Non è da me

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Non è da me scrivere articoli di questo tipo.
Siamo su un sito di videogiochi, in teoria non si dovrebbe parlare d’altro. In teoria.
Perché lo sapete… mi conoscete. A volte mi va di scrivere d’altro e non vedo perché non dovrei farlo.

Provo quasi vergogna a pensare allo scazzo che avevo lunedì pomeriggio per essere rientrato a casa dopo 2 settimane di ferie e a poche ore di distanza trovarmi a parlare del disastro capitato poche ore fa nel centro Italia. Ma cosa possiamo dire?
Cioè, mi chiedo di cosa si possa scrivere? Sono quegli infausti eventi, che ormai l’Italia conosce fin troppo bene, che … boh… non puoi aggiungere, approfondire, studiare nulla. Capitano.

Non voglio sembrare qualunquista e nemmeno populista, nonostante ciò di cui parlerò tra poco potrà sembrarlo, ma ho 34 anni. Non ho vissuto sulla mia pelle, per fortuna, tragedie del genere ma la prassi è sempre la stessa. Capitano… ed è un susseguirsi di telegiornali in diretta, la spasmodica corsa al perverso aggiornamento sul numero delle vittime, interviste ai sopravvissuti, puntate speciali, ministri che parlano di case vecchie, ingegneri che parlano di case nuove antisismiche. La prassi non cambia.

Ciò che cambia nel corso degli anni sono io.
Più passano gli anni più mi rendo conto che, invecchiando, divento (come i vecchi) sempre più rompicoglioni.
Anche se effettivamente rompicoglioni non è la parola adatta. Direi più insofferente.

E non riesco più a resistere ad inviati di Studio Aperto che si fiondano sui terremotati come avvoltoi sulle carcasse e dopo aver cacciato loro il microfono in gola tipo alcool-test, esordiscono con la domanda:

“tutto bene?”

No, porcoDDio. Non va tutto bene testa di cazzo.
Ci sarà qualcuno che gli risponde così, ma non possono mandarlo in onda ovviamente.

E di fronte a questa tragedia, in cui noi non possiamo far nulla se non sostenere la gente colpita con donazioni di soldi al solito 45500 o meglio ancora donando sangue, oltre a sentirmi impotente nel mio piccolo, non riesco a farmi passare la rabbia.
La rabbia per ciò che è successo, causato da una natura spesso infausta nei confronti dell’uomo (e viceversa) ma soprattutto la rabbia per come la televisione ci marci sopra.

Ieri sera mentre facevo zapping, mi sono soffermato per la prima volta in vita mia su “Porta a porta” di Bruno Vespa. Era un delirio.
Quando in rete si legge di come Vespa sembri godere coi suoi speciali su queste sciagure pensavo fosse un’esagerazione, ma per la prima volta ho appurato come ciò sia vero. Godeva. Sorrideva nel passare la palla tra un’ospite e l’altro e tra un collegamento con Amatrice e l’altro.

Ed ha osato dire che bisogna essere ottimisti.
Ottimisti, porcoDDio. Scusate per la doppia bestemmia.
Ottimisti.
Perché, parole sue, questo terremoto servirà a riattivare l’economia italiana.

Un terremoto non serve. Un terremoto distrugge, uccide e seppellisce anzitempo tutti.
Anziani, giovani. E bambini. Troppi bambini.
Vespa…
Vai a di essere ottimista alla donna sopravvissuta al terremoto dell’Aquila del 2009 e che ha perso la figlia di 18 mesi in questo.
Vallo a dire al neonato di 8 mesi che ha perso i genitori e il fratello.
Vallo a dire a chiunque abbia perso un caro. Vallo a dire a chiunque si sia salvato ma abbia perso l’unica casa in suo possesso.

Io mi chiedo come sia possibile che un vecchio come Vespa possa essere ancora in televisione. Mi chiedo come sia possibile che dopo frasi del genere non arrivi qualcuno a prenderlo per un orecchio e a dirgli “Uè nonno, è ora di andare a nanna anche per te”. Licenziato.
E invece verrà pure encomiato. Perché si sa benissimo che queste trasmissioni sono perfette per l’audience.

Non so ragazzi.
Mi scuso per essere ritornato attivo sull’Angolo con questo articolo.
Mi scuso per i toni per qualcuno sicuramente populisti, ma amen. Mi andava di scrivervi ciò che sto provando in queste ore.
E mi scuso per le bestemmie. Non l’ho mai fatto in un articolo e non credo lo rifarò più.

