Magic Duels: Origins

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Da accanito giocatore di figurine, non potevo non parlarvi di Magic Duels: Origins, il nuovo videogame targato Wizard of the Coast, dedicato alle carte collezionabili di Magic The Gathering.

Magic Duels più che un seguito della serie Duels of Planeswalker è un vero e proprio restyling del gioco, che introduce nuovi elementi e nuove formule.

Magic Duels si presenta infatti come un free to play, i cui contenuti, quali la campagna single player, la creazione del mazzo e le battaglie on line, sono tutti accessibili gratuitamente senza bisogno di sganciare un euro. Il completamento della campagna single player e delle missioni giornaliere determina l’acquisizione di denaro virtuale che può essere utilizzato per l’acquisto di nuove carte.

Come avrete già capito, la formula di Magic Duels è del tutto simile a quella del concorrente Hearstone: Heroes of Warcraft, il gioco di Blizzard che in pochi mesi ha conquistato tantissimi giocatori.

Il successo del concorrente ho spinto la Wizard ad adottare la stessa politica free to play e ad inserire elementi che possano invogliare i giocatori ad utilizzare il gioco quotidianamente, come le missioni giornaliere.

Trovo che il punto di forza di Hearstone, nonché la ragione del suo successo, sia l’immediatezza delle meccaniche del gioco e la facilità con cui è possibile creare o modificare un mazzo.

Magic, rispetto ad Hearstone, è l’esatto contrario: la curva di apprendimento è altissima, sia per le meccaniche del gioco stesso, sia per la moltitudine di abilità che sono state via via aggiunte con l’uscita di nuove espansioni. D’altronde Hearstone ha poco più di un anno di vita ed è nato come gioco digitale, Magic, invece, ha ormai vent’anni sulle spalle e vanta una moltitudine di carte impressionante.

Era quindi impensabile che la Wizard potesse racchiudere in un unico videogioco tutto l’universo di Magic The Gathering e questo anche per il fatto che una scelta simile avrebbe tagliato le gambe a Magic The Gathering Online, piattaforma virtuale in cui è possibile acquistare in formato digitale tutte le carte di Magic uscite sino ad oggi ed utilizzarle per partecipare a veri propri tornei online.

Con Magic Duels: Origins la Wizard of the Coast ha scelto, dunque, di rivolgersi a neofiti della “serie”, creando un videogame immediato e semplice che possa insegnare a chiunque sia le meccaniche principali del gioco, sia la creazione di un mazzo di carte.

In Magic Duels: Origins, infatti, ci sono solamente la carte di Magic Origins, espansione uscita qualche mese fa, e qualche carta del Set Base (M10, M11 ecc.). Il numero delle abilità da imparare è quindi ridotto, così che un giocatore alle prime armi possa impararle facilmente, attraverso i numerosi tutorial, che si attivano durante la Modalità Storia.

La campagna single player serve, dunque, per imparare a giocare. Le sfide però sono belle e impegnative anche per chi gioca a Magic da anni, perché ci sono alcuni scontri veramente impegnativi. La Modalità Storia permette, poi, di capire come sono nati i cinque Planeswalker principali di Magic, cosa che fa sempre piacere agli appassionati.

Completata la modalità storia, si potrà poi iniziare a creare il proprio mazzo attraverso un sistema libero, per i più esperti, o a completamento automatico e affrontare delle sfide contro l’IA o contro giocatori reali.

In definitiva, Magic Duels: Origins è un bel passo avanti rispetto ai predecessori Duels of Planeswalker, che, a mio parere, erano troppo limitati dagli acquisti in-app, quindi se siete curiosi di capire un po’ come funziona il gioco di carte Magic the Gathering o se siete degli appassionati di giochi di carte in generale, questo è il titolo giusto per voi.

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P.S.: Magari poi ci si becca a qualche torneo ;)

Prova a cercare ancora!

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23 Più commentati

  1. concordo con tutto, aggiungendo che finalmente con questo duels origins, non dovremo ricominciare da capo ogni anno la nostra collezione di carte, dato che questo sarà la base definitiva e le nuove espansioni veranno aggiunte al gioco, permettendoci di mantenere (era ora cazzo) la nostra collezione di carte salva. Unica pecca attuale (imho) del gioco sono i molti bug tra cui alcuni che fan crashare il gioco continuamente ai più leggeri come il non riconoscerti alcune missioni giornaliere completate.

