Oslo, Here We Go Again

Dopo l’incredibile servizio del TG1 sulla strage di Oslo che incolpa i videogiochi descritto nell’articolo del buon Farenzo, ho scovato un’intervista radiofonica più o meno della stessa stupidità. Klaus Davi, nella sua trasmissione “Klauscondicio” (ahahah il nome ricorda la parcondicio), torna a rimarcare i soliti luoghi comuni.

Divertentissimo come abbia tirato fuori dal cilindro non tanto CoD, ma WoW! Definendoli entrambi “portatori di cultura della morte”, posso capire che i giocatori seriali di WoW alla fine somiglino ad una setta, io stesso ci ho perso le notti, ma non ho mai sacrificato nessun capretto, nemmeno quello espiatorio.

Il simpatico conduttore chiama a raccolta l’onorevole Binetti, dell’UDìCì, già nota per il caso Euthanasia, si nota subito come il conduttore non sappia di cosa parla e cerca solo di fare audience (che si legge Odiéns) rimarcando le solite stronzate.

Vi lascio al video, mi scuso per la qualità di merda, ma questo son riuscito a trovare (tra l’altro preso dal canale ufficiale di quel simpatico di Klaus), si è lungo e palloso, ma per confutare le idee altrui bisogna pur sentirle no? Non possiamo dargli contro senza prima aver ascoltato tutto.

 

Che dire? Talvolta le parole sono inutili, sono curioso di leggere le vostre opinioni, senza influenzarmi con le mie, mi raccomando ascoltate tutta l’intervista con attenzione prima di aprir bocca, altrimenti così si passa dalla parte del torto! A voi la parola oh popolo.Dio

Prova a cercare ancora!

xbox-game-pass-x019

Il Game Pass è il cancro dei videogiochi?

Beh? Mi sembra di aver scritto l’altro ieri l’ultimo articolo ed invece… Mi è nata ...

140 Più commentati

  1. Guarda Gatto, ho ascoltato tutta la conversazione, eppure a me sembra che quello che non ha capito un cazzo (come sempre d’altronde) sia Klaus, praticamente non ha espresso una motivazione, un concetto, una qualsivoglia cosa che non sia stata detta in precedenza sui videogiochi, mi è sembrato di sentire non solo le innumerevoli prediche che ormai accompagnano noi videogiocatori tra gli ignoranti, ma anche molte cose “riciclate” dal servizio (insensato) che è stato fatto su Rai1. Ora non dico che la Binetti abbia ragione (di cazzate, ogni tanto, ne ha sparate), ma si deve essere accorta dell’ignoranza di Klaus Davi, che tu hai sottolineato, ribattendo ogni sua affermazione (tutte sbagliate e idiote)CON LA REALTA’. Sostanzialmente possiamo dire che gliel’ha messo nel culo, ma penso che anche un menomato mentale, sentendolo, si sia accorto della completa ignoranza di ‘sto tizio.

    Da non prendere in considerazione.

  2. Strano proprio in questi giorni di fancazzismo estivo sto riscoprendo (e rispolverando) il mio modern warfare 2 facendo parecchie partite online e se proprio vogliamo paragonarlo ad altri giochi violenti (mortal combat per esempio) non credo che istighi tanto la violenza a tal punto da poter farfe tutto quello.Ora scusatemi ma parto per le vacanze con il mio caro M4AI tenete d’occhio i telegiornali MUHUHAHAHAH

  3. Ma claus david non è un giornalista come si professa lui, io lo sentito anche in altre cose e devo dire che per mè è un minchione.

  4. Se faccio una strage e poi dico che mi sono ispirato alla musica di Vasco Rossi e al programma Amici della de Filippi dite che toglieranno i loro CD e programmi TV dalla circolazione? No perchè un pensierino…

    PS:sdrammatizzazioni a parte mi dispiace un casino per i morti e le loro famiglie… e questi ignorantoni che dicono tutte ste baggianate si rendono ridicoli e fanno pure salire un nervoso che non vi dico buttando benzina sul fuoco!

