Mi è capitato già diverse volte di ricevere delle mail in cui ragazzi in giovane età mi chiedevano quale sarebbe stata la strada migliore nella scelta di un’università che li preparasse ad una futura carriera nel mondo dei videogiochi.
Purtroppo non mi ritengo assolutamente in grado di dare una risposta così importante, anche perchè non saprei che consigliare se non ciò che intuitivamente penseremmo tutti.
Da oggi però ho scoperto una cosa interessante.
Gualtiero, un ragazzo che mi ha scritto via mail, mi ha fatto notare un articolo estratto da un inserto de La Repubblica.
Il protagonista è una delle persone che, da ignorante, non avrei mai collegato al mondo dei videogames, ovvero… Carlo Lucarelli.
La figura di Carlo Lucarelli l’ho sempre legata al mondo del crimine, già dai tempi di “Blu Notte” e soprattutto da quando seguo le sue puntate di DeeGiallo su radio Deejay, in cui ogni settimana racconta i retroscena di un personaggio famoso, spesso deceduto in circostanze sospette.
Ma torniamo ai videogiochi.
Non sapevo che Lucarelli a Bologna avesse fondato Bottega Finzioni, una scuola di scrittura.
Ebbene, in questa istituzione Lucarelli da gennaio 2012 aprirà ufficialmente un corso di sceneggiatura per videogame, che si affiancherà parallelamente alle altre tematiche delle materie già in corso, come Fiction, Fumetto, Letteratura, ecc.
Chiunque fosse interessato, sia al corso, sia all’idea che ha avuto Lucarelli, può leggere l’intervista a questo link.
Molto interessante come cosa.
Comunque qua in Italia di grossa SoftWare House abbiamo la Milestone, sul loro sito c’è scritto che educazione richiedono per determinati compiti.
Io ho anche un libro (un po vecchio però, 2006 mi pare) che spiega per bene in che modo è diviso un videogioco a livello di “lavorazione”, è piuttosto interessante, spiega che requisiti bisogna avere per ogni compito, se a qualcuno interessa lo cerco e scrivo il titolo.
a me personalmente non interessa, pero’ non per questo non sarebbe interessante conoscerne il titolo… se hai voglia di cercarlo penso che faresti un piacere a molti
Ecco qua.
Titolo: Pagati per Giocare: Come Far Carriera nel Mondo dei Videogiochi e Continuare a Divertirsi.
Autori: David S. J. Hodgson, Bryan Stratton, Alice Rush
L’edizione italiana è a cura di multiplayer.it, il prezzo è di 15 euro.
Vi scrivo i capitoli che per me sono interessanti e rendono bene l’idea:
Prefazione: “Inizia tutto da qui”
Cap 1: Comincia la partita
Cap 2: Attrezzi del mestiere Cap 3: Carriere videoludice (seguono 16 sottocapitoli)
Cap 4: Trovare un lavoro
Conclusione
C è anche la black bean in italia… che lavora con Milestone… ragazzi è un lavoro pieno di sacrifici… stressanti… e si lavora per molte ore(si corre sempre per la data di rilascio)… ma anche molto affascinante… fare videogiochi non significa giocare, molti di questi non vedono neanche un solo minuto di gameplay… posso dirvi che lavoravo nello stesso palazzo della Milestone e non potevo solo che provare invidia:D
dipende da che ruolo vogliono svolgere nella realizzazione di un videogioco.
le facoltà sono tante: informatica, ingegneria informatica, designer, sceneggiatore, etc…
le prime due le sconsiglio se raggiunti i 18 anni non avete mai avuto la passione in questo settore, nel senso di programmare in C e compagnia bella, altrimenti fate la brutta fine dei miei compagni di corso.
cia farenz e ciao a tutti…
volevo accodarmi all’info utilissima postata dal nostro padrone di casa, per informare chi è di Roma…che all’interno delle scuola Romana DI FUMETTO…vi è già un seminario di sceneggiatura per videogames. molto interessante tra l’altro.
