Grafica sempre piu’ pompata, servizi piu’ social che mai, televisione, porno, sharing e budget di centinaia di milioni sono quello che ci si aspetta dalla prossima generazione, sono i fronti in cui le ammiraglie Sony e Microsoft si daranno battaglia… ma c’e’ un altro fronte, importante per me, nel panorama videoludico di cui tener conto…
il panorama degli sviluppatori Indie
Io vi faccio una confessione, fino ad un anno e mezzo due anni fa ero un totale ignorante a riguardo, la mia idea di gioco indipendente si limitava alla mod di Holly e Benji in PES poi, forse grazie a Steam o grazie a qualche esperienza qua e la la mia visione si e’ ampliata permettendomi di giocare a delle vere e proprie perle.
Com’e’ la mia idea oggi rispetto ad una volta? Completamente cambiata, oggi penso che l’indie sia di un importanza tale da poter cambiare gli equilibri di gioco, un mercato parallelo a quello multimilionario che garantisce nuova linfa, nuove idee e nuovi sviluppatori da cui tratte tutto il beneficio possibile.
Uno di questi “nuovi sviluppatori”, anche se proprio non nuovissimo, e’ Jonathan Blow, alcuni lo ricorderanno per Braid e altri per la sua piu’ recente apparizione alla conferenza di presentazione della PS4, con il suo nuovo “The Witness”
Ho scelto di parlare di lui perche’ in un video rilasciato di recente, ovviamente per sponsorizzare il suo gioco, ha parlato anche della sua esperienza come sviluppatore indipendente ed il perche’ della sua scelta di esserlo
Intanto vi posto il video e riprendero’ il discorso dopo… scusate ma non l’ho trovato con sottotitoli in italiano
Piu’ che le spiegazioni sul gioco in se, che per gli amanti come me dei puzzle game sembra gia’ piu’ che consigliato, volevo approfondire il discorso riguardante la sua scelta di lavorare come indipendente e la sua collaborazione con Sony (ricordando che The Witness e’ esclusiva temporale).
I punti salienti del video sono
– Non hanno bisogno di rincorrere alti profitti se non necessario – ovvio, cercano il guadagno come tutti ma non si adattano alla massa per il vile dio denaro
– Non sono indirizzati o frenati da un publisher – possono sviluppare quel che vogliono senza limitazioni di alcun genere, quando sei sotto ad un publisher e il tuo progetto e’ troppo “folle” lui ti stoppa o addirittura ti costringe a lavorare su progetti non tuoi
– L’obbiettivo e’ creare un gioco per il giocatore, non avendo legami con nessuno sono liberi di fare quel che gli pare e come gli pare percio’ la preorita’ e’ pensarla dalla parte dell’acquirente, cercando di creare il meglio che possono senza compromessi con tutti i mezzi che hanno.
Io apprezzo questa nuova linfa videoludica proprio per i motivi sopra citati, nuove idee senza limiti o imposizioni che si vanno a scontrare con una standardizzazione sempre piu’ radicata in pochi generi, diciamo in “prodotti sicuri”… sono sempre piu’ convinto che in futuro ci saranno molte idee nate in ambiente indie “rubate” dalle grandi produzioni, ma non pensate male, sarebbe un bene, tutto il sistema ne gioverebbe.
Ora la palla passa a voi perche’ sono proprio curioso di sapere la vostra opinione a riguardo…
Nella prossima gen., almeno agli inizi, le mentalita’ sono gia definite, da una parte c’e’ PS4 che favorisce gli sviluppatori come Blow aprendo le porte del loro sistema facilitando e agevolando il tutto e dall’altra c’e’ Xboxone che, come dichiarato di recente, rendera’ ancora la vita difficile a questi sviluppatori, costringendoli a fare contratti coi publisher (o con MS stessa) per poter pubblicare da loro… in definitiva MS annulla una delle basi fondamentali del discorso di Blow, la liberta’ di espressione senza forzamenti di alcun genere da parte di chi paga.
