Il dolce brivido del baratto

Sono passati più di tre anni da quando abbiamo aperto l’Angolo e solo ora mi rendo conto di non aver mai scritto un articolo riguardo una pratica molto diffusa tra noi videogiocatori, specialmente tra quelli più giovani, che in certi periodi dell’anno (come questo che stiamo passando) ci consente di risparmiare sul nostro hobby preferito, nella sua maniera più totale.

Prestare, o prendere in prestito, i videogiochi.

Quale altra maniera avremmo per poter giocare senza pagare?
Piratando… e grazie al cazzo.

Il fenomeno del prestito giochi mi ha salvato il culo da ragazzino, quando in epoca Mega Drive avevo la fortuna di stare sullo stesso pianerottolo di un ragazzo, Tom, mio coetaneo e possessore delle mie stesse console.

No, non è vero.
Non era lui in possesso delle mie stesse console, ma viceversa.

Ero io che “inseguivo” lui, perchè i suoi genitori gli compravano sempre al dayone le console che volevo io, mentre io venivo accontentato anni dopo, quando lui era già in ottica “next gen”, se di next gen si poteva parlare in quegli anni.

Durante l’epoca 8-16 bit, come ogni 30enne sa, la media di giochi che venivano regalati annualmente erano 3-4: per il compleanno, per Natale, per la promozione. Se andava di culo ci schiappavo pure una cartuccia dal parentado o dagli amici di famigghia, ma era un caso che poteva capitare non più di una volta all’anno.

Come risolvere quindi la questione? Sfruttando e facendomi sfruttare a vicenda dal vicino di casa, arrivando quindi ad un parco titoli annuale di circa 7-8 giochi.
I cazzi naturalmente spuntavano quando sia a me che a lui regalavano lo stesso titolo, ma questo è un altro discorso.

Col passare del tempo e con l’aumento dei soldi in tasca, rarissimamente mi è capitato di chiedere in prestito videogiochi, se non per titoli che non avrei mai comprato, nemmeno nei cestoni a 15-20 euro.

Al tempo stesso però è nato un secondo problema: il collezionismo.

Quando uno colleziona un oggetto, in genere cerca di trattarlo con la masima cura.
Ma quando salta fuori un amico che ti chiede “Mi presti… per ps3?” è come una coltellata.

“no cazzo, chiedimi un rene, ma il bluray è veramente troppo”

Ringrazio Dio per avere amici che acquistano abbondanti quantità di giochi e che in rarissimi casi necessitano di prestiti da parte mia e per fortuna si tratta di amici fidati, che condividono con me la passione e la massima cura.

Sì, sto parlando di Avo e Sivo.

Ma voi come vi comportate?
Prestate? Chiedete in prestito?
E come affrontate il tutto?
Col massimo disinteresse, o ogni volta rimanete in ansia pensando a come sta la vostra copia di Infamous 2 nelle mani di un bruto?

 

 

Prova a cercare ancora!

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150 Più commentati

  1. Essendo quello che, nella mia cerchia di amici, acquista più giochi, in genere sono quello che presta i titoli agli altri.

    Fortunatamente i miei amici trattano con sufficente riguardo ciò che presto loro, complice il fatto che sanno quanto ci tengo e si tratta comunque di una pratica occasionale, lungi dall’essere invasiva o fastidiosa, per mia fortuna

  2. Risposta facile e veloce:
    Quando mi sono reso conto che né io né un mio amico avevamo più soldi da spendere in videogiochi, che avevamo due console diverse e che ci invidiavamo a vicenda una certa quantità di giochi… abbiamo fatto scambio di console!
    Scambio che ormai dura da più di 6 mesi…

    I soldi sono pochi (direi zero), e dove non arriva Steam c’è lo scambio, e si fotta il collezionismo!

  3. ti capisco farenz, io ho appena prestato (ad un mio amico fidato, anche se non lo faccio con nessuno) borderlands 2 ed infatti ci sto pensando ogni giorno

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