Avevo intenzione di intitolare questo articolo “Depressione Post Parto”, ma quando ho scoperto questo particolare equivalente in inglese non potevo resistere.
Tranquilli, in entrambi i casi non riguarda alcuna gravidanza indesiderata.
Passate le feste e il relativo pienone di regali (e in certi casi di boriosi veneziani e trevisani pieni di soldi, con l’umiltà di una divinità nordica e l’intelligenza di un mucchio di foglie), è tempo di affrontare una delle paure che derivano dall’abitudine del videogiocare.
L’abbondanza.
Natale significa regali.
Regali significa desideri esauditi.
Desideri esauditi significa fine dei desideri a cui adempiere.
Come ben si domanda il protagonista di uno degli spot pubblicitari meglio riusciti degli ultimi anni, è possibile affermare che l’attesa del piacere, sia essa stessa parte integrante del piacere?
Chiunque di noi, almeno una volta nella vita, ha atteso con virginale trepidazione un day one da rompere, di stringere forte al cuore il titolo che sognava ad occhi aperti da mesi e mesi. Abbiamo già spesso parlato di come affrontare le interminabili veglie, le incessanti lacrime di dolce attesa, il bisogno fisiologico del titolo tanto agognato.
Sappiamo bene come ci sentiamo quando i milioni di secondi che abbiamo atteso sublimano in un unico, perfetto istante di gioia interiore. Il cellophane che si oppone ai nostri denti, il profumo di collanti industriali del libretto che non c’è. Tutto risaputamente fantastico, ogni volta.
Ma cosa succede dopo?
Vi è mai capitato di percepire un certo disagio durante le vostre partite? Siete li col pad in mano e ci state dando dentro come al solito, col gioco che fino a un mesetto prima stavate aspettando a discapito di sonno e appetito. E’ come la sensazione di dover fare la doccia quando non si ha voglia, pur sapendo di averne bisogno.
E’ il momento in cui il nostro gioco ha fatto il suo dovere, si è lasciato spupazzare a dovere e ha dato quel che aveva da dare. Siamo stufi. Lo si prende e lo si toglie dalla console.
Per tanti probabilmente il processo è talmente meccanico da rientrare nella quotidianità, ma a me è capitato più di una volta di sentire la mancanza delle emozioni che avevo provato in precedenza.
Non potrò mai più rivivere con la stessa intensità il finale di nessun episodio di Halo, le quest degli NPC di Skyrim non mi daranno la stessa scarica di adrenalina una volta rigiocate su PC, non mi sentirò più tanto facilmente nello stesso modo in cui mi sono sentito quando su Star Trek Online sono partito da Starbase col mio vascello Classe Constitution II per la prima volta.
Ed è a questo punto che, teoricamente, dovrebbe subentrare l’amarezza del momento fuggito di cui vi volevo parlare.
L’online persistente e perenne spesso tampona la sensazione di cui sopra offrendo ore e ore di gameplay a tema aggiuntive, però basta dare un’occhiata agli achievement sbloccati per sfoggiare il buon vecchio sorriso sornione e nostalgico.
Come affrontate dunque, cari Discepoli, quella che forse potremmo chiamare la ‘depressione post-ludomagnificentia’? Ne avete sofferto? Ve ne ritenete impermeabili? Rigiocate gli stessi amati giochi per cinque sei volte lacrimando profusamente come al primo run o li rivendete mezz’ora dopo, stoici combattenti dal cuore di pietra?
A voi la parola.
I trevisani i ga i schei.
In passato mi capitava più spesso, ora ho troppi giochi da giocare e fatico a star dietro alle uscite videoludiche. Però ricordo con molto piacere quando dopo alcuni annetti ripresi in mano il primo Mafia, rigiocandolo non solo provai le vecchie goduriose sensazioni, ma a queste si aggiunse anche una piacevole sensazione di nostalgia positiva, quando i ricordi del tempo in cui lo giocai la prima volta riaffioravano nella mia mente. Mi è successo anche con altri titoli e anche solo a ripensarci adesso, provo quella bella sensazione dovuta dal ricordo che ho di essi.
