Ma parliamone

 

Talvolta sembra superfluo dilungarsi su quanto un gioco storicamente rilevante come quel fottuto Ocarina of Time possa essere terrificantemente figo.

Lo sapevo perfino io, nonostante il mio picco di Nintendosità negli anni novanta non avesse superato il GameBoy con Pokemonblù, che si trattava di uno dei pochi titoli realmente degni di ogni sorta di ammirazione, di autentica devozione e di amore indissolubile da parte di legioni di fan ingrifati.

Riviste, libri, media di ogni tipo hanno consumato redazioni intere nel tentativo di descrivere la bontà del gioco, ritenuto ancora oggi a distanza di secoli da molti IL gioco più bello della storia.

Probabilmente mettersi qui a discuterne potrebbe sembrare superfluo, un po’ come accade per i grandi argomenti del nostro tempo, come ad esempio quanto è giusto aver lungo il proprio membro, se sono meglio gli Skynyrd o gli Outlaws, quanto sono stupidi i truzzi, quanto è bona Sora Assunta e quanto lamer è MW.

Ma a noi, dopotutto, azzo ce ne frega? E soprattutto, abbiamo altro da fare?

E parliamone.

Prima di tutto, è necessario rivedere le meccaniche del gameplay di Ocarina of Time 3D? Nah. Le proprietà tecniche, pixel, mixer, dexter e pretzel? Nah. Serve che parli di come il gioco sia praticamente preistorico (uscì quinto capitolo della saga nel 1999 per N64), ma di come tuttavia stia rapidamente e inesorabilmente sgretolando tutto ciò che pensavo di aver appreso sui videogiochi? Ecco, partiamo da qui.

Io non avevo il N64, non avevo né il NES né lo SNES. Ho giocato un paio di ore a Twilight Princess, poi la celebre accoppiata Wii Mote & Nunchuck mi ha rotto le balle e sono passato ad altro.

A quanto pare la cartuccia per 3DS (si, l’ho comprato a forza di ripetute coercizioni mentali esercitate da quel fottuto sacripante di Gatto – Aqua Gay Blue FTW) in verità racchiude più di un semplice gioco, contiene l’eredità di una generazione e di un modo di concepire i giochi che è differente da quanto avessi (ahimé, suppongo) visto fin’ora.

Non saprei bene come spiegarlo, francamente. Provémo.

Dovessi usare un aggettivo sostantivato, probabilmente adopererei “immediatezza”. Trovo affascinante come il mio piuttosto gay alter ego nel gioco non sia né un semplice protagonista telecomandato, né un character di cui si sanno i più reconditi oscuri pensieri, il numero di scarpe, la marca di dentifricio e i voti in matematica della 4a elementare, è semplicemente la nostra umanissima estensione all’interno del gioco. Sa pressappoco quello che sappiamo noi (tipo non ho ancora visto un cesso in tutta Hyrule, quindi le modalità di espulsione del cibo digerito degli abitanti rimarrà un mistero), e noi sappiamo quello che sa lui, nulla più.

Ciò che i personaggi dicono nel gioco viene facilmente metabolizzato e archiviato nel nostro pervertito cervellino, il gameplay che costituisce le gesta di Link è per un buon 80% pura e semplice intuizione, con enigmi e situazioni da superare più attraverso un seducente binomio di analisi e problem solving piuttosto che ripetendo decine di volte dialoghi e discorsi nella speranza di cogliere la sfumatura giusta al momento giusto.

Per come la vedo il gioco non è mai troppo semplice o troppo difficile, forse non richiede lo stesso impegno mentale di alcuni giochi di ruolo dei nostri tempi, ma mi sono già accorto diverse volte di proseguire nella trama secondo un approccio diverso, più diretto: ciò che farei io. Se si trova un cartello su cui si legge un piuttosto vago “Posto X da quella parte”, è affascinante constatare come sia gratificante anche il semplice proseguire grossolanamente “da quella parte” e scovare il luogo che cercavo, nonostante abbia a lungo tempo goduto di un gioco all’estremità opposta come Oblivion e delle sue preziosissime mappe in scala precise al centimetro quadrato.

Ed è questo, a distanza di 11 anni dalla cartucciona per N64, che mi emoziona: il sentimento di poter facilmente fare a meno di sofisticati strumenti grazie alla mia abilità (non che ne serva chissà quanta, eh) e alla mia capacità di leggere le situazioni e di adoperarle a mio vantaggio, proprio come quando nel Judo si usa la forza dell’avversario per stenderlo e saccagnarlo di botte.

Naturalmente OOT e Oblivion sono simili fra loro quanto legumi e imenotteri, e probabilmente non è facile seguire quanto sopra senza aver mai giocato a questo episodio di Zelda, tuttavia se avevate qualche riserva sul volerlo prendere o no, il mio giudizio è quanto sopra: veramente incredibile. Sempre che ve ne fotta qualcosa, naturalmente.

Se avete più o meno presente ciò che  intendo e vi sembra di riuscire a spiegarlo meglio, siete i benvenuti!