Interessante. Non vivessi in culo ai lupi…
Mi fai una foto del paesaggio?
looooool sto morendo
Ahahah va a cagare xD
Ahahahah :P
e, pensa se ci andassero i lupi…
Salve a tutti.
Per quanto riguarda il reparto tecnico di creazione di un videogioco, mi sento di consigliare la facoltà di Informatica (faccio notare la differenza con Ingegneria Informatica). Il corso di studio, infatti, è più incentrato sulla programmazione (prima java, poi c, e c++ e cosi via).Numerosi esami vertono proprio suoi videogiochi (Real time e Media, Interfacce grafiche, ecc…). Ovviamente il lavoro più specifico potrebbe essere svolto sul tirocinio, ma la suddetta facoltà pone delle solide basi a chi vuole imbarcasi nella programmazione videoludica. Parlo per esperienza diretta.
spero di essere stato utile
Io mi sono laureato alla facoltà di informatica, e vorrei chiarire un po la cosa per evitare confusione….allora inizialmente questa facoltà (Informatica) era stata creata con lo scopo di formare ragazzi che fossero in grado di realizzare un algoritmo partendo da zero. Per realizzazione non intendo lo scrivere al pc utilizzando un qualsiasi linguaggio, ma l’ambito puramente formale attraverso l’uso di teoremi matematici, formule etc. I dati raccolti poi bisognerebbe passarli ad un ingegnere informatico che si occuperà quindi dell’implementazione al pc. Questa quindi è la differenza cruciale dei due corsi di laurea, nel corso degli anni però questo concetto si è andato via via perdendo, infatti ora i due corsi di laurea sono praticamente identici se non fosse che, in ingegneria si fa più elettronica, dato tale qualifica permette la realizzazione di componenti hardware. Fatta questa piccola premessa :D , per realizzare un videogioco la cosa non è per niente semplice, non dico di rinunciare ma quasi, nel caso cerchiate di realizzarlo da soli, occorre:
1) conoscenza di un linguaggio di programmazione adatto a tale scopo (il c++ è ottimo)
2) conoscenza delle librerie grafiche necessarie opengl o directx per 2D/3d
3) conoscenze molto ma molto solide di fisica (in base al tipo di gioco da realizzare)
4) essere discretamente bravi in disegno
5) conoscenze base per la realizzazione di tracce audio
6) etc.
Capite bene quindi che questo è il motivo principale per cui nei giochi di grosso calibro ci lavorino centinaia di persone, per piccole cose (giochini stupidi intendo) potreste provare qualcosa tipo dei tool con interfaccia visuale, utilizzati moltissimo da chi realizza giochi amatoriali sullo stile di monkey island 1 o 2, oppure dare un occhiatina alle librerie XNA utilizzate per realizzare giochi xbox live.
Spero di non avervi annoiato e di aver chiarito un po di dubbi, se vi serve qualche altra informazione chiedete pure!! ;)
AmmaruPazzu scrive:
“…giochi amatoriali sullo stile di monkey island 1 o 2”
Carissimo, non hai la piu` pallida idea di cio` di cui stai parlando.
Non mi ero accorta di questa bestemmia…
E che bestemmia, imperdonabile.
Tra l’altro quell e` un’elenco che definire approssimativo sarebbe un’offesa all’approssimazione.
penso che ammaru intendesse dello stesso genere (avventure grafiche punta e clicca in flash in effetti sono molto semplici da realizzare).
Per Rispondere ad ammaru , son d’accordo con che un tempo informatica era molto piu incentrata sulla matematica che sulla programmazione. Ora invece (te lo dico perchè io da quella facoltà manco 3/4 anni) è molto più specializzata nella programmazione (anche VG, io ho fatto una tesi sui mmorpg per esempio).
Perciò riassumendo: ingegneria informatica si occupa principalmente di composizione hardware (poi è ovvio che facciano anche programmazione);
Informatica invece si occupa principalmente di programmazione (ecco perchè la consiglio di piu a chi vorrebbe scrivere un videogioco).
Se intendeva quello chiedo scusa, ma francamente non si capisce.
