Sei fuori tempo

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Come cantava il buon Ligabue, vi sono figure chiave nel mondo videoludico che nel corso degli anni hanno realizzato capolavori, vere e proprie pietre miliari che hanno cambiato tutto cio` che è venuto dopo.

Personalità come Miyamoto, Yuji Naka, Yu Suzuki, John Carmack, Moulinex (e molti altri naturalmente), hanno di sicuro brillato in maniera accecante in più occasioni in passato, ma si sa, il genio

Itakagi, oltre ad essere molto bello, puo` sempre rivendersi come stilista se il suo Devil's Third dovesse rivelarsi un titolo fuori tempo massimo
Itakagi, oltre ad essere molto bello, puo` sempre rivendersi come stilista se il suo Devil’s Third dovesse rivelarsi un titolo che sa di vecchio

non crea a comando e quando l’estro creativo di una persona del genere si esaurisce cosa ne rimane?

Ne rimane sicuramente un ricordo indelebile, e spesso sarebbe meglio chiudere in bellezza e lasciare spazio ai giovani, utilizzando la propria immagine al solo scopo promozionale.

L’esempio forse più clamoroso è quello del “Maestro” Miyamoto, colui che forse incarna al meglio in concetto sopra descritto.

Non credo ci sia bisogno di presentazioni, si parla di una persona che tra la fine degli anni ’70 e i primi ’80 ha fatto risorgere, assieme a Yamauchi, l’intera industria videoludica dopo il collasso della stessa che culminò con la morte cerebrale del colosso Atari.

Ma facciamo un rapido salto in avanti: che cosa può offrire ORA una figura come Miyamoto al panorama videoludico?

Se volete la mia risposta, una sola cosa: compassione, e lo dico nel più totale sconforto.

Miyamoto è figlio di un’altra epoca, ha praticamente portato a scuola il 90% dei game designer degli anni 80 e 90, ha fatto vedere al mondo come si realizza un gioco treddì e ha inventato il lock-on sui nemici, non esattamente 2 cazzate ma “Zelda: Ocarina of Time” è stato il suo canto del cigno, da lì è iniziato il suo declino.

L’ultima sua opera degna di nota è Pikmin, serie che comunque nell’immaginario collettivo non ha mai raggiunto la fama di un Mario o uno Zelda e adesso ce lo ritroviamo ad agitare un paddone parlando di Giant Robot (E3 2014) o a dipingere volpi di carta parlando di Stafox (E3 2015).

Miyamoto ci dimostra che sa evolvere il mondo del gaming con nuovi concept intriganti

Sembra evidente che la scintilla creativa sia andata affievolendosi, come sembra evidente che Nintendo voglia continuare a sfruttare la sua figura e la sua fama a scopo commerciale ignorando che per il pubblico di oggi sapere che dietro un gioco c’è la figura di Miyamoto non è più sufficiente per sborsare soldi.

Lasciatelo andare in pensione poverino, dopo tutti sogni che ci ha regalato se lo merita.

Secondo voi quali sono gli altri grandi nomi del mondo videoludico non più al passo coi tempi?

E quali nuove menti creative plasmeranno il futuro della nostra passione?

Ale4

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30 Più commentati

  1. Non è Myamoto ad essere fuori tempo, o meglio, non solo, è tutta la Nintendo che avrebbe bisogno di adeguarsi ai tempi. Un uomo, anzi una mente geniale come quella di Myamoto nell’azienda fa sempre molto comodo, perchè sono quelle tipiche figure che grazie alla loro esperienza ed estro creativo, all’occasione ti tirano fuori la soluzione inaspettata capace di farti fare la svolta decisiva. Ciò che servirebbe invece semplicemente è un’adeguamento al mercato in termini HW (perchè si sa, senza terze parti OGGI non vai na nessuna parte), di infrastrutture, di offerta e di prezzi. Oramai Wii U è abbandonato a se stesso in previsione di NX, e questa volta Nintendo non può permettersi di sbagliare, altrimenti assisteremo ad un caso SEGA 2.
    Quali nuove leve in futuro saranno i nuovi Myamoto & Co.? Bella domanda, è come chiedere chi saranno i nuovi Led Zeppelin…

    • Sta proprio qui il punto, io credo che il genio di Miyamoto si sia esaurito, non è una cosa che dipende dall’hardware.
      Se domani si dovesse svegliare e andare a lavorare per Sony o Microsoft credi cambierebbe qualcosa?

      • Proprio perchè il genio è oramai esaurito credo che sarebbe più utile se ricoprisse ruoli marginali e non più in prima linea, ma se per follia andasse in Sony o Ms non escluderei che il cambio di ambiente e mentalità non potrebbe aiutarlo a creare qualcosa di quantomeno interessante. Anche se il genio non c’è più, rimane un grandissimo professionista con immensa esperienza che di certo sa fare il proprio mestiere, e questo credo basti ed avanzi per avere ottimi giochi, ma il suo ruolo dovrebbe essere ridimensionato a mero supporto, e l’azienda dovrebbe, come ho detto prima secondo me, adeguarsi al mercato.

