Come avrete già visto dall’immagine, oggi si parla di cazzate.
Nude e crude.
Perché chi conosce e frequenta il mondo dei videogiochi come tutti noi, sa che prima o poi le cazzate salteranno fuori.
Spesso escono dalla propria bocca, molto più spesso dalla bocca degli altri, ma chiunque si sarà reso conto di aver detto una minchiata prima o poi.
Mi è capitato infatti di riprendere in mano, anzi di riprendere in lettore mp3, alcune puntate di solamente qualche mese fa (aprile-maggio più o meno) di diversi podcast italiani, GameFathers compreso, per il solo gusto di riascoltare le previsioni riguardo l’E3 2014, il periodo dell’anno a dir poco CRUCIALE per il settore.
Provateci anche voi e ridetene a più non posso.
Perché i podcast in queste occasioni si possono racchiudere in 3 tipologie:
I Podcast istituzionali
Quelli legati a testate del settore, i cui componenti parlano (più o meno giustamente) da “esperti del settore” e come “persone informate sui fatti” prima che la plebe possa accedere a determinate informazioni. Fanno i fighi, ti fanno capire cose senza mai sbilanciarsi, lanciano l’amo… capisciammè… ma poi non possono parlare per filo e per segno, perché si ritrovano con le mani legate da (forse) accordi di non divulgazione o semplicemente perché anche loro non sanno un cazzo esattamente come noi.
Provate a riascoltare e sentirete che boiate sono state sparate.
I Podcast cazzari.
The GameFathers in primis. Composti da gente appassionata e che non lavora nel settore. Spesso si fanno ipotesi sull’immediato futuro, ogni tanto ci si azzecca, altre volte no. Ma che se riascoltati mi mettono di buon umore, perché dimostrano come la gente speri in qualcosa che dopo le conferenze viene poi matematicamente confutato. Io stesso mi metto in prima linea fra queste persone, perché non ho il dono della preveggenza e non vesto nemmeno i panni dell’insider. Mi piace far ipotesi, godo quando vengono confermate, mi faccio una risata quando mi rendo conto delle stronzate che sparo. Come quando fui sicuro dell’indubbia qualità del Kinect nel momento della presentazione di diversi anni fa.
I Podcast vie-di-mezzo. I transessuali del podcast.
I podcast composti cioè da quella razza di videogiocatori che più “mi sta qua”.
Quelli che vogliono cioè impostarsi come cazzari, ma tirandosela come se fossero i figli di Miyamoto, e che appena qualcuno la pensa diversamente o (peggio ancora) fa notare le stronzate che sparano, si ergono ad esperti conoscitori della materia videoludica in ogni sfaccettatura. Guai ad ammettere di non sapere un cazzo di videogiochi simulativi o di strategia.
Bisogna sapere tutto di tutto.
O quantomeno bisogna far finta di sapere tutto di tutti.
Minchia.
Per fortuna si parla di videogiochi e non di economia o di politica estera.
Cristo…
Take it easy….
ed aggiungo infine la categoria I podcast annoiano Dino95, che grazie al suo commento ha innalzato lo spirito dell’articolo.
Oh, ma nessuno che abbia capito il vero senso per cui è stato pubblicato questo articolo!
Ma era banale che l’unica risposta corretta era: “Diverse tipologie di podcast? Perché ne esistono altri oltre a The Gamefathers?”
Lo avevo detto io…un buco nell’acqua.
Niente, tocca inventarci un’altra iniziativa per regalare la PS4 ad un ascoltatore.
Farenz, per curiosità, che podcast segui solitamente? So che segui anche tu ringcast, anche altri?
i podcast mi annoiano. Aggiungi questa categoria
per me sono interessanti, ma sono sempre troppo lunghi e finisco per non avere mai tempo per ascoltarli
OT: io sto ancora ridendo per la foto… ahahahahahaha
Diamine… Ora non so se è una banalissima foto cazzona messa così per fare, o se c’è un senso buffo nascosto che non capisco e che mi vergogno a chiedere. Maledetti instillatori di dubbi.
Crescendo s’impara.
Almeno credo.
Ma, un esempio di Podcast via-di-mezzo?
