Non smettete mai di giocare!

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Ciao ragazzi, come state? Il 2016 sta giungendo a termine ed è tempo di tirare un po’ le somme.

Il mondo dei videogiochi è profondamente cambiato rispetto a pochi anni fa, ed il suo continuo mutare ci sta quasi mettendo in difficoltà: stiamo perdendo la capacità di interfacciarci a questo medium senza mettere in primo piano un’ analisi tecnica che, seppur dettagliata, competente e ben strutturata, risulta spesso e volentieri superflua al fine ultimo del nostro videogiocare: divertirsi. La colpa è nostra solo in parte. E’ internet stesso infatti, e la stampa cartacea prima ancora, ad aver rivolto la nostra attenzione ai bit, ai 50/60 HZ, ai 900p/1080p e ai 30/60 fps. Si tratta di dati reali, che possono, alcuni  più e alcuni meno, avere il loro peso nell’esperienza di gioco. Questo non lo si può negare. E’ vero anche che chi ci vende i giochi, utilizza questi dati a scopo commerciale, per far preferire i propri prodotti alla concorrenza e che l’efficacia dei mezzi di comunicazione utilizzati a tal fine , sia indubbia, basti vedere il successo di Ps4 Pro.

Un altro aspetto “negativo” delle strategie di marketing di questo mondo è il modo con cui la pubblicità e il passaparola su internet riescano a generare il così detto “hype”nel cuore del videogiocatore.

In questi ultimi due mesi ho visto una marea di amici comprare al day one o preordinare a prezzi esagerati prodotti non dico mediocri, ma sicuramente al di sotto delle aspettative. Inutile aggiungere che poi questi prezzi siano letteralmente crollati nel giro di un mese.

Io non so come facciano questi media ad “intortarci” in tal maniera, ma ammetto che ci sono stati parecchi momenti in cui ho pensato “questo gioco è assolutamente da avere”; poi ho resistito all’acquisto al day one e dopo un mese … taaac a 29 euro in offerta per ps4 da unieuro o taaaac a 15 euro su steam.

Dopo aver ascoltato i consigli di Yoda e aver messo da parte l’hype , ho pensato di dedicarmi al nemico numero uno di tutti quei giocatori che hanno possibilità di comprare i videogiochi, ma difficoltà nel giocarli: il backlog.

Non vi nascondo il disgusto che provo per la mia persona quando vedo decine e decine di titoli lì ad ammuffire e pensare che dentro di me “non vedo l’ora che esca Resident Evil 7”. Non c’è un senso nel desiderare un gioco quando se ne posseggono molti altri che ancora non si ha giocato. Eppure succede. Che stupidi che siamo.

Ad ogni modo, spulciando la libreria di Steam cosa vedo? Skyrim Special Edition. Eh si, due anni fa avevo preso la Legendary a 4 euro durante i saldi natalizi del 2014 e Valve ha deciso di premiare un coglione che prende i giochi senza giocarli addirittura regalandogliene “un altro”.

Il mio approccio con Skyrim non fu dei migliori. Al day one lo comprai (giustamente) per 360, ma in quel periodo soffrivo di una potente lombo sciatalgia che mi ha fatto odiare il genere umano per circa un mese (ricordo che il 11/11/2011 fu il giorno della mia prima risonanza magnetica), e quando fui guarito (per modo di dire) era già uscita roba che mi interessava di più e avevo lasciato perdere quel titolo mastodontico (come dimensioni) tra l’altro pieno di bug, o almeno cosi’ si diceva in rete.

Ho deciso quindi di ridare una chance al famoso titolo Bethesda 6 anni dopo, complice il prezzo inesistente, la veste grafica rinnovata (non che su PC ce ne fosse bisogno) e i bug risolti. O quasi.

Che dire? Mi sono innamorato.

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No, non è che prima il gioco mi facesse schifo ed ora lo reputi grandioso. Skyrim non avrà mai la storia e le subquest di The Witcher 3 o il sistema di combattimento e il job system di Dragon’s Dogma, mettiamoci una pietra sopra. Ed è forse anche questo un motivo per cui 5 anni fa il gioco non mi piacque. Non era nelle mie corde. Non rappresentava ciò che cercavo.

Ora chi lo sa, alcune cose forse sono cambiate o forse sono io ad esser cambiato. Sta di fatto che tornare a casa dal lavoro e dedicarmi all’esplorazione senza fine prestabilito di un mondo di gioco fantastico mi aggrada assai. A pensarci bene avevo provato la medesima sensazione anche lo scorso inverno con Fallout 4. Anche in quel gioco non ero certamente stato catturato dalla banalissima storia o dal sistema di combattimento, ma bensì dal senso di scoperta ed esplorazione. Dal fatto di vedere un monte o un edificio all’orizzonte e sapere di poterci andare, e magari di trovare creature mostruose da affrontare.

Sono già a 40 ore di gioco e ho fatto ben poco dell’avventura principale, ma in compenso sono già stato vampiro, lupo mannaro, ho trovato una spada magica di nome frangialba, sono diventato arcimago, ho combattuto contro draghi e demoni, contro streghe e ladri… insomma, il divertimento non è mancato.

