Chi si ricorda di questo personaggio?
Probabilmente solo i vari over 25 dell’Angolo.
Non saprei dire se la collana dei giochi “Sapientino” o “Sapientino Jr.” sia sopravvissuta fino ai giorni nostri.
La faccia di questo odioso bambino veniva stampata sulla confezione di alcuni giochi in scatola e stava ad indicare un gioco educativo, un gioco cioè che oltre a divertire avrebbe dovuto insegnare qualcosa alle giovane menti coinvolte.Evidentemente questi giochi a qualcosa sono serviti, perchè chi giocava ai vari Sapientino oggi probabilmente è un Sapientone.
I quesiti che vi voglio porre infatti sono due e riguardano, combinazione, il mondo dei videogiochi legati al concetto di “sapientone”.
Il termine sapientone in relazione al videogaming idealmente lo associo a coloro che sanno (o, come spesso succede, CREDONO) di sapere tutto sul mondo dei videogiochi.
E con tutto intendo TUTTO.
Dal numero di poligoni che compongono un filo d’erba in Ocarina of Time al nome del gatto del vicino di casa di Ueda quando aveva 20 anni.
Non solo sanno tutto, ma te lo sbattono pure in faccia.
“ma come? non lo sai?” giusto per farti passare per stronzo.
Conoscete elementi di questo tipo?
Personalmente no, per fortuna, ma so che esistono.
Esistono anche le vie di mezzo, quelli che ti fanno sentire una merda solo perchè non conosci la loro saga preferita.
Puoi magare sapere tutto sulla TUA saga preferita, ma per loro non conti nulla perchè non condividi l’amore il loro stesso amore.
Questo caso è molto più frequente.
Recentemente un utente ha quasi insultato la mia famiglia perchè ho fatto l’errore di dire che non ho mai giocato ad un episodio di Castlevania.
“Farenz hai già comprato Lord of Shadow?”
“No, non ho mai seguito questa saga, non credo lo comprerò”
“Figlio di puttana muori, non ne sai un cazzo di videogiochi”
Poi magari se gli chiedi come si chiama il protagonista di Zelda ti rispondo “Zelda”.
La seconda domanda che vi pongo è quindi “come vi relazionate con i sapientoni o i presunti tale?”
Io in genere lascio correre.
Non ho problemi ad ammettere quali siano i miei limiti e soprattutto non ho mai nascosto di non conoscere determinate saghe.
E’ un problema?
Probabilmente sì, ma non mio di sicuro.