La mia opinione a riguardo penso che a sto punto l’avrete capita ma senza scatenare l’oramai tipica cadenza “xboxone merda, fail totale MS” o roba del genere ditemi, voi cosa ne pensate dell’indie in genere e quanto per voi potra’ influire in futuro anche riguardo le vendite delle prossime console?
Se parliamo di indie e console, o vendite, perdiamo l’essenza stessa di questi tipi di prodotti ossia il fatto che sono fatti col cuore, con la passione e dove il lucro è solo un secondo fine.
E’ lo stesso principio di una produzione artigianale; molto spesso troverai una qualità del prodotto maggiore rispetto ad una produzione di massa, anche se realizzata con gli ultimi ritrovati della tecnica.
Inoltre non è necessario lavorare per una grande azienda per avere grandi idee e capacità
si e no, nel mondo videoludico il lavoro “artigianale” ha anche il vantaggio di portare aria fresca ma a prezzi estremamente convenienti… nel mondo extra ludico un prodotto artigianale ti costa anche 3 volte tanto
“c’e’ Xboxone che, come dichiarato di recente, rendera’ ancora la vita difficile a questi sviluppatori, costringendoli a fare contratti coi publisher (o con MS stessa) per poter pubblicare da loro… in definitiva MS annulla una delle basi fondamentali del discorso di Blow, la liberta’ di espressione senza forzamenti di alcun genere da parte di chi paga.”
E questa informazione viene da…?
Al contrario, il capoccia di xbox, Don Mattrick ha dichiarato a kotaku:
“We’re going to have an independent creator program … We’re going to sponsor it. We’re going to give people tools. We’re going to give more information … That is something we think—I think—is important …. That’s how I started in the industry. There’s no way we’re going to build a box that doesn’t support that.”
Quindi il flame su MSFT possiamo sorvolarlo oggi, spero…
Source: http://kotaku.com/microsoft-vows-to-support-indie-developers-on-xbox-one-510129167?
questa informazione viene da tutte le parti, se cerchi info sui giochi indie su Xboxone praticamente ti compare ovunque, sia su siti illustri italiani che stranieri
se vuoi pubblicare il tuo gioco da loro devi stringere un patto con un publisher che generalmente detta le sue regole, se no puoi decidere di affidarti a MS come si fa oggi con la 360 pagando 10.000 dollari di tasca tua… cosa non proprio simpatica per chi di soldi ne ha pochi
la notizia riportata da te e’ vera, una dichiarazione recente, nata soprattutto per pararsi il culo vista la valanga di critiche a riguardo, riportava una serie di tool offerti da MS per la creazione di giochi indipendenti… ora non si sa che tool siano o che valore abbiano, la cosa che ancora viene criticata a MS e’ per l’appunto il fatto di non poter essere veramente indipendenti, o avere un publisher alle spalle o pagare loro, e se il gioco non gli aggrada possono anche negarti in ogni caso la pubblicazione, esattamente come, ripeto, e’ ora con 360
@lodoss: Ma non è che abbiano detto chissà che, il punto focale rimane che gli sviluppatori indipendenti devono passare da loro e che creeranno una sorta di piattaforma a parte per consentire lo sviluppo di questi titoli. Più che aiutare a me sembrano delle paraculate con tanto di paletti…
Mi sa che sei poco informato al riguardo…
Penso si riferisse a questo articolo: http://multiplayer.it/notizie/118890-gli-sviluppatori-indipendenti-non-potranno-autoprodursi-per-approdare-su-xbox-one.html
Che poi nulla di nuovo prima c’era xna ora ci saranno altri tool rimane il fatto che produrre per console microsoft é dispendioso e che devi sottostare a un publisher, hai piú libertà a lavorare su wii u come indie ed é tutto dire data la mentalità un po’ chiusa di Nintendo
Speriamo davvero che sempre più produzioni indie arrivino sulle nostre cosole per tutti i motivi che Lodoss ha già citato. Volete mettere la soddisfazione scovare qualche piccolo capolavoro che vi faccia divertire ed emozionare spendendo neanche 10€ !!!!! Già ora, mi sembra, sul PS Store hanno aggiunto una sezione per gli indie, x cui il supporto da Sony è già conclamato…ma nn sapevo che la Microsoft adotasse una politica così aggressiva nei loro confronti… ennesima zappata sui piedi?? XD
Il GROSSO limite dei giochi indie è di essere usufruifili al grande pubblicio solo tramite DD. Il che ne limita l’appeal per molta gente, me compreso. Facessero almeno qualche collection su disco con i migliori esponenti dell’anno io di sicuro non mi esimerei dall’acquisto.
