Pegi: Qualcuno lo Caga?

Buongiorno popolo! Come gira? Non gira? Vi girano? Andiamo così! Siete stati a Lucca? Ci avete visto? Se avete qualche foto con noi fotobombati mandatemela!

Quest’oggi la intro era cortina, vabbèh vorrà dire che partiremo subito con l’argomento, ovvero Pegi.

Premessa dovuta, l’altra sera ero a casa sul divano con il mio amore grande e grande amore (Non un iDevice la mia ragazza, porcelloni), avevo portato la mia bella Apple Tv per guardarci i film, ma come sempre siamo finiti a guardarci video sul tubo, dal classico Farenzo, al Dario Moccia, per poi finire sui bimbi trashoni che fanno le loro classifiche videoludiche.

I primi due sui 12/13 anni descrivono ogni gioco della classifica in “grafica bellissima” e “molto realistico”, non so voi ma le “armature molto realistiche” di Gears 2 non ne ho proprio mai viste, si vede che non sono un tipo alla moda e non indosso certi accessori.

L’ultimo che guardiamo sembra ancora più piccolo dei due di prima, non ho ascoltato neanche per un secondo ciò che ha detto, perchè ero perso a vedere tutti i giochi, su 10 giochi, solo 2 non avevano Pegi 18, ovvero Kinect Joy Ride e Spiderman Friends Or Foe, gli altri erano TUTTI vm 18, da Mortal Kombat 9 a Dead Rising, il classico CoD e così via.

Ora io mi domando, è normale che un bambino di 11 anni circa abbia una collezione così fornita di videogiochi non “adatti” alla sua età e che abbia libero accesso alla pubblicazione internet?

Per carità io per primo ho giocato titoli sanguinolenti e inadatti alla mia età, tuttavia ultimamente tutte le mamme si lamentano dei giochi che i loro poveri bimbi son costretti a giocare, quindi ora mi domando, come ha potuto quel bambino venirne in possesso? Glieli ha comprati la madre/padre? Oppure i commessi vendono senza criterio qualunque cosa a chiunque?

A fine video ne ho parlato con la mia donna, vi riporto quindi la seguente domanda, se un giorno avrete un figlio, gli comprerete solo giochi “adatti” alla sua età? Oppure Gli comprereste qualunque cosa? Ma sopratutto gli fareste pubblicare video sul tubo per farsi prendere per il culo dal mondo?

Io rispondo subito che non sono contro le limitazioni, farei giocare moltissimi giochi vietati al mio ipotetico Jesus, tuttavia non prima di averli provati io stesso, o quantomeno essermi informato minimamente del contenuto, sbaglio? Dovrei fidarmi del Pegi? Dovrei fargli giocare tutto? Anche Giulia Passione? Fatemelo sapere voi cari utenti :D

Prova a cercare ancora!

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83 Più commentati

  1. Ho 17 anni e i miei genitori non si sono mai interessati al mondo videoludico se non con Super Mario Bros… Durante le mie fasi di gioco cerco a volte di coinvilgerli ottendendo soltanto un commento sulla grafica..
    Per quel che riguarda la violenza/idoneità dei giochi o sul tubo non mi dicono nulla, sono coscienti del fatto che non è reale (può sembrare scontato ma non sempre è così) anzi in alcune parti (uccisioni di Elio e Hermes in GoW3) sono interessati allo svolgersi dell’azione (per curiosità, non siamo sadici).
    Per il tubo, ebbene sì, mia madre mi richiamava per le volgarità del Farenzo ma sono riuscito a farla abituare… =D

  2. Dipende da persona a persona, conosco persone che sono molto “suscettibili” a certi argomenti e/o immagini indipendentemente dall’ età.
    Ovvio che c’è sempre un limite a tutto, ad esempio fare video su YouTube a 11-12 anni, se un mio futuro (Molto futuro si spera xD) figlio si mettesse a fare video a 13 anni m’incazzerei con lui e con Google che lo permette (Anche se ora mi sorge un dubbio, c’è un’età minima per potersi iscrivere sul Tubo? e Su Facebook?)

