Lo scarto temporale

Recentemente mi trovavo ad ascoltare una puntata di uno fra i podcast più famosi d’Italia, quello di multiplayer.it.
Tuttora reputo i protagonisti di questo programma fra i migliori presenti sul panorama italiano, sia dal punto di vista della competenza in materia, sia per la maniera in cui il podcast viene condotto.

Qualche puntata fa si parlava di Nintendo e del periodo non proprio positivo che ha passato ad inizio anno.
Si descrivevano vari aspetti, le scelte adottate dall’azienda, i rimedi per risolvere problemi nati nei mesi seguenti ed infine la luce in fondo al tunnel, grazie ad un novembre ed inizio dicembre costellato da 3 grandissime uscite.

Parlando di Nintendo, si è finito a parlare più nello specifico di videogiochi, ed ancora più in particolare, di Zelda Skyward Sword.
Appena sento il termine Zelda, mi si rizzano le orecchie.
E non solo le orecchie.

Andrea Palmisano, il responsabile dell’area Nintendo all’interno del podcast (probabilmente la persona con cui condivido la maggior parte delle opinioni), ne ha parlato in maniera piuttosto positiva (giustamente, direi), esaminando sia gli aspetti positivi, sia quelli che andrebbero rivisti.

Poi s’è parlato di vendite.
Io, totalmente disinformato riguardo il numero di copie vendute del titolo, sono rimasto stupito da una frase tipo:
“Questo Zelda, nonostante sia un buon gioco, non è di sicuro uno fra i migliori titoli della saga, e anche le vendite non sono andate benissimo”.

Alt.

Questa frase mi ha suscitato istantaneamente l’idea per scrivere questo articolo.
Cancellate la prima parte della frase e concentratevi sulla seconda: le vendite non sono andate benissimo.

Ok, vengo a sapere in questa maniera che Skyward Sword non ha venduto benissimo.
Potrei “assimilare” questa informazione e farmene una ragione.
A patto però di non avere un calendario sotto mano.

Il podcast in questione è datato 25 novembre 2011.
Zelda è uscito in tutto il mondo esattamente una settimana prima: 18 novembre.

In primo luogo mi chiedo se, in una sola settimana, sia possibile quantificare con un minimo di precisione le vendite di un gioco a livello mondiale.
E se anche ciò fosse possibile, avendo in mano solo una cifra (che tra l’altro non mi dice se sono copie distribuite ai negozi o copie vendute effettivamente agli utenti finali), in una sola settimana si è già in grado di trarre conclusioni?

Secondo me no.
Casi sporadici a parte (Cod, Fifa, Pes, ecc.), in cui le prime 24 ore del dayone bastano per far tornare in tasca agli sviluppatori ciò che hanno investito nel gioco, credo che per ogni titolo sia necessario aspettare settimane, se non mesi per poterne decretare il successo o meno.

Prendiamo Heavy Rain.
Inizialmente ha venduto poco.
La stessa software house sperava di giungere ad un totale di un milione di copie vendute.
Col tempo il primo milione tanto ambito non solo si è raggiunto, ma si è poi giunti a due milioni… che in seguito sono diventati tre.

Secondo voi, in media, quanto tempo deve passare dal dayone prima di poter capire se un prodotto ha avuto successo?

 

 

 

 

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83 Più commentati

  1. Beh, Zelda non è mai stato un titolo di richiamo, da milioni di copie al day one.
    In più quest’anno è uscito in simultanea con Skirym, che ha fatto il record assoluto di di vendite nella prima settimana, battendo anche gli ultimi CoD, se non erro.
    E, forse a causa del sistema di gioco e dello stile grafico “alternativi”, l’hype non era particolarmente elevato….
    Ad ogni modo i giochi Nintendo vendono tranquillamente a distanza di anni, anche senza arrivare ai vari WiiFit o MKWii, New Super Mario Bros. Wii continua a essere continuamente in classica come se fosse il primo giorno… Nintendo non ha bisogno del D1, se riesce a tenere i propri giochi a prezzo pieno anche a distanza di 3/4 anni…

  2. Mi spiace Farenz ma ha ragione il tuo collega di multiplayer.it. Se provate ad andare sulle pagine di wiki dei videogiochi, se ci sono dati di vendite, fanno tutti riferimento al primo giorno o alla prima settimana, massimo al primo mese. Questo perché si presume che ile copie distribuite ai punti vendita (a questo infatti fanno riferimento queste cifre) nella prima settimana vengono vendute tutte. Infatti dopo una o due settimane si deve già mettere in conto che ci saranno delle copie latenti sugli scaffali delle case di distribuzione.

    Personalmente credo che sia un modo molto superficiale per analizzare le vendite di un videogioco, ma a quanto pare sembra essere l’unico….