Ma la cosa migliore da fare è, come sempre, spegnere quel cazzo di televisore e pensare al 45500.

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Prova a cercare ancora!

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Il Game Pass è il cancro dei videogiochi?

Beh? Mi sembra di aver scritto l’altro ieri l’ultimo articolo ed invece… Mi è nata ...

35 Più commentati

  1. mi è piaciuto abbastanza l’articolo, per il fatto che esprimi una tua opinione, nonostante non sia nulla di nuovo.

    piuttosto, da persona nata nell’81, mi sembra strano che tu abbia considerato questa tragedia come la peggiore o che ti abbia scosso maggiormente. nella tua vita hai vissuto altri fatti come il terremoto all’Aquila o le stragi di mafia. ciò di cui non posso che darti ragione è lo show messo assieme da alcuni individui, “giornalisti” che avrebbero il compito di informare.

    • p.s. ho riletto e so che non hai scritto fosse la peggiore o quant’altro, ma mi sembra ti abbia scosso molto. non posso far altro che ringraziarti di esserti “aperto” con l’angolo. e spero sempre in articoli come questo.

    • E da cosa hai dedotto che io l’abbia considerata la peggiore? Ma soprattutto, come si può giudicare peggiore una sciagura di questo tipo? Perché se si parla di peggiore, automaticamente si dovrebbe parlare di migliore… o quantomeno di meno peggiore. Come si stabilisce ciò? Dal numero di morti?
      Non credo.

      • Ciao,
        …sarà l’eta, io ne ho 39. ma l’INSOFFERENZA, che tu provi, mi appartiene in questo periodo. Ed in effetti il tuo commento rappresenta in maniera simile il mio pensiero attuale.
        Oggi si rincorre la notizia, si è curiosi di sapere, di entrare nelle case della gente, nelle loro storie. Poiché non c’è più nulla che interessi veramente. Ed i giornalisti trovano molta “birra da bere” in queste disgrazie. Si lo so, è il loro lavoro, ma nulla può impedirmi di disprezzarlo. Dove la discrezione non esiste e dove mi infurio quando si mette il microfono sotto la bocca di uno sfortunato che ha perso un familiare in qualsiasi disgrazia di questo mondo. Dovrebbero rispondere più spesso “perché non te lo ficchi nel c… quel coso?”
        Io spengo la TV, cambio canale, “fumo un po’ e poi gioco a PES” o U4 o fate voi.

  2. Non penso che dia fastidio a nessuno, Farenz. Il fatto che abbia scritto di questo avvenimento, intendo. I videogiochi sono l’argomento del blog, ma quando succedono sciagure di tale portata è chiaro che le conseguenze si riflettono su parecchi aspetti della propria vita, hobby compresi. Senza contare che tu hai parecchio seguito, e la statistica dice che qualcuno nei luoghi del terremoto che ti segue c’è. Non sei off topic secondo me, tutto qua.

    Ciò detto, purtroppo per me anche io ieri notte ero vergine degli speciali di Vespa e ho pensato le tue stesse cose. Più che i “tutto bene”, sinceramente a me ha dato molto più fastidio il fatto che il verme si informasse continuamente sulle persone seppellite dalle macerie. Sono convinto che Vespa sperasse ardentemente di trovare uno dei cinque disgraziati durante la diretta e filmare tutta l’operazione di recupero. Se questo è giornalismo Cristo di una Madonna…

    • Ah giusto.
      Dimenticavo la domanda intelligente di Vespa al capo dei soccorritori.
      “Ma… le persone disperse… dove sono?”
      Dove cazzo vuoi che siano? Se lo sapessero non sarebbero disperse. Fantastica la risposta del soccorritore infatti “Vespa si guardi attorno….”

  3. Garnde Farenz! condivido tutto! Che Vespa si masturbi sulle disgrazie altrui purtroppo è un dato di fatto…tra le sue performance peggiori ricordo il plastico della casa di Garlasco….mi sono vergognato di essere dello stesso genere animale. Purtroppo di personaggi così, che vivono delle disgrazie degli altri, ne abbiamo fin troppi.

