Il sesso DEI videogiochi

Latest Electronic Games Debut At E3 Expo

A volte anche qua sull’Angolo abbiamo parlato di sesso NEI videogiochi.
Ne vorremmo di più? di meno? è un po’ come il discorso sulla violenza. Ognuno ha un proprio punto di vista e la vede in modo diverso.

Ciò di cui abbiamo parlato raramente è il sesso dei videogiochi.
Come tutti noi sappiamo, al mondo non esistiamo solo noi videogiocatori.

Ebbene sì, esistono anche persone che non conoscono questo settore dell’intrattenimento.
Così come nel cinema vengono prodotti film destinati ad un pubblico ben specifico (bambini, romanticoni, nerd del cazzo), così pure anche i videogiochi in certi casi vengono settorializzati.

Attenzione però, con “settorializzati” non intendo diversificati in base al genere del videogioco stesso, ma secondo il target previsto, secondo ciò il “chi molto più probabilmente comprerà il mio videogioco”.

E qua entra in scena il discorso sesso.

Secondo voi, nel 2013, ha ancora senso parlare di giochi destinati ad un pubblico prettamente femminile?
Facciamo un salto con la memoria e torniamo indietro di qualche anno.

Fino ad una decina di anni fa, il videogaming era ancora un’attività principalmente indirizzata ad una clientela munita di testicoli. Col passare degli anni le diverse società (Nintendo in primis) si sono rese conto dell’esistenza della figa come potenziale fascia sociale da riempire di videogiochi ad essa dedicati. Perchè quindi non cominciare a riempirle da piccole? (non fate battute, maiali).

Ed ecco che nascono giochi o brand interi (Nintendogs, giusto per citare il primo che mi viene in mente).. PER FEMMINE.

Ora gli anni sono passati.
Credo che un buon 90% delle ragazze che magari si avvicinarono ai videogiochi proprio con Nintendogs, ormai ne abbiano piene le loro virtuali palle di ammaestrare cani lagnosi. Conosco infatti più ragazze che giocano a giochi come Gears, Hitman o Dishonored, rispetto a quelle che sono rimaste fossilizzate su farmville o stronzate simili.

Mi domando quindi se, partendo dal presupposto che più passa il tempo, più i gusti si avvicinano a quelli dei maschietti, ha ancora senso di esistere un gioco come Nintendogs o come Giulia Passione Estintore?
Probabilmente sì, perchè magari i genitori sono più propensi a pensare che una ragazzina voglia giocare (almeno all’inizio) a cose così pucciose.
Oppure sì, hanno ragione di esistere anche solo per il fatto che seppur in minima parte, in molti richiedono ancora queste tipologie di giochi.

Mi piacerebbe sentire un contributo in particolar modo dal popolo vagina-dotato, magari evitando argomentazioni tipo “io sono fica perchè gioco da quando avevo 2 anni a gears of war…..”

Che dimostrerebbe la tua età di 9 anni.

farenz

 

 

Prova a cercare ancora!

xbox-game-pass-x019

Il Game Pass è il cancro dei videogiochi?

Beh? Mi sembra di aver scritto l’altro ieri l’ultimo articolo ed invece… Mi è nata ...

103 Più commentati

  1. giochi come Nintendogs e Giulia Passione…. hanno ancora modo di esistere perchè i genitori credo che siano maggiormente indirizzati a comprare alle figlie quel determinato genere di giochi

  2. Giulia Passione estintore. Piegato. LOL

    E cmq alcune sono anche fighe.

  3. Secondo me non ha più tanto senso… anche perchè giochi come nintendogs ecc.. sono si per ragazze, ma per ragazze casual gamer. Conosco ragazze appassionate di videogames che sti giochini non li comprerebbero manco per punizione =)

  4. Giulia Passione Estintore ahaah ma come ti vengono??

    Comunque qualsiasi tipo di videogame, fintanto che ha un target di persone interessate al suo contenuto, ha ragione di essere.
    Che poi questo target sia più o meno composto da stronzi è un altro discorso! :PPP

  5. Se mi permettete vorreii dire che conosco poche persone femminili,che giocano a nintendogs,ma che giocano a COD,e poi non capisco tutto quest’odio verso nintendogs,permette a chi non ha dei cani ad avere dei cani.