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Quello che voglio dire con questo articolo è che non importa se il tempo che avete per giocare è risicato; non importa se ciò che state giocando non è un titolo appena uscito sulla bocca di tutti; non importa se un titolo fa cagare ma a voi piace; non importa se state per compiere 36 anni e a volte avete più voglia di buttarvi in divano che di accendere la ps4 o il pc: non smettete mai di giocare. Perché in qualunque momento della vostra vita, troverete sempre qualcosa in grado di divertirvi. Essere videogiocatori rappresenta un privilegio enorme, rendetevene conto. Il potersi divertire a qualunque età e vivere avventure parallele (alla vita reale intendo) non è un qualcosa che tutti fanno. A volte guardo amici e conoscenti che non giocano e mi chiedo “come facciano a vivere” (ok è esagerato) o penso “non sanno cosa si perdono”. Quindi il succo del discorso è: non facciamoci abbindolare da chi vuole solo svuotarci il portafogli, non facciamoci  riempire la testa da dati di vendita o dati tecnici, ma continuiamo a giocare. Non smettete mai di giocare! Che si tratti di The Last Guardian o Super Mario Bros 3!

Buone feste a tutti!

omegashin

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11 Più commentati

  1. Bravo Alvise, bell’articolo! Buone feste a tutti!!

  2. Grande Alvise :) dopo averti rotto le palle in altri 2 articoli questa volta mi ritrovo a concordare con te su tutto, soprattutto sulla stanchezza che a 33 anni a volte mi porta a svaccarmi sul divano piuttosto che farmi una partita eheh…ci pensavo proprio l’altro giorno. internet sta rovinando questo mondo videoludico, recensioni che escono troppo presto (ma hanno ancora senso vista la grandezza e profondità dei titoli di oggi? [cit.Fraws]) rincorsa alla miglior grafica ecc…quando ci si ritrova poi a recuperare un vecchio super mario, un caesar 3 (intramontabile secondo me) o un aoe2HD.
    Nuovi o vecchi che siano i titoli, l’importante è goderseli in base ai propri gusti e non rispetto a quel che ci dice di pensare “internet”. buone feste

  3. Parole sagge. Ottimo articolo Alvise!

  4. Non sono d’accordo. Scrissi un articolo in merito alcuni mesi fa.
    Se uno non trova divertimento nel giocare, deve smettere… o per meglio dire interrompere.
    Se hai lo scazzo da videogioco, continuare a provare giochi del backlog non ti aiuterà. E’ più utile, a parer mio, dedicarsi ad altri hobby… che siano serie tv, jogging (ahahahha) o giardinaggio non importa.
    Basta staccare.

    E la voglia di giocare tornerà.

    Ma non si deve per forza non smettere.

  5. Sono d’accordo con la chiosa, ma quello che dici all’iinizio è del tutto falso secondo me: che “in pochi anni” ci siamo fatti infinocchiare dalle chiacchiere su fps e graficone… no, le chiecchiere su fps e graficone ci sono sempre state, anzi, durante la scorsa generazione erano molte di più, con la ps3 “impossibile da programmare” e il Wii indietro di una generazione.

    • diciamo che il fenomeno si è intensificato

    • il problema non è la bassa qualità tecnica dei videogiochi ma la mancanza di idee nel raccontare storie nuove con dei personaggi caratterizzati bene e con una trama come Dio comanda , almeno è quello che io cerco in un videogioco.
      posso benissimo fare l’esempio di Lost Odyssey (gratuito per questo mese su xboxlive) è un titolo che ho mancato a suo tempo e SANTO DIO lo sto adorando , ha dei pixel grossi come scaglie di formaggio per non parlare della telecamera fissa che fa molto anni 90 ma la storia , i personaggi i mini racconti ( in un paio di casi mi sono commosso) le musiche di Uematsu che ritengo il miglior compositore del mondo videoludico l’unico che sa caricarti quando c’è un combattimento o emozionarti quando c’è la situazione triste da lacrimuccia , come si fa a non amare questo gioco?!
      è un gioco con l’anima! con una direzione artistica magnifica e con una maturità di contenuti che gli ultimi final fantasy si sognano.

  6. Dichiarazione d’amore per i videogiochi che mi trova d’accordo, anche se
    a me piace spaziare molto anche con i libri, fumetti, cinema e boardgames/gdr.
    Purtroppo non ho molto tempo da dedicare causa real life tuttavia quando possibile
    adoro perdermi nei mondi di gioco, è una cosa che mi ricarica e mi fa sentire meglio.

  7. se c’è qualcosa che mi permette di staccare completamente dalla realtà e farmi solo divertire e basta quello è il videogioco! alti e bassi si, ormai non riesco ad essere più costante ma quando prendo il pad svuoto la mente e mi ricarico…certo è che io mi diverto ancora e con titoli non proprio gettonatissimi (prendi magika 2, mi sto sballando grazie al plus ahahah) oltre che aver messo il mini nes in camera da letto così invece di addormentarmi leggendo lo faccio giocando 😉

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