Quanto siete sattoni?

Forse solo i più vicini ai confini cremonesi conoscono il significato del termine “sattone”.

Nel mio elegante dialetto, la parola sattone indica in maniera non proprio simpaticissima una persona semplicemente spilorcia, una persona attaccata ai soldi all’inverosimile.

Bene, una volta appurata questa notizia interessantissima, vi pongo la domanda come da titolo:
“Quanto siete sattoni?”

In genere, chi condivide con me la passione per i videogiochi, è sicuramente una persona disposta ad investire cifre anche importanti ogni anno per soddisfare la propria fame di bit.

Ma a tutto c’è un limite.

Ciò che mi interessa capire da voi non è tanto quanto spendete all’anno nel videogaming, quanto sapere in che occasioni acquistate o non acquistate.

In termini puramente monetari, in che modo decidete di procedere all’acquisto o vi rifiutate?

Vi faccio un esempio.
Ho provato la demo di Time Crisis Razing Storm.

Gioco frenetico e carino, nonostante non mi sembra il re degli sparatutto su binari (e nonostante le recensioni che l’hanno stroncato in tutto il globo), ma è un gioco che al lancio costerà 50 euro, e col cazzo che li spenderò.

Classico gioco da non più di 20 euro.

Altro esempio: ho provato la demo del gioco di Ken ed è un altro gioco che non si meriterebbe sicuramente il classico 70 al dayone, tuttavia il mio amore per Ken scavalca l’istinto di autoconservazione del mio portafoglio.

Ma demo a parte, in che maniera vi regolate?

Prova a cercare ancora!

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