  5. Non solo viene ad una facoltà di Medicina LAICA (La Sapienza di Roma, alla quale sono iscritto) a predicare le sue idee di parte riguardo il “sostentamento delle funzioni vitali” (tradotto: allungare le sofferenze ad una poveraccia terminale davanti a SUO PADRE il quale, a ragione, si è alterato non poco), non solo vive nel suo mondo fatto di Cilicio, fustigazioni auto-inflitte e tutte le menate che fanno all’Opus Dei (wikipedia cum fonte linkata a piè pagina dixit)… Ora si mette anche a sparare a zero sui videogiochi? Si facesse un favore: evitasse di parlare. Si risparmia umiliazioni e derisione da parte qualsiasi persona che non venga dal medioevo.

    “Molto spesso inevitabilmente si passa dall’esperienza virtuale a quella reale…” [cit].

    Certo onorevole, ha ragione lei. Ora se permette mi devo infilare al volo i mutandoni della MJOLNIR che vado ad Headshottare qualche Grunt. Che pena…

    Il bello è che è pure un Medico, laureata con lode. No comment.

    P.S: Ho ascoltato solo 5 minuti di quell’intervista, quelle parole mi disgustano. Non ce l’ho fisicamente fatta ad ascoltare tutti e 18 i minuti.
    P.P.S: Buone vacanze estive a tutti (chi più chi meno).
    P.P.P.S: Se questo post ha fatto incavolare qualche credente me ne scuso. Soprattutto per la parte del medioevo, ma questa donna mi da pesantemente ai nervi.

  6. Mi ero dimenticato di scrivere che Klaus comunque si è proprio fatto rigirare come un calzino… Non voglio fare un altro papiro pure su di lui, anche se la tentazione è forte :D

  7. Certo, i videogiochi sono droghe videoludiche che mandano in pappa i neuroni, spingendo la gente non solo la gente a spendere soldi per Limited Ediction e PSNetwork, ma anche ore e ore davanti a un televisore HD a sparare soldati, picchiare il goblin di turno e rubacchiare qua e là macchine e soldi.

    Tralasciamo anche il fatto che il mass murder Breivik (che come ha visto gli agenti arrivargli addosso, si è subito arreso mettendo le mani in alto) era un massone e simpatizzante dell’estrema destra…..

  8. E tralasciamo anche il fatto che, con la scusa di “salvare l’Europa dall’invasione islamica”, ha massacrato 90 persone (maggior parte miei coetanei) che non c’entravano nulla con l’Islam, anzi molti di loro erano cattolici. E lui stesso si definisce un cattolico.

    OT: scusate, non so come mi ha tagliato quest’ultima parte del commento, dovendo fare due post.

  9. Ho sentito il termine “cultura della morte” così tante volte che mi sono rotto i coglioni dopo 10 minuti. Tuttavia l’ho ascoltato tutta, l’intervista. Si tratta di un dialogo tra un imbecille che parla per sentito dire e una vecchia mediamente informata ma schierata a priori, dialogo che da vita al solito discorso unilaterale diffamatorio e preimpostato in cui obiettività, razionalità e analisi dell’argomento lasciano il posto al rivangaggio di crimini passati, frasi fatte e luoghi comuni.
    Tuttavia almeno la vecchia sembrava un po più ragionevole dell’imbecille blaterante…
    Anche Euthanasia, è un fps horror che tratta il tema dell’eutanasia… ci si attacca al genere horror, ci si appende al tema trattato, si mischiano le carte in tavola e scommetto che “lo scopo del gioco” è diventato “praticare l’eutanasia a più persone possibili” o cazzate simili…
    Insomma la solita solfa. Bisognerà aspettare 40 anni almeno, affinchè un intera generazione muoia o vada in pensione lasciando il posto a chi la la storia dei videogiochi l’ha vissuta, per smettere di sentire sempre le stesse cazzate?

  10. no, ecco, paragonare i videogiochi all’alcol e al fumo mi piace.
    Davvero divertente.
    Quasi quanto le cagate di Borghezio, secondo cui Breivik ha fatto bene…..

  11. Bhe ma che WoW sia un videogame immorale sono d’accordo, ma da qui a dire che istiga la violenza ce ne vuole…

Lascia un commento