamente psicologico che scade nel banale con un racconto spaziale a cui nom sono riuscito a trovare un grande senso.. Gusti, penso che più o meno tutti siamo come te, farenz, smerdiamo qualcosa che adorano tutti e ci lasciamo influenzare facilmente per certe altre cose ma tutto questo sempre secondo i gusti personali. Boh va be’, ho parlato fin troppo
Vedere registi come Tarantino, Coen e Lynch accantonati alla parola classici mi fa un certo effetto. Solo i primi film di Coppola e Kubrick possono essere considerati dei classici, gli altri sono registi piuttosto recenti.
Si mi succede spesso ma non do mai troppo peso alle parole degli altri.
Per esempio mi ricordo qualche anno fa poco prima di giocare per la prima volta la saga di Metal Gear Solid. Tutti a dirmi “il più bello è il 3”, quindi quando lo iniziai mi aspettai qualcosa di assurdo visto che i precedenti mi sconvolsero!
Risultato? È quello che mi è piaciuto meno XD…
Nel mio caso succede il contrario.
Se una persona mi consiglia insistentemente una serie, un film, un videogioco o un libro, anche se potrebbe interessarmi la cosa consigliata, automaticamente mi cade sui coglioni, finché per altri motivi non la provo e mi ricredo.
Un esempio è stato Breaking Bad, odiato inizialmente, perché troppo pubblicizzato dalla gente, e poi amato alla follia, diventando la mia serie preferita.
Mentre in altri casi, come con Dark Souls, odiato dopo i continui consigli e odiato dopo averlo provato (non per la difficoltà)
Secondo me non bisogna esagerare troppo con la questione “spoiler”. Cioè, un conto è se mi rivelano il finale di un qualcosa, o magari un plot twist inaspettato, un conto è se si esprime un parere dicendo “per me questo è più bello”. Poi sai tu se quello ha i tuoi stessi gusti. O magari può anche succedere che tu parti prevenuto nel leggere il secondo libro, pensando che sia brutto, poi ti ritrovi una bella storia e la cosa ti sorprende facendotela godere ancora di più.
Morale della favola: secondo me rimanerci male perchè qualcuno ti dice che il secondo libro è peggio del primo è esagerato. Altrimenti dopo aver detto “consiglio di leggere la Torre Nera” non si avrebbe più la libertà di aggiungere altro.
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