La lettura del pensiero

Capita spesso che mi trovi d’accordo con qualcuno di voi.
Altrettante volte capita che qualcuno di voi si trovi d’accordo con ciò che scrivo io.

Raramente però mi capita di leggere una mail di un ragazzo e di stupirmi perchè descrive perfettamente il mio stesso modo di concepire il mondo dei videogames di oggi.

Caso strano, abbiamo entrambi 29 anni.

Ve la voglio far leggere:

Mi presento mi chiamo ********* sono un utente da un pò di tempo, sull’angolo rispondo al nome di U-cchan,
ed è la prima volta che scrivo,
non ritenevo giusto porre disturbo , sei già molto occupato, ma volevo condividere con te una mia riflessione personale sull’evoluzione dei videogiochi e sapere il tuo parere sull’argomento.
Sono un videogiocatore dai tempi del commodore 64 e devo dire di aver notato un graduale “degrado” soprattutto nelle trame e nelle meccaniche di gioco.
Mi spiego meglio:una volta ricordo c’erano titoli come Mario, Double Dragon, Ghost n’Goblin, Toki, Street of rage etc etc .  insomma giochi la cui trama , pur accompagnata da una giocabilità basata sul mero uccidi uccidi , rifletteva una lotta bene contro male, seppur stereotipata!
Insomma tu impersonavi il “BUONO” che si doveva far strada tra i “CATTIVI” per salvare la donzella di turno,il reame, l’amico,il figlio e chi più ne ha più ne metta!
Adesso mi trovo di fronte, sempre più spesso, a giochi che ribaltano questo concetto(vedi GTA , Saint Raw, e molti altri!)
Comprendo che molti giocatori possano chiedere un’esperienza di gioco più matura, e non è mia intenzione fare il moralista, ma queste produzioni cosi disilluse ad oggi rischiano di adombrare la presenza dei giochi , di comunque pregiata fattura, ma della “vecchia” scuola di pensiero, che ora vengono considerati giochi per bambini o per casual gamer.
Per molto tempo ho sentito  la mancanza di titoli che presentassero la purezza dei vecchi tempi  ma per fortuna, la Nintendo si stà riprendendo bene sfornando titoli estremamente buoni, dalla foggia anche un pò nostalgica!
Come se non bastasse molti genitori indegni ignorano pienamente le indicazioni PEGI comprando cosi ai figli, che per capirci magari vanno ancora dal pediatra, titoli “non adatti”,per poi crocifiggere l’intera gamma dei Videogiochi e videogiocatori tutti come fossero il cancro della società perché i figli che non hanno curato sono venuti su violenti o simili!
Trovo questo atteggiamento alquanto ingiusto e bigotto!
Magari sono l’unico a pensarla cosi, magari ho detto cose scontate, ma mi piacerebbe avere la tua opinione in proposito quando avrai un’ attimo  di tempo da dedicarmi.
Ti ringrazio in anticipo per la tua attenzione”

Prova a cercare ancora!

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  1. Allora da quello che ho capito dalla lettera di U-Chan i casi sono 2:

    – Il rapporto tra videogiochi moderni e videogiocatori oldschool
    – Il rapporto tra i videogiochi e genitori

    Togliamoci subito il secondo caso per un semplice motivo: e’ inutile andare contro a una massa di ignoranti in materia.

    Basta pensare che ad ogni GTA che esce, i TG ne devono parlare per forza perché è un gioco che fa scalpore per la sua crudezza e per il suo modo “anti-etico”.

    Senza contare che più parli male di un gioco a contenuto morale, più la gente va a comprarlo (facendo una stima di 10 giocatori che acquistano un GTA, 9 di questi sono minorenni).

    Quindi a cosa serve la morale? A fare vendere di più un prodotto :|

    Per quanto riguarda il primo caso, la situazione è molto complicata.
    Essendo nato nell’88, non posso parlare di Commodore 64 o dell’Atari 2600, non ho le conoscenze.