  4. Non c’è nulla da dire in questi casi, solo solifarietá

  5. Bell’articolo, fanno sempre piacere queste riflessioni su temi più seri. Sono quelle situazioni in cui io rimango basito dall’inopporunità e invadenza dei giornalisti. Non ho avuto modo di vedere Vespa, ma ieri alla Rai hanno intervistato un uomo che stava sperando davanti alle rovine di una casa che i soccorritori tirassero fuori vivi 5 membri della sua famiglia, compresa la figlia di appena 14 anni. Quest’uomo era palesemente distrutto, non aveva quasi la forza di piangere, eppure è stato tartassato di domande per diversi minuti. Con il cazzo di cameraman che faceva pure i primi piani sugli occhi lucidi di quest’uomo. Sono quelle cose al limite del scabroso.

  6. Promosso a editorialista del corriere della sera. Articolo che condivido in pieno. E la doppia bestemmia ci sta sempre. Grande farenzo! Idolo p.s: Vespa puttaniere

  7. Io ho evitato di leggere/guardare i giornali perché sapevo benissimo che sarebbe andata a finire come tu hai scritto. Da quanto ho capito ci sono stati degli Youtubers che non hanno caricato dei video forse in segno di rispetto anche se non capisco un ragionamento di questo tipo.

  8. Il brutto che queste trasmissioni si definiscono per dare informazioni in realtà non forniscono nessun tipo di contenuto intelligente!!! Sono una corsa alla tragedia, all’ intervista del terremotato di turno per tenere lo spettatore incollato alla tv. É la teatralizzazione della tragedia, a cui ormai troppi di noi si sono assuefatti. Bravo farenz che hai scritto sto articolo. Apriamo gli occhi

  9. Applausi per te, Farenz. Punto.
    Sono pienamente d’accordo con te e sarà la mia età ( che poi è anche la tua ) ma anch’io faccio sempre più fatica a sopportare quel teatrino degli orrori che è diventato il modo di fare informazione della tv italiana.

  10. Purtroppo questa è la televisione italiana… La cara e amata televisione che tutti i rincoglioniti seguono e soprattutto Credono!!! Insomma un altro mezzo di lavaggio del cervello comandato da chi sta in alto…
    Massima solidarietà a chi ha perso tutto.

  11. Perchè non segui il tg studio aperto di italia 1, storpiano ogni notizia e i servizi sul campo sono quasi una fiction o spot..

  12. Le teste di cazzo, i paraculi, gli ignavi, gli avidi, le iene, gli idioti, i sadici,
    i truffatori ecc. ecc. sono i tipi di persone che puoi incontrare ovunque
    e che di solito eviti come la peste. In tristissimi casi come questo risaltano
    ancora di più e purtroppo oltre che incazzarci non possiamo fare molto.
    Sono parassiti, ci sono sempre stati e sempre ci saranno.
    L’unica cosa da fare è cercare di dare una mano concretamente con
    donazioni di denaro o di sangue e cercare di trovare esempi di umanità,
    ci sono tante brave persone e piccoli miracoli che spiccano nel marciume
    generale ma che non vengono pubblicizzate, il bene è spesso anonimo.

  13. Se ci sono programmi e giornalisti di questo genere è perché qualcuno li guarda. Loro non fanno altro che soddisfare una domanda del pubblico. Incazziamoci soprattutto con chi li guarda, mamme e nonne in prima fila (cosa che faccio).

  14. Niente da dire, perfettamente d’accordo con te. La cosa che mi fa ancora più imbestialire è che dietro a queste sciagure ci saranno i soliti sciacalli che, a partire dai nostri politici, approfitteranno della cosa e la sfrutteranno (lo stanno già facendo) per i propri interessi. Stupreranno, fino allo sfinimento, quei poveri paesi e quelle persone.

    Ma si può impedire tutto ciò? Solo in parte, perché è impossibile “prevedere” un sisma ma è possibile fare piani urbanistici e costruire case (nel caso di quei paesi, mettere a norma gli edifici) in modo tale che cose del genere non possano più accadere.. perché è inconcepibile che da noi e, in particolare, in alcune zone di italia appena arriva un terremoto oltre il 5.0 si debba assistere a queste catastrofi quando in altri paesi (vedi Giappone) sono abituati ad avere terremoti frequenti ma senza danni rilevanti.

    E’ chiaro che tutto questa programmazione richieda risorse e intelligenza, cosa che manca sia ai nostri politici che ai nostri dirigenti..
    scusate, forse sono stato anche io un po populista, ma sono arrivato ad una certa soglia di esasperazione.