Oltre tutto Monkey Island con Flash non c’entra una semifava.
si lo so che monkey con flash non c’entra. Era per fare un esempio
chiedo scusa se non sono stato chiaro con il paragone di monkey island, qualche anno fa era attivo un sito (non so se lo è ancora), con svariate guide sull’utilizzo di alcuni applicativi tipo “The Games Factory”, che permettono la creazione di avventure grafiche vecchio stile utilizzando personaggi, scenari, musiche etc.. di giochi del calibro di monkey island ed indiana jones, sono un esempio giochi del tipo: “Indiana Jones e la maledizione di Excalibur” oppure “Inside Monkey Island – Sono dentro LeChuck!” basta semplicemente effettuare una ricerca online, prima di additare qualcuno gridando bestemmia: “Carissimo, non hai la piu` pallida idea di cio` di cui stai parlando.”, quando uno crede di saperne di più dovrebbe documentarsi un pochino per evitare brutte figure. Tralasciando questo vi posto un sito dove trovare qualche avventura grafica amatoriale, il sito è molto vecchio e non garantisco che funzioni ancora bene.
Eccolo:
http://miforum.forumcommunity.net/?f=445913
Se vi servono altre info su questo argomento chiedete pure, non ci sono problemi!
Non e` che credo di saperne di piu`, mi sono semplicemente documentato, oltre a conoscere l’argomento per via del background videoludico che ho e avendo giocato, quindi, i primi due Monkey Island al tempo della loro uscita nei primi anni `90 (sia su PC che su Amiga).
Quindi quando paragoni Monkey Island ai giochini fatti in Flash mi viene solo da sorridere, e a ragion veduta anche: hai praticametne e, spero, inconsapevolmente paragonato un codice in C con una stupidaggine in Flash, non so se rendo l’idea.
Se ho scritto cio` che ho scritto e` perche` conosco a sufficienza l’argomento, per non parlare delle figure professionali che hai elencato e delle skill (in quel caso e` un argomento che conosco molto bene).
Alla prossima.
Guarda comincio a dubitare che tu non sappia leggere! non ho paragonato niente, ho solo detto che si possono creare giochi sullo stesso STILE, ovvero avventure grafiche in terza persona, con tutti i comandi a video (spingi, tira, guarda, etc)e grafica retro. Non ho mai detto che il gioco realizzato con questi tools, che tu chiaramente non conosci, sia di gran lunga superiore a Monkey Island, servono semplicemente a realizzare un gioco carino senza scrive una linea di codice. Seconda cosa, “per non parlare delle figure professionali che hai elencato e delle skill (in quel caso e` un argomento che conosco molto bene)”, mi fai veramente tenerezza, guarda che non le ho scritte mica per te, ma per quei ragazzi che hanno intenzione di avvicinarsi al mondo dell’informatica e pensano che realizzare un videogioco sia una cosa abbastanza semplice, l’elenco serviva solo a dare l’idea delle difficoltà che ci stanno dietro e a far capire che le sole basi universitarie non bastano, ma bisogna studiare tantissimo. Dato che tu continui a dire di saperne di più, potevi semplicemente sistemare l’elenco (visto che ti dava fastidio la sua semplicità), contribuendo così in modo costruttivo alla discussione
Ho capito che hai semplicemente paragonato il genere, ma avresti dovuto specificare che con quei tool non riusciresti a fare nessun gioco, adventure punta e clicka ad esempio, senza almeno una ventina di persone che ti aiutano;
chiaro, a meno che tu, o chiunque voglia provare non abbiate tutte le skill necessarie e siate veramente bravi in tutto quello che serve, perche` avere il pennello non significa diventare Giotto, e avere il PC non significa diventare programmatore o grafico o quel che vuoi.
Per quanto riguarda il tuo elenco: hai scritto una stupidaggine affermando che chiunque voglia lavorare nel campo dei videogames deve possedere tutte quelle abilita`; nelle aziende serie non esistono i tutto fare, concetto esclusivamente italiano (e infatti dov’e` l’Italia nel settore videogiochi? Stendiamo un velo pietoso).
