Ognuno si raffronta alle briciole a modo suo.
C’è chi lascia sul piatto copiosi rimasugli, chi le sparge ovunque mentre ingurgita, avido, il proprio boccone, e chi invece detesta quando gliene cade anche solo una fuori dal piatto.
Ed è questo, ovviamente, il caso del completista bipolare.
Proprio a tal proposito, ultimamente vengo trollato da un sintomo frequentamente riscontrabile nel videogiocatore c/b. Quale?
L’idiosincratica usura del supporto digitale, che provoca ascessi pericompletistici.
In cosa consiste questa falcidiante infezione?
Nel far diventare illeggibili dalla propria console i DVD o i Blue-ray, a pochi passi dal completamento totale del titolo in questione.
Dove per “totale”, intendo il completamento del gioco con successiva archiviazione pseudo-definitiva.
Recentemente mi è successo con due giochi, citando i quali non vi sarà difficile credere all’accaduto: Need For Speed Shift (Il primo) e F1 2012.
Ora, dopo averli citati, dovrei lasciare uno spazio bianco lungo 200 battute a capo, per contenere tutte le vostre colorite espressioni riguardo il mio giocare, nel 2015, ormai 2016, a due giochi con così tante primavere alle spalle, e altrettanti seguiti in fronte.
Fate conto che questi spazi ci siano stati.
Bene.
Ora riprendo a parlare e chiarisco.
La posizione del completista bipolare contempla senza alcuno scompenso di ciglia il dedicarsi, con tutta la calma e le tempistiche ritenute opportune, ai giochi che si desidera.
Il tutto a prescindere da eventuali seguiti migliorativi l’esperienza, e dalla possibilità che la grafica di certi videogames diventi aceto.
Infatti non stavo giocando nello scorso fine 2015 a NFS Shift ed a F1 2012 in quanto migliori capitoli delle rispettive serie.
Need For Speed Shift 2 è nettamente migliore di NFS Shift 1, così come F1 2013 o F1 2014 lo sono nei confronti di F1 2012 (sul 2015 c’è invece qualche riserva riguardante l’assenza della carriera).
Molto più semplicemente me li stavo giocando con la voglia ed i ritmi a me funzionali.
Ciò che molte volte il videogiocatore non-masculo, e non-completista/bipolare, non contempla, è che i videogiochi di guida, per essere completati al 100%, richiedono un banco d’ore molto cospicuo. A livello spesso anche maggiore dei JRPG o dei free-roaming alla Skyrim.
Prendete ad esempio un titolo di F1.
Si fa presto a dire, fai un campionato, completalo 1-2 volte con 1-2 scuderie, e finita lì, poi passerai al capitolo dell’anno e del campionato successivo.
Il videogiocatore casual magari imposta la durata di gara in 3 giri, magari salta qualificazioni e compagnia bella, ed in breve ha completato il gioco.
Se invece un gioco di F1 lo si vuole vivere un pò più a pieno, si deve impostare un congruo numero di giri, in modo tale che assumano reale spessore le strategie basate sull’usura gomme e su tutte le altre componenti capaci di influenzare la condotta di una gara. Ecco quindi che, tra pazienti prove libere, concitate qualifiche e dispendiose gare, un singolo round può richiedere anche diverse ore di gioco.
E poi c’è la carriera, ci son tante stagioni, ci sono gli obiettivi ausiliari, in Shift ci sono i DLC, con altri obiettivi…insomma, mille motivi che possono dilatare i tempi di completamento di questi giochi, in un videogiocatore che desidera comunque spendersi a 360 gradi su un pò tutti i generi.
Ecco spiegato com’è possibile che ad un videogiocatore impegnato, non solo nella vita virtuale, occorra ben più dell’anno solare per completare un gioco prima di passare al suo seguito.
Ecco, in entrambe i casi si può dire che avevo già completato il gioco nella sua dimensione “lineare”.
In F1 avevo già vinto il campionato più di una volta in carriera, vincendolo infine anche con la Ferrari.
In Shift avevo completato anche tutte le gare dei DLC.
Cosa mancava ancora?
Le briciole!
Quelle insignificanti ma fastidiose briciole.
Chi di voi è abituato a dare anche solo una sbirciata a trofei ed achievements sa che all’ approssimarsi del completamento di un gioco si cominciano a fare calcoli, si comincia a stabilire, in base al gioco, a quanto ancora ci va di protrarre l’esperienza con esso, ed in base a quanto reputiamo “ragionevoli” gli obiettivi da raggiungere proposti, quali achievements meritino la nostra attenzione e, soprattutto, il nostro tempo.