  2. Sarebbe interessante se funzionasse decentemente. Sul mio pc va malissimo, mentre hearthstone va da dio. Comunque da quel che ho potuto vedere il prodotto blizzard è molto più fresco e più “videogioco” della serie “duels” di magic, che propone fin dalle prime incarnazioni (il primo “duel” risale, credo, al 2012) una veste grafica piatta e quasi priva di animazioni, che negli anni si è evoluta poco o nulla.

    • Ti dico la verità. Per questo genere di giochi, odio le animazioni. Spesso rallentano il gioco e mi fanno perdere tempo.

    • a me crasha Heartstone che è anche più grave! sembra che mi prenda per il culo! ogni volta che faccio arena sputo sangue a farmi board e sparecchiare l’avversario , poi finalmente quando riesco a prendere controllo della partita spatuff! disconnessione -.-
      poi ovviamente la partita successiva mi trovo in apertura carte di merda contro mazzi super veloci ed aggressivi ed esplodo senza manco un crash , amo/odio heartstone è vergognoso che sia ottimizzato col culo con tutti i profitti che genera!!

      per quanto riguarda Magic ho una paura quasi reverenziale a giocarlo , anche se l’hanno semplificato trovarmi contro gente che ci gioca da 20 anni mi fa sentire una merdina schiacciata sul bordo della strada vista la mia poca esperienza.

      • Ma guarda… ti parlo da semi-nabbo di magic. Non è tanto la tua poca/tanta esperienza a doverti intimorire, quanto i mazzi dell’avversario… ma bene o male è lo stesso problema di qualsiasi altro gioco di carte, Heartstone compreso.

        • ora non vorrei sparare una stronzata perchè conosco poco Magic ma diciamo che su Heartstone i mazzi sono abbastanza canonici , ci sono all’incirca un 6-7 mazzi standard con alcune variazioni , giocando una settimana non dico che le impari tutti ma a grandi linee sai già cosa giocheranno dalle prime carte che calano.
          poi bisogna considerare le meccaniche estremamente semplici del gioco persino un nabbo con i giochi di carte come me riesce ad apprendere gli effetti/tipologie di carte di heartsotone in poco tempo.
          non nascondo invece che se dovessi giocare a Magic contro Pabe mi cagherei addosso montagne di merda , per quello che ne so potrebbe trasformarsi perchè crede nel cuore delle carte e farmi il culo in 2 turni lanciandomi addosso Pelè trasformato in un unicorno arcobaleno nero.

          (ho giocato a planswalker , mi pare , ad cazzum sulla One e ho sentito il bisogno di tirarmi una martellata sui maroni da quanto non ci capivo un cazzo)

          • L’esperienza conta in magic, ma il funzionamento base non è difficile da capire. Non è entry level quanto hearthstone, ma di sicuro non bisogna essere scienziati per giocare. E’ il classico gioco che per capirlo non ci vuole un cazzo, per padroneggiarlo ci vuole un minimo, per diventare veramente bravi ci vuole tanto.

            Il mio consiglio per chi è interessato, è di giocarsi tanti draft e prerelease (parlo di quello reale non videoludico) perchè tutti hanno le stesse possiblità dato che le carte sono date casualmente, costa relativametne poco (23 euro circa una prere, 13 circa un draft ma dipende) si hanno la possibilità di vincere parecchi premi e si impara a giocare in giornatone in cui si fanno partite su partite.
            Un po l’equivalente dell’arena di hearthstone dove non trovi la gente col warrior mono leggendarie ma hai tante possibilità, almeno sulla carta, di fare tante vittorie quanto chiunque altro.
            Il problema di magic, come detto da farenz, e come in qualunque altro sistema di gioco di carte, è che per avere il mazzo competitivo, quello da torneo, quello “serio” devi spendere, parecchi soldi. Non è tanto questione di esperienza. Se vai a fare un torneo tipo 1 e ti trovi il tizio con un mazzo full power nine l’esperienza conta fino a un certo punto.