Il suggerimento corretto sarebbe stato questo: ragazzi, cercate di specializzarvi in una o due applicazioni (programmazione? Rigging? Modellazione? Concept Design?) perche` nel mondo del lavoro, settore games o film (sono praticamente identici dal punto di vista dell’assetto della produzione), il tutto fare non va da nessuna parte a meno che non sia un “super dotato” molto molto ma molto al di sopra della media dei professionisti che lavorano gia`.
Al posto tuo non avrei neanche stilato un elenco sapendo di non essere in grado di dare un contributo valido: on mi metto a scrivere elenchi nel forum di Information Technology (tanto per fare un esempio), perche` anche se ne capisco non lavoro nel campo o comunque non sono esperto e finirei per scrivere qualcosa che si rifa` totalmente alle me opinioni personali (totalmente soggettive e opinabili dunque).
La prima cosa da fare se si vuol tentare una carriera nei videogames e` in assoluto la piu` difficile: capire cosa si gradisce di piu` e da li informarsi su come apprendere gli strumenti necessari per competere ed essere assunti.
Ti piace l’animazione? Ti piace l’aspetto grafico? O forse ti interessa di piu` l’aspetto tecnico/informatico? Vuoi creare i personaggi senza dover arrivare al software 3D (li inventi e basta, fai concept)?
Sono tante le cose da domandarsi prima di elencare professioni e skills.
perchè continui a rispondere senza leggere quello che scrivo, con i tools a cui mi riferisco puoi realizzare un avventura grafica da SOLO senza essere un super genio, nel sito che ho postato sopra ci sono diversi progetti di questo tipo, basta semplicemente riciclare personaggi e paesaggi di altri giochi, fonderli insieme, creando quindi un nuovo gioco, nel quale dovremo solo occuparci di ricreare la trama e gli enigmi. Naturalmente questa tecnica anche se molto semplice non restituisce quel senso di appagamento che si ha quando il lavoro è interamente tuo. Questo è uno screenshot esemplificativo di quanto dico: http://img180.imageshack.us/img180/9985/screenshoty.jpg.
Secondariamente l’elenco nel primo post che ho scritto è seguito dalla frase: “Capite bene quindi che questo è il motivo principale per cui nei giochi di grosso calibro ci lavorino centinaia di persone”, che vuol dire questo? che è naturale che una persona sola non possa specializzarsi in tutto, ma debba scegliere il campo in cui ritiene di essere portato, hai in pratica riscritto questo concetto utilizzando altre parole. Ripeto per l’ennesima volta, farenz ha scritto: “ragazzi in giovane età mi chiedevano quale sarebbe stata la strada migliore nella scelta di un’università che li preparasse ad una futura carriera nel mondo dei videogiochi”, il mio discorso serve appunto a far capire che non esiste una sola strada ma diverse, tutto dipende da ciò che si vuole fare.
Spero questa volta di essermi spiegato.
non vorrei offendere nessuno dei due, ma state lottando contro i mulini a vento.
Amaru ha chiarito il suo punto. Intendeva il genere , e in effetti, totalmente solo, puoi creare un punta e clicca discreto, senza una linea di codice attraverso i vari costruction kit che esistono in rete (the game factory è uno di questi).
Ovviamente sono prodotti un po limitati e molto stereotipati, ma cmq chi vuole avvicinarsi alla cosa con 0 conoscenza è un buon punto di partenza.
Per quanto riguarda skills o conoscenza prerequisita/acquisita è vero tutto e il contrario di tutto. Cosa intendo? che più l’obbiettivo che ti poni è ambizioso piu tempo porta via..e il tempo suddiviso in più persone è piu facile da tenere sotto controllo ecc.
Ma questo vale sempre IN GENERALE. Conosciamo tutti team di programmazione di “pochi elementi” che hanno creato capolavori, come conosciamo team numerosissimo che hanno creato schifezze. E questo sempre in generale.
Diciamo che un piccolo lavoro però può essere creato da chiunque.
Io per esempio, per l’esame di costruzione di interfacce, ho creato un piccolo gioco di ruolo in grafica 3d. Niente di incredibile intendiamoci , mi ha portato via un semestre di lavoro insieme ad altre 3 persone, ma ne è uscita fuori una cosa decente.