Ed è proprio in questa fase che in entrambe i casi dei giochi trattati, sono stato trollato. L’usura espressa nella parte inferiore dei DVD, vuoi per via di graffi, di orme…insomma di tutti quei segni che nonostante i tentativi di pulizia approfondita sono rimasti, non mi ha consentito di proseguire.
Tuttavia rimanevano quelle briciole, quelle micro-porzioni di gioco, se vogliamo anche “trascurabili” dal punto di vista di un completamento del gioco in sè, che mi scocciava rimanessero sul piatto. Più che sul piatto…in luoghi ben più scomodi.
Perchè son quelle briciole che si vanno ad interporre tra le lenzuola della coscienza, all’interno delle quali il videogiocatore completista bipolare continua a rotolarsi compulsivamente.
Al punto tale che, pur rimanendo porzioni così minimali di gioco, ho comunque ricercato Shift usato, a prezzo da cestone nei denti (7-8€) pur di completare quelle briciole di gameplay.
Risultato: dopo 3-4 sessioni, anche quel DVD comprato, vuoi perchè già usurato di suo, vuoi perchè la lente della mia vecchia 360 comincia ad avere la cataratta, non è stato più digerito dalla console.
In questi casi, se da una parte si ha la fortuna che il tempo trascorso dall’uscita del gioco, permetta al videogiocatore C/B di procurarsene un’altra copia a prezzi da DLC, dall’altro non risulta altrettanto facile trovare queste copie usate con la certezza che non siano troppo usurate.
E non puoi nemmeno recriminare con te stesso per non aver fatto la game protection: nemmeno il Gamestop più insistente ti offrirebbe una garanzia di 7-8 anni!!
Insomma, ancora una volta, ecco esposte le gioie e dolori del videogiocatore completista e bipolare.
E voi che mi dite?
Vi è mai capitato di ritrovarvi delle briciole incompiute nella vostra esperienza di videogiocatori?
Qualcosa a cui avete rinunciato, per via del tempo o di disguidi tecnici come quello descritto, e per i quali la coscienza da completisti/platinatori un pò vi ha tormentato?
ho giochi del sega saturn che nonostante le infinite ore di gioco e soprattutto il fatto che io fossi un ragazzino, non hanno il minimo graffio o impronta e funzionano perfettamente a distanza di 20 anni.
ma come cavolo fai a ridurre cosí i dischi?Stacci attento e vedrai che non rimarranno briciole nel tuo piatto
ha le pinze dei freni troppo strette, quando ci gioca li consuma.
LoL
Ah, ti capisco bene viper. In quanto sia completista bipolare che platinatore seriale spesso mi sono ritrovato in situazioni simili. Ma la cosa più insopportabile per me sono i trofei online. I server dei vecchi giochi spesso sono deserti o pieni di lag, o peggio ancora definitivamente chiusi. Che rabbia non platinare giochi per quei tre o quattro trofei online che rimangono…
Mi è successo in passato, in situazioni dove, dopo 100 ore di gioco, con storia abbondantemente completata, mi rendo conto che per l’ultima briciola dovrei dedicare un altro centinaio di ore di grinding e a quel punto mi passa la voglia.
generalmente sono il tipo di giocatore che fa tutto subito.
se un titolo lo trovo meritevole e divertente da giocare , mi cimento anche nel platinarlo o millarlo (cosa assai rara) , spesso però mi sale la noia e mollo l’impresa a metà.
trovo che il sistema degli obiettivi stia diventando un po’ troppo stupido , cercano di buttarne dentro sempre di più difficili con ore e ore di grinding sia offline che online per tenere il giocatore fermo con quel titolo per rallentare la fase scaffale.
l’unico titolo che mi aveva fatto soffrire nel non platinarlo è stato dragon age origins , l’avevo mollato perchè pensavo che per avere il platino dovevo comprare le varie espansioni , poi un membro dell’angolo mi ha spiegato quanto sono niubbo e che la platinatura avviene senza dlc :(
per gli utenti xbox consiglio l’ottima app TrueAchievement , che è un portale che aiuta a completare gli obiettivi grazie a guide scritte o video fatte dalla comunità dei boxari , l’unica noia è che bisogna masticare bene l’inglese
Raramente platino un gioco…e soprattutto quelli di F1. Credo di aver giocato al 2013 o 2014 e l’ho trovato frustrante! LoL
Faccio una domanda: nessuno ha mai pensato che tutti questi lunghi, noiosi e fini a se stessi achievements, servino a prolungare la longevità del gioco, e quindi a ‘limitare’ (almeno nei primi periodi) il mercato dell usato??