    Però posso parlare di Super Mario e della Nintendo. Io ho sempre amato Super Mario per il suo gameplay, per la sua grafica e per i suoi buffi personaggi; ma ho amato la Nintendo perché è stata in grado di regalarmi dei giochi fantastici, in cui l’unico divertimento è premere dei tasti, uccidere i nemici, avanzare nel gioco, accettare le sfide e finire il gioco dopo imprecazioni e fogli di carta consumati per salvare le password di alcuni giochi. (Kickle Cubicle mon amour :*)

    Con l’avanzare degli anni e delle tecnologie arriviamo nell’era Playstation.

    L’era Playstation è stato un periodo di controversie nel mondo dei videogiocatori.

    Da una parte abbiamo i giocatori fedeli a Nintendo, mentre dall’altra abbiamo gli insoddisfatti, quelli che vogliono sempre qualcosa in più in un videogioco.

    Sony ha giocato molto sul fatto che la Nintendo ha impiegato troppo tempo per produrre la Nintendo 64, quindi astutamente fece uscire la Playstation nel 1994 non tanto perché è una console che offre una grafica poligonale e che gira su CD (ce ne erano prima che uscisse…ma con risultati scandalosi), ma per far colpo agli utenti e, sopratutto agli sviluppatori di giochi.

    Questi ultimi, notando le enormi potenzialità della console, si sono impegnati a creare nuove esperienze videoludiche da offrire al videogiocatore, anche se questo significa far perdere quel fascino che avevano i giochi a 8 e 16 bit.

    E tutto ciò a funzionato? Per fortuna (o purtroppo per qualcuno) sì.

    Gli insoddisfatti della Nintendo hanno avuto finalmente il gioco con la grafica pompata, con la trama ultra complicata, e con nuovi tipi di gameplay.

    I giocatori fedeli a Nintendo si sono sentiti amareggiati da come sono andate le cose, ma la loro fedeltà è stata ripagata con il Nintendo 64.
    Una console che è stata in grado di unire l’avanzare delle tecnologie con il fascino dei giochi del passato (cosa che la Playstation non è in grado e, mai sarà in grado di fare).

    Da questa introduzione chilometrica si ricava una risposta a questo caso: si tratta di una questione generazionale.

    Infatti se chiedi a bambino di 10 anni la classica domanda: “Sai chi è Super Mario?”, lui ti risponderà “Kiiiiii? Quell grasso ke v a slv la princpess? Ma dv devi andr. Io gioc a CoD e a Pes”.

    Per colpa di questi marmocchi gli sviluppatori preferiscono sviluppare giochi solo per riempirsi il portafoglio.
    Poi non importa se il gioco viene una merda…l’importante è che vende.

    In sintesi, la nuova filosofia dello sviluppatore è: “Al diavolo la nostalgia, io voglio i soldi”

    • il tuo è un punto di vista interessante, ma vorrei porti una domanda… la nintendo non sta facendo leva anche sulla nostalgia proprio per vendere? non credo che qualcuno possa essere così ingenuo da pensare davvero che giochi come i nuovi kirby o dk o mario o zelda o metroid venderebbero uguale se non si chiamassero kirby o dk o mario o zelda o metroid… per far soldi c’è chi punta sulla grafica pompata, chi sulla nostalgia, ma sempre ai soldi puntano…

      • Può darsi…e ci sta riuscendo bene :D

        (Questo è un commento dal punto di vista commerciale)

        Ma almeno la Nintendo ha una sua coerenza nei suoi prodotti.

        (Per coerenza intendo dire che mantiene lo stile e il genere di un suo brand)

        • c’è da dire che però più della metà delle vendite sono dovute non a giochi nostalgici ma ai cosiddetti “casual game”… ma da qui a santificare nintendo come salvatrice dei vg… be ce ne passa… ogni casa tenta di portare liquidi al suo mulino nei mpodi che ritiene più proficui… di certo se i big di nintendo si accorgessero che per fare più successo sarebbe necessaria una console super hd con grafica super pompata e un cazzo di trama/gameplay credi davvero che non manderebbero subito affanculo tutta la nostalgia??? è probabile che ciò non accadrà mai, ma per il semplice fatto che credo, come lo credono i big nintendo, che i nomi che hanno fatto la storia venderanno sempre di più dei nuovi nomi…

          • E allora perché non ci hanno pensato prima?