il discorso e’ questo, in DD se hai la piattaforma puoi distribuire il tuo gioco worldwide senza spese aggiuntive, su disco ci sono processi lunghi e costosi, soprattutto perche’ in DD alla fine vendi al dettaglio, su disco produci anche gli invenduti, i giochi che restano a scaffale
probabilmente, anzi, sicuramente se non ci fosse stato il DD di queste perle ne sarebbero uscite veramente poche e probabilmente solo in una regione
Beh per essere pignoli non sarebbrero uscite su console, non è che non sarebbero uscite a prescindere, purtroppo questa è la conseguenza del fatto che il DD su console è all’età della pietra in termini di servizi, di prezzi, di quanto sia seguito e di quanto sia accessibile agli sviluppatori.
Internamente ad una console hai un unico market di riferimento, spesso senza che quello jap/ame/eur siano manco gestiti allo stesso modo, che poi è il motivo per cui steam ha dei prezzi concorrenziali, ovvero perchè su pc ha della concorrenza a cui far fronte il che si traduce in vantaggi per noi.
Secondo me, invece, il DD è l’unico modo che hanno per rendere il più appetibili possibile i giochi indie…Guarda la collector in HD con Flow,Flower e Journey ancora adesso a 25 sterline su amazon uk…presi sul PSN ad un terzo del costo del gioco scatolato. Da persona amante dei giochi scatolati (per collezionismo) comunque sia non ho assolutamente problemi e prendere i giochi indie in DD, perchè sono ad un prezzo sicuramente vantaggioso
invece io non mi sono ancora aperto al mondo indie causa il sistema di distribuzione e pagherei volentieri anche qualcosa in più per averlo su disco. Ovvio che per loro, piccole case di sviluppo con poco dinero sonante, faccia comodo questo sistema (l’unico che possono permettersi direi). Ma il loro mercato potenzialmente potrebbe essere moolto più grande.
Ma la versione su amazon uk è quella import americana, in europa non è ancora arrivata e arriverà a giugno, già prenotata a 20 euro su amazon.it personalmente, e costa 20 euro al day1, tra un pò di tempo si troverà anche a molto meno, basta pensare all’orange box che si trova facilmente sui 5 euro
Ti dirò che in questi giorni sto iniziando a interessarmi seriamente al mercato indie,e ho scoperto che ci sono veramente una miriade di giochi fantastici,che anche per il semplice fatto di essere nuovi mi ispirano molto di più dei classici giochi famosi.
Purtroppo non posso acquistarli tutti,anche se quel dannato steam continua a tentarmi con i suoi sconti.
…e magari trovi sviluppatori, come gli italianissimi di Anna, che dopo aver visto che il loro prodotto è andato bene, col ricavato lo hanno migliorato e ridistribuito….ovviamente gratis a chi già ce l’aveva, per poter offrire l’esperienza di gioco che volevano dare fin dall’inizio ma che non hanno potuto per mancanza di fondi
BRAVI!!!
Fino a qualche tempo fa pensavo come i vecchi giochi fossero sviluppati molto meglio nei particolari e divertivano di più rispetto ad alcuni titoloni presenti sul mercato adesso, nonostante avessero meno hardware a disposizione, meno soldi avevano quel non so che di magico che ti incollava ore davanti ad uno schermo.