Credo che lo scopo sia solo quello di aumentare la longevità per fare la gara di chi ce l’ha più lungo, il discorso dell’usato penso sia al massimo una conseguenza e comunque piuttosto improbabile… insomma, mi sa di gombloddo detta così.
su Playstation (IMHO) mi è meno fastidioso “queste briciole completiste”
“Le uniche briciole che si vanno ad interporre tra le lenzuola della coscienza”,
sono quelle briciole che magicamente ormai tutte le SH fanno.
Rilasciano DLC e riducono la percentuale del 100% del gioco.
Ma questo aspetto, una volta che ho il platino,
il 100% si vede grazie alla coppa blu e la mia coscienza è apposto.
Certo mi scazza vedere Batman al 52% con il platino.
Ma col cazzo che spendo 40€ di season pass.
Sinceramente è dai tempi della play 2 che non mi capita che un dvd non venga letto dalla console , di solito sulla 360 installavo il gioco cosi da ridurre il tempo dei caricamenti e il rumore della stessa. Prova a installarli cosi non dovrebbero venir fuori questi problemi.
Mah, onestamente gli unici giochi che ho completato senza lasciare “briciole” sono i primi 3 Spyro per ps1, completati a qualcosa come il 117% (fatto tutto il fattibile insomma).
Da quando possiedo una ps3 però (circa 4-5 anni) non ho MAI platinato un gioco, e non è che ne abbia giocati proprio due in croce.
Onestamente non capisco tutta questa smania di platinare/sbloccare tutti gli achievement, soprattutto se questi sono palesemente una rottura di coglioni (mi viene in mente il trofeo di Beyond in cui ti viene richiesto di completare tutti i finali; sicuramente tutt’altro che impossibile, ma dio bono, due coglioni).
La mia filosofia è fondamentalmente questa: giocare un gioco e finirlo; se è potenzialmente infinito giocarci finchè non mi ci diverto più e poi, tempo e voglia permettendo, passare a quello successivo.
Poi se durante il periodo di cazzeggio o di completamento della trama principale trovo delle sotto-missioni che, se completate, sbloccano dei trofei, ben venga. Ma se no onestamente chissene frega, l’importante è che la missione, sotto-missione, mini-sfida o quello che è mi diverta.
Preferisco ripensare a quanto mi sia divertita con un gioco, che non a quanto mi sono dovuta dannare, magari ore e ore, per prendere un trofeo del cazzo di cui, diciamolo, alla fine non me ne faccio niente.
Detto questo, io sono una persona che ama rigiocare titoli anche già finiti, quindi cerco sempre di trattare con cura i miei giochi nel caso un domani volessi appunto rigiocarli, e da quel che ho memoria l’unico gioco diventato illeggibile durante la mia carriera videoludica è stato Wii Sport (rigato per altro da un ex-compagno di classe).
AC Unity, finito un mesetto fa.
Come da tradizione non posso esimermi, ogni volta che compro un Open World, dal dannarmi per ottenere tutte le peggio stronzate che il titolo mi offre: coccarde, manufatti, missioni companion, storie di Parigi, omicidi misteriosi, scrigni, enigmi di Nostradamus, e chi più ne ha più ne metta.
Non se ne può fare a meno.
Si deve.
E non potevo esimermi dal fare anche tutte le missioni coop, benché fossi rabbino e mi sarebbe toccato completarle senza coop, perché, ovviamente, il PS Plus non si paga.
E quindi solo come in cane.
E sti cazzi.
Insomma passano i giorni e mi porto avanti il mio Assassino, intervallando le missioni principali con le migliaia di attività secondarie.
Nel frattempo avevo completato circa 3/4 delle missioni coop. Buono.
Mi avvio verso la fine quando ne faccio partire una.
Ancora ne ricordo il nome. ‘Il torneo’ si chiamava, ‘sta troia.
l’infamia virtuale.
Mi ingannai con il completamento del primo incarico, che era quello di rubare un documento, che la quest sarebbe stata easy come le altre.
E invece arrivò il secondo.
‘Per partecipare al nostro torneo devi fare una prova in cui dovrai dimostrare la tua agilità’.
Ah, bene, OK.
Dovevo fare un percorso a ostacoli in cui raccogliere delle bandiere in un tempo limite.
