Il gioco che non c’è

Quante, quante volte abbiamo già discusso di quanto ci piacciono i nostri giochi?

Di quanto siamo affezionati ai nostri brand, alle nostre saghe, alle nostre magliette, libri, action figures, personaggi, storie e vari altri esempi di spietato menchardising?

Molto probabilmente non saremmo ormai più capaci di immaginarci il nostro presente e l’immediato futuro senza i titoli che ci portiamo nel cuore da quando il nostro Ego Nerdi si è manifestato in noi, spingendoci ad impugnare pad e a friggerci gli occhi davanti alla TV.

Ma vi capita mai di sentire la mancanza di qualcosa?

Gli italiani sono un popolo di politici e allenatori di calcio.

Siamo spinti dalla convinzione di saper fare “tutto meglio” di chi è già deputato allo svolgimento di una qualsiasi carica di responsabilità, dalla gestione dei fondi pubblici ai giocatori da mettere in rosa prima di una qualsiasi manifestazione sportiva.

Possibile estendere questa nostra italica peculiarità anche nell’hobby che ci raduna festanti sotto lo stesso dominio internet?

Pensiamo ad un videogioco qualsiasi, ma proprio il primo primissimo che ci viene in mente..

Chi può immaginare quanti fra noi, posizionati nel giusto contesto, avrebbero saputo scrivere una sceneggiatura più avvincente, un passaggio più ricco, un momento più divertente di quanto è poi giunto a noi orgogliosi possessori di console?

Ma non è che un semplice e banale esempio, perché ci sono innumerevoli giochi che avrebbero potuto giovare incredibilmente di qualche pensierino che forse diamo per scontato.

E talvolta, mi trovo a pensare a quella che potrebbe essere la geniale scintilla capace di dare vita ad un insieme di idee totalmente inedito, la molla che fa scattare l’intero meccanismo di produzione dell’onirica fabbrica dei videogames: l’idea, il concept, che messa nelle sapienti mani dei creatori, potrebbe trasformarsi nel prossimo gioco da amare, combattere e gustare un pixel alla volta.

Oramai siamo abituati a pensare a paragoni, “il gioco X è come Uncharted ma..” oppure “praticamente un clone di Y ma con le caratteristiche di Z”, questo perché il mercato dei giochi è un continuo rincorrersi di idee che si assomigliano, un’esasperazione delle stesse vicende e delle stesse esperienze.

Ma chi lo sa, forse qualcuno di noi può essere in grado di immaginare un concept vincente, innovativo, di prevedere quello che potrebbe un giorno essere un grande successo contro ogni moderna previsione!

Secondo voi, che gioco manca oggi? Cos’è che non è ancora stato inventato e che andrebbe assolutamente realizzato il più presto possibile? A voi la parola!

Prova a cercare ancora!

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151 Più commentati

  1. a me personalmente piacerebbe un mix di generi, dovrebbe essere uno sparatutto in prima persona ambientato tra 1800 e 1900, l ambientazione dovrebbe essere in stile survival horror, poche munizioni, fasi esplorative, mappe grandi, misteriosi nemici, ambientazioni lugubri tipo ville boschi piccoli paesi sperduti cose del genere…

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