  3. Io credo che semplicemente nella frase mancava ,o era sott’inteso, un “fino ad ora”.

  4. Non so se sia un bene per i videogiochi in generale…comunque i risultati di vendita dicono che Zelda è il titolo che ha venduto più velocemente nel suolo Americano dell’intera Saga… Sapete però, credo che questo sia una colpa (ma non troppo da biasimare) di Nintendo a parer mio…titoli come i 2 Galaxy o Mario Kart vengono sbandierati fino alla morte e se ne parla dal primo giorno che vengono presentati fino al day one…Per questo Zelda, complice anche la trama (fantastica e anzi, spazio mi trova perfettamente in disaccordo su Girahim) non si è voluti andare a snocciolare troppe info sul gioco, tant’è che dall’E3 2009, quando fu presentato il primo artwork, fino all’E3 di quest’anno, non si era neanche capito bene se c’era Zelda oppure no ( così come Ganondorf) io comunque sono davvero contento del gioco, al pari di altre produzioni che quest’anno hanno destato il mio interesse…

  5. resistance_legend

    Se volessimo quantificare le vendite di un videogioco,in media si dovrebbero aspettare perlomeno 6 mesi
    Ma ci sono due fattori che non vanno dimenticati per decretare le vere vendite,o almeno il vero successo di un videogioco,ossia:

    -Il mercato dell’usato
    -I giochi piratati

    Che secondi me ,prendono una buona fetta dei reali videogiocatori,che giocano al suddetto gioco

  6. Dipende dal gioco, Zelda credo che sia uno di quelli per cui una settimana possa bastare al pari delle maggiori esclusive 360/PS3 come Gears o Uncharted. Heavy Rain secondo me è diverso, è (era) una nuova IP e un progetto molto ambizioso.
    A proposito di Multiplayer.it speriamo che non lo chiudano, riescono a far convivere professionalità e umorismo come pochi.

  7. Trovo che fare paragoni tra i dati di vendita di un fenomeno commerciale come CoD o di un fine capolavoro come Zelda sia inappropriato. Non dimentichiamo il motore che spingele vendite del primo (l’online), contro ciò che fa comprare il secondo (la storia).
    Il punto, secondo me, è che una storia resta bella anche a distanza di settimane, mesi ed anni, inoltre si gioca esclusivamente con i propri tempi: un gioco che nasce, di fatto, per il confronto con il resto del mondo, invece, ha una forte spinta al voler iniziare il prima possibile, per non rimanere indietro.

    In altre parole, sempre IMHO, è una preoccupazione sbagliata quella sulle vendite di Zelda, non è saggio avere fretta, tanto i numeri arriveranno.

  8. credo si riferissero alle vendite dei primi giorni. la stessa cosa sta accadendo in questi giorno in cui si discute delle vendite di Vita nel primo e secondo giorno di uscita. gli sviluppatori tendono a considerare importanti le vendite dei primi gioni in modo da farsi un’ idea di come venderà il gioco.

  9. I titoli di punta nintendo vendono anche a distanza di tempo dal day one, non credo che si possa decretare l’insuccesso nelle vendite di un titolo del genere solo dopo la prima settimana.
    il paragone con heavy rain non mi è sembrato adatto, zelda è un brand che va avanti da decenni mentre heavy rain era una novità all’ epoca.

  10. Signore Del Vuoto

    Un mese basta ed avanza per decretare il successo di un titolo.
    Una settimana probabilmente è poco, non tanto per il breve periodo di tempo in se quanto per l’attendibilità dei dati di vendita, che devono avere il tempo materiale di essere verificati.
    Un mese basta perchè è il tempo che serve per soddisfare la distribuzione capillare del prodotto.
    Una volta che le catene di distribuzione hanno le loro belle copie alle SH non importa un tubo se le vendono oggi oppure fra 6 mesi.
    Inoltre, ma questo varia anche a seconda del titolo, dopo un mese si attivano i circuiti di vendita alternativi, l’usato ad esempio.
    Ovviamente ci sono le eccezioni, come Heavy Rain, del quale tuttavia sono state fatte più versioni (ad esempio la versione compatibile con move), quindi non si può considerare completamente indicativo del fenomeno.
    Inoltre, e concludo, la vendita di un videogioco parte da lontano.
    Dal suo annuncio fino al momento in cui arriva allo scaffale si comincia a vendere il prodotto tramite annunci, pubblicità, diari di sviluppo, screenshoot per finire con i TV commercial che durano, guarda un po’, non più di un mese oltre il day one di un titolo.
    Questo perchè chi è interessato al titolo crea il suo interesse prima che questo esca, chi ha interesse successivo rientra in una fascia di mercato marginale e poco interessante.

  11. Zelda é un gioco fantstico e l’importante é che io ce l’abbia e ci giochi,non m’interessa quante persone l’hanno acquistato…e,per rispondere al post,secondo me non si puó valutare le vendite di un gioco in base a quanto ha venduto nella prima settimana o nel primo mese,anche perché,come giá detto in altri commenti,i giochi nintendo sono quelli che continuano a vendere anche dopo un po’

  12. lo si capisce al day one o entro la settimana! la penso anche io così senza nulla togliere al lungo periodo poichè se il prezzo cala anche io comprerei un gioco che a prezzo pieno nel primo periodo non avrei nemmeno guardato!

  13. secondo me nessun gioco (tranne alcuni casi) puo vendere milioni di copie al dayone, molte volte si aspettano settimane prima di raggiungere cifre esorbitanti. comunque non credo che si possano stimare cifre anche solo approssimative dopo anche solo una settimana dall’uscita del titolo avrà detto così perchè avrà sentito i venditori che reclamavano di aver venduto poco quel titolo ma sono solo voci…

  14. DA pochi gg ad una settimana, ma non sempre è indicativo, in quanto magari causa recensioni sbagliate, causa idee fatte senza valutare bene il titolo, cusa bimbi minchia qualche titolo fatica di più ad arrivare.

    A dimenticavo il fattore tanti tioli e magari usciti insieme a gioconi che non aiuta.
    Se fanno uscire un gioco nuovo e magari di una SH sconosciuta insieme ai titoloni è ovvio che se anche il gioco può essere game of the year, fatichera a prendere consensi e magari fare un flop ma se è bello magari prima o poi i meriti li avrà.

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