    Per il resto, cordoglio massimo per i nostri connazionali e nel nostro piccolo doniamo sangue e vestiti.

  15. Non posso che condividere questa tua riflessione, mi ritrovo spesso a fare pensieri simili quando avvengono brutti fatti vario genere. Mi dà molto fastidio lo sciacallaggio mediatico su questi avvenimenti, purtroppo però penso che se viene fatto è perché c’è chi lo guarda/ascolta. Occorrerebbe a mio parere incentrarsi solo sull’informazione in modo più oggettivo senza tutti quei melodrammi e cazzi vari.
    Ah e non preoccuparti per le bestemmie, erano pienamente contestualizzate.

  16. Il fatto che tu ti “scusi” di far uscire un articolo del genere già di per se non dovrebbe esistere (cavolo il sito è tuo ^_^), ma come sempre fà piacere e sottolinea ancora una volta il genere di persona “corretta” che nei tuoi video e articoli ho sempre visto trasparire.

    Finita questa “leccata”, sono di pancia d’accordo con te e come te non avrei nulla di nuovo o originale da commentare sui soliti giornalisti che fanno a gara per avere per primi la diretta sul posto, per avere le telefonate al 118 più truculente, ecc.

    Ieri preso da uno “sfinimento” (penso simile al tuo) ho semplicemente spento la televisione perchè semplicemente non ce la facevo più, qualcuno dovrebbe ricordare a certe testate giornalistiche la differenza tra fare informazione e fare tele-novela.

    Perchè un conto è fare un resoconto sull’accaduto e riportare le informazioni, un’altro è non avere la decenza e il rispetto di lasciare in pace la gente, soprattutto trascinandole in siparietti patetici in cui si chiede a queste ultime “come ci si sente…”

    La tristezza e sfinimento poi raggiungono il limite con i “vecchiacci” come Vespa che per me sanno benissimo la reazione (almeno in parte) che scatenano con alcuni loro commenti, per questo i “finti ignoranti” come lui sono sempre i peggiori di tutti.

  17. Certe cose è meglio dirle una volta in più che una in meno. Mi ricordo ancora (e me lo ricorderò finché campo) quel fior di professionista della Vada su Studio Aperto, ai tempi de L’Aquila, gente con le coperte sul ciglio della strada con la faccia piena di polvere e sangue, microfono d’ordinanza infilato nel naso e perla deliziosa : “Avete freddo?”. La scena più degradante che abbia mai visto.

    E li chiamano giornalisti. Quando per alcuni parlare di gente che muore o dei peli del culo di Belen diventa indifferente si riescono finalmente a distinguere le persone dai pezzi di merda.

  18. Ciao Farenz,
    bello l’artico,mi è piaciuto che ti sei lasciato andare senza censure,è giusto così…a parer mio almeno.
    Trovo giusto incazzarsi con questa informazione mediatica che definirei pornografica.
    Si sa che l’uomo è attratto dal male,inteso come incidenti e violenza in genere,un po’ come quando passando di fianco ad un incidente stradale uno è spinto a guardare,conscio del fatto che potrebbe assistere a “spettacoli” orribili,ma lo fa ugualmente.
    Siamo una civiltà di merda dopo tutto…e il tg lo dimostra ancor meglio.
    Guardavo oggi su studio aperto è sono rimasto di merda nel vedere un giornalista che asseragliava un povero Cristo che ha schivato il sisma perchè era al lavoro, e aspettava che i pompieri estraessero dalle macerie moglie e figli il cui esito era ahimè evidente,…non per il giornalista che non mollava il tiro a quella persona che penso non volesse spiattellare al mondo il proprio dolore.
    Per i media questa devastazione e manna dal cielo,ora ci saranno interviste su interviste,le telefonate dei disperati,….i ladri delle poltrone romane che faranno a gara per chi la spara più grossa…
    Questa è l’Italia , ed è giusto tirare qualche porco!

  19. Insofferente è esattamente il mio stato d’animo davanti a tali eventi. Sia ben chiaro però, insofferente non per l’abitudine nel sentire terremoti, incendi o attacchi terroristici (forse in minima parte) ma perché ogni tragedia deve trasformare la persona più menefreghista di tutti nella Madre Teresa di turno, per andare a fare una morale finta come le tette di Lara Croft nel primo Tomb Raider e ricevere così pollici in su, views su YouTube, ascolti in televisione e addirittura consensi in politica, facendomi quindi diventare insensibile difronte ad un evento teoricamente brutto e terribile. Poi perchè queste persone moraliste e perbeniste non parlano delle inondazioni, attività sismiche o malattie rispettivamente in Estremo Oriente e in Africa? Perché i morti sono troppo pochi e non italiani o perché la bandiera dell’Indonesia non sta bene sulla loro foto profilo?