          • non centra, per vendere ai casual non serve la grafica pompata…
            P.S. che sia chiaro però, non sono uno di quelli che pensa che su wii ci siano solo giochi casual

          • Per rispondere a Foxhounder:
            Non ti posso dare ragione completamente, certo un casual gamer prende un gioco tanto per provarlo, magari prende un futuro KH3 senza conoscere la trama dei precedenti, magari perchè il trailer era figo.

          • per rispondere a vain: sì, in effetti avrei dovuto specificare che è la maggioranza dei casual che non guarda la grafica, ma mi sembrava scontato considerando le vendite di giochi come guitar hero e wii fit, che appunto attirano il giocatore perchè ad occhio sembrano fighi, pochi direbbero che fanno schifo perchè hanno una grafica di merda

    • beh dal tuo commento si può trarre anche che nintendo è rimasta come una volta

      • Assolutamente no, la Nintendo mantiene i vecchi nomi nostalgici, ma implementando sempre nuove funzioni e novità, in modo da rendere l’esperienza di gioco divertente e accattivante.
        Un Donkey Kong Country Returns è “retrò” ma al contempo moderno, nuove azioni, nuovi controlli, nuova grafica.
        Tutto inserito in una ambientazione conosciuta ma aggiornata con personaggi storici ma revampati.
        Stessa cosa vale per New Super Mario Bros Wii, Kirby’s Epic Yarn, ed anche per Zelda.

  2. beh io sono del 97 quindi mi considerete un bimbomichia che parla per aprire la bocca .. ma i videogiochi nn per forza devono avere una grafica eccelsa o una trama peggio di biutiful … a me piace super mario mi piace la wii ho il nintendo ds con le piu importanti esclusive di sempre… pero nessuno puo dire (dal mio punto di vista ) che COD nn sia un buonissimo gioco o che uncharted (tanto per parlare di grafica) nn sia da avere ad ogni costo . insomma morale della favola la grafica nn e tutto .. ma e pur sempre qualcosa .. la trama e quella che conta e la violenza e (purtroppo ) all’ordine del giorno ma NELLA REALTA.

    • Il punto non è che consideri CoD un gioco di merda (a me gli FPS non mi sono piaciuti, tranne qualche eccezione), ma è la mentalità generazionale che si è creata in questi ultimi anni dove la grafica ultra pompata detta legge a scapito del gameplay e della trama.

      Se tu chiedessi a un tuo coetaneo , che sia tuo amico o meno, chi è Super Mario, ti risponderà più o meno come ho scritto prima (tralasciando il bimbominkiese XD)

    • Concordo con Alex, non mi sei sembrato per nulla un BM anzi hai fatto un ragionamento sensato, cosa purtroppo rara oggi (E sono pure io un giovane)

    • non è che cod sia merda (anzi, io sono un amante degli sparatutto e mi piace, lo gioco su wii) ma più che altro è che cod ha anche rotto un po’ le palle (parlo per via che esce ogni anno ormai)

  3. Bella lettera.
    Mi trovo abbastanza d’accordo.

  4. per me invece i giochi retro non sono giochi per casual gamer oppure giochi per bambini, sono I GIOCHI punto

  5. Si be un’evoluzione tecnologica porta anche a una evoluzione mentale… più si ha la possibilità tecnica e più si cerca di sfruttarla. Insomma io mi incazzo quando un gioco per PS3 ha una grafica scabrosa… anche se ha un gameplay semplice e una trama “carina”. Io ho comprato una PS3 soprattutto per avere un nuovo livello di valutazione tecnica in quanto a videogiochi e quando mi trovo titoli come COD Black ops oppure Fallout New Vegas mi arrabbio. Certamente bisogna prestare attenzione anche agli opposti… un Killzone2, per quanto sia un gioco graficamente eccellente e con una IA dei nemici a livvelli di cervello umano, rimane pur sempre un gioco noiso oltre ogni dire.

