Come alcuni di voi sapranno, due giorni fa sono stato invitato alla presentazione ufficiale di Catherine, titolo finalmente approdato anche nei nostri lidi italiani.
Alcuni fra voi l’han già giocato, come Drom, in quanto mesi fa arrivò nei nostri negozi in versione import. Ora esce la versione “ITA” vera e propria (identica a quella import, libretti e cover a parte).
Non nascondo che inizialmente, non mi ero interessato al titolo.
Dopo l’uscita, proprio grazie ad alcune chattate con Drom durante l’anno passato, di fronte alle sue magiche parole “è buon un puzzle game”, ecco che il mio interesse è cresciuto a dismisura.
Il caso voglia che mi abbiano chiamato per questa prova e che quindi abbia avuto l’opportunità di testarlo con mano.
Che dire? E’ un titolo assolutamente fuori di testa.
Sono due titoli fuori di testa, in quanto Catherine si svolge sotto due piani di gioco completamente diversi.
Non voglio spiegarvi nulla di preciso, anche perchè per farlo dovrei spoilerare alcune parti del gioco fondamentali.
Sappiate in pratica che, nei panni di Vincent, vivrete metà gioco all’interno di livelli puzzle abbastanza impegnativi man mano che si prosegue,mentre l’altra metà è un gioco che oserei definire “social” in quanto dovremo parlare con amici, bariste, ubriacarvi, rispondere a messaggi, mail ed inevitabilmente le nostre scelte andranno a modificare il corso degli eventi, nonchè il finale stesso del gioco.
E’ un titolo per tutti? non credo proprio.
Tuttavia per chi odia le giapponesate estreme, tra cui me stesso, stia attento.
Non nascondo che QUESTO fu il motivo del mio disinteresse iniziale. Troppa giapponesità mi fa veramente vomitare.
Esistono però eccezioni, ed è per questo che consiglio di dare una chance a Catherine, perchè la trama di base al gioco stesso è molto coinvolgente.
Ed è qui che mi collego alla domanda che vi vorrei porre.
Vi è mai capitato di non cagare di striscio un gioco X perchè appartenente ad un genere a voi non proprio congeniale, ma che poi… una volta provato… sia diventato per voi una droga?
Da videogiocatore nato su console non riuscivo mai a capire il successo del genere degli strategici in tempo reale fino a quando non feci qualche partita a Starcraft e Zeus Il signore dell’Olimpo. Quante ore di gioco che ci accumulai sopra!
tutti quelli di calcio :D e sport in generale
rimango della mia opinione su quelli del calcio, ma devo dire che dopo aver provato qualche gioco di rally mi sono ricreduto sul genere automobilistico, ultimo aquisto dirt 3
Sinceramente mi piacciono molto gli anime ma provando il gioco da un mio amico dall’inizio della storia, bhè direi che il titolo in se per se è interessante però nn mi da di nulla, il gameplay è carino xò credo che possa diventare frustrante. In sintesi innovativo ma nn emozionante, se fosse stata accompagnata alla trama convolgente anche un gameplay diverso forse lo prenderei… per il momento sto rigiocando ai miei ben amati vecchi capitoli a cui sono affezzionato (vedi capcom con Devil May Cry o Resident Evil sperando che i prossimi capitoli per entrambi siano interessanti). Cmq quoto Marcovalpe87 pensavo anche io che io giochi rts nn fossero per me, vai a vedere poi che passo almeno un ora al giorno su Starcraft 2
Si il calcio all’epoca GIG tiger lo adorato con un giocone (soccer qualcosa).
Certi sportivi.
E poi tanti altri non c’è ne sono o non mi vengono in mente, daltronde mi piacciono un pò tutti i generi.
a me è capitato con LEGO INDIANA JONES, CROC e CROC 2… per tutti e 3 il pensiero è stato lo stesso: “che cavolata, sarà il solito gioco del cazzo per bambini”…e invece una volta provati (specialmente CROC e CROC 2) me ne sono innamorato