Il poco equilibrio dei videogiochi

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Sono convinto di non essere l’unico ad aver fatto questo ragionamento.
Io stesso mi rendo conto di averci pensato su numerosissime volte nel corso della mia vita videogiocante.
Specialmente quando mi capitano fra le mani giochi particolari, come in questi giorni… ma forse più che di giochi “particolari” dovremmo parlare di giochi particolarmente difficili.

Bravi, avete vinto un mappamondo.
Sto parlando di Bloodborne. Anche se (per ora) non voglio entrare nello specifico di questo gioco.
E’ un discorso che potrei fare con moltissimi altri titoli, non solo con i vari souls, ma anche con un God of War 3 per esempio, giocato ovviamente a livello titano.

Prendete idealmente quindi un titolo “X“.
Se non è abbastanza difficile, pensatelo nella sua versione più hardcore, quella in cui un colpo o due e sei carne per i vermi.
Arrivate ad un boss.
Appena capite che siete di fronte ad un boss, siete morti.

SEI MORTO.

Riprovate. Gli date 3 colpi. Lui ve ne dà uno. Morite.
Riprovate.
Stavolta di colpi gliene date 5, ne schivate uno, il secondo lo prendete come un treno in faccia. Siete morti.

E così via.
Per almeno 20-30 volte.

Poi capita che, geni come siete, cominciate a capire un certo pattern di mosse del nemico.
Oppure capite quali possano essere i suoi punti deboli e la maniera migliore per raggiungerli evitando contemporaneamente i suoi “rapporti a mano aperta“.
Oppure, meglio ancora, cercate di capire quale sia quella maniera ai limiti del cheat per far incastrare il boss in un punto della mappa e lo corcate di botte come vostra madre fece quando vi vide per la prima volta con in bocca un Cohiba.

E lo battete.
Gaudio.
Gioia.
Chiamate i vostri vicini di casa.
Stappate una bottiglia di merlot e brindate alla vostra bravura.

E proseguite fino al prossimo chiodo, fino al prossimo boss che vi ucciderà 30 volte prima che voi riusciate a passarlo.
Poi festeggiamenti, cappellini a festa, trenini a base di AEIOUipsilon.

Ma…. c’è sempre un ma.
Dovreste sentirvi sporchi.
Sporchi dentro e siete sporchi fuori.
Sì.
Perché non dimenticatevi di un concetto fondamentale.
Voi, in quanto videogiocatori, siete sempre stati, siete ora e sarete sempre degli uomini e delle donne di merda.

Perché voi avrete buttato giù il boss più forte, avrete sudato 7 camicie, avrete inorridito la buonanima di Mosconi a furia di moccoli, ma…

… quel boss che avete buttato giù a fatica, a sua volta vi buttò giù 30 volte.
Siete comunque 30 a 1.
E’ lui il più forte e lo sarà sempre.

Per quanto con gli anni la tecnologia, ed i videogiochi di conseguenza, continueranno a migliorare… voi rimarrete sempre degli uomini e delle donne merdose.
Che credono di essere diventati più bravi e più forti, ma quel 30 a 1 è uno smacco che nessuno potrà lavare via dal vostro curriculum.

Ora mi siedo.
Tiro una coperta sulle ginocchia.
E da bravo nonnino sono pronto ad ascoltare le vostre stronzate circa il “Ho finito Bloodborne tutto d’un fiato senza mai morire, quindi il mio rapporto coi vari boss è di 1 a 0 in mio favore“.

Succhiatemi il rastrello.

farenz

 

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111 Più commentati

  1. no, il protagonista sono io e poco importa se ho continuato millemila volte, l’obiettivo è il finale del gioco e se lo raggiungo, in modo lecito e corretto, “vinco”.
    un tempo era più “facile” capire le regole perché le vite erano limitate, ora con i continue illimitati, l’energia che si rigenera a volte sembra solo questione di pazienza.

    colgo l’occasione per chiedere all’utenza:
    ma se proprio mi devo comprare un gioco……Bloodborne o dark soul 2?
    Dark soul 1 l’ho giocato su x360 e mi ha molto colpito come atmosfera, ma mi sono paurosamente piantato a metà gioco e penso che mai più lo riprenderò, Bloodborne mi sembra graficamente più appagante ma a detta di molti decisamente più difficile di DS2 ……
    non so davvero quale prendere

    • Io francamente ti consiglierei Bloodborne… ho trovato Dark Souls 2 decisamente inferiore alle mie aspettative.
      Fai conto che è stato fatto da un team di sviluppo diverso rispetto agli altri 3 giochi (Demon, il primo Dark e BB), e senza Miyazaki… e francamente si vede. La difficoltà c’è, ma è stata fatta ricorrendo a “trucchetti”: che ne dici di un tracking impossibile con nemici che girano su se stessi come su un disco, anche con l’arma piantata a terra, nemici che ignorano le leggi della fisica e del gioco (guerrieri con indosso un full havel set e un dragon tooth che svolazzano in giro come una ballerina della scala o giganti armati di mazza pesante che tiran combo da 20 colpi al secondo come se niente fosse), hitbox che fanno quello che vogliono… Generalmente l’ho trovato molto meno ispirato su tutti i fronti… ti consiglierei di guardare questo video, ha centrato quasi tutti i punti:
      h ttps://www.youtube.com/watch?v=UScsme8didI
      Non è un brutto gioco, ma personalmente mi ha soddisfatto molto meno degli altri. Bloodborne invece mi sta piacendo un sacco, stavolta il team è l’originale, Miyazaki c’è, e si vede.