DAL NUMERO DI COMMENTI CAPIRAI DA’SOLO CHE HAI FATTO UN BRUTTO ARTICOLO..MMMMMMMMMMMMMM :)
No comment
o a me non e’piaciuto…
Okay peró alcuni commenti si possono anche risparmiare…
ragazzi è inutile prendersela coi ritardati
scusate se non siamo tutti lecca culo”tutto bello,tutto buono come delle pecore”…e bo’con sto’buonismo..fino a prova contraria in questo paese ce’liberta’di parola,e se una cosa non mi piace la’dico come quando faccio i complimenti quando una cosa mi piace…virus ritardato sara’un bimbominkia come te
Da quanto tempo sei sull’angolo? Se ci sei da un po’ avrai sicuramente notato che spesso molti utenti non sono d’accordo con ciò che è scritto nell’articolo, eppure motivano sempre la loro critica, dando via a discussioni che durano anche giorni. Se magari motivassi un po’ il motivo per cui quest’articolo sia brutto nessuno ti verrebbe a rompere le palle, e non si tratta di “leccare il culo”
sono sull’angolo dall’inizio altrimenti non parlerei,comunque hai ragione il tuo e’un’appunto giusto
Un conto è l’ esprimere il proprio giudizio, un’ altro è l’ educazione…
Però Wj credo concorderai con me che c’è differenza tra il dire “DAL NUMERO DI COMMENTI CAPIRAI DA’SOLO CHE HAI FATTO UN BRUTTO ARTICOLO..MMMMMMMMMMMMMM :)” (commento che ritengo solo offensivo e di nessun valore critico) e il dire a me non piace o non sono d’ accordo motivando. Anch’ io a volte non sono d’ accordo con qualche frase di Matyas (di questo articolo però non mi posso lamentare di nulla) ma cerchiamo di rispettarlo soprattutto per il servizio che fa all’ angolo.
Rigiocare un titolo non è quasi mai come la prima volta, non rivivrò più le stesse emozioni provate all’inizio proseguendo con la trama o affrontando un boss particolarmente ostico.
A me vengono da pensare titoli come Final Fantasy VIII, Xenogears, .HACK series, Xenoblade e moltissimi altri. E’ per questo che spero sempre che escano nuovi titoli capaci di farmi provare emozioni della stessa intensità.
Dipende dai giochi; Gears 3 ogni qualvolta ci sono “quelle scene”, non aggiungo altro per evitare spoiler, mi fa piangere sempre, nonostante abbia giocato titoli come Bioshock che sono 29 volte più profondi ma che mai, neanche la prima volta che lo finii, mi fece commuovere più di tanto. In qualunque dei casi però il gioco lo tengo, sia mai che io venda un gioco, deve essere proprio un aborto assurdo per lasciare la mia collezione. Sempre Bioshock lo rifinii una volta per vedere il finale alternativo e niente oh, ero irremovibile. E’ in base come quel gioco ti prende.
I giochi invece del SNES, non voglio fare il cagacazzo che guarda solo al passato, mi trasmettono tutt’oggi sempre le stesse emozioni di quando ancora la protuberanza più lunga del mio corpo era il medio, non so io rigiocando a Mr. Nutz e rivedendo ancora quelle ambientazioni, sarà nostalgia dei “bei tempi” (manco che ora avessi 30 anni, vabè) mi stupisco sempre come se fosse la prima volta.
a me gears 3 ha fatto cagare come poco altro, le scene più emozionanti sono state SONO UN IMBECILLE E SPOILERO NEI SITI INTERNET.
Edit by Maty
Grande Maty e mentre che ci sei bannalo così famo un bm in meno. Piena stima per il commento.
Non riesco a capire che caspita stiate dicendo.
Tranquillo non parlano di te, ti basta sapere questo ;)
Ahahah grazie, perché mi stavo scervellando di capire :P !
Io tra le altre cose sono fermo al primo Gears, ma ormai so cosa succede nei 20 anni successivi.. it ain’t easy.
Grazie per avermi salvato, ho comprato da poco una 360 e presto dovrei prendere i gears lol
Alcuni titoli mi colpiscono ancora adesso rigiocandoli dopo tempo, altri hanno necessitato più partite anche consecutive per amarli.
Ma capisco bene quel che vuoi dire…e l’ho provato di recente con un gioco di cui non ho mai avuto l’hype, ma che mi aveva intrigato e che una volta ottenuto è stato una delusione dopo l’altra…tuttavia continuo a giocarlo.