    Io personalmente penso che il PEGI sia un consiglio, per far capire a chi compra se può farcela a “digerire” quel gioco.

  3. bah io giocavo da mio cugino gta vice city a 5 anni, sono cresciuto con GTA e Halo (e vabbeh Final Fantasy ma non c’entra con l’argomento) e a volte faccio fatica a schiacciare una zanzara.

  4. Per quanto mi rigurada, il PEGI è una delle cose più inutili nei videogiochi. Finchè serve ad informare sui contenuti che sono presenti nel gioco ci sto, ma non trovo giusto limitarne l’uso. Anche perchè è del tutto diverso dall’alcool o dal fumo (cose che tanto non mi interessano nemmeno un po’. Lo stesso per i film al cinema. Insomma, io troverei giusto INFORMARE gli acquirenti e se poi il gioco lo prendono, se rimangono traumatizzati a vita, sconvolti, o gli viene un infarto, la responsabilità e completamente loro, in quanto hanno deciso loro di giocare/vedere, nonostante fossero stati informati prima. Ma vietare giochi alle persone questo proprio no. Perchè come un contenuto può avere effetti negativi su alcuni, su altri non li ha. E lo dice uno che a 8 anni giocava tranquillamente a GoW I e II e a Tekken, ma anche Soul Calibur e non vi ha mai trovato qualcosa di tanto scandaloso da impedire di giocarlo. Sangue? Non mi impressiona manco un po’. Io non ho trovato nulla in questo gioco, anche perchè ricordiamoci che è tutto finto.

    • “se poi il gioco lo prendono, se rimangono traumatizzati a vita, sconvolti, o gli viene un infarto, la responsabilità e completamente loro, in quanto hanno deciso loro di giocare/vedere, nonostante fossero stati informati prima” tu daresti la responsabilità in mano a un bambino di 12/13 anni sulle cose che fa? il divieto, a mio parere, deve venire dai genitori, che devono seguire gli hobby dei figli, videogiochi compresi. certo, non ha senso vietargli di giocare a cod e poi fagli vedere film dove sparano ogni 2 minuti, intrisi di violenza ( o twilight, dove la violenza è psicologica -.-).
      Io giocai a Vice city a 16 anni, i miei quando potevano hanno sempre visto con cosa giocavo, ma sono cresciuto in un ambiente dove i valori erano davanti a tutto e a tutti. una famiglia deve educare, e far discernere al ragazzo la realtà dalla finzione. Ma il compito, cacchio, è dei genitori educanti. il Pegi, serve per “aiutare” i genitori, ma siccome questi troppo spesso se ne strafregano, danno i soliti 70 euro al pargolo, vai prendi e divertiti, e li mandano a prendersi quello che vogliono.I Figli tornano a casa con un gioco violento e loro urlano il loro sdegno al mondo intero.
      La discussione sui videogiochi “violenti” non è da ricondurre ai videogiochi, ma alla famiglia: come un film, come qualsiasi cosa che non è realtà: io posso giocare con gli altri bambini a guardia e ladri, ma è UN GIOCO, e il bello di un gioco (videoludico o no) è che posso essere chi o ciò che NON POSSO ESSERE nella realtà.

  5. Beh, io a 11 anni mi divertivo a multilare i cadaveri in Medal of Honor, a essere sinceri…. però, se avessi un figlio, ci penserei due volte prima di dare un mortal kombat a mio figlio di 10 anni!
    Il vero problema è che la generazione dei nostri genitori non ha nessuna cultura videoludica, quindi non può dare un limite, ovviamente.
    Quando avere 11 anni saranno i figli di chi ha adesso 30/35 anni, vedere su YouTube bambini che giocano a mortal kombat…

  6. Un domani decido io cosa gioca mio figlio, indipendentemente dal PEGI.
    Ha 12 anni? Se lo sogna di giocare un Mortal Kombat, Call of Duty (questo è un caso a parte, anche se avrà 20 anni non lo deve giocare), ecc.