  20. Condivido tutto, ovviamente, soprattutto le bestemmie! Io ne avrei messa pure qualcuna in più! Comunque non c’è da sorprendersi, purtroppo. È un paese di sciacalli, di edonisti, di arrivisti… di merde, insomma. È anche per questo che io non guardo più la televisione da quando ho raggiunto l’età della ragione. Mi fa sempre più schifo. Io sto a san benedetto e le scosse l’ho sentite di brutto. Mi ricordo quando ci fu il terremoto dell’aquila; al tg1 parlavano degli sciacalli che approfittavano della tragedia per rubare nelle case distrutte e poi il giorno dopo la prima cosa che dissero era che il giorno prima avevano fatto il record d’ascolti parlando del terremoto. Ancora oggi mi ribolle il sangue. Sono contento di non aver visto porta a porta, altrimenti sarei diventato violento. E non parliamo di meRdiaset. Purtroppo questa è l’italia, anche se non penso che sia così solo da noi, ma sti livelli di “figlio di puttanaggine” credo che li raggiungiamo solo qui.

  21. Triste, ma tutto vero. Entro certi limiti penso che in situazioni simili un po’ di focus mediatico possa aiutare a informare, inquadrare la situazione, magari anche aiutare qualche diretto interessato rendendo nota la situazione ai suoi amici/parenti o a far riflettere su come e dove agire per riparare. Ma è un limite che si passa troppo facilmente a quanto pare, e oltre si scade solo nello sciacallaggio. Certa gente non imparerà mai che in certi frangenti è meglio stare zitti che dire stronzate.
    Bah.

  22. Ho cominciato a seguire la trasmissione ieri sera nel momento in cui ha detto che il terremoto può riattivare l’edilizia italiana…….L’ho trovata pure io un’uscita di pessimo gusto.
    Ho seguito dieci minuti di dibattito e poi sono andato a letto. Giornalismo ridicolo.

  23. Non oso pensare a come abbia reagito Barbara D’Urso, la regina del dolore della tv.

  24. Mi accodo anch’io ai vostri messaggi, vedere quella gente li mi ha fatto tornare alla mente l’Aquila, purtroppo l’Italia per la maggior parte è territorio sismico e quando la scossa è forte, sono dolori….

    Quando a Vespa, caro Farenz che sia una merda io lo sapevo da tempi immemori, in una normale televisione pubblica straniera sarebbe stato radiato non solo dalla redazione ma proprio dall’albo dei giornalisti.

    Io mi informo se vogliamo parlare di TV, solo da Santoro e Mentana, gli unici a mio avviso che ancora tengono botta, e sul Fatto, il quotidiano lo prendo di tanto in tanto e poi che Dio benedica Marco Travaglio.

    Dirò una cosa impopolare, ma non manderò alcun sms, se non ho la matematica sicurezza di dove vanno i miei soldi, se ero li, vicino e mi trovavo, davo pure 50 euro a chi ne aveva bisogno, ma questi soldi qua solo in minima parte vanno agli sfollati, il resto se li mettono in saccoccia i soliti noti, i Vespa delle Banche.

  25. Solitamente io sono uno di quei utenti che non commenta mai ma su argomenti come questi amo esprimere la mio opinione dall’alto dei miei 16 anni (sarcastico).
    Parto col dire che a mio parere fatti come questi in un paese a così alto rischio sismico non dovrebbero accadere. Comunque il vero problema non è tanto lo sciacallaggio mediatico che se “lo conosci lo eviti” ma più che altro la povertà di notizie che questo comporta. Detto questo non voglio togliere nulla alle povere persone terremotate peró credo che soprattutto in momenti come questi dove la confusione puó salire facilmente sia il più vitale possibile ricevere nel modo più efficiente e completo notizie sia dal luogo dell’incidente che dal resto dell’Italia.

  26. Sono perfettamente d’accordo con l’articolo, anche io ho sentito sentito l’irrefrenabile desiderio di spegnere la tv che proponeva l’ennesimo speciale sul terremoto, e allo stesso tempo mi sono chiesto se la mia non fosse indifferenza. La risposta è stata no.