    Quello ke intendo dire è che i tempi sn cabiati e dunque anke la tecnologia si è evoluta insieme al mondovideoludico che è legato indistricabilmente ad essa. (un gioco cm Donkey Kong senza il suo bel nome nn si venderebbe più ormai… perkè è un genere di gameplay troppo semplice, anche se difficile da giocare in alcuni momenti)

    • I tempi saranno cambiati, ma c’è gente che attende il ritorno della passione nei sviluppatori di videogiochi.

      La tecnologia potrà evolversi, ma si tratta pur sempre di un mezzo.

      Il vero motore di gioco è la fantasia di uno sviluppatore e di un game designer, e se manca, siamo nella merda :|

      • io nn mi lamento per niente se escono saghe videoludiche tipo quelle di Uncharted: cn trame sorprendenti, ambientazioni fantastiche, gamplay molto avvincente e una grafica degna di una console next gen… insomma un gioco coi controcazzi!! La fantasia i programmatori la tirano fuori prima o poi perchè se no i soldi non gli arrivano… anke se detta così nn suona un granchè :(

        Se il proggresso porta a giochi di questo livvello… SI CAZZO!! Altrimenti vada a farsi fottere… finora nn ho avuto grandi delusioni quindi nn mi lamento.

      • MCL88 non posso dire altro PAROLE SANTE le tue!

  6. Perfettamente d’accordo, anche se, devo dire, la trama in un gioco è la cosa che guardo di più,oltre al gameplay ovviamente. Ma condivido sul fatto che un buon 70 % delle persone che incontro danno appellativi cazzuti alla “gioco per bambini” “pupazzetti” o cazzate simili a qualunque gioco dove non ci sia il protagonista che va in giro dotato di motosega a falciare le teste ai passanti… Quando vorrei vedere loro alle prese con Donkey Kong,un gioco qualunque della serie di Tales o anche solo un normale Super Mario. ma devo dire una cosa, a mio avviso non sono i videogiochi che stanno peggiorando, (almeno ho 18 anni e gioco dai tempi dello snes, e non ho visto grandi peggioramenti), ma la gran parte dei videogiocatori, che non lo sono realmente: quelli a cui non importa avere il gioco originale, quelli che se il gioco non ce l’ha il mondo allora fa schifo, quelli che se su un determinato titolo non è presente il simbolo 18 + non lo acquistano perchè “da bambini”. Questi non sono Videogiocatori, non lo fanno perchè hanno la passione del videogioco, che capiscono il lavoro che c’è dietro, l’importanza dei dialoghi, il significato dietro ogni personaggio,e il concetto principale alla base di ogni videogioco: Divertirsi. Cosa che per molte persone non è più importante, loro giocano perchè va di moda, non perchè sentono dentro che si tratta di una loro passione, ma semplicemente di una cosa da fare come tante…
    E ovviamente la stragrande maggioranza delle case produttrici, dato che non sono associazioni benefiche a vantaggio dei videogiocatori reali, ma aziende, puntano alle cose che compra la maggioranza, ovvero i giochi a caso di cui stiamo parlando, qui non si tratta più di casual o hardcore, qui si tratta di gamers e non gamers…
    Ma alla fine io ci spero sempre, molti giochi validi escono ancora, e non solo da Nintendo, a partire dal prossimo Little Big Planet 2 , a Dragon Age a marzo e tanti altri gia elencati…

    Per il resto scusate per il poema scritto, ma avevo bisogno di sfogarmi e questa l’ho reputata una buona occasione…

    • Interessante punto di vista, condivido in pieno, ormai i videogiochi sono una moda, molti ci giocano perché quasi tutti lo fanno; ormai la principale distinzione è, come dici tu, gamers e non gamers e la vedo molto grave per il futuro se si continuerà su questa strada…

      PS: ti sei dimenticato “non lo compro/è una merda perché non ha l’online” XD

  7. i giochi di adesso sono molto più pacifici di quelli di un tempo… Guardate il primo Super Mario Bros: un uomo BAFFUTO vestito di ROSSO che dopo aver STERMINATO saltandoci sopra qualsiasi cosa incontri arriva alla fine del livello abbassando una bandiera CON IL SIMBOLO DELLA PACE e alzando una STELLA ROSSA. Povero King Koopa.