    Eppure sono il primo ad aver giocato giochi non adatti alla mia età. Giocare a Silent Hill a 14 anni però non mi ha fatto avere disturbifjlsbojbrnsifuuvnefrljhjmk.

    Ihegksjnors, uabigbjer nasu gosir ngk msrhtjd. Orjhgks?

  7. L’argomento un pelo spinoso; il PEGI é un indice utile e che puó servire ma che nessuno si caga perché, ora come ora, il bimbetto pensa “i giochi fichi sono quelli di guerra dove spari a tutti pumpumpum”. Quindi forse prima ancora di preoccuparsi che il proprio pargoletto stia giocando a giochi “violenti” che possano turbare la sua purezza di nfante un genitore corretto dovrebbe:
    1)Provare il gioco
    2)Fare un bel discorsetto al figlio e fargli capire che i fatti e le situazioni violente presenti nel giochino non sono reali e non deve imitarle…gli under 18 attuali hanno un problema di dialogo e di educazione da parte dei genitori realmente sensibile, come se in presenza o meno di essi siano due tipi di persone diversi. Questo per me é il problema vero, non che non venga rispettato il PEGI, alla fine serve solo per generalizzare un contenuto…é solo un’indicazione, non un assioma inprescindibile.

  8. PEGI ha classificato il gioco dei Simpson come sessualmente esplicito. Serve aggiungere altro?

  9. Pazzo! Io ho provato a giocare solo 5 minuti a Giulia Passione Baby Sitter e non dormo da 2 mesi!

  10. Con Farenz ci siam scambiati un paio di mail su un argomento simile qualche settimana fa.

    Secondo me va fatta un attimo di chiarezza.
    Concordo che giocare ad un gioco violento non implica obbligatoriamente che l’utilizzatore ne emuli le gesta ma a mio avviso ciò non toglie che non tutti i giochi vadano bene a tutte le età.

    L’indicazione PEGI va vista da due prospettive: quella di chi produce e quella di chi compra.

    Chi produce, grazie ai comitati forcaioli, deve pararsi le natiche da tutte quelle buriane che ciclicamente si alzano contro i “videogheims violenti”, difendersi da tutti i giornalisti esperti che parlano senza aver mai giocato e da tutti i programmi televisivi che hanno come unico scopo rimbambire la famosa casalinga di Voghera.
    Quindi, da questo punto di vista, il PEGI lo vedo come un’assicurazione e chi produce può dire “Io ho avvisato che Mortal Kombat non era adatto ai bambini di 6 anni se poi qualcuno glielo compra non è più un problema mio”.

    Chi compra DOVREBBE (condizionale d’obbligo) utilizzare l’indicazione PEGI come una guida a salvaguardia dei propri figli.
    E’ inutile che si neghi: fino ad una cera età sono i genitori a comprare i titoli ai figli in base alle richieste e i genitori HANNO IL DOVERE di interessarsi ed informarsi su che cosa stanno propinando alla prole.
    Il PEGI in quest’ottica è una guida che può davvero aiutare chi di videogames non ne sa una beneamata cippa.
    Poi, se un genitore se ne sbatte del PEGI, non si informa e compra qualsiasi cosa pur di non sentire i lamenti del figlio, allora tanti saluti e si finisce col vedere quelle scene raccapriccianti di famiglie al ristorante con i figli isolati nel DS.

    Chi come il sottoscritto sta sulla trentina e anche più, di questi problemi non ne ha quasi mai avuti perchè è praticamente nato con i videogames e onestamente pensare che un bambino si impressioni con la grafica del PONG è da folli.
    Il problema è che con il tempo i videogiochi oltre ad essere diventati FOTOREALISTICI hanno pian piano toccato argomenti e contenuti veramente pesanti in grado di impressionare e condizionare una personalità (come quella dei bambini) non ancora completamente formata e matura.