  6. beh fin quando esisteranno zoccolette orientate alla disco e alla vita mondana, sarà difficile orientarle a questo tipo di intrattenimento. Poi però, c’è sempre angry birds per carità!

  7. Giulia passione estintore, ahaahahahahahah sono morto

  8. Entra in gioco anche la fascia di età della donzella che riceve il gioco.
    Nintendogs e la serie Giulia hanno come target le bambine di 10 anni circa, mentre già ad un’ adolescente interessano altri tipi di videogiochi

  9. Secondo me i vari nintendogs e Giulia passione proboscide hanno ragione di esistere come hanno ragione di esistere le bambole di barbie.
    Mi spiego: una bambina alle elementari ci gioca, poi quando cresce passerà a tipi di giochi più seri (via con le battute), tuttavia mentre cresceva sono nate altre migliaia di bimbe e la generazione subisce un naturale ricambio continuo.
    Ogni anno c’è una nuova terza elementare che vuole le barbie, ogni anno c’è una nuova terza elementare che vuole Nintendogs.

  10. Si ma anche loro però potrebbero smetterla con titoli ricchi di doppi sensi tipo Giulia Passione Equitazione XD oppure Giulia Passione “Avventure nella prateria”, oppure Giulia Passione Infermiera (Dottoressa)….

  11. Io non ho la vagina, però il discorso ‘cose da maschi’ e ‘cose da femmine’ credo valga poco in generale.
    Si tratta più che altro di stereotipi della società che incoraggiano i bambini ad essere forti e virili e le bambine a cucinare e badare alle faccende domestiche.
    Poi una volta che uno cresce è in grado di scegliere in maniera autonoma.

  12. Fino a una certa età per le bambine credo servano giochi destinati prevalentemente al loro genere. Le avvicinano al mondo dei videogiochi. Poi credo che col passare dell’età si ha un graduale avvicinamento di gusti.
    Per dire, un bimbominchia undicenne giocherebbe a COD tutto il giorno, una truxxerella della stessa età no. Ma a 16 anni, magari anche prima, giocherebbero entrambi allo stesso gioco “maturo”.

  13. è stato annunciato da poco Wicked Paradise,il primo gioco porno per Oculus Rift vi lascio solo immaginare le potenzialità di questo titolo abinato ad un kinect 2.0 (non per essere di parte o fare publicita a MS),e sicuramente avrà un grossa fetta di mercato.Per me il sesso nei video giochi non è molto importante ma sicuramente giochi basati su questo elemento o anche contenendolo in parte aiuterebbe le sicuramente vendite dei giochi stessi.

    • Ti do un consiglio, lascia perdere stà stronzata e dedicati alla tua ragazza con cui otterrai risultati decisamente migliori

    • sinceramente quando ho letto il titolo dell’articolo credevo si parlasse proprio di questq!!!!

    • Immaginare? Ok! Pensa pensa pensa… Sara ‘na cagata!

      • colpa mia avevo frainteso il senso dell’artico poichè ho fatto l’errore di non leggerlo affondo scusatemi,e comunque non c’è bisogno di attacarmi in continuazione solo perchè non supporto una ps3 pompata ma una console che ha portato davvevo delle innovazioni e ha avuto il coraggio di tentare qualcosa di nuovo,e per non finire in console war pure qui non vi risp piu che tanto siete di coccio.

        E comuqnue di ragazze che giocano ai giochi seri non c’è ne sono molte ma sai come si dice meglio poche ma bone

        • … E saremmo noi quelli di coccio!?!?!?!? No comment
          P.S.: Ma vatti a nascondere…

        • Con queste risposte metti in imbarazzo tutti quelli della tua generazione. Un po’ più di serietà e un po’ meno coda di paglia, suvvia.

          • Non solo quelli della sua gen, ma tutti i videogiocatori dai più accaniti fanboy nintendo ai più accaniti fanboy microsoft!

        • Ah, ti prego: dimmi quali sono secondo te i giochi seri.