Poi ho visto gli indie e mi sono in parte ricreduto, ho ritrovato alcune delle cose che mi piacevano nei vecchi giochi, tipo una meccanica semplice di gioco che però é divertente, come la prima volta che ho giocato a world of goo, o a braid, la gioia di giocare un platform alla vecchia, difficile ma molto preciso, con super meat boy o vvvvvv, poi ci sono quei titoli sperimentali alla minecraft per intenderci.
Qualche giorno fa, approfittando del bundle ho acquistato i diari di Jordan Mechner e li ho letti ed ho scoperto come lui lavorasse da indipendente e di come da solo avesse creato storia, musica e grafica sia di karateka che di prince of persia, il primo in maniera totalmente indipendente, il secondo da indipendente ma lavorando per la bröderbund.
Questo mi ha fatto pensare che una volta più o meno tutti i giochi erano indipendenti, e se uno voleva fare il botto doveva avere o un idea geniale, oppure creare un gioco perfetto sotto tutti i vari particolari.
Ecco il legame che mancava, ecco perché molti giochi indipendenti sono cosí innovativi e diversi dai soliti spara spara spara, nasconditi, ricaricati, spara spara spara.
Se interessasse i diari sono comunque reperibili qui: http://jordanmechner.com/old-journals/
Lodoss sai cosa penso dei titoli indie, imho sono sia una rampa di lancio sia un contesto di sviluppo libero dalle catene dei publisher che consente agli sviluppatori di lavorare molto meglio. Mi spiace che Microsoft non abbia ancora capito che queste realtà debbano essere aiutate e lasciate libere da vincoli e cavilli di marketing, un plauso invece a Sony e Nintendo che hanno aperto le loro console a questa realtà che prenderà sempre più piede imho con il passare degli anni.
Quello che dice nell’intervista Jonathan è tutto vero, anche quello di cui parli tu, ma secondo me la verità sui publisher che ne esce fuori è errata. In effetti è vero che a volte i publisher o se vogliamo i “capoccia” spingono per ottenere determinati risultati, quindi in nome del Dio Denaro (DD??!) creano spesso problemi come ad esempio l’uscita di giochi incompleti o robe simili. Però allo stesso modo è vero che quando il capoccia è competente e capace allora è un bene che il Dio Denaro riesca ad essere convogliato in un unico progetto, questo è l’unico modo per avere giochi tripla A di un certo livello tecnico.
Ci sono molte persone che dicono di poter fare a meno di questi giochi tripla A, dicendo che con indie fatti bene la loro “fame di videogiocatori” viene egregiamente saziata, ma personalmente nonostante anche io apprezzi molto gli indie di qualità, non riuscirei a prescindere dai Tripla A fatti bene.
L’indie è ciò che terrà l’industria sempre adatta a tutti qui giocatori che di dlc, online pass e giochi fotocopia ne ha piene le scatole. Io ora mi sto divertendo come mai prima con un gioco indie gratis, fatto da due fratelli e in sviluppo da anni , che reputo il gioco piu grande e complesso mai concepito, dwarf fortress.
Io personalmente investo molto in questo tipo di produzione, supportando su Humble Bundle o direttamente alla fonte Kickstarter, in quanto il gioco indie è il dove effettivamente debba andare il futuro dei videogiochi, per quanto mi riguarda sia in termini di qualità di sviluppo, che ti attenzione che ci viene messa.
Produzioni slegate da grandi donatori che impongono determinate scelte, in cui tu supporter hai un canale diretto con lo sviluppatore, canale che, se le tue argomentazioni sono valide, ti permette di cambiare aspetti del gioco con altri migliori.