  8. @ Blood Werewolf

    Vero, mi sono scordato di scriverlo xD

  9. Beh, io sono del 95, quindi non ho ampie conoscenze del mondo videoludico, ma dal mio punto di vista non dobbiamo “condannare” questa evoluzione del mondo videoludico… magari una volta il videogioco era divertimento puro, senza altri fronzoli (e anche a me piace, sia chiaro) però quando mi trovo davanti a giochi come heavy rain, metal gear o final fantasy (7,8 e anche il 13 che mi è piaciuto nonostante le critiche), che sono giochi STUPENDI sotto ogni punto di vista per me (coinvolgimento, trama, giocabilità)… beh senz’altro non posso che esserne felice! della grafica non me ne frega assolutamente nulla, per me non fa parte dei metri di valutazione di un videogioco. certo, è una componente, ma abbassare il proprio giudizio su un gioco come metal gear o final fantasy solo per la grafica datata… lo vedo stupido. per quanto riguarda il discorso del PEGI, potrebbe essere un ottimo metodo per valutare se un gioco è adatto o meno a un ragazzino/ragazzo, peccato che a volte non è proprio così… degli esempi: assassin’s creed brotherhood (PEGI 18+) non mi sembra un gioco così scandalosamente violento, va bene che si possono ammazzare le persone però non vedo perché un ragazzo di 14/15 anni non possa giocarci… di sicuro a quest’età si è maturi per capire che certe cose non si possono fare nella realtà ma solo in un videogioco. poi dipende sempre dal singolo soggetto, io giocavo a gta anche a 10 anni ma non andavo certo in giro a picchiare la gente o a mandare tutti a quel paese perché l’avevo sentito nel gioco… era un gioco, punto. credo che i genitori oltre a leggere le indicazioni del PEGI debbano anche valutare se è il caso di acquistare un gioco per il proprio figlio. anche perché un minimo di “istruzione” prima di fare certe cose secondo me ci vuole…

  10. Guarda, hai anche ragione sul pegi, oltre alle età che dovrebbero essere gestite meglio ci sono anche le icone, violenza nserita ovunque, basta pensare che ho visto l’icona sesso su Atelier Rorona, un J-Rpg a turni…

  11. La nintendo è sempre rimasta fedele alle tradizioni,come mai New SuperMario bros ha fatto così tante vendite?I giochi di una volta sono sempre stati i più belli,credo che The Legend of Zelda:ocarina of time,è ed resterà il più bel gioco di sempre!!!!!

  12. E per una volta mi vedete perfettamente d’accordo con voi, sotto tutti i punti di vista. Non fraintendetemi, mi piacciono anche GTA & co. ma i videogiochi “di una volta” erano proprio un’altra cosa. Altri valori, altre emozioni… i titoli che ricordo con più nostalgia sono Another World, Agony, Shadow of the Beast, Baby Joe (questo era divertentissimo all’epoca XD), Fire & Ice, Super Frog, Zool, The Chaos Engine… e poi ce ne sarebbero tantissimi altri, sono entrati nel mio cuore per non uscire più. A differenza di molti titoli attuali, che gioco volentieri ma non mi lasciano poi granché una volta finiti… peccato, speriamo in un ritorno alle origini!

  13. Secondo me il nocciolo della questione riguarda costi e investimenti.
    Microsoft e Sony (ma il discorso vale anche in ambito PC) hanno fatto (com’è naturale che sia per carità) dell’avanguardia tecnologica una bandiera e di conseguenza è normale che gli utenti si aspettino giochi tecnologicamente sempre migliori. Questo però ha un costo per chi sviluppa perchè un motore 3D di un certo livello ha un costo, come hanno un costo l’esercito di artisti che devono creare modelli 3D etc.
    Non tutti possono spendere decine di milioni di dollari per creare un videogioco e quindi da qualche parte bisogna tagliare. Evidentemente fare un gioco con grafica non al passo coi tempi ma migliore sotto altri aspetti paga di meno rispetto a fare un clone di qualcosa di già visto ma con grafica di alto livello.
    Nintendo invece non ha mai puntato ad avere le console tecnologicamente all’avanguardia ma ha legato il suo brand ad altri fattori e di conseguenza i suoi acquirenti si aspettano cose diverse.
    Negli anni 80 i team di sviluppo erano decisamente più piccoli perchè con un hardware più limitato non c’era bisogno di decine di persone solo per l’aspetto grafico, i costi erano minori (come le aspettative degli utenti) e quindi probabilmente ci si poteva concentrare di più su altri aspetti.