          • Ripensandoci un attimo (ho appena fatto una partita rissa in hearthstone mentre ero seduto sul trono) la differenza fondamentale è che hearthstone è forse l’unico gioco di carte che si affida al caso , correggetemi se sbaglio ma in Magic non esistono carte o abilità con effetti randomici mentre in hearthstone ce ne sono una quantità immane!

          • Ci sono ci sono, solo che sono diluite su 1000 espansioni, quindi la sensazione è che ce ne siano di meno, ma ci sono tante carte casuali in magic quanto in hearthstone. Certo hs ci ha puntato praticamente tutta un espansione, ossia goblin e gnomi, mentre in magic le carte randomiche raramente vengono giocate in mazzi competitivi quindi pur esistendo a livello fisico nessuno le usa (al di fuori di prerelease o draft). Personalmente, ed è uno dei motivo per i quali hs mi fa smadonnare e per il quale ci gioco molto poco è proprio la quantità e il peso di queste carte. Per me quando una partita è vinta, e poi il tizio gli dice culo con mindcontroller allora rosico come non mai, e mi da la sensazione che non sia una vittoria (la sua) giusta. In magic (a parità di mazzo) non ho mai avuto, tranne rari casi con la topcdeckata a culo ma ci sta, la sensazione che il caso abbia tutto questo peso, ma che la strategia e il modo di giocare siano ben più importanti. Anche perchè a differenza di hs, dove appunto non giochi nel turno avversario, ci sono tante cose che puoi fare per bloccare una mossa vincente, e non ci sono così tante carte che topdeckate possono ribaltare una situazione di completa inferiorità. Hs invece mi ha sempre dato l’idea del gioco dove il fattore culo abbia sempre avuto un troppa importanza, dove se peschi la carta giusta, o se l’effetto randomico tuo o dell’avversario ti dice culo può ribaltarsi la partita, non importa quanto stavi sotto… e sinceramente in un gioco di carte è una cosa che mi da un po fastidio. Cè gia il fattore casuale del pescare, aggiungerne ancora diminuisce la strategia e aumenta solo il fattore fortuna.

  3. Cè un minuscolo problema con questi tipi di videogiochi, e lo dico da giocatore di magic da, boh ormai saranno 15 anni, o giù di li, qualcuno di voi si ricorda quando è uscito assalto?

    Il fatto è che magic, a differenza di yugioh che è gestibile e hearthstone dove furbescamente (e a mio parere giustamente) non hanno incluso niente del genere, permette a un giocatore di giocare anche nel turno dell’avversario, tradurre questo in un videogioco è una cosa di una lentezza impressionante rispetto al gioco reale. Se ci fate caso in hearthstone nel turno dell’avversario non puoi fare praticamente niente, in questo modo tu giochi lui gioca tu giochi lui gioca, ecc, in yu gi oh per chi ci ha giocato le mosse che possono essere fatte nel turno dell’avversario sono limitate ad alcune carte (trappola magia rapida qualche effetto di mostri, ma in ogni caso sono molto “fisse” o quando l’avversario evoca, o quando l’avversario attacca ecc) in magic praticamente a ogni mossa dell’avversario puoi ribattere con un istantaneo, puoi tappare una creatura che da mana ecc Nel gioco dal vivo questo procedimento è semplice, mentre l’avversario gioca dici, gioco, che cazzo ne so, appena l’avversario gioca un buff verde su una creatura tu “gioco in risposta fulmine” che va in pila e gli fa fuori quella creatura prima che il buff entri.
    In un videogioco per rendere questa meccanica a ogni mossa dell’avversario sono costretti a chiederti “vuo giocare x, vuoi fare y, vuoi fare qualcosa?” e moltiplicato per ogni carta giocata dall’avversario, ogni sua azione (dato che si possono giocare carte in risposte ad attacchi, in risposta al tap di una creatura, in risposta praticamente a qualsiasi cosa) diventa veramente palloso. Secondo me l’unico modo per rendere magic un videogioco, è fare come yugioh dueling network o come si chiama quel sito non ufficiale ma fatto stra bene. Dove non cè praticamente niente di automatizzato, e mentre si gioca si chatta e se l’avversario fa qualcosa a cui vuoi rispondere semplicemente gli scrivi “faccio x”. Purtroppo almeno per magic non vedo altra soluzione, questo automatismo che vogliono dare a questi giochi tutti i planeswalker più origin lo rende davvero pesante. Oltre che vabbe entry level per nabbi proprio, si vede che wizard fa sti giochi più per fare pubblicità al gioco cartaceo che per fare dei giochi validi.