Matyas parole sante. Invidio tantissimo l’ignoranza che avevo giocando a GTA 3, quando pensavo le peggio cose di cosa sarebbe avvenuto dopo. O in Fallout 3, le sensazioni provate entrando a Megaton, vedendo un ghoul servire al bancone del Saloon di Moriarty, Rivet City, le esplorazioni infinite. E Morrowind? Ci sto rigiocando adesso, ma no, quello spirito da scolaretto non lo si può più riprovare. Per fortuna esistono nuovi giochi e cose del genere le ho provate con Far Cry 3 per esempio, anche se in maniera meno ingenua.
Se un titolo è fatto bene, crea un certo tipo di emozioni quando giocato la prima volta, e un’altra serie di emozioni se giocato le successive. Un’esempio recente è halo 3 . un esempio personale è OOT, per quanto il gioco non si presti affatto a una situazione del genere.
Un esempio comune è la serie pokemon, certamente non se rigiocata immediatamente: tuttavia riesce facilmente a riacquistare un buon 85% delle emozioni provate giocando la prima volta
Cacchio, Matyas, che signor articolo! Mi piacciono sempre di più i tuoi!
Direi che questa sensazione l’ho provata più e più volte, ma alla fine, se a distanza di anche 1 anno riprendo in mano un titolo che mi ha colpito, bene o male riesco sempre a rivivere le stesse emozioni. Anzi, in alcuni casi me lo godo ancora di più la seconda volta.
Di esempi ce ne sono molti: i colpi di scena di Gears, ritornare nelle strade di Raccoon City e delle montagne Arklay, tutto l’insieme di quel capolavoro di Fallout e tanti altri…
Giusto mezz’ora fa mi stavo dedicando a Crash e devo dire che il level design è da paura, ha delle ambientazioni stupende.
Scusa Matyas, non ho capito perchè la chiami depressione. Penso sia normale provare certe emozioni la prima volta che giochi a un titolo, le volte successive sai già cosa aspettarti, e comunque non è mai come la prima volta. E’ come se guardassi un film comico, la prima volta ti pisci addosso dal ridere, poi a furia di rivederlo non ti fa ne caldo ne freddo. Eccezioni a parte.
succede spessissimo anche a me anche se alle volte mi capita che dopo mesi mi torni la voglia di rigiocarci come ho ftt con infamous 2 o con rayman jungle run o con lbp2 o altri…semplicemente credo che mi succeda perchè arrivo a un punto dove mi ricordo ogni santa cosa a memoria e ho bisogno di staccare per un po’ finchè quello che offriva quel gioco nn mi manca e quindi magari riprenderlo per un po’
Lasciamo perdere, avrò rigiocato titoli come oblivion, fallout 3, batman arkham asylum e recentemente far cry 3 almeno 3 o 4 volte, nonostante ciò riescono sempre ad emozionarmi e mostrami qualcosa che nell’esperienza precedente mi ero perso. Ovviamente la prima volta è sempre qualcosa di unico e indimenticabile.
Trovo sempre un motivo per rigiocare un titolo che mi ha coinvolto,come ad esempio finirlo ai vari livelli di difficoltà o averlo finito 3 volte a quella più alta
Questo discorso vale per qualsiasi cosa bella e non duratura nella vita. Ti rimane il bel ricordo e la nostalgia mista a un po’ di tristezza per la consapevolezza di non poter rivivere lo stesso momento una seconda volta. Come ci si convive? Come fanno tutte le persone al mondo, senza fare niente in particolare. Ogni tanto ricordi e poi te la fai passare.
finchè giocate con i soliti titoloni del cazzo ovvio che vi annoiate…
Ed a quali titoli bisognerebbe giocare per non annoiarsi?
di certo non i soliti assassin’s creed, gears of war, halo, call of duty e compagnia bella.
Fino a quando si parla di Assassin’s Creed, Halo, COD e Battlefield posso capire, ma Gears of War non è affatto un titolo noioso. Molti giochi hanno preso alcune delle sue idee, se il titolo risulta “noioso” (che poi io sfido qualcuno a dire che lo trova noioso) è perchè esistono mille altri titoli che hanno preso da lui. Scusa hollow, ma quali sono i generi che preferisci?