    Con l’aumentare del livello tecnologico infatti cambiano anche le aspettative degli utenti che danno per scontato un amento del comparto tecnico dei videogiochi.
    Questo però ha un costo di tutto rispetto che non tutti possono sostenere allo stesso modo ma essendo irrinunciabile (almeno su alcune piattaforme) porta inevitabilmente a trascurare altri aspetti.

    Col passare del tempo secondo me sarà sempre peggio perchè i costi per stare al passo saranno sempre più alti e sempre meno se lo potranno permettere.

    Succede così un po’in tutti i campi, in F1 con l’aumento del tasso tecnologico e dei costi si sono dovuti dare un limite o si sarebbero ritrovati a gareggiare in due.
    Stessa cosa in diversi sport dove il gioco al rialzo degli stipendi dei giocatori rischiava di portare allo stesso risultato.

    Sarò pessimista ma penso che prima o poi succederà la stessa cosa anche nel nostro tanto amato “sport”.

  14. Sono del ’95 e secondo me il fascino retro di alcuni giochi, magari giocando anche in 2D c’è, ma se si può avere di più perché no?
    Un gioco come Super Mario, con la trama comunque del passato ma, con una grafica e un gameplay moderno perché non dovrebbe andare bene?
    Non credo ci sia qualcuno che voglia la grafica del secolo scorso, o a qualcuno a cui non piacia la possibilità di avere un controllo quasi totale su ogni movimento del personaggio, anche perché se l’unica cosa che si vuole è una buona trama ti leggi un libro.
    Di giochi ne fanno di tutti i tipi, quindi se a qualcuno piace COD si prende COD, se gli piace GTA si prende GTA, se gli piace Super Mario si prende Super Mario, se gli piace PES si prende PES, e così per qualsiasi gioco.
    Secondo me è sbagliato lamentarsi del fatto che alcuni giochi vengono fatti perché nessuno ti obbliga a comprarli.
    Se non ti piacciono ti compri quelli che ti piacciono.

  15. Certo che leggere nei commenti gente scrive “La Nintendo 64” fa male. Cmq viva la SNES!

    Tornando ON, se mai c’è stato e mai ci sarà, analizziamo i due concetti.

    Quando una trama è semplice per me è più facile apprezzare il gameplay ed è può facile seguire tutto quanto. Una trama semplice però, per me vuol dire un qualcosa anche di profondo ma che si riesca a seguire senza dover mettersi a ragionare. Una trama che devi pensare per capirla è un fail enorme a mio parere. Ovviamente ci sono giochi in cui la trama è più o meno necessaria ed in base a questo deve essere realizzata. Quando una trama è complessa quindi, e non complicata, sicuramente sarà godibile.

    I primi Zelda avevano delle trame pazzesche per i temi che proponeva per esempio, così come i Doom la cui storia è davvero qualcosa di dettagliato, secondo me l’evoluzione dei videogiochi ha portato solo che ci sono molti sviluppatori che si limitano a fare delle storie simili ad altre già viste ma con modifiche, insomma manca l’ispirazione. Ogni tanto ci sono anche quelli che fanno storie uniche ma sono sempre più rari.

    Il secondo punto è sarebbe una cavolata risolverlo, ma è talmente facile che sicuramente non si farà. Il negoziante non deve obbligare a comprare i giochi solo alle fasce d’età giuste, nooo ancora più facile di così.

    Deve solamente dire quando un bambino di 8 anni compra un gioco 16+, per esempio, solo una cosa: “La tua mamma lo sa?”

    Se una mamma accetta che il figlio compri giochi per fasce d’età più alte e lui non sa, perchè i genitori glielo dicono, che il gioco è solo un gioco che tanto sono pupazzetti animati allora fine, è tutto apposto.

    Quando un telegiornale dirà che le mamme si sono lamentate ma che però sulla copertina c’era scritto chiaramente che il gioco è un 18+ griderò alleluja anche se sono ateo.