Il produttore che prende i soldi direttamente dal cliente, saltando l’intermediario che al momento è la figura che rovina l’ambito videoludico, edulcorando il prodotto finale.
apprezzo i giochi indie , mi piacciono perchè hanno stile e spingono i giocatori verso nuovi gameplay dove non è necessario avere un fucile d’assalto e ammazzare qualcuno, però per quanto siano piacevoli da giocare perdono in un aspetto che per me è imprescindible in un gioco : la longevità
ovviamente visti i budget piccini è il parametro più carente (per quelli che ho provato) che però valuto molto attentamente quando acquisto un gioco.
bravissimo!gli indie sono quasi gli unici che hanno capito che lo stile ha più importanza della grafica e che il videogioco può andare oltre la frenesia e l’adrenalina per emozionare chi gioca! io spero vivamente che non solo gli indie restino indi ma che anche grandi publisher si aprano un po’! Mi spiego: mi è piaciuto tantissimo il lavoro di far cry blood dragon, con 15 euro mi sono portato a casa un gioco divertentissimo che mi ha tenuto incollato 13 ore, hanno avuto le palle di rischiare grosso utilizzando un brand così famoso per un titolo assurdo e rischioso, lo hanno curato maniacalmente e offerto a un prezzo appetibilissimo e sono stati ripagati alla grande..le nuove architetture mi fanno ben sperare per il futuro!
se volevano rischiare grosso non ci avrebbero attacco in parte la scritta “Far Cry”… Cioè dire che Ubisoft con Blood Dragon ha rischiato grosso è come dire che Activision rischia col prossimo CoD perchè non lo ha chiamato Modern Warfare 4.
Questo a prescindere dal fatto che Blood Dragon ce l’ho sulla lista delle cose da comprare appena possibile
il gameplay è identico, si tratta di giocare allo stesso gioco ma con texture o oggetti diversi..se non l’avessero chiamato così chissa quanti avrebbero detto “cattivoni ci prendete in giro!1!1!11!avete rimaneggiato far cry 3 per spacciarlo per un gioco nuovo! e no no no! e no no no!!”..per me hanno fatto bene a sfruttare il nome e sono stati furbi con la storia del pesce di aprile…per come puntano sul sicuro i publisher in questo periodo ammetti che è stato un mezzo miracolo far saltare fuori un gioco con quelle premesse!
compralo assolutamente, mi ha fatto morire dal ridere!
Curato maniacalmente è una parola grossa. Il tutto si riduce a liberare gli avamposti presenti nella mappa e affrontare quelle poche missioni davvero rappresentative degli action anni ’80, ma che si contano sulle dita di una mano se escludiamo la liberazione di ostaggi e la caccia (di cui ho trovato interessante solo la missione acquatica, per non spoilerare troppo). imho avrei fatto un dlc meno free-roaming e con livelli veri e propri per garantire un adeguata cura nei particolari e non trasmettere quel senso di dispersione che il gioco da a partire da un certo punto.
C’è da dire una cosa però, ovvero che per essere svillupati da team di 2-5 persone generalmente viene fatto un lavoro davvero molto buono, quando invece produzioni più blasonate, magari con un gruppo di persone di 10 volte tanto, difficilmente raggiungono una qualità proporzionalmente comparabile.
Personalmente tra un triplaA che ha fatto n episodi, tutti dal combat ripetitivo e/o con gli stessi errori mai sistemati dal primo capitolo e un indie che abbia qualche difetto, mi sento di essere meno critico sul secondo che ho ottenuto magari per 10€ o meno e che in ogni caso mi ha divertito a lungo, mentre viceversa su di un gioco che mi richieda 70€ non faccio passare niente o quasi, perchè giustamente mi aspetto un certo livello produttivo per cui mi stai facendo pagare 7 volte tanto.
