L’argomento di oggi nasce da un commento alla live dell’altra sera di GameFathers.
È una domanda che capita spesso e la cui risposta, altrettanto spesso, durante le analisi dei giochi che stiamo giocando viene data ancora prima che qualcuno ci ponga il quesito.
L’altra sera parlavo di Thief, titolo che non mi sta lasciando piuttosto freddino, sia per le meccaniche piuttosto piatte, sia per un livello di libertà d’azione ben al di sotto delle mie aspettative, sia per una trama divertente quanto riguardarsi Philadelphia con Tom Hanks.
Mentre stavo analizzando il gioco, un ragazzo nei commenti chiese “Ma è un gioco che consigli di giocare subito, pagandolo a prezzo pieno, oppure è meglio aspettare?”
La mia risposta potrete immaginare già quale sia stata.
No, non è un titolo che secondo il mio parere si merita i soldi del D1. È un titolo che andrebbe acquistato a non più di 30-35 euro.
Faccio a meno di sottolineare tutti i IMHO del caso.
Tuttavia pensavo ad un discorso più generale.
In molti seguono il mondo dei siti istituzionali.
In molti amano osservare videoanteprime, leggere recensioni, amano le videorecensioni, i gameplay, ecc.
Ma non sarebbe molto utile che all’interno di esse siano presenti indicazioni anche riguardo l’opinione del recensore di turno sul prezzo più “giusto” da sborsare per portarsi a casa una copia di tal gioco?
Da quei filmati possiamo dedurre opinioni oggettive (……seh …..) riguardo grafica, sonoro, gameplay…. ma la dindanza?
Magari per i più giovani e meno navigati (e meno danarosi, in teoria) non farebbe comodo avere un’idea di massima riguardo l’effettivo valore monetario di un gioco?
Come dite?
È impossibile?
E perché mai?
Forse perché le testate giornalistiche del settore non potrebbero consigliare una cifra ideale per eventuali accordi con i publisher?
Può essere. Tuttavia se in una recensione un titolo subisce pesanti critiche da parte del recensore, ciò automaticamente non invoglia la gente all’acquisto a prezzo pieno. Quindi perché non dare anche una cifra quantificabile?
Dite che non possono proprio?
Ecco perché i blog amatoriali conquisteranno il mondo.
purtroppo i soldi sono una cosa soggettiva…..
se tu avessi soldi illimitati compreresti tutto al D1
se ne avessi pochi NON compreresti una console attuale ma una very old gen (parlo di ps2 la 3 costa ancora molto)
direi che generalizzando siamo tutti più o meno in mezzo,
un gioco anche se bellissimo vale i soldi che puoi spendere
aggiungere un consiglio monetario, aggiunge un altra valutazione soggettiva ad un opinione su un gioco già di per se soggettiva
Vabbè seguendo questo ragionamento anche i voti sono qualcosa di soggettivo e come tali lasciano il tempo che trovano.
esatto.
già un recensore cerca di dirmi se un gioco mi può piacere o meno
poi cerca di capire quanto lo posso valutare monetariamente.
esempio:
Ho comprato il primo bioshock a 5 euro e non mi è piaciuto (infinite invece mi è piaciuto)
ho comprato la collector di dead or alive 5 a 100 e sono contento
i gusti sono gusti
tutti dicono che COD è sempre uguale, tutti lo comprano a 70 euro
E’ vero sino ad un certo punto a dipendenza di cosa ti aspetti di ottenere da un recensore, personalmente non mi basta certo un “prenderlo dayone!”\”scaffale!”, visto che non scelgo mai ad occhi chiusi (come credo/spero non faccia nessuno), ma ci sono alcuni recensori che più che il voto fine a sè stesso ti fanno una panoramica tale da darti un’idea meno vaga se quello possa essere un titolo per te o meno. Quantomeno per farti capire che l’opinione che si son formati è qualcosa di più di una sensazione momentanea magari basata sul font della copertina del gioco.
Personalmente apprezzo molto un Total Bisquit che ti spiega tecnicamente e analiticamente il perchè sia un gioco buono/cattivo (quindi spiegando l’opinione che si è fatto), perchè converrebbe comprarlo sotto una certa cifra, a chi è indirizzato etc motivo per cui sai che se al 97% te lo consiglia è un buon acquisto. Non il 100% perchè ovviamente pur piacendomi lo si filtra come lo si fa con tutto, per cui ad esempio lo si ignora anche quando loda un gioco di un genere che non ti interessa e di cui magari è fan (vedi ad esempio un Angry Joe che è un patito di rts di guerra tema seconda guerra mondiale/impero romano che se come me non ti interessano semplicemente ignori).
