I Giapponesi sono troppo avanti.
I Giapponesi sono troppo avanti pur rimanendo legati al passato.
Da noi, come sappiamo o come più volte abbiamo scritto qua sull’Ang0lo, trovare una sala giochi ancora in vita è cosa rara.
Se escludiamo poi le sale giochi delle località marittime, quelle dedicate ai videopoker ed infine quelle all’interno di centri commerciali (dalla qualità discutibile), mi sa che in tutta Italia non arriveremmo a contarne nemmeno un centinaio.
In Giappone non è così.
La sala giochi per ragazzi di tutte le età è, è sempre stata e probabilmente sempre sarà non solo un mucchio di coin-op messi l’uno di fianco all’altro, ma un vero e proprio ritrovo, un posto di socializzazione.
Nonostante le console moderne siano figlie della massificazione del fenomeno videoludico esploso più di 25 anni fa grazie (ma guarda un po’) al Giappone, sembra proprio che il videogioco giocato in piedi di fronte ad un cabinato non dia segni di cedimento…
Ne volete una prova?
Et voilà
Il coin-op di New Super Mario bros per Wii, che permette di giocare in coop fino a 4 giocatori.
Sottolineo PER WII.
E da questa enfatizzazione mi nasce un quesito.
Per assurdo, pensate che tutto il Giappone sia composto da 100 famiglie.
Secondo voi, quante di queste 100 posseggono un Wii? Secondo me, almeno 50/60…
La domanda quindi che mi chiedo è “Qual è l’effettivo bisogno di creare un cabinato per un videogioco uscito da tempo e che sarà entrato in possesso di circa la totalità delle 50/60 famiglie?”
La risposta è semplice e torniamo al discorso della socializzazione all’interno delle sale giochi giapponesi.
Se poi calcoliamo che in genere i loro appartamenti sono dei loculi, difficilmente sarebbe possibile far giocare 4 giocatori contemporaneamente.
Che mondo meraviglioso il Giappone….
Loro sanno come divertire la gente con i videogiochi….d’altronde sono i migliori nel settore videoludico(Nintendo,Ps,sale giochi ancora “in uso”,visto che in Tutta Italia ce ne saranno un misero centinaio……)
Qui a Piombino l’ultima salagiochi (ed era stupenda oserei dire) ha chiuso quattro anni fa per fare spazio ad un negozio di borse.
La SOCIALIZZAZIONE è una mancanza gravissima nel mondo del videogame in italia. Il 90% dei videogiocatori tende a mio parere ad approcciarsi ai giochi in maniera solitaria…e ciò genera solo generazioni su generazioni di associali… i MULTIPLAYER non sono la risposta! Bisogna allargare gli orizzonti…ma siamo in Italia…
Quoto.
In Giappone la gente si riunisce per giocare, in Italia lo fanno solo i nerd!
io lo dico sempre i giapponesi sono una spanna sopra tutti, in particolar modo nel settore videoludico!!!
Lo voglio in camera da letto.
C’è un problema fondamentale perchè le sale giochi non ci sono più da noi, oltre che per via dell’aumentare della base installata delle console ovviamente. Le versioni arcade dei videogame in Giappone escono in media 8-9 mesi prima che su console casalinghe(Street Fighter IV,Tekken 6 giusto un paio di esempi), mentre da noi, per fare un porting e mandarlo in occidente ci si impiega un eternità…un esempio? Ma ovviamente il cabinato di Tekken 3, che uscì in Italia 2 mesi dopo l’uscita del gioco su PSX…lascio a voi ogni considerazione.
Mi ricordo che l’ultimo tentativo di portare un cabinato in Europa fu con The Bouncer (Squaresoft-2000-PS2)…quanti ne avete visti in giro?Nessuno, certamente ne esistono solo 34 esemplari in occidente.
Altro brutto fatto è che i pro-gamer Giapponesi svolgono i tornei sulla versione cabinato del gioco, diffondendo il culto del “se vuoi giocare sul serio allora vieni in sala giochi”. Da noi ormai sono diffusi i tornei su LAN party, e dove non si può si usano le console come PC. Ma non illudiamoci, daltronde l’ultima console basata su schede di gioco arcade (NAOMI) altro non era che la Dreamcast, che al tempo prometteva compatibilità con i cabinati possedenti la medesima scheda madre…ok in Giappone, ma da noi?Ed ovviamente è solo un altra constatazione che siamo un altra cultura, da almeno 20 anni…
mario bros wii alle sale giochi “wow cazzo” (Cit.)
specie dopo la catastrofe nucleare, che mondo meraviglioso è il giappone.
Ma il problema della cultura italiana, è che qui in italia si vede il videogioco come una cosa solo ed esclusivamente per bambini, qualcosa di futile, e di cui bisogna far a meno crescendo. Ecco perchè le sale giochi vengono chiuse per fare spazio a negozi di abbigliamento, perchè si ritiene più importante un paio di scarpe che una bella partitella. Per carità, non voglio dire che i videogiochi debbano essere il fulcro della nostra società, ma che si smetta di vederli come qualcosa di inutile, che spinge la gente ad isolarsi, perchè non è il gioco che ti isola, è l’impossibilità di poterci giocare con altre persone in un’ambiente socialmente corretto ad isolarti.