    E chi vende? Da che parte sta?
    Che io sappia il PEGI non è vincolante come il divieto di somministrare alcol o sigarette ai minori quindi lo vedo veramente poco responsabile.
    La vera e sola responsabilità è dei genitori che DEVONO decidere e sapere cosa stanno comprando al figlio; poi nel 2012 è ora che la gente smetta di catalogare a priori i vedeogames come una cosa SOLO da bambini.
    Eccheccazz…

  11. Partiamo da un’altra domanda, posso? Lasciando stare i giochi di Sport ( Pes, fifa, tennis, robe varie), un BAMBINO di 12 anni che possiede solo la PS3 a cosa gioca? Mario non c’è, eccezion fatta per ratchet e clank, sly,rayman.. cos’altro può giocare? Ormai quasi tutti i giochi hanno il Pegi d 16 in su: Bayonetta, Uncharted, AC, Heavy Rain…Basta che il personaggio impugni un’arma, e Pam: 16 minimo.

    • La domanda è: chi ha comprato al bambino di 12 anni la Ps3?

      Senza entrare nel merito della disponibilità, ma la mancanza di titoli ADATTI non è una scusa per far giocare un bambino a dei giochi inadatti, sta solo a significare che hai sbagliato console.
      Sarebbe come comprare un Ferrari per attraversare il deserto.

      Devi farci giocare un bambino?
      Magari non gli compri la Ps3, magari gli prendi la Wii o gli prendi un Pc e lo colleghi al televisore così vedi sempre cosa sta facendo.

      Nella scelta di una console, ma forse è più corretto dire PIATTAFORMA, non è importante la console in se, ma i giochi disponibili.
      Uh…dov’è che l’ho sentita questa?

      • E secondo te, un genitore prima di comprare una console al proprio figlio deve cercare tutti i giochi usciti? No,ovviamente optano per quella che conoscono di più…
        Non serve che mi citi farenz,lo so da me che devo comprare la console in base ai giochi ma i genitori che hanno comprato una play al figlio che fanno??

        • Perdonami, ma i genitori DEVONO INFORMARSI se la console che vogliono comprare ha dei giochi adatti al proprio filgio o meno.

          Per due motivi:
          – prima di spendere le sudate palanche è sempre buona regola informarsi e conoscere
          – cacchio ma sono i genitori, se non si sbattono loro per il figlio chi straca**o lo deve fare?!

          Mettiamo però il caso che questi qua abbiano preso una cantonata e si accorgono che la console che hanno non ha giochi per il figlio.
          Ti pare che la cosa più saggia sia permettergli di giocare a Spaccaossa a qualsiasi costo?
          No cazzo!
          Se proprio ci tengono vanno dal Gamestoast, danno dentro la console che non va con tutti i giochi e si portano via la console più adeguata.

          Ripeto: sono i genitori ad avere la piena responsabilità ed è loro compito informarsi nel migliore dei modi al fine di fornire al figlio la miglior soluzione possibile.
          Dai, siamo nel 2012, tra poco avremo l’adsl nel frigo e di certo i mezzi per trovare le informazioni non mancano, basta solo avere la voglia di farlo.

          • Egregio, io posso anche esser d’accordo con te, ma non ce lo vedo mio padre che tornato da lavoro mette le ciabatte si siede al pc e naviga nei siti di videogiochi, tra l’altro senza capirne una beata cippa. Peraltro, se per natale tuo figlio gli chiede la ps3, tu gli regali la wii perchè è più adatta? NO Cazzo! il ruolo dei genitori in un’età che varia dai 12/13 anni, i ragazzini POSSONO giocare ai vari Halo, Gears of War, Cod, basta che i genitori abbiano la pazienza di seguire i loro figli nei momenti di gioco e di spiegare in maniera esaustiva, la differenza tra la realtà e la finzione. Figa, a 12 anni si inizia ad avere l’età necessaria per capire cosa è bene e cosa è male è a separare l’olio dal buon grano.. Non è ignorando che si superano i problemi, ma immagazzinandoli e superandoli.