Secondo me il motivo per la mancanza di consiglio sul prezzo è semplicemente perchè ai siti non converrebbe mettersi a fare i “conti in tasca” a nessuno…provo a spiegarmi:
ormai quasi tutti comprano videogiochi, dai bambini piccoli che mettono via le paghette fino ai multimilionari che comprano la collector di Titanfall a 15 milioni di euro (che comprende un modello di Titan in scala 1:1), come fai a trovare un prezzo che possa andare bene a chiunque, come linea di pensiero? è una cosa simile al voto (cosa abbastanza inutile secondo me) solo che lì lo puoi giustificare con dei parametri “oggettivi”, come qualità grafica, gameplay, durata, validità della trama e dare un voto che se non fedele (per forza) al 100% può comunque cercare di dare una parvenza di oggettività al titolo…sul prezzo come fai? per chi come me lavora alcuni giochi possono avere anche senso acquistati al lancio, anche se poi non sono tutta sta gran cosa, mentre per un ragazzo di 15 anni anche 40 euro possono essere troppi, però potrebbe rimanere “influenzato” dai commenti tipo vale tot, prenderlo, e poi aver buttato quei soldi nel cesso…con il risultato che perderebbero visualizzazioni e cose varie…anche perchè non tutti i siti fanno live approfondite come qui sull’angolo dove oltre al prezzo ci sono anche pareri diversi e uno può farsi un parere un pò più preciso
inizialmento ho pensato fosse una cosa improponibile.. anche perchè dare un valore economico ad un videogioco è soggettivo a seconda delle tasche che si ha, ma questo è già statoapprofondito da altri commenti.
pensandoci meglio ed analizzando la cosa non è del tutto sbagliato, in fondo le recensioni di videogiochi sono sempre soggettive, ci sono variabili di cui tener conto , alla fine sta al lettore cercare di cogliere ciò che della recensione c’è di oggettivo e cosa di soggettivo e questo potrebbe valere anche se ci fisse un valore economico consigliato.
potresti provare ad aprire una sezione recensioni dando anche il prezzo consigliato di accquisto
Credo che non sarebbe ASSOLUTAMENTE un punto di vista TOTALMENTE soggettivo una valutazione monetaria di un titolo videoludico.
Prima di tutto perchè ci si può BENISSIMO basare su basi oggettive, quali i prezzi dei videogiochi: una nuova uscita, nel 90% dei casi ha SEMPRE quel prezzo (49-59€).
Si può dunque partire dal presupposto: “questi 49-59€ sono soldi ben spesi oppure un deca o un ventello glie lo scalerei dal prezzo di commercio stipulato dalla major?”
Altro fattore è quello menzionato da Venerdì17: la disponibilità monetaria.
Non sono d’accordo sul fatto che I SOLDI siano una cosa soggettiva. 59€ sono tali sia per uno che prende uno stipendio da pappone di Las Vegas sia per uno che lavora come lavacessi al McDonald’s (con tutto il rispetto, ovviamente, di chi lavora).
Ciò che può essere soggettivo è invece la DISPONIBILITA’ monetaria. Ma questa difficilmente può implicare la scelta di spendere o meno dei soldi per un certo prodotto. Non conosco nessun “benestante” che scialaqua soldi in stronzate, consapevole del fatto che quella stessa stronzata la potrebbe pagare la metà. Non sarebbe ricco. Nel giro di un anno si ritroverebbe a vivere sotto i ponti.
Magari può essere più portato a spenderli comunque quei dati soldi per quella data stronzata, ma la vedo veramente molto dura che lo farebbe conscio del fatto che potrebbe spenderne molti di meno.
Bisogna oltremodo incentrarsi sul fatto che qui si sta discutendo sulla VALUTAZIONE di un prodotto videoludico. Per cui, se un blogger come Farenz decidesse di RIVALUTARE un videogioco sia da un punto di vista qualitativo che da un punto di vista economico, in questo caso Thief, credo che non ci sarebbe nulla di male.
