Era già da qualche giorno che avevo intenzione di scrivere questo articolo.
Tutto nacque un paio di settimane fa quando trovai all’ipercoop il famoso cestone di giochi 360 e PSP a 5 euro.
I titoli ovviamente non erano “freschissimi”, tuttavia alcuni di qualità. Vecchia qualità.
E da qui nasce l’argomento che vorrei porre alla vostra attenzione.
Riassumerò il tutto con un esempio.
Tra i titoli che ho aquistato era presente anche Gun per 360, pagato ovviamente 5 euro.
Si tratta di un tps western (con una discreta libertà d’azione) VERAMENTE datato… se non sbaglio uscì quasi in contemporanea con il lancio della console.
L’ho giocato e finito e nonostante tutte le caranze tecniche/grafiche che ovviamente ci possiamo immaginare tutti, l’ho trovato un gioco estramamente divertente.
In poche parole, un vero affare.
La frase che mentalmente continuava a passarmi per la testa era
“E poi… per 5 euro….”
Ecco ora vorrei chiedervi: quanto incide secondo voi il valore di un gioco e come viene influenzato il giudizio su di esso in base al costo dello stesso?
Mi spiego meglio: prendere l’ultimo Prince of Persia – Le sabbie dimenticate.
Molto spesso mi avete chiesto cosa ne pensassi. La mia risposta è sempre stata “per quanto mi sia piaciuto parecchio, non lo reputo assolutamente un gioco da 70 euro, in primis a causa delle scarississimissima longevità”.
Ecco, indipendentemente da quest’ultimo esempio, voi date mai un giudizio ad un gioco in base a quanto l’avete pagato?
Come sarebbe possibile instaurare una politica dei prezzi in base all’effettiva qualità dei vari titoli?
A voi la parola.