  2. posso dire che bloodborne é un gioco di merda o si scandalizza qualcuno?

  3. Non ho giocato e non giocherò bloodborn ma ho visto che esistono due modi di giocarlo … da solo senza glitch e sudato o in coop e guardando spoiler su youtube… e il gioco sembra davvero una cosa diversa

  4. C’ho pensato anch’io un milione di volte: noi possiamo ricominciare, loro no.
    Ma, in fondo, siamo noi a sceglierlo: scegliamo di giocare un gioco difficile per fare quello che nella realtà (anche nella realtà parallela del gioco) non saremmo mai in grado di fare, perché ci diverte fare qualcosa di impossibile.
    Il divertimento è lì, in quelle 30 volte in cui perdiamo, senza le quali quell’1-0 sarebbe noioso, quindi anche quelle 30 sono una vittoria… stanno a dire, eri molto più forte di me, brutto bastardo, io ero molto meno di Davide e tu molto meno di Golia, ma ti ho battuto, grandissimo figlio di puttana!

  5. Ma è la base del gioco non riuscire a battere un boss al primo tentativo o almeno la maggior parte altrimenti non ci sarebbe più sfida. E cmq una volta battuto bene o male so dovrebbe aver capito come fare . Per esempio il demone toro su ds 1 mi avrà ucciso 10 volte la prima run ora manco mi tocca , in bloodborne alcuni boss li ho sconfitti al primo tentativo altri no cmq rispetto al primo ds dove non conoscevo nulla se confronto le morti non c’è paragone.

  6. Cmq dato che si sta ovviamente parlando anche di bloodborne vorrei porvi una domanda non trovate come sta venendo da pensare a me, mentre gioco il ng+ che la rigiocabilità sia il vero problema di bloodborne? Nel senso ho fatto molte run su dark souls e dark souls 2 sopratutto per provare nuove build e potevi fare veramente cose assurde qui invece puoi praticamente usare tutte le armi l’unica cosa l’arcano ma se lo fai salire subito nn è un problema . non so trovo che oltre a fare il ng+ ci sia poco , cioè non fraintendetemi prima che finisci campagna e ng+ che è molto difficili arrivi facile a un centinaio di ore però boh mi ha lasciato un po l’amaro in bocca sta cosa…

  7. Se posso permettermi hai scelto il titolo peggiore della “serie” per fare questo discorso. Se lo avessi detto con Demon’s Souls allora sarei stato d’accordo (era il primo titolo quindi l’esperienza fu nuova al 100% per tutti) ma Bloodborne proprio no. Ora non voglio dire che è facilissimo (siamo sul livello di difficoltà di Dark Souls 2 secondo me, forse poco meno) ma se uno a già giocato uno dei precedenti titoli (nonostante molti dei comandi siano diversi) sa cosa aspettarsi dal gioco, sa riconoscere un imboscata o una trappola, sa che prima di passare all’attacco con un nuovo boss devi osservarlo qualche minuto per capire come si comporta e tanti altri piccoli dettagli che tutti messi insieme aumentano le possibilità di sopravvivenza di parecchio (se poi aggiungiamo che in Bloodborne hai a disposizione un mare di oggetti curativi e che puoi recuperare la vita persa negli ultimi secondi colpendo a tua volta il nemico le possibilità di non crepare salgono ancora).

    Detto questo aggiungo che comunque davanti a ogni boss di Bloodborne (tranne un paio che erano davvero facili) sono morto sempre almeno uno o due volte. Dato che durante il primo tentativo stò sulla difensiva dopo essere morto la prima volta conosco già buona parte delle mosse nel nemico e ho capito come muovermi per il secondo round.

  8. Bah non proprio …o meglio la questione della difficoltà può essere affrontata in 2 modi in un titolo…
    la difficoltà che muta in base all’apprendimento e alle abilità acquisite, e la difficoltà bastarda che indipendentemente dalle abilità richiede un certa dose di culo.
    La maggior parte dei giochi rientra nella prima, dove mano a mano che prendi confidenza con la situazione che ti si para davanti acquisisci abilità per potere superare più volte lo stesso ostacolo… quindi quel 30-1 ringiocando il titolo può tranquillamente variare e ridursi… insomma più impari più colmi la differenza di potenza tra te e i boss.
    Invece la seconda categoria comprende quei titoli dove indipendentemente dalle abilità apprese le possibilità di riuscita sono veramente basse… un esempio lo si può ritrovare in svariati titoli NES dove non ti è concesso sbagliare nemmeno una volta (il problema è che errare è umano pure quando sai a memoria le cose).
    Quindi è giusto sottolineare queste differenza… direi che generalmente i titoli From Software presentano entrambi gli aspetti… il primo ovvio, il secondo lo si trova in tutte quelle bastardate che hanno messo nei loro giochi (tipo percorsi al buio, pattinare giù da un burrone, incastrarsi da qualche parte, ecc…) dove indipendentemente dalle abilità ti basta una cagata per essere punito. (e non è proprio il massimo se devo dire la mia).

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