Con questo non voglio dire che devi per forza prediligere i TPS/FPS, assolutamente, ma vorrei capire quali sono per te i giochi da evitare categoricamente e quelli da prendere a occhi chiusi…
no il problema è quando certi titoli vengono sfruttati troppo senza che il seguito abbia nessuna vera novità e non che i primi capitoli fossero poi tutta questa gran cosa. Ci ho giocato un pò al primo gears of war è sinceramente dopo averlo mollato non mi è mai passato per la mente di rigiocarci. Per farti un esempio nessuno si minimamente cagato binary domain o vanquish che invece trovo molto meglio dei titoloni che ho citato, o ancora no more heroes (versione ps3). Poi ci sono anche titoli che hanno avuto successo e che comunque sono migliori come ad esempio i recenti Dishonored o xcom.
Vendere un gioco gradito? Piuttosto un rene! Finora avrò dato indietro solo Fire Emblem Shadow Dragon per DS (un aborto in confronto ai precedenti), Star Wars: Il potere della Forza per PS3 (un gioco che mi limiterei a definire brutto) e pochi altri, mentre gli altri li ho sempre tenuti o prestati. Chiaramente però ci sono anche giochi belli che meritano di essere giocati una volta e basta: In quei casi finisco il gioco e, se non ho titoli nuovi, ricomincio un Pokémon a caso. Voilà, trauma superato.
anche a me è capitato con skyrim la prima volta che lo ho giocato è stato fantastico dopo di che vai con la seconda ma iniziavo a metterlo da parte,ma anche con altri titoli a prescindere da belli o brutti…di solito per me i rimedi sono 3: usato del gamestop,prestito o l’online di cod anche se non amo affatto la saga.
Skyrim, Halo, Naruto, Ratchet Gladiator… Sì, me ne hanno fatto soffrire parecchi giochi.
Semplicemente, li ho tolti dalla console. Ma mai senza un certo disagio. Strano a dirsi, ma pensavo capitasse solo a me.
Bell’articolo Maty ;)
bah a me bene o male quasi tutti i giochi ricreano le stesse sensazioni se rigiocati (e io li rigioco periodicamente quasi tutti) ma fanno eccezione i Final Fantasy, quelli ti danno una sensazione particolare molto più di altri giochi, mentre li stai giocando, non so come spiegarlo, è come se sentissi l’atmosfera del gioco sotto forma di sensazione nello stomaco, solo che ho notato che se ne si rigioca uno (scatenerà comunque le stesse emozioni anche se attenuate perchè sai già cosa succederà) la sensazione di atmosfera del gioco nello stomaco non c’è più e, per lo meno a me, non è mai tornata, se mi sforzo di ricordarmela per un momento riesco quasi a sentirla di nuovo ma svanisce quasi subito, ah ed è diversa da titolo a titolo, a qualcun’altro capita?
invece in halo 1 riesco a risentire perfettamente tutte le sensazioni che provavo quando ci giocai la prima volta a 6 anni,11 anni fa.
Logicamente se si rigioca più volte lo stesso titolo non si possono avere le stesse sensazioni della prima volta, tuttavia ci sono categorie di giochi che se rigiocati, specialmente a distanza di anni, possono dare sensazioni non uguali, ma sicuramente simili. In questa categoria posso includere tranquillamente il primo Metal Gear, Final Fantasy 7 e 8, Zelda a link to the past e la lista sarebbe molto lunga. Credo comunque che la cosa si possa rivivere solo se i titoli li abbiamo amati alla follia e credo anche che sia il fattore nostalgia che ci fa sentire sensazioni così diverse, ma così simili al momento dell’aver messo il titolo per la prima volta nella console
io quoto pienamente l idea di matyas…e non per leccare il culo ma xke io stesso mi sono ritrovato in questo tipo di situazione più volte! aspetto un titolo da tempo e poi magari lo lascio sullo scaffale a prendere polvere, non xke sia brutto ma xke mi prende quella strana sensazione ke stia perdendo tempo su una cosa che in realtà nn mi interessa, almeno nn quanto credevo in partenza..e finisco col ripescare titoli da cazzeggio(tipo fifa 12) o addirittura titoli senza speranza (dark souls su tutti..fermo ad un nulla dalla fine :,( ) …credo che la colpa sia da dare in primis al troppo entusiasmo di noi videogiocatori che, a volte, ci lasciamo ammaliare da titoli che poi nn ci attragono a dovere e rischiamo oltretutto di spendere soldi inutilmente ( infatti sto scrivendo su psvita -.-” )…senza nulla togliere agli acquisti ben riusciti come, nel mio caso, skyrim (ripreso su steam ma abbandonato xke gia platinato su ps3) e ff13 e ff13-2!
