I consigli dagli sprovveduti

Sì.
Ok.
Ok ho detto.

Basta.

Ma basta per Dio.

La volete smettere di fissare questa immagine?
Sapevo che sarebbe finita così.

Chi non conosce la storia di Cappuccetto Rosso?

Credo nessuno.
La storia di una piccola disgraziata che si basa sui consigli di un lupo Pedobear.

“Che occhi grandi che hai nonnina…”
“E’ per vederti meglio…”

Pfui. Già da piccolo consideravo ‘sta fiaba una boiata.

La morale che dietro la fiaba però è molto importante.

Non fidarti mai degli sconosciuti (indipendentemente dal fatto che tu ti possa trovare da solo in un bosco o che magicamente a tua nonna siano cresciuti i canini e che puzzi di cane bagnato).

La domanda che vi voglio porre è: ma voi di chi vi fidate?

Se non si era capito, sto parlando di videogiochi.

20 anni fa, un videogioco era qualcosa da scoprire.
Sì, esistevano riviste, ma erano poche e spesso costavano troppo per le tasche dei bimbi anni ’80.
Il fenomeno videogaming non era poi così diffuso, quindi anche gli amici “videogiocanti” non erano poi molti.

Ora, i videogiochi sono diventati costume (coi suoi pro e i suoi contro), e le maniere per informarci riguardo un titolo che ci interessa sono sempre di più: internet, siti specializzati, trailer, pubblicità, recensioni, news, ma anche riviste cartacee, demo, beta esclusive, beta non esclusive…. senza dimenticare poi gli amici.

E qua vi volevo portare.

Dimenticando tutto ciò che ruota attorno al digitale, utilizzate ancora lo scambio di informazioni tra esseri umani?

Vi fidate dei vostri amici (sapientoni o casual non importa) per comprare videogames?

Oppure preferite mettere il paraocchi e proseguire lungo il vostro cammino, segnato da esperienze/letture che fate voi in prima persona?

Prova a cercare ancora!

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Il Game Pass è il cancro dei videogiochi?

Beh? Mi sembra di aver scritto l’altro ieri l’ultimo articolo ed invece… Mi è nata ...

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