Il Caldo. Questo temibile predatore, nemico di tutta la specie umana, sceglie i mesi estivi per lanciare la sua inarrestabile offensiva.
Una delle categorie indubbiamente più a rischio dal pericolo causato dal caldo è il Nerd, che con le sue abitudini domestiche e le miriadi di delicatissimi attrezzi tecnologici, al primo segnale di caldo opprimente solitamente va in allarme rosso, attrezzandosi per quanto possibile per fronteggiare l’incombere dell’insopportabile canicola.
In natura, molte specie migrano a seconda delle proprie esigenze in fatto di clima, e l’essere umano non fa eccezione. Tuttavia, il Nerd è restio ad abbandonare i propri possedimenti, tanto quanto solitamente detesta farsi trascinare da consorti/genitori/parenti/amici in spiaggia, in mezzo a migliaia di bambini urlanti, sabbia rovente, acqua inquinata e lontano centinaia di chilometri dai propri apparati di intrattenimento videoludico.
Che fare quindi per salvaguardare la propria sanità mentale, messa a repentaglio dalla crudeltà delle persone a noi più care?
Semplice! Se noi non possiamo raggiungere i nostri videogiochi, che siano loro a raggiungere noi!
In nostro aiuto, in queste occasioni, arrivano ovviamente alla gran carica le varie generazioni presenti e passate di console portatili: dal GameBoy grigione coi tasti rossi a DSi e PsPGo (o perché no, un iPhone 4 con 10 Gb di giochini figherrimi), non c’è situazione spiaggistica o montana che le nostre compagne di viaggio non riescano ad affrontare. E come non considerare la gioia di condividere piccole sessioni ninja con altri appassionati degli ombrelloni attigui?
Ma talvolta nemmeno questa precauzione è sufficiente, pertanto il Nerd compie il supremo atto di amore incondizionato: si porta in vacanza la propria console fissa. Il rituale dello smontaggio e dello stoccaggio è uno degli eventi più rari ed emozionanti che capitano nel corso della vita del Nerd, più raro e prestigioso dell’ostensione della Sindone.
Ed ecco quindi che le varie stanze d’albergo, roulotte, salottini al mare, diventano i nostri teatri di guerra in trasferta, per condividere la nostra passione con i nostri cari o con i nuovi amici che si incontrano sul posto.
Raccontateci le vostre esperienze!