Rimarrebbe INDUBBIAMENTE una stima molto soggettiva, tanto quanto può essere la valutazione qualitativa.
Ma il tutto è dato da un sempòlice rapporto gioco-giocatore. Il portafoglio, secondo me, c’entra poco.
Un esempio potrebbe esserci con GTA5: moltissimi videogiocatori hanno ben voluto spendere 60€ sapendo di acquistare un gioco che ne sarebbe valsi tutti. Sia il lavacessi che il pappone. Mentre invece per giochi meno conosciuti ma che potenzialmente potrebbero essere una rivelazione (sia in positivo che in negativo) come lo stesso Thief, più della metà di coloro che hanno acquistato al d1 GTA5 a prezzo pieno non sarebbero disposti a ripetersi per il nuovo titolo SquareEnix (ma magari per un eventuale GTA6 si).
Insomma, credo che una stima valutativa potrebbe essere semplicemente un valido aiuto sia per il recensore che per il lettore, per orientare soprattutto all’ acquisto tra un titolo nuovo o magari spendere al meglio quegli stessi soldi con uno o più usati.
E sono sicuro che ci guadagneremmo tutti noi giocatori. Perchè se andasse in porto tale valutazione, sicuramente non arriverebbe nulla a livello di major, ma magari al GS o simili si smetterebbe di vedere prese per il oluc con giochi del menga (vedasi tipo The Walking Dead: Survival Instict) che ancora oggi, usati, superano i 20€ e ne varrebbero si e no 12.
Vorrei aggiungere che The walking dead survival istinct nuovo al gamestop costa ancora sui 50 euro…
Il tuo discorso non fa una grinza e potrei essere anche d’accordo, tuttavia secondo me la questione è un attimino più “psicologica” (passami il termine perchè non me ne viene in mente un altro al momento xD): cioè un discorso è dire questo gioco ha la grafica così, il gameplay così, e il cazzo sa cosa in questo modo e il totale mi fa un voto (che, ripeto, me pare ‘na strunzata) da 1 a 10. Una cosa estremamente diversa è dire, chiaro e tondo, questo gioco vale 30 euro o 10 o 100, sia per una questione con i produttori/publisher, che potrebbero romperti i coglioni, dato che dire:” Questo gioco non lo giocherei se mi costasse più di 10 euro” è un pò più netto di dire :”Si questo gioco ha una grafica orribile, però magari salvo il gameplay quindi gli do 7″ sia per chi magari non si legge le recensioni per intero (e sono tantissimi) e si sentono dire un prezzo poi possono romperti le balle maggiormente, perchè magari tu “gli hai fatto comprare un gioco a più di quanto era effettivamente il suo valore”…magari sono sciocchezze però secondo me non sono poi così distanti dalla realtà!
concordo assolutamente con ciò che dici, ma come un po’ più sotto ho appena scritto, penso che la bravura del recensore starebbe proprio nel fare una valutazione “con la testa” e non con il portafoglio.
Sarebbe da imbecilli, per dire, rivalutare un gioco da 60€ a 10€ solo perchè “mi fa schifo”.
Credo che la valutazione monetaria debba basarsi sia sull’ effettivo scopo di intratenimento che un prodotto videoludico promette di offrire, sia comunque sulla qualità di produzione.
Insomma, gli stessi criteri sui quali ci si basa per fare una qualsiasi recensione: qualità del prodotto, qualità dell’ offerta+ eventuali esperienze personali.
Alla fine basterebbe anche solo una aprentesi eh, senza troppe spiegazioni filosofiche sulla scelta di un eventuale calo di prezzo. Anche un semplice “ho acquistato XXXPornoTettonePlayHard per la modica cifra di 49€, ma di questi sinceramente ne avrei lasciati in tasca la metà”. Senza troppe spiegazioni, che sicuramente si ritroverebbero nella lettura seguente dell’ articolo.
Certo si, a livello “percettivo” è sicuramente più importante un Prezzo (basato su soldi, quindi su qualcosa di materiale) che non un Voto assolutamente teorico e impalpabile
Condivido ma solo in parte.L’indicazione della fascia di prezzo può essere un indicatore importante di quanto un acquisto possa essere ritenuto avventato o giustificato, e trattandosi di soldi sarebbe un consiglio in buona misura più “pratico” di un semplice voto, d’altro canto la disponibilità monetaria conta eccome, e se è vero che 59 euro sono tali, non si può certo dire che abbiano lo stesso “peso” per due categorie estreme: io stesso ho atteso l’uscita del già citato GTA5 fin da quando sono usciti i primi rumors a riguardo, ma ad oggi non ho avuto occasione di acquistarlo poichè è ancora fuori dal mio budget.