Il mio consiglio è: abbiate basi solide (continuo a consigliare l’università di informatica), e se la vostra passione ancora vi guida verso quella strada, una volta avute le basi saprete già cosa fare.
@kinewolf
mi piacerebbe poter dare un occhiata al tuo gioco se fosse possibile e sempre che tu sia d’accordo, anche se io mi occupo di software mobile, questo argomento mi ha sempre appassionato, e magari nel poco tempo libero che mi ritrovo mi piacerebbe creare qualche piccolissimo gioco giusto per provare. ;-)
@kinewolf
A parte il fatto che non stiamo lottando :)
Comunque quel che dici e` valido se si porta avanti un progetto personale (che siate una o dieci persone fa lo stesso), amatoriale o comunque non commissionato.
Quello che ho scritto vale quando si entra a far parte della cerchia professionale e non si scappa: non esistono scorciatoie ne` opinioni, comanda il mercato e chi ti assume e per ora le regole sono quelle.
Il tuo discorso sul partire da zero con un tool valido e senza bisogno di creare codice e` pertinente al livello di apprendimento del quadro generale, e va benissimo.
Ma dubito fortemente che qualsiasi “The Game Factory” ti permetta di creare qualcosa di finito, a meno che tu non utilizzi dei template per ogni cosa (background, personaggi, voci, soundtrack, animazioni etc etc…), ma in quel caso non e` farina del tuo sacco e lascia il tempo che trova.
In questi bendetti programmini dovrete pur metterci qualcosa da utilizzare, o no? Ce la vorrete mettere un minimo di grafica e di animazione o no? Se non usate i template siete costretti a farvela da voi, e` questo che intendo io.
Tra l’altro ho dato un’occhiata al sito di The Games Factory 2 e a qualche tutorial: la sagra del template… e` un giocattolo.
Raga`, con tutto il rispetto ma la fate troppo semplice.
@AmmaruPazzu
Ti assicuro che leggo molto attentamente cio` che scrivi prima di risponderti, forse anche tu dovresti prestare un pochino piu` di attenzione a cosa ti rispondo, in fondo non credo di esprimermi in un italiano cosi` pessimo.
Secondo te fare copia, incolla, mischia e mescola a qualcosa a che vedere con la realizzazione di un gioco, per quanto semplice possa essere? Sii sincero.
Personalmente di dico di no.
@MannaTheBerserk
vedi che non leggi, io intendo persone che sono agli inizi e non sanno niente di programmazione, e che comunque vorrebbero realizzare un giochino (stupido e scopiazzato per quanto possa essere). La gavetta va fatta in qualunque campo, questo permette di farsi una piccola idea del lavoro che sta dietro un gioco, ovvio che se uno è bravo a disegnare può venire fuori qualcosa di carino!
Ho fatto l’esempio di The Games Factory, che comunque è il peggiore tra quelli che esistono, un ottima alternativa potrebbe essere Adventure Maker ma ce ne sono molti altri, anch’essi validi.
Per concludere fare il copia e incolla, è normale che non centri niente con la realizzazione di un gioco, ma comunque da un minimo l’idea, ovvio che se uno che vuole realizzare un gioco amatoriale debba occuparsi da solo della grafica, della programmazione, della musica, delle animazioni, etc. potrebbe riuscire a finirlo dopo 5 anni tralasciando eventuali bug ed intoppi di percorso.
@kinewolf
tranquillo non ci uccidiamo e solo uno scambio di idee! :D
@AmmaruPazzu
Ho compreso il tuo punto di vista e non ne faccio una questione di qualita`.
Nonostante rispetti il tuo pensiero non lo condivido: usare quei software non da la minima idea di cio` che c’e` dietro un videogame.
Sono contento che si sia capito che scambiamo solo idee comunque ;)
Siamo d’accordo che sia la sagra dei template e che le produzioni serie siano un’altra cosa, ma è un passo nel capire come funziona la lavorazione di un videogioco e “ogni viaggio comincia dal primo passo”, no?