Secondo me la peggiore é l’ultima categoria proprio perché si atteggiano a fighi dei cazzoni. Voi almeno ne siete consapevoli.. ;)
Che poi Farenz, lavorando alla Sony ogni tanto potresti anche darci qualche esclusiva!
Dalla foto pensavo si parlasse di qualche gioco masculo-simulativo del Viperfritz.
Per ora seguo solo Gamefathers che alcune volte mi ha risollevato alcune tristerrime giornate e lo seguo sempre volentieri e Ringcast del buon Gatsu che spesso racconta com’è lavorare all’interno di una software house (di Helsinki, magnifica città popolata da stupende bionde).
Farenz hai lanciato il sasso….potresti fare un esempio dei vari podcast?
io personalmente ascolto i podcast al buio a letto, quindi li chiamo i dreamcast.
un po’ come facevano anni e anni fa i nostri nonni e genitori prima d’andare a dormire ascoltavano quello della radio.
il podcast mi piace perche molto spesso capita di sentirvi molto più naturali e critici e senza peli sulla lingua, mentre rispetto alle live vi contenete un po’ di non dire certe affermazioni e pareri. (almeno è quello che noto io).
Quando non sento musica, mi capita di seguire podcast cazzari perchè, anche se interessanti, quelli troppo seri non sono comodissimi da seguire quando stai alla guida o sei in giro col fido lettore mp3.
Generalmente salto qualsiasi podcast tratto da programma radio (con eccezioni come quello di SeiUnoZero con Lillo e Greg, anche se non lo ascolto integralmente ma giusto eventuali scenette divertenti) e quelli amatoriali in cui mettono brani musicali (non si capisce bene per che motivo).
Come credo tutti, prediligo programmi che si svolgono in tempi molto contenuti (20-30 minuti come l’audio estratto dai video di Totalbisquit), con rarissime eccezioni generalmente di argomento non videoludico (tipo l’audio estratto dai Drunken Peasants, di cui in ogni caso mi salto la “posta”).
Io amo wiskast, salvo ringcast per il doc manhattan (ma ascolto solo i giochi giocati) e credo che ad outcast siano davvero bravi. Voi state diventando un pò ripetitivi, non riesco da mesi a fare l’ascolto intero, spero al più presto in una nuova puntata con gli ascoltatori: nuova linfa vitale!! Per quanto viperfritz sia un bravissimo conduttore!
Rileggo spesso le riviste del settore che ho comprato negli anni proprio per il piacere di scoprire quale testata è stata pagata profumatamente per recensire positivamente una cosa orrenda.
Questo articolo mi fa ripensare a quelle puntate di The Gamefathers che ho ripescato quest’estate,in cui avevi affermato che non avresti comprato PS Vita e il Wii U al lancio! XD
P.S
Per quanto riguarda quello che dici a proposito dei podcast transessuali ,forse è colpa dell’internet, non lo so, ma quel tipo di atteggiamento lo ritrovo sempre più spesso, in luoghi in cui sinceramente non ne vedo la necessità (come uno spazio dedicato ai videogames). E’ un pò triste,ma mi sa che questo è l’atteggiamento che va di moda…
Io ascolto solo podcast con il mio Iphone. non solo di videogiochi, la musica mi annoia, mentre adoro sentire la gente parlare di argomenti interessanti. Per i Videogiochi i miei preferiti sono senza dubbio Gamefathers e Outcast, seguiti da Wiskast, Ringcast e da poco ho scoperto anche Freeplaying, sono un po’ cazzoni ma alla fine è divertente ascoltarli. Di recente anche Multyplayer ha messo i Pausa caffè come podcast ma l’audio è orripilante. si fa fatica ad ascoltarli.
Come ho suggerito più volte, anche tramite email, se fossi in voi caricherei anche le “live” come podcast. io vi ascolto allo stesso modo: iphone in tasca e cuffie nelle orecchie… solo che youtube ciuccia un sacco di batteria e non permette di spegnere lo schermo, quindi a volte il telefono recepisce dei “falsi comandi” mentre è in tasca.
io ascolto solo voi e i wiskast, qualcuno ha consigli ?
sempre pod comici diciamo :D