Come idea sarebbe molto buona, perchè renderebbe ancora più completo il servizio che i siti/testate giornalistiche di settore danno al cliente.
Sulla fattibilità di tale cosa, invece, non so proprio cosa dire. Forse proprio perchè è una cosa così semplice e “geniale”, nessuno ci ha mai pensato.
Ho visto una soluzione molto simile su multiplayer.it, però riferita a quando l’oggetto della recensione è un dlc. In questi casi infatti nei pro e nei contro il prezzo viene sempre trattato, e inoltre non viene dato un voto al dlc, ma viene consigliato o meno, anche in base al suo prezzo.
Non credo invece che i publisher mettano pressione su questo aspetto, o meglio, non ne capisco il motivo. Se il recensore dice che il mio gioco non vale 70 cocuzze, io riesco comunque a venderlo se sono stato bravo nel pubblicizzarlo e nell’hyparlo. Semplice. La gente vede un video e va in visibilio, poi anche se il recensore ti dicesse:”Eh, ma costa troppo”, ormai hanno in mente quel video, e se lo compreranno comunque
Tra tutte le trovate di Farenz questa è ln assoluto a meno geniale, una cosa del genere fatta in grande scala manderebbe l’intero mercato videoludico in frantumi nel giro di pochissimo tempo. Quanti sono i giochi che valgono 70 euro? Alla fine ci si ridurrebbe a dare una valutazione di 70 euro a 1-2 giochi l’anno e al day one le copie vendute si ridurrebbero palesemente. Ormai abbiamo cosi’ tanto materiale (videorecensioni, commenti degli utenti, demo etc) che il prezzo si riesce a quantificare a grosse linee..anche perché c’è chi comprerebbe un gioco a 70 euro per un particolare che altri reputano poco incisivo..
Generalmente su spaziogames parlano del prezzo nelle recensioni degli indie o dei DLC, dicendo che magari il gioco costa troppo, o che il titolo sarà in grado di ammortizzare il prezzo e altre cose simili, ricordo di averne letti diversi. Riguardo i titoli retail bè, hanno tutti lo stesso prezzo al lancio, quindi sarà la recensione stessa a rispondere al quesito “vale il prezzo?”.
Tipico argomento che i siti che campano di recensioni e news (con giochi forniti gratis dagli sviluppatori) evitano
di trattare per motivi diplomatici.
Poi alla fine il grosso dei BM e dei megagamers accaniti piglia il gioco al day one per giocarlo subito insieme agli amici o per rivenderlo appena finito e rifarsi un pò la spesa.
Dei giochi che mi interessano leggo diverse recensioni e posso già capire se per me sarà day one o meno, poi ci sono i tordi che solo a leggere due righe di testo si sentono male e magari per loro potrebbe essere utile un’indicazione sul prezzo consigliato.
Da tenere presente che il prezzo di un videogioco è relativo all’esperienza ludica, alcuni giochi li ho presi usati a 10-15 euro ma alla fine meritavano largamente i 70 euro, purtroppo mi è capitato anche l’inverso.
se qui sull’angolo farenz scrive che secondo lui un dato titolo andrebbe preso a 40 euro, significa che per lui quel titolo vale così ed è chiaro a tutti che quella è l’opinione di farenz.
Il giorno dopo magari esce un gamefathers e viene fatta la stessa domanda a tutti i partecipanti (fra l’altro la cosa ogni tanto succede davvero) ognuno ha la sua cifra, ma anche se simili ognuno ha la sua. Viper dice 50, ad avo non è piaciuto e dice 20, Lodoss e il gatto dicono 35.
Quando uno scrive un articolo su una rivista è l’unica voce e rappresenta la rivista, il pensiero di tutta la rivista. Come è possibile essere oggettivi sul serio?