  16. o sono del 88 e ho avuto il piacere di gustarmi pienamente il nes e i giochi “vecchi” del calibro di
    Battletoads, codename viper , panic restaurant, Mitsume ga Tooru,Guerrilla War,super spy hunter,bomberman,little nemo,Mighty Final Fight

    e quelli da sala giochi tipo midnight wonders , cadillacs and dinosaurs(tra i mie preferiti di sempre) ,capitan commando ,Knights of The Round Arcade Game

    e non so quanti altri, qualcuno se li ricorda?
    sinceramente non capisco questo ataccamento morboso al passato se rifacessero questi giochi adesso direbbero tutti che fanno schifo e ovviamente i programmatori devono guadagnare e produrre giochi che vendano . proprio per questo motivo le console hanno un divisione dei giochi voui grafica prenditi xbox e ps. vuoi giochi divertenti prenditi il wii .ovviamente i vecchi videogiocatori sono ancora legati a personaggio quali mario kid ikarus link come i ragazzini di adesso sono affezionati a kratos dante e compagnia bella. sinceramente ringrazio infinitamente la nintendo di produrre ancora videogiochi simili per noi nostalgici ma noi finiro di ringraziare la sony per crash spyro ff 7 , oltre che ai piu recenti bayonetta ninja gaiden (credo sia l’unico titolo al mondo ad essere infinitamente figo su nes e su xbox) se rifacessero i giochi come ninja gaiden allora si ma succede 1 volta su un milione un porting del genere .

  17. Da una parte è vero che i videogiochi vecchi avevano una miglior trama e maggior spessore(mi vengono in mente le primissime avventure grafiche della Lucas e della Sierra), però è anche vero che il divertimento che procura un videogioco è direttamente proporzionato l’età… Se è più di ventanni che gioco è logico che sarà più difficile che mi stupisca o mi emozioni come accadeva in passato. Però anche in questa geneazione ho trovato dei piccoli gioielli (tipo Heavy Rain: erano anni che non mi emozionavo così per un videogioco). Però è vero anche che c’è la tendenza di riciclare sempre vecchie idee e non creare nulla di nuovo.
    Prendendo come esempio proprio proprio GTA… sono davvero tutti uguali.
    Red Dead Redemption… Fantastico gioco per carità, ma resta pur sempre un GTA ambientato nel West. Cambia l’ambientazione ma è sempre la solita solfa. Ho visto che su Metacritic GTA IV ha una media di 98 su 100… Ora, o abbiamo giocato due giochi diversi oppure i recensori di tutto il mondo si sono rincoglioniti…
    In conclusione: io rivoglio gli adventure game sulle console next-gen, figa!!!

  18. Penso che se voi foste del ’95 come me, o di un’annata prossima a questa, e non foste cresciuti a pane e Mario… credo che sareste di tutt’altro parere. Il mio punto di vista è: OK accontentare i nostalgici, creare comunque grandi platform (in SD nel 2010), divertenti e ostici allo stesso tempo.. però perché disdegnare la gente che dice “Io preferisco un Uncharted a un Mario”? Cioè, i tempi cambiano, e lo sapete.. a mio parere un brand che va avanti da 25 anni pur facendo vendite è qualcosa di esoso e esagerato. Secondo me è la novità che manca in questi giochi (non intendo il sistema di controllo, dato che Wii ha il suo controller di movimento), io penso a un Mario che quando lo vedo dico “Oh, Cristo… questo sì che è un gioco NUOVO”. Tutti gli altri “Mari” secondo me sono copie delle copie. Scusate se sono andato incontro ai pensieri altrui, ma io la vedo così :D

  19. Sono in gran parte d’accordo, il concentrarsi sulla trama o comunque sulla “maturità” di un videogame distoglie l’attenzione da ciò che dovrebbe esserne il cuore: il gameplay.
    Come ha detto lui però, case come la Nintendo (ma recentemente anche parecchi sviluppatori indipendenti), hanno ancora il culto della “vecchia scuola”.

    Però c’è da dire che la valutazione PEGI non conta niente, è data più o meno a caso.