@Ammaru per l’rpg fatto per l’esame di interfacce te lo passo volentieri (il tempo di raccattarlo da il mio vecchio hd).
Kine, ti rendi conto che hai scritto un paradosso vero?
“Siamo d’accordo…[cut]…che le produzioni serie siano un’altra cosa”
“…è un passo nel capire come funziona la lavorazione di un videogioco”
Ti sei risposto da solo, e la risposta e` no: questi software rappresentano un buon divertimento, magari anche una possibilita` per recuperare qualche soldo vendendo minigames su internet, ma non rappresentano neanche il surrogato del funzionamento della lavorazione di un videogioco.
Vi do un consiglio se mi permettete: scaricatevi l’UDK (Unreal Development Kit), che e` gratis, e seguite i tutorials, sempre gratuiti, che sono presenti sul sito ufficiale Epic (molto belli, ben fatti e soprattutto facilissimi da seguire).
Ecco, on un Unreal installato sul PC potrete finalmente dare una sbirciatina sul funzionamento di un videogioco vero, del calibro di Gears Of War magari.
Ci sono molti template anche li (seri, interi quadri), potrete osservarli e studiarveli, senza per questo dover produrre una linea di codice.
Oppure c’e` Unity 3D, anch’esso facilitato da tonnellate di tutorial professionali e facilissimi da seguire (con Unity ci fanno molti giochi per iPhone, Android, iPad e anche per PC). Ah, e` gratis anche questo.
Qui i link ai software:
unity3d.com/unity/download/
udk.com/download
e qui il link ai tutorials principali:
udktutorials.com/
unity3d.com/support/resources/tutorials/
Questi sono “solo” quelli ufficiali, poi se andate su youtube ne trovate a godziliardi fatti da utenti professionisti e non.
Ecco, questo si che ` un passo verso la comprensione del mondo dei videogames, di quello vero.
@MannaTheBerserk
Unity 3D non lo conoscevo, sembra serissimo, ho visto che tramite questo sono stati realizzati giochi come samurai 2 per iOS/android e molti altri.
Grazie infinite delle info, comincerò subito a studiarlo subito, realizzare un bel gioco per iOS/android sarebbe fantastico! ;)
PS: conosci anche qualche programma adatto alla realizzazione di fondali o personaggi, tieni presente che in disegno sono del tutto negato, quindi avrei bisogno di un software nel quale siano presenti oggetti già realizzati, tipo alberi erba etc..
Tutto questo inteso per grafica 2D. fammi sapere, grazie.
Si, con Unitiy hanno realizzato un sacco di giochi per smartphone e tablet, compresa quella figata galattica di Samurai 2 :)
Per i fondali gia` fatti ti consiglio di effettuare una ricerca su google perche` non ci sono software che, in 2D, te li generano in automatico (in 3D invece ce ne sono).
Comunque, qui puoi trovare delle textures per videogames, gia` fatte e pronte all’uso:
techmagazine.ws/free-textures-background-images/
Per quanto riguarda i backrgound il mio consiglio personale, che ti tornera` anche utile per il futuro, e` quello di imparare le basi di Photoshop (o qualsiasi altro software per il trattamento delle immagini) ed usarlo per trattare sfondi fotografici come se fossero cartoon. Ci sono molti tutorials al riguardo, alcuni molto semplici da seguire e che possono instradarti bene.
In questo modo impareresti un software fondamentale nell’industria (Photoshop) e avresti una libreria di sfondi praticamente infinita (potresti perfino scattare tu le foto e poi lavorarle).
no manna , nessun paradosso. Mi spiego meglio però forse ti rendo più facile capire la mia linea di pensiero.
I kit di costruzione sono un primo passo per capire come funziona la realizzazione di un videogioco perché ti consente di applicare paradigmi come il divide et impera (alla base di qualsiasi buona tecnica di programmazione). Per esempio:
Abbiamo il bimbo Pippo. Pippo sa a malapena videogiocare. Pippo vuole costruire un videogioco, prova uno di questi kit. Capisce che il lavoro va suddiviso in grafica, sonoro, story, background, interfaccia, ecc… (questa sarebbe la parte DIVIDE del succitato paradigma).