Se the games machine pubblica che un gioco vale 30 euro non credo che tutti gli articolisti siano d’accordo…
E poi siamo seri… ma in ogni rivista ci sono pubblicità (pagate dalle SH) dei nuovi giochi in uscita… vi immaginate “watch dogs non vale più di 40 euro” poi giri pagina “compra il super bundle di watch dogs a 120 euro”
beh ma il semplice voto non può essere considerato un consiglio su quanti soldi spendere?
io parto dal presupposto che una recensione non può essere totalmente oggettiva, o quantomeno valere per tutti allo stesso modo, però se metti insieme tutte le osservazioni fatte dal recensore riesci a farti un’idea di quanto spendere…
che poi dipende molto da chi ti da un prezzo di riferimento, se conosci i gusti della persona che te lo dice (molti giudizi su giochi precedenti vi hanno trovato d’accordo) allora è una bella cosa =)
C’è chi crede ancora a babbo natale (la valutazione oggettiva)… se mettiamo anche la valutazione economica stiamo freschi! Per portare i regali sotto l’albero secondo me basta un simbolo (stelle, semaforo ec…): Si, si con riserva, no… che esprime in modo sintetico e immediato il giudizio del recensore che è lo scopo del ‘votino’ in decimali che ormai sempre più è distorto in: sopra l’8 ok, sotto il 7 una schifezza e nel mezzo con riserva e leggiti la recensione pigro di merda!
I siti amatoriali rispetto a quelli professionali hanno il merito di togliere il velo di ipocrisia della finta pretesa oggettività a cui molti lettori rimangono attaccati come cozze (avete mai provato a dire a un bambino che babbo natale non esiste?). I giornalisti seri lo sanno benissimo. L’unica differenza tra una recensione professionale e un videogiocatore che afferma che ‘il gioco è una merda’… può essere, quando va bene, nel modo in cui la questione viene argomentata e approfondita. Sul piano della oggettività/soggettività sono per me uguali identici.
Mah, ci sono redazioni che recensiscono i dlc e specificano se vale o no quei 10-15 euro. Perché non scriverlo anche nelle recensioni dei giochi?
Il problema è che se un recensore si permettesse di scrivere roba tipo…: “gioco tecnicamente non eccelso, molte sbavature, ma tutto sommato divertente: consiglio di acquistarlo a metà prezzo o, meglio ancora, fra un annetto, usato a 10 euro”, probabilmente il publisher si incazzerebbe a bestia, e dubito che in futuro faccia avere a quella redazione specifica privilegi come anteprime, hands-on, speciali ecc…
Poi vabè… il prezzo giusto per un gioco è quello che ognuno di noi può e vuole spendere.
P.s. per fortuna comunque ci sono delle SH che quando capiscono che il gioco è venuto una cagata lo vendono già a 20-30 euro meno, come Rambo the videogame o l’ultimo Pes che è praticamente un cantiere aperto (non c’è nemmeno la pioggia). Apprezzo l’onestà.
bhe oddio farenz i piu’ navigati gia dalle prime recensioni riescono a quantificare il valore di un gioco,io pure sono giunto al prezzo che hai dato a thief mesi fa.
ovviamente anche io prendo i giochi al day1 ma visto che il prezzo che si assegna al gioco e’ molto soggettivo ci si scontra con le opinioni altrui,per esempio ilo il 20 daro’ i miei 30-40 euro(non ho deciso se prenderlo dd o retail)mgs ground zero,proprio perche’ e’ una delle miei saghe preferite,mentre aspettero’ a prendere infamous per pagarlo almeno 50 euro dopo 2 settimane sui vari mercatini.
poi vabbe’ io prendo al day1 anche battlefield solo perche’ ho amici con cui giocarci online e sapendo che non lo si rivende a breve lo prendi subito.
ma ripeto i piu’ esperti sanno dare un valore oggettivo al gioco,io anche credo che il ground zero non meriti piu’ di 15 euro per quello che offre,infamous un valore preciso sarebbe di 50 euro al day one,watch dog dopo gli ultimi downgrade al day1 si dovrebbe pagare 40 euro come un gioco ps2.
gli unici giochi che meritano il prezzo pieno sono quelli dove la componente online e’ di tuo gradimento e sai che ci passerai parecchie ore ed hai il dubbio se rivenderlo oppure no,alla fine lo prendi all’usciti ti skilli fin da subito ed amen lo giochi ore ed ore con gli amici.