    Da giocatore di magic li sconsiglio, personalmente.

    • ecco questo discorso di attivare cose durante il turno dell’avversario è una cosa estremamente frustrante -.-
      ho provato anche yu gi oh , ho questo inspiegabile masochismo innato per i giochi di carte.
      ho fatto un paio di partite poi quando comincio a buttare trappole e magie mi comincia lo spam : “vuoi attivare carta trappola?sicuro? sicuro sicuro? guarda che il turno dopo te lo chiedo di nuovo :P !allora? l’attiviamo? eddai che se l’attivi vinci : ) !e questo spam me lo fa per tutti i turni di gioco del giocatore e dell’avversario che mi pare sono 4 o 5 -.-

  4. Ragazzi solo una cosa: Quando cazzo esce su PS4? Su pc ho problemi di compatibilità e funziona a cazzo

  5. Per la mia salute mentale e per quella del portafoglio ho deciso di evitare tutti i giochi di carte, nessuno escluso. Il problema è che la competitività genera la rincorsa (stimolata dal produttore) al mazzo uber da pagare con comodi mutui trentennali.
    Chi più spende vince, mi ricorda troppo la real life.

  6. Io gioco da oltre 10 anni, ho i mazzi che costano vari stipendi ecc ecc.
    Questi videogiochi li ho sempre visti come pubblicità per il gioco, per far avvicinare nuovi giocatori e insegnargli le meccaniche semplici.
    Quello che conta alla wizards e’ il ricambio generazionale:
    Spesso chi comincia a giocare dura 1-2 anni poi smette perché si stufa o costa troppo o altro, quindi hanno bisogno ogni tot di attrarre nuova gente perché il 90% di chi inizia, li lascia.
    Inoltre un gioco di carte non regge il confronto con i giochini su smartphone/console odierni, quindi hanno bisogno di farsi pubblicità in questi settori più fertili per tirare acqua al loro mulino.
    Tutto qua ;)

  7. Al momento se una persone vuole giocare a magic in via digitale non esiste niente di meglio di cockatrice, free to play, occupa poco spazio sul pc, non ha bisogno di prestazioni elevate e contiene tutte le carte di tutte le edizione dando spazio alla fantasia per ogni mazzo.

  8. Oh ragazzi non è Hearstone e non è Heartstone, è HEARTHSTONE oh figa! Perdonate la parentesi da grammar nazi :-P
    Cmq da ex appassionato di magic non penso comunque che inizierò a giocarci.. Anche hearthstone mi ha un po’ stufato ormai e casomai, se mi tornasse la voglia, tornerò su quello.. Ma sono contento che abbiano trovato una formula che sembra funzionare, Magic si merita il successo che ha!

  9. Magic mi ha sempre incuriosito, ma, dato il costo per farsi un mazzo buono (dopo anni in cui ho collezionato carte di Pokèmon), non ho mai cominciato a giocarci. Ho voluto dare una chance a questo Duels Origins…e mi sta piacendo un sacco!! La storia è una scusa per guidarti passo per passo all’uso di tutti i tipi di carte ed alle varie strategie di base, quindi è perfetto anche per i novizi come me. “TENANATEN!!” [cit.]

  10. Magic Duels è sicuramente un passo avanti rispetto alle ancora più limitate iterazioni di DotP, fino al Magic 2015 ed il suo bel premium paywall. Resta comunque, ad oggi, sprovvisto di molte funzioni richieste a gran voce nel corso degli anni a Stainless; alcune delle quali peraltro comparse in alcuni titoli precedenti.