          • Guarda non voglio spammare quindi rispondo solo alla tua domanda sui giochi e i commenti personali li tengo per me.
            I giochi che IO (non facciamo come sempre sono solo considerazioni mie) ritengo seri.
            Per giochi seri intendo semplicemente non i soliti giochi alla Skyrim (non lo sto criticando che lo ho pure io ma resta solo un gioco molto piacevole ma non difficile) che possono completare tutti,ma quei giochi che ti mettono difronte a delle difficolta e ad una sfida come lo sono COD e BattleField ad esempio,che con multiplayer ti offrono quel tasso di sfida in piu che molti titoli non ti darebebro mai, Gear of Wars o Halo citando solo i piu blasonati e quelli da me giocati,ovviamente le cosa è soggettiva e di giochi che meritano c’è ne sono pure altri per carità.In sintesi considero degni di nota tutti quei giochi in sei messo in situazioni diverse che sparare alal solita IA per quanto inteliggente possa essere,ma che ti offrano quella sfida in piu che ti faccia capire di poter ambire ad essere il migliore,e che ti faccia raggiungere un vero traguardo all’infuori del giocare a difficoltà massima,confrontandoti con i players di tutto il mondo!

            Giochi come quelli da me citati ,che comuqnue sia alle ragazze piacciono perchè giocandoci ne ho incontrate non ti dico moltissime ma ababstanza,anche se tutte non italiane,perchè in italia ci sta un altro tipo di mentalita sui video giochi.

          • Difficolta e sfida in CoD!?!? Mi sa che QUESTA è “la stronzata più grande mai detta sull’ angolo!”

          • “I giochi che IO (non facciamo come sempre sono solo considerazioni mie) ritengo seri.”
            Buono, almeno ti sei parato il culo.

            “Per giochi seri intendo semplicemente non i soliti giochi alla Skyrim […] che possono completare tutti,ma quei giochi che ti mettono difronte a delle difficoltà e ad una sfida come lo sono COD e BattleField ad esempio”
            E già CoD e Battlefield a veterano sono davvero difficilissimi. Talmente tanto che, nel mio caso MW2, persino io (una sega con gli FPS…davvero) sono in grado di completarli e quasi platinarli (non lo faccio solo perché ho di meglio da giocare al momento, retrogaming compreso).

            “,che con multiplayer ti offrono quel tasso di sfida in piu che molti titoli non ti darebebro mai”
            Mmm…vogliamo scommettere? Prendi un NES e schiaffa dentro Castlevania o Nina Gaiden. Vediamo se il tasso di sfida ti soddisfa. Vuoi qualcosa di moderno…prendi Dark Souls…poi mi dici come lo vedi il tasso di sfida dei multiplayer.

            “In sintesi considero degni di nota tutti quei giochi in sei messo in situazioni diverse che sparare alla solita IA per quanto intelligente possa essere,ma che ti offrano quella sfida in più che ti faccia capire di poter ambire ad essere il migliore,e che ti faccia raggiungere un vero traguardo all’ infuori del giocare a difficoltà massima,confrontandoti con i players di tutto il mondo!”
            E questa è la solita cosa che io non capisco e non capirò mai. Un singleplayer non può essere un mezzo di competizione. Ma dove è scritto? Solo io ricordo le ore passate a far vedere alla gente meno brava come si superava un determinato pezzo di gioco o i capannelli che si formavano dietro mentre si dava il meglio di se stessi in giochi come Tetris, Pacman e Metal Slug?
            E che soddisfazione dava l’allontanarsi dopo aver finito la partita e piazzato il miglior record mentre tutti ti seguivano con lo sguardo mormorando: “Minchia, bravo questo!”

            Saranno opinioni tue eh…e non ti giudico… perché capisco che tra me e te ci sta solo tanta differenza di età e certe cose non puoi capirle.

            Ecco perché parli in questo modo.

  14. Non possedendo le tube di falloppio la mia opinione non fa granchè testo. Credo (con le dovute eccezioni) che alle ragazze mediamente piacciano più gli adventure, gli horror e i gestionali rispetto agli FPS. I giulia passione bondage sono adeguati nella misura in cui vendono, quindi se ne producono ancora significa che un loro mercato ce l’hanno.