Impossibile inserire un prezzo all’interno della recensione. Ho collaborato per diverse testate e una cosa del genere sarebbe bersagliata dalle case di distribuzione videoludica. In primis non ti invierebbero MAI le copie in anticipo per recensire il gioco, dunque faresti un’eventuale recensione dieci giorni dopo l’uscita ufficiale, sborsando di tasca tua i soldi per comprare la copia. In secondo luogo andrebbe persa forse l’unica fonte di guadagno del sito, ovvero gli spazi pubblicitari comprati proprio dalle case di distribuzione. Dunque o sei un blogger al di fuori del circuito dei siti “istituzionali” o non potrai mai fare una cosa del genere.
Da quanto state commentando, comunque, si capisce bene che se anche un blogger scrivesse che certi titoli costano troppo, non direbbe nulla di nuovo, visto che molti stanno dando per scontato che questa stima valutativa vada sempre per difetto e mai per eccesso…
Mentre invece, chi lo sa, magari Farenz potrebbe benissimo scrivere in ogni recensione: 49€ ben spesi, li vale tutti.
Soprattutto per dei giochi che magari non eccellono ma neanche fanno spruzzare quintalate da dietro.
Alla fine la bravura del recensore sta proprio nel riuscire ad essere il più equilibrato possibile e soprattutto COERENTE.
In ambito “valutativo”, dunque, la coerenza starebbe nel dare una valutazione monetaria ad un prodotto IN PRIMIS basandosi sul MERCATO.
Sappiamo tutti che i videogiochi costano in generale TROPPO. Ma da SEMPRE. Sin da quando ci fottevamo la paghetta settimanale in sala giochi.
Bisognerebbe dunque innanzitutto rendere noto il prezzo attuale di vendita del videogioco (e già questo a volte ci si dimentica di farlo) poi, basandosi su varie variabili (come può essere: questo gioco fa parte di una saga? quanto costano i titoli ad esso precedenti? è una esclusiva o un multipiatta? quanto costa nelle altre piattaforme? prevederà dei DLC? se li prevede, saranno ciccioni e ricchi di novità o saranno quattro boiate in croce? se non fa parte di una saga, sicuramente rientra in un genere videoludico preciso, per cui quanto costano videogiochi ad esso simili?) etc.
Così facendo ci si ritrova già meglio a capire NON SOLO se un gioco costa troppo, ma anche se una eventuale offerta può essere più o meno vantaggiosa. Prendiamo ad esempio Tomb Raider paragonato ad un possibile capitolo di Uncharted.
In un negozio della mia provincia (nè GS nè OG o catene simili, ma un privato che fa bene il suo mestiere) qualche settimana fa vendeva a 9,90€ una decina di nuovi TombRaider. Se in una eventuale recensione vengo a sapere che il gioco nuovo costerebbe (ora sparo prezzi a caso) 35€ e che tutto sommato li potrebbe valere tutti (o potrebbe valerne di meno), il sapere di poterlo comprare a quel prezzo scontato mi aumenta a dismisura la voglia di catapultarmi in negozio ed acquistare subito un titolo che potrebbe darmi molte soddisfazioni anche al portafogli.
In ultima, penso che tra spalare merda ad un videogioco di bassa qualità con parole o con numeri, cambia ben poco e non credo che influenzi il rapporto recensore-major.
Che io dica “questo gioco fa spruzzare davanti ciò che dovrebbe uscire da dietro” o che dica “questo gioco costa 60€ ma ne varrebbe non più di 20” sono due modi più o meno coloriti (o colorati, nel primo caso, di marrone) per dire alla fin della fiera la stessa identica cosa. Anzi, forse la seconda è una maniera molto più “terra-terra” ed accessibile a tutti. Per cui, ribadisco: io sarei del tutto favorevole a questa idea
cero che se 30 recensori dicono che e’ una merda, difficile pensare il contrario!
Io ho una lista della spesa fatta di vg, per la quasi totalità dei giochi non spenderei più di 15 euro per averli…e a volte nemmeno quelli, perchè sono sempre a caccia di offerte, quindi non ho di questi problemi(spendo di più per il retrogame perchè cerco roba più ricercata). I soldi del D1 li butto SOLO quando per me il gioco è davvero un capolavoro e tengo un hype pazzesco prima dell’uscita, vedi Pokémon Y, Smash Bros. e Destiny…