Ora Pippo che ha capito che si deve suddividere i lavori in sottolavori piu specializzati inizia a prendere, prima pezzi già pronti; poi modificarli per capire come interagiscono fra di loro (magari le immagini con Photoshop, audio con qbase ecc…); e poi step successivo abbandona completamente il pezzo del kit preconfezionato a favore di uno creato completamente da lui(IMPERA).
E’ un lavoro lungo, ma Pippo, alla fine ha creato il suo , seppur rudimentale, videogioco.
Da qui le mie due affermazioni che come noterai non sono paradossali:
Pippo crede che la sua creazione sia allo stesso livello delle grosse produzioni? ovviamente no (da qui la mia frase: “Siamo d’accordo…[cut]…che le produzioni serie siano un’altra cosa”)
Pippo ha trovato giovamento da questa esperienza nel suo futuro di programmatore di videogiochi? Direi proprio di si almeno che non sia una zucca pelata: ha scoperto gli sprite, cos’è e come funziona un’interfaccia, che cos’è un evento e la gestione di eventi, da cui la mia frase “…è un passo nel capire come funziona la lavorazione di un videogioco”.
Come lo so?
Perchè io sono Pippo! Che in tenera età ha iniziato sul suo piccolo c=64 prima in basic v2 e poi in assebler (facevano dei manualoni cosi per console al tempo …ricordate?).
Cosa ho fatto poi ne abbiamo già parlato in un altro post, ma ho programmato motori grafici e lavorato per team e aziende di buon livello.
Ora faccio tutt’altro (o meglio ora vendo videogiochi …cmq E’ tutt’altro), ma possibile che negli ultimi 2 anni sia cambiato cosi tanto da non comprendere stè cose?
d’altro canto sconsiglierei di mettere mano a un engine come L’unreal engine (soprattutto la 3rd versione) a una persona che per quanto appassionata non sappia neanche cos’è una mesh.
wow questo che si che è una figata…..paura eh?
Vogliamo ricordare che Lucarelli è in grado di finire tutti i Layton con la sola imposizione delle mani.
Ingegneria informatica. Poi si comincia come indie o ci si prepara a fare domanda presso qualche grossa software house.
Tutto il resto mi sembra di contorno.
Comunque, è anche vero che non servono solo i programmatori per creare un videogioco, ci vuole chi si occupi del lato artistico, dagli artwork alle musiche, alla storia, per l’appunto. In america esistono già dei corsi a livello universitario di game design, tra parentesi.
Comunque, la via più sicura è quella dell’ingegneria informatica, ed è quella che ho personalmente intrapreso.
scusami, ma nel programma di ingegneria informatica quanti esami di laboratorio di programmazione ci sono? Quanti esami dedicati nello specifico alla creazione di videogame?
Dovrei andare a insegnare, cosí potrei diffondere il mio dono ai comuni mortali
era ora che aprissero un corso del genere videoludico
e ma a bologna cazzo io sono di como
Interessante…
Peccato che in Bottega Finzioni ci siano solo 20 posti per settore, a caro prezzo e necessitano di persone già preparate, non è certo qualcosa che puoi fare PRIMA di una laurea in informatica….
ma piuttosto fai un bel post su zeb89 che ha aperto un negozio di elettronica tutto suo! :D
ma va la, e cosa ci vende? i 4 sparatutto arena tutt’ora in circolazione e poi?
Al politecnico di milano nella laurea specialistica di ingnegneria informatica (che frequento), c’è il corso di Videogame Design & Programming
Ho qui un depliant della AIV “ACCADEMIA ITALIANA VIDEOGIOCHI” l ho preso al gamesweek e l ho conservato, qualcuno sa qualcosa di questa accademia?
innanzi tutto grazie per avermi citato nella prefazione XD secondariamente per qul che riguarda il progetto di Lucarelli la sola cosa che mi lascia perplesso è che dato il costo elevato dei kit per sviluppare vg per console si stia pensando di farli solo per pc e/o solo per smartphone…
Allora dovranno prevedere anche un bel corso di programmazione DRM anti pirateria :)