  15. Questi giochi hanno senso di esistere come hanno senso tutti gli altri, nel senso. Nonostante questi giochi siano nati come dicevi tu per andare ad accalappiare il pubblico femminile adesso credo che siano giustificati da una questione di mercato, ma cmq non trovo ci sia nulla di male a comprare un Giulia Passione CoseaCaso. Esistono tanti tipi di giochi per bambine e secondo me ci stanno, è un modo meno invadente di approcciare la persona al videogioco, aiutandola con qualcosa di famigliare… è la stessa cosa della bambole e soldatini!

    Trovo molto più infantile e “scorretto” ETICHETTARE alcuni tipi di giochi DA DONNE nel momento in cui non incontrano i nostri gusti, esempio: i party game o i fitness game (per citare i più “impopolari”), giochi che di solito non incontrano il gusto dell’hard core player, non sono cose da casalinghe frustrate o da pigiama party. In quanto donna non mi sono mai fissata nessun limite di genere, da bambina giocavo a Barbie Race and Ride e poi a Tekken con i miei amici, adesso faccio un’ora e mezza di allenamento con Zumba Core (e non trollate in mondo visione come all’E3 Angolare ;P ) e poi gioco un’oretta a Crysis.
    Quindi la mia risposta è si, questi giochi hanno ancora senso nel momento in cui sono destinati ad un pubblico di età basso, crescendo poi ognuno formerà i suoi gusti come abbiamo fatto tutti noi!

    …E cmq tutti almeno una volta nella vita, maschi o femmine, questi giochi li abbiamo provati, non nascondetevi dietro la vostra migliore poker face ;)

  16. Non essendo dotato di utero né avendo intenzione di farmene trapiantare uno, posso dirti a cosa gioca la mia ragazza (sì, la mia ragazza è videogiocatrice, con mia somma goduria).
    E’ molto selettiva, è particolarmente appassionata di Mario Kart a cui gioca molto più di me, ma ama anche giochi quali The Sims, Tekken, Layton e soprattutto Animal Crossing (che sono stato obbligato ad acquistare). Di tanto in tanto gioca a titoli più casual tipo Diner Dash o cose così… ma il 3ds è sicuramente ciò che usa di più per videogiocare. Non gioca a tanti titoli ma spolpa quei pochi a cui si dedica e no, grazie a dio mai visto un Giulia Passione Tua Sorella.

  17. Secondo me hanno senso di esistere ma con le dovute eccezioni. Se io da piccola non avessi giocato a “Barbie detective e il mistero del luna park” forse non mi sarei mai avvicinata al mondo di computer e videogiochi e magari adesso sarei una di quelle che nel 2013 non sa come decomprimere un file .rar. Il problema è che, a differenza dei vari Giulia passione, Barbie detective era un BEL gioco, era un’avventura grafica per windows 95/98, indirizzata alle ragazzine ma che sapeva appassionare anche i maschietti. I vari Giulia passione invece no, sono solo brutti giochi e fatti pure male, almeno per quei due-tre che mi sono sforzata di provare. Povere bimbe, non mi viene in mente nessun gioco a loro indirizzato che potrebbe appassionarle… Forse pokèmon, ma non ho ancora incontrato nessun genitore che per regalo di natale alla figlia come primo videogioco non le abbia regalato un Giulia passione.
    Poi boh eh, magari è solo l’effetto nostalgia che mi fa apparire bello Barbie detective e inadeguati gli altri, chissà.

  18. Quotando in pieno il concetto di Farenz, aggiungo che per me non esiste assolutamente un indirizzo tematico/sessuale dei VG: le ragazze casual gamers sono state/sono/saranno attratte sempre per cicli vitali e/o per contesto, ma va da sè che quella dei VG è una passione/hobby che ovviamente puó e deve essere vissuta spontaneamente da ambo i sessi…come per tantissime altre cose…

    P.S. Sono un fottutissimo fortunato ragazzo la cui compagna divora VG sin dai tempi della PSX: lei viaggia sui platform a tempo perso, ma impazzisce per giochi adventure che vanno da RE 5/6/Ennesimo capitolo alla saga di Uncharted, da Hitman a GTA IV, da Tomb Raider a The last of Us (ma MGS ancora non lo apprezza, troppi filmati e meno giocato)…
    Questo per dire che ognuna (ed ognuno) trova il genere a cui meglio si sente portato e se lo cuce addosso: Nintendogs resterà un gioco di nicchia tanto quanto un Catherine piuttosto che un Ico/Shadow of the Colossus…

  19. io ad esempio ho comprato Dancestar e non me ne vergogno assolutamente, ti fan sudare e questo è bene.