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  1. Bel post, dei titoli da me giocati metterei dentro super mario 64, pitfall, wario land per game boy, le serie di doom e quake, neverwinter nights 1-2, zelda link’s awakening.. insomma tutti quei giochi che non invecchieranno mai.

  2. Tra due giorni mi arriverà a casa il 3DS (ovviamente cosmo black) con Ocarina Of Time e sinceramente non vedo l’ora !

    Maty comunque non avrei mai pensato che alla fine ti saresti preso pure tu il 3DS ! Ma hai aspettato il price drop oppure te lo sei preso prima del 12 agosto ?

  3. Maty ha scoperto il caldo ed amorevole abbraccio di mamma nintendo ;)

    Io dico solo che non l’ho comprato perché ce l’ho nella Zelda collection di Mario Kart Double Dash e nel dichetto comprendente anche il master quest nella limited di the wind waker.

    Posso dire solo una cosa, questo gioco è meglio degli altri come gli altri sono meglio di questo, non esiste uno zelda peggiore solo migliori…ah si fatta eccezzione di quel figl(*Camion che passa*)ana che è Zelda II..bello si ma fottutamente difficile…

  4. Mah, ho sempre odiato Nintendo :D

  5. Bè, OOT e Oblivion non sono minimamente aragonabili: il primo è un capolavoro imprescindibile(me lo sto giocando in questi giorni per la prima volta, e rimango la metà del tempo con un sorriso ebete sulle labbra),il secondo è uno dei giochi più sopravvalutati dello scorso decennio, secondo solo a spore.

  6. Grande Matyas, sono felice che ancor oggi questo capolavoro riesca a stupire! Io lo giocai su N64, il miglior gioco di quella fantastica console, a mio parere.
    Per me, però, la bellezza di esso sta in un romanticismo “semplice”, che, personalmente, non ho ritrovato in nessun altro gioco. L’eroe predestinato al suo ruolo, la bella in pericolo, un cattivo degno di questo titolo. Il tutto, unito da tanti personaggi secondari, e da una colonna sonora assolutamente indimenticabile. La ninna-nanna di Zelda è un semplice motivetto che non si può dimenticare.
    Per essere breve: ritengo OoT un’opera d’arte nel senso proprio del termine.

  7. Oblivion è un RPG, Zelda OOT un Action Adventure. Non si possono paragonare dai XD

  8. Me lo dovrò giocare anche io sto zelda dato che tutti dicono che è così bello, però per mia opinione i giochi nintendo sono sempre sopravvalutati.
    Secondo me il gioco migliore della storia è HL2.

  9. è il primo gioco ad avermi commosso. Mi è successo solo altre due volte nei miei miseri ventitre anni di vita. Non aggiungo altro.

  10. sono più di dieci anni che ho in testa la melodia dell’ocarina per tornare al passato…. non dico altro!

  11. E’ sbagliato paragonare Zelda a un RPG, tanto più a un JRPG.

    I dialoghi di Zelda non contano, e non sono mai contanti un accidenti. La trama è assurda quando non assente. Le meccaniche da JRPG o da RPG non esistono, e non è neanche possibile potenziarsi col denaro, di solito.

    Zelda è un action-puzzle. Posto questo, ce ne sono capitoli molto validi (io ho apprezzato a link to the past), e capitoli meno interessanti. Ocarina… mah, sarò l’unico a cui non è piaciuto. Sarò l’unico che si è rotto dei puzzle. La sua supposta importanza storica io non l’ho mai sentita, neanche all’epoca in cui uscì. Da un punto di vista di gameplay, sì, fu il primo Zelda effettivamente traslato in 3D. Per tutto il resto parliamo di una saga congelata da circa 25 anni.

  12. Personalmente non mi sono mai piacuti gli RPG fino a quando non mi sono avvicinato a Mass Effect e alla BioWare in generale e sono ancora convinto che sia una delle poche case di sviluppo che fa ancora i videogiochi “col cuore”(so perfettamente che Mass Effect 3 avrà il multi ma è stato un obbligo della EA e su questo penso che siamo tutti daccordo)e mi sono sentito davvero come se fossi io a fare quella determinata azione,che in realtà il comandante Shepard si chiamasse Stefano Coccia una senzazione difficilmente provata con altri giochi o per lo meno non così intensamente!
    Secondo me la BioWare è una delle poche case di sviluppo da ricordare di questa generazione di restyling e di ricicli.
    Detto questo personalmente Zelda e in particolare OOT lo giocai sul N64 e devo dire che non mi piacque motissimo:sarà che ero molto giovane o semplicemete sono gusti ma quello che dice Matyas è vero “era un modo di fare videogiochi molto diverso che da quello a cui siamo abituati oggi”

  13. sei sic…è vero scusate la gaffe ma sono stato senza internet per un mese (maledette case al mare)

  14. da quando ho la PS3 mi sono accorto di quanto sia comodo il puntatore per gli sparatutto…a killzone trovo quelli col move che arrivano a 300 all’ora e ti sparano con la precisione di un cecchino alla testa…o.O e io poveretto col doppio analogico a soffrire xD
    p.s. lo so che è OT ma nel testo leggevo che matyas si lamenta dell’accoppiata wii mote e nunchuck

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