Parti la prova e con essa le prime, di una lunga serie, bestemmie.
Il tracciato era su piattaforme angustissime e randomiche, nonché minuscole e di difficile salita in breve tempo, come tralicci o funi.
Provai 1, 2, 3, 4, 5, 20 volte, ma, tra santi e madonne supersoniche e quel coglione di Arno che col suo free running del cazzo saltava dove cazzo voleva lui, non superavo mai la metà delle bandiere richieste.
Non c’era tempo.
Era materialmente impossibile.
Porca puttana.
Ma non mi arresi.
Provai per i due giorni successivi, mettendo in pausa la storia principale.
Altri santi e madonne manco Amygdala.
Nulla.
E allora? Allora ecco che alla 300esima incazzatura… L’illuminazione.
‘Missione Coop’.
‘Coop’
Che tradotto significa: ‘Ti devi smezzare il lavoro sennò il cazzo che ci riesci’.
E fu così che Unity rimase per sempre con la sincronizzazione al 99% ed al mio culo rimase un’ustione.
Sono un completista, e da “possessore” di 68 platini posso dire che non mi è mai successo. Quando comincio un gioco, mi dedico esclusivamente ad esso (non mi piace spiluccare questo e quello, farenz docet). Ma soprattutto, Viper, se proprio voglio recuperare un titolo di 5-6 anni fa, lo prendo in digitale (se possibile)!
Io non capisco come tu possa giocare al titolo X sapendo che il suo seguito X+1 (che possiedi) è migliore sotto tutti gli aspetti, quando non c’è nemmeno una storia o una meccanica particolare a sostenerlo, come spesso capita negli sportivi.
Vale veramente così poco il tuo tempo? Pensi di potere vivere in eterno e giocare F1 2020 nel 2086? Per carità, te lo auguro con tutto il cuore, ma probabilmente non sarà così. Non ti rendi conto che ti stai perdendo esperienze migliori? Nel senso che non potrai proprio mai farle, perché il tuo tempo è limitato.
Quando vai al ristorante ordini tutto quello che c’è nel menù? O solo quello che ti piace e puoi mangiare in un pasto?
Per quanto tu possa essere completista non potrai MAI consumare tutti i contenuti di tuo gradimento. Giocare a F1 2012 pur sapendo che il 2014 è migliore sotto tutti i punti di vista è una scelta, non una costrizione data dal ruolo autoimposto di “completista/bipolare”. Sarebbe interessante sapere PERCHE’ fai questa scelta e se c’è un minimo di razionalità dietro.
Per me non c’è una regola precisa. In generale a volte penso che valga la pena spararsi il 100% e allora mi sbatto, altre me ne strafrego. In linea di massima quando gioco su PC (quindi oramai praticamente sempre) il magnetismo degli achievement lo sento prossimo allo zero, quindi le piccolezze me le accollo solo se il gioco mi piace veramente, se mi incuriosiscono o se sono fattibili e decido di aver tempo da perdere. Ma spesso, passano in cavalleria. Sulla Play invece, dove non so perché i Platini mi sapevano di gloria e onore, ogni tanto mi son messo a bestemmiare per fare delle stronzate super extra proprio all’anima del completismo, tipo quel cazzo di gioco alcolico su WD. Però devo dire che di roba che volevo fare e che non ho fatto c’è ben poco, e che si tratta perlopiù di trofei/sfide online menomate da server vuoti o da carenza di amici con cui giocare (tipo il platino di RDR… mi sarebbe davvero piaciuto prenderlo perché per me se lo meritava e me lo volevo spolpare tutto, ma mentre i trofei in singolo erano fattibili quelli online erano lammerda…).
Raramente mi capita di platinare un gioco (una delle rare volte che mi è capitato, con Driver SF). L’unica volta che mi è capitato di lasciare delle “briciole” è stato con GT2 e GT4. Nel caso del primo, non avevo più voglia di finire le millemila garette speciali per costruttore.
Nel caso del secondo, non avevo voglia di tenere la PS2 accesa altre otto ore per fare quelle stramaledettissime gare di durata.
Di trofei e percentuali di completamento non potrebbe fregarsene di meno, non è un aspetto del gioco al quale tengo. Un gioco lo gioco (wow che fantasia!) finché mi diverte, ma generalmente finita la campagna tutti i giochi perdono appeal ai miei occhi perciò tutto resto lo abbandono. Detto questo minchia Viper sei più prolisso del codice penale, ho trovato più leggero leggere La luna e i falò che questo articolo. XD