è un gioco da 15€, non puoi pretendere più di 7 ore di missioni principali,io girando un po’ sono arrivato a 13..poi parlavo del doppiaggio italiano molto bello, delle musiche dei power glove, delle cutscene e delle citazioni..quelle sulle MTNT più di tutti! è vero è dispersivo, ma quello è lo scopo delle missioni secondarie..l’unica cosa che non mi è piaciuta è stata la colorazione della vegetazione che rendeva tutto molto piatto e confuso
Per quanto riguarda gli indie, ben vengano. A parte quando propongono titoli come Protheus a prezzi assurdi se paragonati a ciò che offrono. Non basta un’idea per fare un bel gioco, devi anche dare il giusto valore a ciò che proponi. Non dico regalarlo, ma neanche avere la presunzione di aver creato una genialità da spacciare come tale.
Per quanto riguarda Microsoft, che novità! Se vuoi un esempio di come vanno le cose per i Live Arcade, leggi cosa hanno dovuto fare (e sopportare) gli Oddworld Inhabitants per ottenere il permesso di pubblicare New n Tasty su 360 (e non è detto che sia finita qui). Parliamo di uno dei team che nella scorsa generazione realizzò due giochi in esclusiva per Xbox, mica gli ultimi degli stronzi.
ht tp://www.oddworld.com/2013/04/oddworld-and-the-xbox-360-2/
Mamma mia, il più grande della Oddworld fu quello di andare con la Microsoft a tal punto da rischiare il declino, però meno male che adesso piano piano incomincia a risollevarsi. Per quanto riguarda l’articolo Lodoss io spero vivamente che il mercato indie in futuro possa avere una presa sul mercato della massa.
Ma infatti prima che venissero annunciate Xboxone e pleistescion quattro, le conversazioni sulla next gen erano monopolizzate dall’arrivo di console non convenzionali che avrebbero tratto la propria forza proprio dal mercato Indie, ora però non se ne sente parlare per un cazzo…che fine a fatto lo shell di nvidia? Ouya? La famigerata Piston(o steam box)?
nVidia Shell non è mai stata presentata come una console “pro indie”, si è sempre spinto sull’aspetto del giocare in streaming i giochi che stanno sul proprio pc (oltre alla ludoteca android). Piston è stata presentata e più che una “steam box” è di fatto un pc da salotto (non in senso spregiativo, nel senso che è pensato per stare vicino alla tv). Di quelle che hai nominato tu l’unica effettivamente “aperta” è Ouya che dovrebbe essere in procinto di arrivare adesso nelle mani dei “finanziatori”, e c’è da aggiungere che alcune dichiarazioni dei promotori (tipo il voler rilasciare un modello nuovo ogni anno come con i cellulari) non fanno sperare proprio benissimo
Confermo che Ouya è in procinto di arrivare nelle mani dei finanziatori, sinceramente alle dichiarazioni dei promotori non darei molto peso, perchè non hai la necessità di cambiarla se ce l’hai (un po’ come prendersi una console portable subito, per cui non ha senso ricomprarsela nella versione successiva dell’anno dopo, se non ti si è svangata la precedente) ma potrai usufruire sin da subito dal parco giochi sconfinato (calcolando che girano anche gli emulatori da ps1 in giù).
Sinceramente spero che alla Valve facciano uscire una console (che serva unicamente a questo, senza fronzoli inutili come boxone o piessequattro) anche basata unicamente sul DD del tuo account, con il proprio parco giochi, le proprie offerte di modo tale da fare vera concorrenza al cartello attuale.
Aspetta, non è esattamente la stessa cosa… I restyling delle console portatili hanno sempre lo stesso hardware e i giochi girano con la stessa resa indifferentemente sul modello vecchio e su quello nuovo, loro parlano di cambiare proprio l’architettura interna (procio, scheda grafica e ram) ogni anno… è facile che si finisca in una situazione dove devi cambiare console almeno una volta ogni due anni per poter giocare a tutto.
Su un’ipotetica console Valve sono d’accordo, se riuscissero a proporre una macchina standard su cui far girare Steam con tutto il suo catalogo sarebbe sul serio un colpaccio. Alla fin fine basterebbe presentarsi agli sviluppatori con un hardware tipo ps4 e xbox one (tagliando i costi di conversione) e poi distribuire tutto via steam.
