Max Beland ha ragione?

Lo so, lo so… molti di voi si staranno chiedendo “Chi cazzo è Max Beland?”

E’ la stessa domanda che mi sono posto anche io quando ho letto questa notizia.
Max Beland è il direttore creativo di Splinter Cell: Convinction, lavora naturalmente per Ubisoft e recentemente se n’è uscito con una dichiarazione interessante.

In sostanza MB ha affermato che il creare videogiochi cosiddetti hardcore bloccherebbe la crescita dell’intera industria videoludica, proponendo come soluzione a questo problema la creazione di prodotti “equilibrati”.

La ricerca dell’equilibrio starebbe proprio nello sviluppo di giochi ben bilanciati tra hardcore e casual.

Mmmm….
Ragioniamo. La questione non è così semplice come si crede.

Prima di tutto le due domande che Farenz proporrebbe all’industria videoludica sono:
1) Cosa significa gioco Hardcore?
2) Una volta appurato il significato di questo termine, cosa deve possedere un videogioco per rientrare in questa categoria?

Non credo siano domande a cui si possa rispondere facilmente.
Molti credono che un gioco sia hardcore solo se hanno tra le mani un gioco particolarmente difficile, altri si credono hardcore gamer solo perchè videogiocano da 20 anni e passa, altri invece si credono hardcore gamer solo perchè videogiocano.

Ma anche qua andrebbe fatta una distinzione tra il termine hardcore-gamer e hardcore-gaming!

Personalmente credo che l’hardcore gamer sia chi gioca ed ama i videogiochi nella loro globalità, indipendentemente dalla console su cui girano, indipendentemente dal genere, indipendentemente da tutto ciò che circonda questo mondo a noi caro.

Tuttavia, tornando all’affermazione di Beland “creare videogiochi cosiddetti hardcore bloccherebbe la crescita dell’intera industria videoludica”… beh dipende.
All’inizio mi sembrava una minchiata, tuttavia se si intende il gioco hardcore come gioco di nicchia, non posso far altro che essere d’accordo con lui.

I giochi di nicchia sono un’arma a doppio taglio.
Se sono indirizzati ad una fascia di pubblico molto ristretta, venderanno relativamente poco.
Chi si prende la briga di investire molti capitali per un progetto che venderà poco?
Giustamente nessuno.

Ecco che quindi l’idea della via di mezzo non è poi male, ma attenzione.
C’è via di mezzo e via di mezzo.
Mi spiace tirarlo ancora in ballo, ma credo che New Super Mario Bros per Wii sia l’esempio più concreto di questa via di mezzo.
Una persona si può approcciare a questo gioco in due maniere: in casual, cercando di portare semplicemente a termine il gioco, e in hardcore, smadonnando per recuperare ogni monetona presente nei livelli. Se ce la farete, siete hardcore gamer ;-)

Questo credo sia l’esempio da seguire.

Prova a cercare ancora!

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