          • E infatti il PEGI serve proprio per dare un’indicazione a chi non ne sa una beneamata cippa. E’ un indicatore troppo restrittivo e poco affidabile?
            Bene, visto che serve anche agli utenti, pretendiamo che diventi affidabile.

            Tu dici che a 12/13 anni i ragazzini possono giocare “ai vari Halo, Gears of War, Cod, basta che i genitori abbiano la pazienza di seguire i loro figli nei momenti di gioco e di spiegare in maniera esaustiva, la differenza tra la realtà e la finzione”, perfetto, è una tua opinione e la rispetto, permettimi di fare però qualche domanda:
            – fino a 12/13 anni a cosa gioca?
            – non è meglio impiegare il tempo PRIMA di fare un acquisto e stare sereni, piuttosto di impiegarlo DOPO a sorvegliare ogni minuto di gioco col pensiero di dover spiegare a tuo figlio la vita l’universo e tutto quanto?
            – tu puoi anche spiegare ad un ragazzino di 12/13 anni che gli alieni sono il male e nel gioco li sta massacrando a suon di pallettoni perchè così è bene, ma se lui non capisce?
            – ci sono adulti in disaccordo su cosa è bene e cosa è male, e tu vuoi spiegarlo ad un ragazzino di 12 anni con la pretesa che lo capisca?
            – visto che l’hai citato tu prima ti chiedo (senza spoilerare): come fai a spiegare ad un ragazzino di 12 anni un tema tanto crudo e delle interazioni così complesse come quelle presenti in Heavy Rain?

          • Comunque, gran bella discussione. :)

  12. I due ragazzini sono i Mixy98, vero? Li hai scoperti tramite la mia pagina (L’Occhio sul Tubo)? Vieni a farci un saluto qualche volta!

  13. il pegi serve solo per una fascia che arriva fino all’adolescenza poi è praticamente impossibile vietare ai figli qualcosa perchè ottieni l’effetto contrario basta cmq avere un dialogo costruttivo con i figli , poi per quanto mi riguarda le cose peggiori che ho visto provenivano dalla televisione non dai videgiochi ,del tipo se fossi un bimbetto di 7-8 anni e sentissi il telegiornale che mi parla di tutti i morti ammazzati “barbaramente” ,”selvaggiamente”, “sterminata una famiglia dal padre preso da raptus omicida” credo che mi adatterei alla violenza come qualcosa di normale ….

  14. Io rispondero come ha risposto una volta il padre di un mio amico quando eravamo pischelletti.

    lui disse: che salvo cose particolarmente esagerate, più che vietare (vedi proibizionismo) serve far capire che certe cose sono sbagliate e non vanno ripetute, che le posso gurdare ma che non devo ripeterle perchè se fatte per finta in un gioco non faccio male a nessuno, se non alla mia pazzienza a furia di crepare come un pirla, ma se le faccio per davvero sono cose pesanti e che è giusto che non faccia (tipo uccidere qualcuno).

    Per quanto riguarda i titoli da tè menzionati per prima cosa va fatta una distinzione, ossia un conto è un gioco immaginario dove i nemici sono mostri inventati, e un conto è un COD dove io sono un membro di una fazione in guerra con un altra e io ho sempre ragione e gli altri hanno sempre torto.

    Prima insegnerei che la guerra è sempre e comunque una cosa sbagliata e che non è un gioco, e che non si è grandi se si manca di rispetto al prossimo o lo si uccide, e farei capire quanto sia sbagliato sentirsi più bravi del prossimo snobbandolo e basta, altrimenti sarebbe un duplice delitto, perche oltre che alla persona sarebbe un delitto anche per quello che è il concetto di divertimento.

    Se alle generazioni future non si insegnera la tolleranza e il rispetto, soprattutto per la vita il genere umano è destinato a fallire (guardate già quanto sono maleducati i ragazzi).

  15. certo che coprerò SOLO giochi adatti non tanto alla sua età ma al suo modo di pensare … a prescindere dai pegi anche se è piccolo

  16. Ormai il 99,9% delle persone se ne strafotte del PEGI, quindi in conclusione: e inutile il PEGI.

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