Il fatto per me è che, pensandoci, tutti i giochi che ho veramente amato in questa generazione soprattutto, sono quelli che non attendevo. Infatti attendere con ansia un titolo solo, specialmente se il capitolo tanto agognato della tua saga preferita, aumenta a dismisura le probabilità di ricevere un’inculata. Inculata da non intendersi nel senso stretto del termine, bensì è proprio la convinzione di ritrovarsi fra le mani il titolo perfetto che fa si che ogni minimo difetto tramuti l’intero gioco in una delusione. Ed è in questi casi che l’onanismo cerebrale prende il sopravvento, facendoci pensare frasi tipo “forse avrebbero potuto fare così”, “dai video sembrava migliore”, “ma è già finito?” e via dicendo. L’unica cosa da fare in certi casi è non farsi prendere troppo dall’amore che proviamo per un determinato titolo, e giudicarlo per quello che realmente è.
beh, non posso fare lo stesso discorso per tutti i giochi. Posso però dire con certezza che rigiocare ad alcuni giochi, faccio l’ esempio di fallout3, mi è piaciuto quasi di più della prima volta!
Il motivo nel mio caso è semplice, quando mi sono immerso nel mondo di Fallout ne sono rimasto inizialmente un po spaesato, ho seguito la missione principale e fatto qualche quest secondaria, ma senza capirci molto.
Quando invece ho ripreso in mano il gioco da capo avevo alle mie spalle già un esperienza di cui ho fatto tesoro! Certamente è diminuito l’ effetto sorpresa che ho avuto la prima volta, ma in compenso sono riuscito ad immergermi davvero nel mondo del videogioco, sfruttando al meglio la grande libertà di esplorazione che ti consente un gioco come questo.
E poi io sono un maniaco della perfezione per quanto riguarda i giochi che mi piacciono davvero, e quindi riaffrontare l’ avventura una seconda volta puntando a perfezionare al massimo ogni caratteristica del mio personaggio è stata una cosa fantastica, che alla prima giocata mi ero perso…
in pochi casi ho rigiocato un gioco, proprio perchè la seconda o terza volta non è mai come la prima.
Ma dipende anche dalla rigiocabilità del titolo, ci sono titoli quasi eterni che una partita la si fa sempre (mario kart etc etc) e titoli lunghissimi che una volta finiti, e cioè conosciuta la storia hanno poca rigiocabilità.
se decido di rigiocare un titolo è perchè quel titolo mi ha soddisfatto particolarmente ed ogni volta che lo gioco è come la prima, stesse emozioni e poco importa se so già come va a finire… infatti circa ogni anno mi prendo un pomeriggio per rigiocare soul reaver, per me il miglior gioco mai creato, che nonostante ne sappia le battute a memoria ogni partita è coma la prima…
Beh sinceramente non ho mai ripreso in mano un titolo mooolto tempo dopo la prima volta che l’ho inserito nella console quindi non saprei dire.
Comunque io sono un tipo che si annoia facilmente una volta finite missioni principali, sub quest e qualche trofeo scaffalo senza problemi.
articolo di matyas: elogio a xbob e alle sue 2 escluvie.
*esclusive
Quali, Skyrim e Star Trek Online?
Cavoli, e io che pensavo che la console war fosse un argomento caduto in disuso.
io ho nel limbo la wii ma per solo per colpa di farenz e del suo video fatto a quattro mani (in tutti i sensi possibili)con dario moccia sulla saga di zelda.
penso che questo problema sia legato non alla qualità del gioco in sè, ma a ciò che siamo abituati a giocare.Intendo dire che spesso diamo per scontato che il capitolo successivo di un gioco non sarà semplicemente diverso, ma necessariamente migliore.Se si riuscisse ad accogliere ogni gioco come se fosse il primo,molto probabilmente la gran parte dei videogiocatori sarebbe ancora cronologicamente ferma ai tempi della Playstation
Per fortuna a me non succede, io forse aspettando un titolo con famelica impazienza, rischio appena comprato di giocarlo fino a stomacarmi, però poi riequilibro le cose e tutto va a posto, di una cosa sono sicuro la scimmia che ho per il giocone che esce a fine mese, non si tramuterà in stomacata, ma in amplessi da paura.
E comunque si ci sono titoli che mi danno le stesse sensazioni ogni volta.