        • Temo che sia piuttosto il contrario: sono lui e i suoi colleghi geniali che, tentando di ripetere i capolavori del passato senza capire che, appunto, sono passati decenni, hanno affossato Nintendo.
          Il paddone è un’idea significativamente rivoluzionaria, così come lo sono stati i controlli di movimento del Wii, ma Nintendo non ha avuto la forza di spingerli e la capacità di farli diventare fondamentali, imprescindibili in determinate categorie di videogiochi. E questo, innanzitutto, è stato perché Nintendo non innova più i suoi giochi.

  2. D’accordo sul discorso generale, alcuni nomi vengono sbandierati solo per questioni di marketing, un po’ come gli ingaggi da parte di squadre sconosciute di vecchie glorie del passato, per fare “rumore”.
    Non sono d’accordo però sul nome di Carmack, non sarà più dedito ai videogiochi ma è un genio informatico e si sta dedicando al progetto Oculus Rift che magari non sarà un successo ma sta di sicuro inaugurando una nuova era videoludica. Ti riferivi forse a Romero?

  3. La penso come te Ale, Miya rimane un designer con le grandi idee, ma non più d’impatto come in alcuni titoli dell’ era dal NES fino al GC. Per fortuna esistono persone come Hayashida che continuano a portare avanti un brand trentennale come Mario portando comunque l’anima che ha sempre contraddistinto la serie, ed è un segnale del fatto che non servono per forza i creatori originali per fare grandi titoli.
    Potrebbe anche essere una questione simile con Aonuma e Zelda, ma in questo caso vado molto più cauto, infatti reputo che lui sia ancora la figura migliore per continuare la saga e con Zelda Wii U (che probabilmente sarà anche per NX, come insegna Twilight Princess) sento che riuscirà a stupire ancora una volta i fan, con la nuova impostazione veramente open world che sembra rimembrare il primo storico capitolo e la sua sensazione di libertà.

    Per altre figure non più al passo coi tempi, non saprei, ma ci sono diversi mostri sacri che rimangono per molti garanzia di qualità anche quando ci sono dei passi falsi: mi viene in mente Tim Schafer e i suoi recenti the Cave e Broken Age che sono ben lontani dei fasti dei vecchi Monkey island, Grim Fandango e affini

  4. Sicuramente fra le nuove menti creative possiamo annoverare Ken Levine.
    Anche se ormai, con i successi dei suoi Bioschock, non si può piu definire una “nuova” mente creativa.

  5. Beh Miyazaki ha dato un impulso non da poco all’industria videoludica e sono curioso di vedere ds3.
    Sarà dal mio punto di vista la sua prova del fuoco per vedere se fa la differenza (su BB si è già visto ma è anche un pò fuori contesto quindi non conta, almeno non del tutto)

  6. Io non darei il benservito così facilmente ad uno del calibro di Miyamoto. Quando un’azienda arranca è normale che anche le sue figure più di spicco non brillino; si vince e si perde insieme di solito si dice.
    Io penso che non appena Nintendo si riprenderà (perché secondo me accadrà a differenza di quello che pensano moli) ne gioverà anche l’estro di gente come Miyamoto.

  7. La figura di Miyamoto sta nettamente perdendo credibilità, è impossibile negarlo. Secondo me a nintendo per risollevarsi, e risollevare la figura di miyamoto, basterebbe semplicemente creare una console a 1080 p, di minimo 500 gb, che accolga multipiatta e esclusive anche di altre SH, quest’ultime con maggior frequenza, che abbia una connessione a internet e un comparto online al pari di MS e sony e che abbia come periferica un cristo di pad normale. Basterebbe fare ciò per riacquistare il prestigio di un tempo, e anche miyamoto farebbe la sua figura. Miyamoto è simbolo di saghe storiche marcate da una genialità che ormai da una grande parte di videogiocatori non è più apprezzata. Ora siamo nel 2015, la gente vuole grafiche pompate e azione da tutte le parti, nonché un concetto di gioco d’avventura differente.

  8. O.T. come si fa a commentare da app?
    bisogna per caso scaricare l’app di wordpress?

    mi da sempre errore account e password sbagliata

  9. Non farò nomi ma un esempio.

    Qualche anno fa sono andato a vedere un concerto dei sex pistols (o meglio dei superstiti).
    Non vi dico la tristezza al vedere un ormai vecchio Johnny Rotten, vestito come il pagliaccio di McDonald’s, cantare vecchi successi.
    La stessa cosa potrei dire dei Ramones (ormai credo sia rimasto solo Marky).
    Ma dove voglio andare a parare con questo??? semplice: se avessero lasciato al momento giusto avrebbero (IMHO) lasciato un ricordo migliore.
    Ve lo immaginate, chennesò, un Jim Morrison pancione e alcolizzato che canta ancora???????Naaaaa..ha lasciato un ricordo migliore così!!!!

