La ricerca della Sensitività

Sin dall’alba dei tempi, uno dei grossi crucci del vasto popolo videogiocante è stato far funzionare a dovere il proprio mezzo di controllo, la periferica di input, il joypad. Di fondamentale importanza quanto il gioco o la console, è il nostro linguaggio nel rivolgerci al videogioco, lo stilo con cui tracciare le righe delle storie ed avventure che interpretiamo.

Negli anni si accumula una grande manualità con i più svariati tipi di controller, tuttavia alle volte bisogna tener conto di un infido singolo valore modificabile tramite software, che può facilmente rappresentare la differenza fra la vittoria e la sconfitta..

Capita spesso che nei giochi passi inosservata all’utente distratto una certa schermata delle opzioni, dove è possibile trovare alcune opzioni di customizzazione dei controlli, fra cui appunto l’oscuro valore relativo alla Sensitività, o Sensibilità.

Come tutti sanno, si tratta del grado di risposta del gioco ai nostri comandi tramite gli stick analogici: maggiore il valore impostato, maggiore la velocità di spostamento del nostro mirino/cursore/puntatore su schermo, e impostarlo a dovere è tutt’altro che semplice.

Innanzitutto, come si fa a stabilire qual è il valore giusto? E’ addirittura possibile trovare un valore medio indicabile come “standard” per milioni di persone?

Il più delle volte il gioco propone un tranquillo valore medio, intorno al 5 su una scala da 1 a 10. La maggior parte delle persone gioca tranquillamente come consigliato dalla software house, senza porsi troppi problemi e cercando di affrontare ciò che il gioco gli tirerà addosso così com’è pre-impostato.

Tuttavia, quando ogni altro stratagemma fallisce, il fare casino con le impostazioni può rivelarsi l’unica soluzione. E quindi ecco che sorge il terrificante dilemma: di quanto la aumento? Eh si perché poi si mette in discussione tutto ciò che si ha fatto in precedenza: fino a prima si era convinti di stare giocando bene, magari ad un livello accettabile o per lo meno dignitoso, mentre il dover ricorrere a questo genere di modifiche ci fa chiedere “Ma quindi non avevo capito un cazzo?”.

Stesso discorso per le partite online.

Quante volte ci è capitato di chiederci domande esistenziali come “Ma come cribbio ha fatto quello!?” oppure “Ma perché quello va così veloce? Bara?” oppure ancora “Ma perché sono così scarso!?”, e inevitabilmente quasi ognuno di noi ha cercato la propria risposta nei valori di sensibilità dei comandi. E solitamente, il cambiamento è un vero e proprio trauma.

Nel corso delle prime sessioni di gioco post-cambiamento si tende a cercare di capire la reale entità della differenza, spesso giungendo a tristi conclusioni: così è troppo, così è ancora peggio, così è un casino, e quindi facendo ritorno alla schermata delle opzioni con l’idea di riportare il valore al suo predefinito.

Ma ecco che in noi si mette in moto il senso di colpa.

Se 10 è più veloce, perché non dovrebbe essere meglio? Se i giocatori più Pro sono capaci, perché io non dovrei riuscire? SONO IO ALLORA CHE SONO COSI’ SCARSO?

E quindi via, si rimette il cursore al massimo e ci si lancia nuovamente all’assalto, forti delle teorie dell’evoluzione Darwiniana, convinti che se sono i più svelti a sopravvivere, non c’è tempo da perdere..

Voi come vi relazionate con la sensibilità dei controlli? La pensate come il buon vecchio Charles o stoicamente combattete in nome dei difensori dello slow-playing?

Prova a cercare ancora!

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