  20. Io di anni ne ho quasi 35 e ai videogiochi ho sempre giocato. Ora so gia’ che cio’ che sto per dire suonera’ a molti di voi come una bestemmia , ma io ho sempre odiato la Nintendo e tutta la sua stirpe di pupazzi bastardi. Quando avevo 7 anni preferivo giocare a nibbler piuttosto che a supermario e non ho mai comperato ne’ un nes ne’ un supernes . Ho avuto modo di giocarci a casa di amici (negli anni 90 se non avevi uno snes eri out) e posso garantire che i giochi meno divertenti erano proprio quelli a marchio nintendo. Ho giochicchiato un po’ con le varie console sega (soprattutto il megadrive) ma della vechia generazione l’unica piattaforma che mi e’ rimasta nel cuore e’ il vecchio amiga 500. Poi perfortuna e’ arrivata la pleistescion . Io sono sempre stato attratto piu’ dalle storie dei giochi che dalle varie meraviglie tecniche come grafica e potenza. Con la generazione playstation si e’ finalmente arrivati a videogiochi coinvolgenti ed avvincenti non piu’ limitati al mero tu buono ,lui cattivo , lei prigioniera…. Certo c’e’ una differenza abissale dal primo resident evil per play 1 e mass effect , ma le basi per i capolavori di oggi sono state gettate li’. Io non credo che il problema sia generazionale e’ solo una questione di gusto personale , c’e’ chi ama i Giochi di ruolo e chi invece preferisce i platform , nessuno sbaglia e fortunatamente il mercato ne ha per tutti.
    Ricordo anche che i giochi di una volta (i tanto amati giochi in 2d) erano di una difficolta’ quasi insostenibile . Ho dovuto aspettare di avere un MAME per poter vedere la fine di black tiger perche’ quando ero bambino mi risultava impossibile arrivarci in fondo. Per quel che riguarda poi il discorso del PEGI io son sempre stato contrario a limitare le cose . Noi da piccoli il pegi non lo avevamo e sia in televisione che nei videogiochi potevamo vedere cio’ che ci pareva e non mi pare che la mia sia una generazione di disadattati o serial killer . Sono molto piu’ rincoglioniti e stronzi i bambini di oggi (e io faccio il maestro quindi lo so per esperienza ) rispetto a quelli di una volta.

  21. ha perfettamente ragione, io ricordo ancora quando i miei genitori fecero storie per comprarmi GTA San Andreas e quanto alla fine, dopo avermelo preso, si arrabbiavano vedendomi divertire a squartare le prostitute con la motosega XD Ma la differenza tra genitori come i miei è quelli descritti dall’utente è abbastanza grossa, i miei sono stati presenti nella mia vita ed educazione, sapevano ke stavo solo giocando, mentre quegli altri sono persone che coi soldi pensano d comprarsi i figli o d non farli lagnare non pensando che certi giochi se hanno 1 limite d età è xk possono danneggiare la crescita morale dei ragazzini. Certi gioki non sono assolutamente da condannare xk impersoni 1 cattivo e lotti contro il bene, son da mandare a quel paese i genitori ke non controllano ke l’uso d questi gioki da parte dei figli sia corretto

  22. Sono un ’97 e devo dire che a me i giochi retrò piacciono un mucchio… se avessi un NES un SNES un N64 eccetera sarei contentissimo di giocare ai vecchi titoli!!! mi piacciono molto i giochi di Mario!! Però mi piacciono anche alcuni giochi nuovi… Ma dai però i genitori devono stare attenti al PEGI… se ce l’hanno messo avrà uno scopo… istigano alla violenza!
    il mio massimo PEGI è stato 12+ di un gioco preso tre giorni fa (DQIX) e prima era stato 7+ con The Sims 2… Diciamolo… La Nintendo magari punta solo a soldi facendo remake di vecchi giochi ma se lo fa puntando a soldi vuol dire che piacciono e sarò lieto di comprare i giochi se sono belli, anche se sono fatti a scopo commerciale… Poi ragazzi è logico che loro ci devono guadagnare se lo fanno facendoci anche divertire buon per loro! E per noi anche!

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