Metto le mani avanti.
Questo articolo nasce dalla mente di Viperfritz, anche se non consapevolmente.
Ieri mattina Francesco tweetta un video tratto da Internazionale. Il video che vi ho appena postato qua sopra e che vi invito ad osservare interamente.
E’ un video piuttosto drammatico, che mostra la cittadina di Pryp’jat’ nel nord dell’Ucraina, un tempo popolata da circa 50.000 abitanti ma oggi deserta.
Tuttora deserta.
Perché Pryp’jat’ ha avuto la sfortuna di distare circa 3 km dalla centrale di Chernobyl, il cui disastro datato 26 aprile 1986 fece evacuare ogni singolo abitante, che si vide costretto ad abbandonare la propria casa ed il proprio territorio, ancora contaminato ed invivibile a distanza di quasi 30 anni.
A volte però è difficile riuscire a scindere ciò che stiamo vivendo da ciò che siamo nel nostro animo da sempre.
Mi è risultato praticamente impossibile quindi filtrare ciò che stavo osservando, cercando di assistere a quel filmato in maniera asettica ed impersonale.
Parte di me era IN quel video e sono certo che molti di voi proveranno la stessa situazione.
Sì, perché abbiamo tutti quanti la fortuna e la maledizione di essere videogiocatori.
E mentre starete guardando questo filmato, sono certo che in molti penseranno….
“cazzo, ma io qui ci sono già stato… io questo posto lo conosco”.
Sì, perché virtualmente ci siamo già stati davvero.
Non chiedetemi, anzi ditemi voi, quale capitolo di Call of Duty fosse ambientato in questa cittadina (azzarderei un Modern Warfare 2, ma potrei sbagliare) ma sono davvero rimasto sbalordito da come alcuni elementi di questo video fossero vividamente impressi nella mia memoria… che in genere non è che abbia così tanti giga di spazio libero, soprattutto per un CoD.
La ruota panoramica, l’area del “luna park”.
Il palazzo di fianco con all’interno un asilo/scuola elementare.
Sono tutti elementi che ho già visto di persona, seppur altro non fossero se non un insieme di 1 e 0 studiati e riproposti da chissà chi.
Perciò è venuto naturale stringere virtualmente la mano a chi, all’epoca, abbia cercato di riprodurre con tale cura un ambiente REALE (nonchè toccante) all’interno di un videogioco.
Con toni decisamente meno seriosi, la stessa sensazione la provai quando nel settembre 2011 giunsi per la prima volta in vita mia nella grande mela per il mio viaggio di nozze.
New York è sicuramente una città vista, rivista e stravista in mille film, serie TV e videogiochi (non ultimo GTA 4, che la riprodusse in maniera quasi morbosa), ma anche in quella occasione la sensazione di “sono già stato qui” era forte in me.
Ora la domanda è, seppur banale, aperta a tutti voi.
Vi è mai capitato di provare questa sensazione? Se sì, con quale città? E in che maniera l’avevate già “conosciuta”?
La prima cosa che mi è venuta in mente guardando questo video, che presenta scenari sostanzialmente quotidiani e che pure sono, di fatto, rovine di una realtà che ora non esiste più (parlo dei simboli risalenti all’Unione Sovietica che ogni tanto vengono inquadrati) devastati dalla mano dell’uomo, è stata The Last of Us.
Questo a testimonianza di quanto un gioco possa riuscire a rappresentare situazioni potenzialmente reali e che arrivano a toccarti nel profondo, con anche personaggi che quasi riesci a percepire come veri, perché nella miriade di situazioni tipo Chernobyl, a livello di devastazione e coinvolgimento di civili, che ci sono al mondo, come fu per esempio, la prima che mi viene in mente, la guerra in Cecenia, o come sono tutt’oggi i conflitti in Medio Oriente, dei Joel ed Ellie di quei contesti sono comuni come non mai.
Quattro anni fa sono andato in vacanza con i miei; il caso volle che le tre città dove ci fermammo furono le “stesse città” presenti nel mio gioco preferito.
Prendemmo l’aereo ed atterrammo a San Francisco,già i primi giorni mi “ritrovavo” in molte vie/piazze della città,Lombard Street,Pier 39,il porto,il lungomare..
Fu poi la volta di un salto a Las Vegas,qui non ci si perderebbe nemmeno un bambino:un’unica via dritta (Las Vegas Boulevard,o,per gli amici “The Strip”) e casinò da ambo le parti: il Bellagio,il Caesar’s Palace,il casinò a forma di piramide nera che tante volta avevo accarezzato con uno zainetto jetpack sulla schiena..
L’ultima parte della vacanza fu a Los Angeles; neanche a dirlo: Hollywood,Venezia Beach,la ruota panoramica sulla spiaggia,Santa Monica Pier,poi le palme,le piste da skate..
Tutto,e dico TUTTO già visto a Los Santos,San Fierro e Las Venturas!
Sto parlando ovviamente di quel capolavoro a 32 bit che è stato GTA San Andreas.
L’anno scorso poi,con l’arrivo di GTA V,le cose si sono fatte ancora più simili alla realtà,tutto è stato reso al meglio,tutto è stato dettagliato!
Se avete giocato a GTA SA o GTA V,non andate a fare un giro turistico a Los Angeles,San Francisco e Las Vegas: tanto le avete già viste!
Andateci per godervi il clima ed il posto,quelle cose sì,meritano!