Capisci comunque che pc=steam=indie.
Certo, anche perchè il mondo console, come dicevo poco sopra a lodoss, è troppo arretrato se si parla di DD sia in termini di servizi che mi vengono dati come utente (dalla possibilità di backuppare a delle ricerche comode alla possibilità di fare regali), i prezzi, quanto vengano seguiti e quanto siano effettivamente accessibili da parte degli sviluppatori.
Mah, escono sempre più indie sia su console nintendo che sulle piattaforme Sony (con il pregio di essere cross buy, paghi la versione ps3 e hai quella vita e viceversa), quindi non credo che per gli sviluppatori sia anti-economico sviluppare su console, sopratutto perchè spesso hanno “corsie preferenziali” o qualcuno di più grosso gli da una mano (mi viene in mente Sound Shapes che ha alle spalle Santa Monica Studio che ha contribuito a sviluppo e distribuzione).
Poi che in generale il DD su pc sia un’altra cosa è sacrosanto, Steam è assolutamente inarrivabile (ci sono giochi sulla virtual console di Nintendo che costano uno sproposito dati gli anni che hanno). Però a livello di servizi si sta lavorando per migliorare e il sostegno agli sviluppatori c’è
@phatejoker: Quoto ed aggiungo che le politiche di apertura a questo fenomeno miglioreranno in questa gen, almeno dalle premesse pare così.
Non si sta parlando di “finte” case indi come quella di Journey che aveva veri invesitori dietro, si sta parlando di case stile quella che ha fatto Meatboy (2 persone) che non hanno affatto corsie preferenziali o chi gli da una mano, pur avendo un prodotto in mano molto valido, ma anzi si devono scontrare contro burocratismi che intralciano la possibilità di vedere taluni giochi su console.
Mentre il primo riesce a distribuire e si grida al miracolo degli indie, il secondo difficilmente si avvicina anche solo al mondo console, appunto per il fatto che siamo all’età della pietra in termini di servizi e strutture (Steam non è inarrivabile, al contrario rappresenta lo standard che devi avere oggi se vuoi che sia giudicato valido il tuo servizio di DD).
a parte il fatto che non ho nominato Journey (ho nominato Sound Shapes, ma potevo benissimo citare Retro City Rampage, Limbo, Guacamelee, Machinarium o Botanicula), non è assolutamente vero che su console arriva solo chi ha in qualche modo le spalle coperte. Sia Sony che Nintendo hanno dimostrato che sugli indie ci stanno puntando a botte di partership e permettendo l’autopubblicazione, mentre mariozozz pretende che prima si cerchi un pubblisher.
Su steam mi sono spiegato male, la penso più o meno come te e sono d’accordo che bisognerebbe puntare ad un servizio fatto in quel modo, ma ora come ora su console è inarrivabile. Non sono d’accordo sul “metro di giudizio” dei servizi DD che hai tu, Sony su psn ad esempio non è lontanamente ai livelli di steam ma il servizio secondo me è molto buono (al netto del plus ci sono sempre più spesso sconti abbastanza sostanziosi, per dire ho comprato One Piece Pirate Warriors a nemmeno due mesi dall’uscita a 15 euro)
I giochi indie trovano mio parere massima espressione su pc e dispositivi mobili, su console cosí cosí, nonostante tutto spaccano e molti sono titoli piú che validi, anche se sinceramente spero che i due mercati videoludici (indie e non) rimangano separati, al massimo ci vorrebbe un po’ di cambiamento di idee dei grandi pubblisher in qualche caso.
Per ultimo dico che se sony fosse furba e aprisse incentivi per sviluppi indie su vita forse riuscirebbe a venderla xd solo che nonostante tutto il loro essere vicino agli sviluppatori indie é ancora lontano da come lo sono le controparti non consoliane