    PS: onore invece a Rolling Stones e ac\dc che continuano a essere spettacolari

  10. Il problema del fare posto a nuove figure giovani e creative non è solo nei videogiochi, ma anche nella politica (quella italiana in particolare, sono attaccati alle poltrone con l’attack), nella musica (la tristezza nel vedere suonare metal a nonnetti col chiodo) e nelle aziende in generale.
    Venire tagliati fuori da un campo dove si è raggiunto il livello più alto certifica il fatto che si sta invecchiando e che bisogna ripensare alla propria vita e non tutti sono capaci di farlo.
    Forse hanno a casa una moglie più malvagia di Ganodorf e sono sicuro che dentro di loro si sentono ancora dei leoni rampanti, la verità è che è segno di maturità e saggezza sapere quando mollare.

  11. tante aziende falliscono e vanno a puttane grazie al pensionamento dei genitori
    dandole in mano ai figli o eredi. c’è sempre questo punto da tenere in conto.

    lo spettacolo che fa vedere il Mica va in moto mette sicuramente un po’ tristezza…

    ma c’è comunque la possibilità di avere uno scenario peggiore nel caso della sua sostituzione
    o passaggio del testimone.

  12. -Secondo voi quali sono gli altri grandi nomi del mondo videoludico non più al passo coi tempi?-

    Così su due piedi? Schafer

  13. Non entro nel merito delle questioni dei creators nipponici perchè di roba jappominchia me ne intendo poco…
    Per quanto riguarda geni che si dovrebbero levare dalla circolazione secondo me… Boh, direi Tim Schafer e Ron Gilbert. Oramai il loro contributo l’hanno dato, non dico che dovrebbero sparire, perchè come ha detto qualcun altro più su sono comunque professionisti di altissimo livello, però dovrebbero decisamente abbandonare i ruoli di producers… E alla lista aggiungo a mezzo Will Wright. Dico “a mezzo” perchè secondo me a livello di gameplay ciò che doveva dire l’ha detto e ha anche un po’ rotto il cazzo, ma non mi sento di tagliarlo fuori perchè ora che la realtà virtual va di moda, potrebbe avere delle sorpresine in serbo in merito, visto che la Sim-ulazione è il suo pane quotidiano.
    Quali menti plasmeranno i futuro? Beh, questa è la domandona da mezzo milione di brand…
    …e non ti so dare una risposta. Ma una cosa la posso dire: oramai il concetto di “genio” sta sparendo in ambito videoludico. Oramai si parla di “Team” affidabili da cui aspettarsi grande qualità, ma gli individui in sè stanno sparendo. Cioè, quando uno pensa a GoW pensa a Epic Games, non a Blezinski. Quando uno pensa agli anni d’oro di CoD, pensa a Infinity Ward e non a Zampella. Quando uno pensa ai colossi di Diablo e WoW, pensa al team Blizzard, non a Morhaime. Stessa cosa con grandi firme come Bioware, Bethesda, Naughty Dog. Oramai è il “Team” a spiccare. Personalità particolarmente emergenti provenienti dal passato ma che resistono, come Sid Meier, oppure nuovi talenti che conquistano la gloria, come Kevin Levine e Notch, purtroppo o per fortuna sono eccezioni più uniche che rare. Sarà forse che oramai il calibro del videogico medio è talmente alto che farlo da sè con pochi amici è o un suicidio, o una superstrada diretta verso il parco titoli dei dieci miliardi di indie su Steam che non si cagherà nessuno…

    • Sì in effetti in Giappone viene dato più risalto al singolo creator che al team.
      Comunque per me importantissimo per la storia videoludica è stato il team che ha curato Daggerfall e Morrowind. Ho letto storie molto interessanti, testimonianze dei singoli lavoratori, racconti di episodi, di idee. Ad esempio un designer delle texture che descrive come è cambiato il suo lavoro nel passaggio 2d/3d, o di un ragazzo che ha curato il sistema di spell in Morrowind e ha raccontato tutti i brogli matematici che ha incontrato, o ancora un intervista al team che ha creato il sistema di generazione casuale del mondo in Daggerfall.
      Quel team è un pò il mio supereroe insomma :D per me è stato importantissimo, insomma ha creato il gioco che ha ridefinito per sempre il concetto di RPG cavolo!

  14. Ciao Ale, mi permetto di fare un appunto riguardo il “buon” Peter Molyneux. A mio avviso parliamo di una delle figure più sopravvalutate della storia dei videogames, di buono ha cagato all’epoca Populus e Black & White (due bei giochi per carità, ma imho non quei capolavori che in tanti vogliono far passare). Tolti questi due, il nulla cosmico…il primo Fable è carino, ma deludente se consideriamo tutti l’hype e le promesse non mantenute dal tizio in questione, i successivi capitoli sono lammerda (forse Fable 2 è sufficiente)…vogliamo parlare di Milo? O del cubo per cellulari col quale ha palesemente preso per il culo il vincitore? Non accostiamo questo cialtrone a nomi quali Carmack e Miyamoto, pls :)

  15. Nessuno che abbia ancora fatto il battutone della vitah? Ci penso io.
    Se si parla di personalità videoludiche che col tempo si sono rincoglionite, non posso non pensare a Farenz <3

  16. parecchio fuori tempo,punta lui e nintendo su ip vecchie di 25-30 anni,mettendo quasi maiip nuove aaa,puntano sempre sempre su hardware e online vecchi e facendo un marketing insensato

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