    Dipende veramente dalla giornata e dal gusto personale (che è fondamentale)…. a me piace anche ballare, come mi piace anche cecchinare o giocare a calcio….it depends guys, it depends…

  20. Anche la mia ragazza gioca. Non che sia una hardcore gamer o cose simili ma gioca, denigrando spesso quel genere di giochi un po’ causal . Recentemente ha finito i 3 uncharted ,heavy rain ed LA noire , e da quando ha scoperto little big planet ( consigliato dal sottoscritto ! ovviamònte ! ) le è cambiata la vita !

  21. Purtroppo (o per fortuna) la mia ragazza non ne vuole proprio sapere di videogiocare… sono riuscito solo con l.a. noire a convincerla :-)

  22. Mia sorella gioca a tutto cio che gioco io semplicemente dopo che li finisco io li passo a lei non ha gusti particolari solo perche è femmina anzi apprezza tutti i generi di giochi esclusi gli sportivi che odio anch io..

  23. Bè, devo proprio dire la mia.

    In realtà non ha alcun senso creare giochi per femmine e giochi per maschi, infatti la mia ragazza 25 enen, gioca tranquillamente a Mortal Kombat e vari picchaiduro, così come a Dante’s inferno e dead island, divertendosi molto di più che giocando a Giulia passione cavalli…

    Il problema differenziale delle due categorie, penso scaturisca da parte dei genitori, qualora essi debbano decidere cosa acquistare al figlio/figlia.

    Interessante è stata la reazione di mia cugina di 7 anni, quando le proposi di giocare a dragon ball su 3ds… mi rispose “ma sono una bambina non posso giocare a giochi per maschi”….. che la risposta sia dovuta alla sua educazione cattolica?

    Sappiamo bene che il clero pensa che diventare gay sia una malattia, e che spruzzandosi addosso profumo da donna faccia diventare gli uomini gay (cercate in rete e troverete l’articolo)….

    E si sà che i religiosi (quelli VERI e conservativi) sono ancora troppi, e le SH sicuramente non vorranno deludere le loro aspettaive ludiche.. ;)

  24. tral’altro pare che sia scientificamente provato (non ditemi di cercare l’articolo, l’ho letto mesi fa) che i bambini maschi giochino ai lego/macchinine e le femmine a cicciobello/dolceforno solo per convenzione sociale. Sono i genitori a offrire loro tali tipi di giochi perchè si aspettano che il figlio li preferisca. Se libero da costrizioni e convenzioni un bambino non farebbe discriminazioni. Credo che la stessa cosa si applichi benissimo ai VG.

    • ebbe vengono “imboccati” verso quella via..ed è brutto che ancora oggi bisogna dire no questo è per femmine o questo è pre maschietti non fare questo perche sei cosi devi seguire i canoni altrimenti sbagli ecc..Ovvio che non puoi mettere un maschio a giocare con le barbie perche è un prodotto creato per le femmine ma non puoi vietare i prodotti “neutri” solo perche delle convenzioni sociali antiquate te lo obbligano!

  25. Purtroppo se esistono ancora vuol dire che vendono,quindi é normale che le case produttrici sviluppino questi giochi,é una delle leggi fondamentali di mercato.Poi che a nipoti,sorella o esseri di sesso femminili in generale non li regalerei manco dietro minaccia di morte é un mio personale gusto,finché ci sarà domanda ci sarà sempre offerta.

  26. Secondo me c’è un tipo di gioco che può ancora definirsi settorializzante al femminile.

    Perchè è vero, il media è cresciuto, così lo sono le sue utenti.
    Quindi è lecito pensare che non giochino più a giulia passione pelo villoso.
    Ma è anche vero che noto comunque una tendenza da parte dell’utenza femminile a preferire canoni stilistici e contenuti a loro affini.