    Se il giornalismo si trasforma in accanimento mediatico e “show” (concedetemi il termine) sulla tragedia, non fa del bene per prime agli stessi disgraziati che hanno visto la loro vita devastata dal sisma.

    Vogliono tenere la conta dei morti e fare una cronaca sugli eventi, ci sta. Vogliono evidenziare il fatto che edifici costruiti meno di dieci anni prima sono crollati quando dovevano rispettare norme antisismiche precise, e sarebbero dovuti rimanere in piedi perchè così sono stati certificati, ci sta. Ma quando intervisti una donna che ha perso la famiglia e gli spalmi la telecamera sul viso aspettando di raccogliere la lacrima, sei uno sciacallo. Se intervisti il pompiere che per delle ore ha scavato sotto le macerie alla ricerca dei corpi, e ha visto le peggio cose, e poi gli dici di non preoccuparsi, che statisticamente nei giorni a venire troverà gente viva, sei un cretino. Se te la prendi con le politiche sugli incentivi all’adeguamento dei vecchi fabbricati definendole necessarie, senza sapere che già esistono, sei disinformato.

    Sono vicino al dramma delle vittime, ma di sciacalli, cretini e disinformati che riempiono i notiziari non ne posso più.

  27. Assistere a questo tipo di scene lo trovo avvilente, sia per chi queste tragedie purtroppo le vive in prima persona, sia per chi quelle domande le fa, sia per il telespettatore che a quelle scene assiste. Purtroppo però è ciò che si merita un paese di analfabeti funzionali, fatto di gente che parla per sentito dire, che spara sentenze senza pesare le parole e contestualizzare, che si riempe la bocca per strada o sui social network di frasi qualunquiste per mettersi in mostra pensando di evidenziare la propria intelligenza ma finendo per fare la figura dei ritardati. Tutto ciò è mortificante.

  28. in questa occasione, verso chi ha perso parte della famiglia oltre alla propria casa, ho sentito anche frasi del tipo: “bisogna rimboccarsi le maniche, la vita va avanti, non bisogna deprimersi!”
    Ci sono questi imbecilli, pseudo giornalisti e non, che non si rendono conto della situazione reale-fisica in cui si trova questa povera gente improvvisamente dall’oggi al domani, che porta ad un contraccolpo psicologico che chi non l’ha vissuta in prima persona, non può minimamente e lontanamente immaginarsi cosa si prova a livello di emozione, terrore, pressione, di stress emotivo.
    Queste frasi di default che escono dalle loro bocche del cazzo non fanno altro ad aggiungere ulteriore disagio e nervosismo.
    Non dire niente, oltre ad offrire il proprio aiuto e solidarietà non può che essere la migliore scelta.
    Ci penseranno i specialisti nel campo della psicologia alle parole giuste quanto delicate da usare con le persone colpite dal terremoto.

  29. Nemmeno io tollero questa ossessione per la cronaca nera, eppure in più situazioni gli italiani hanno dimostrato di essere particolarmente attratti da tragedie (vedi anche la costa concordia). Io sono arrivata ad un punto senza ritorno dove a malapena riesco a vedere i servizi al telegiornale soprattutto quando vengono trasformati in film drammatici. Ah e come hai detto tu criticando le domande poste dai giornalisti, chissà se le scrivono loro o qualcuno gliele suggerisce…

  30. Se lo fanno,oltre a non avere sensibilità’, e’ perche’ qualcuno lo permette.Governo e forze dell’ordine impedite l’accesso a queste persone e fate passare solo chi porta aiuti.
    Piuttosto in TV informate su come aiutare in modo continuativo la popolazione colpita dal sisma,intervistando chi e’ a capo di associazioni per la raccolta di viveri e medicinali o chi può’ dare una sistemazione provvisoria a queste persone in modo da portare loro un aiuto concreto invece di fargli rivivere ogni volta ciò’ che e’ successo con le solite stupide domande.
    45500 e un codice Iban per dar loro un aiuto…..andranno veramente tutti a queste persone?
    Il governo ha SOSPESO le tasse non tolte,voglio vedere quando poseranno il primo mattone per la ricostruzione cosa succederà’.Gi fara’ pagare pure gli arretrati.
    Ma questa e’ l’Italia il paese più’ bello del mondo……

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