    Il problema di fondo non è molto la limitatezza del pool delle carte, e le varie restrizioni di rarità che potrebbero far storcere il naso ai giocatori di magic, o anche ai neofiti che vorrebbero imparare. Magic Duels è un suo formato a se’ stante; formato tuttavia da mercato digitale, su cui sia Stainless che WotC non hanno ancora una ben delineata idea di organizzazione.

    Sin dalla release si sono susseguiti:

    1) Wipe di carte e del gold farmato ( per comprare carte ), a cui da principio il supporto rispondeva solo dando indietro un po’ di gold, fino a quando i casi son aumentati talmente tanto da forzare ad un ripristino di tutto ciò che era stato cancellato dal gioco.

    2) Bug del Reset giornaliero, che per alcuni utenti impedisce di ottenere un reset del gold cap quotidiano e delle quest per più di 48 ore. Questo perlopiù causato dal fatto che l’orologio interno del gioco prende come ora “Zero” da cui far partire la giornata, l’ora nella quale per la prima volta in assoluto si è acceduto al gioco. Peraltro, evitando di loggare in un range di 11 ore dopo tale orario di primo login assoluto, il gioco infatti salta almeno un reset giornaliero.

    3) Bug di “uknown error” e “Background Nero” causati da windows 7-10 e dal DirectX in molti casi.

    4) Bug delle quest di archetipo, forzando i giocatori ad usare il limitatissimo Wizard di base per creare un deck, con cui completare le quest, altrimenti il gioco non registra le vittorie. Ed i vari bug specifici delle quest di danno e +1/+1 counters, che dimezzano il risultato finale, constringendo a raddoppiare il tempo investito. Peraltro il bug del danno ha anche impossibilitato a completare una community quest settimanale, rimanendo bloccato a 0.

    Poi, oltre ai bug abbiamo tante piccole lacune degli sviluppatori:

    1) Impossibilità di bloccare un mazzo con cui si vuol giocare; dopo ogni partita il gioco resetta al mazzo più nuovo creato, obbligando a clonare.

    2) Impossibilità di mantenere la priorità di azione, importantissima in mtg e presente nei titoli precedenti della serie, ma non esistente in Magic Duels. Tralasciando il fatto che non si possa giocare durante l’upkeep come avviene in magic.

    3) Non esiste una funzione di ricerca delle carte per parola chiave, come avviene con il competitor HS della Blizzard.

    4) Non esistono contatori di quest ed achievement, e questo ha causato più problemi sull’Xbox.

    5) Per quanto riguarda i dispositivi mobili, come detto in precendeza i vecchi modelli iOS non sono supportati, ma questo poichè il gioco necessita di sistemi operativi a 64bit. Ed Android non è proprio contemplato.

    Il tutto condito da un rapporto con la community troppo limitato, e da informazioni ufficiali sbagliate a causa di un’assenza di comunicazione tra Stainless e WotC.

    Ricordo infatti come fosse stato pubblicizzato durante la Pax 2014, la possibilità di giocare match 4v4, poi non presente in release; la possibilità di giocare senza cap di gold giornaliero, poi scoperto solo alla release del gioco come effettivamente esistesse un cap di 200g al giorno, poi migliorato a 400g.

    Siamo oramai vicini alla prima espansione di questo gioco, Battle for Zendikar, seguendo il piano di espansioni trimestrali in parallelo con i nuovi set di carte mtg; e come avvenuto con il gioco di base, si viene a conoscenza di carte e di aggiornamenti perlopiù attraverso terze parti.

    Il gioco di per se’ è estremamente promettente, ma sia Stainless che WotC stanno dimostrando di trattatlo male e di non sapere assolutamente come ben gestire una formula F2P. Ad avviso di molti, se volessero veramente guadagnare, e quindi potenziare il team degli sviluppatori, basterebbe fare come tanti altri e permettere ai giocatori di acquistare oggetti cosmetici. Invece siamo ancora bloccati al gioco di base, ed il gold che farmiamo va a finire nella limitata collezione di carte a nostra disposizione.

    In sintesi, Magic Duels sarebbe un ottimo passatempo per tutti coloro a cui piacciono i giochi di carte, ma le idiozie di Stainless e WotC lo stanno già danneggiando.

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