    Il che si riflette nell’avere una protagonista femminile, che le aiuta nell’immedesimazione, oppure nell’avere, come nel cinema, il figone di turno, di cui ammirare le gesta, meglio ancora se romanzate.
    Il primo riferimento diretto è ovviamente Altair . Assassin’s creed è un gioco che ha riscosso enorme successo tra le ragazze, ed il carisma del protagonista e dello stile del gioco sono aspetti cruciali di questo successo.
    Mi è capitato di assistere di persona ad esclamazioni tipo: “altair è proprio un grande. È un vero figo”.
    E a dirlo non era Farenz.

    Poi c’è il pubblico femminile appssionato di manga, che gli attizza un casino l’emo-style di final fantasy.

    E poi c’è il gatto, che gli piace Animal Crossing.

    Una trollata dite?
    Ah sisi, lo è, però intanto al gatto piace.

  27. mah…in famiglia mia non ci son mai state restrizioni sociali o cose del genere, (mia mamma quasi 70enne mi racconta di come da giovane sia stata la 1^ ragazza a indossare i jeans a Venezia…e tutti la guardavano male), tuttavia ho sempre preferito i lego alle barbie, o la pista delle macchinette al cicciobello.

    tornando ai VG…nn me ne fotte una beata minchia di che giochi ci sono in giro…prima di averli cerco un video di gameplay e vedo se ne vale la pena, se il gioco mi fa spruzzare di dietro non lo compro e finito il discorso; ma se continuano a fare sti giochi si vede che qualcuno se li fila….

    In quanto a esperienza personale…la morosa mia (33 anni suonati :P) gioca principalmente a casual game…o quelli che trova su facebook. (luxor , candycrush)
    Quando siamo da amici non disdegna picchiaduro come tekken\mortalkombat\ecc … ma lo fa + che altro x stare in compagnia.
    Ho addirittura scaricato da steam i vari pinball ,(ci giocavamo a casa di un amico sulla ps3) , apposta x giocare un po insieme…ma preferisce ancora scoppiettare pallette sul pc al piano di sotto :-\

  28. vendendo vg posso assicurarvi che i gusti videoludici del gentil sesso sono variabili per età e chiaramente per gusti personali ovviamente ( come per tutti gli altri ), ho visto bambine di 9 prendersi naruto o monster hunter.
    Ho notato come chi gioca alle console fisse prediligono gli fps e impazziscono per AC e giochi stealth/avventura, picchiaduro e rpg.
    mentre su pc vanno alla grande i giochi ad oggetti nascosti, investigativi, qualche simulatore ( farming ) e tutta la serie The Sims con relative espansioni…

  29. e cmq, non se la conoscete, ma sta qui, a street fighter, vi spacca il culo
    http:// kayane.fr/

  30. Non solo esistono, ma vanno alla grande e sono vivi e vegeti! Ma avete mai sentito parlare di Zumba per la wii? ne hanno fatto ormai 3 versioni (join the party, fitness 2 e fitness core) e vi assicuro che sono vendutissimi. Senza contare dei giochi tratti da film disney tipo Rapunzel o simili. I mille mila giochi di hello kitty (seasons per esempio) o Pukka (uscito pure da relativamente poco)… questo solo per citarne alcuni.
    Hanno senso? Caspita se hanno senso e vanno a coprire tutta quella fascia di casual gamer femminile. Quante volte per esempio mi sarà capitato di vendere il gioco del karaoke di Xfactor, che ,diciamocelo, non è certo rivolto verso un pubblico testosteronico. E poi c’è sua maestà JUST DANCE! Insomma il femminile vende e ha senso. Più si va verso gli hardcore gamer piu si allineano i gusti, ma rimane sempre quell’ombra di femminilità nei gusti. E più il contatto con il mondo dei videogiochi è casual più è femminile.
    Un esempio eclatante mi è capitato proprio oggi. Una cliente entra nel mio negozio (vendo videogiochi) e mi chiede un gioco per poter giocare quando il suo ragazzo non utilizza la ps3. Io le ho chiesto se aveva particolari interessi o passioni per orientarla meglio su uno piuttosto che su un altro. La sua prima risposta è stato , qualcosa di carino e femminile… la ragazza aveva almeno 25 anni. fate vobis

Lascia un commento