Ogni tanto qualche dichiarazione mi lascia stupito, quella che pero’ ho letto pochi minuti fa mi ha lasciato ancora piu’ stupito del solito…
Tameem Antoniades, il super mega direttore creativo dei Ninja Theory, ai microfoni di Gamesindustry.biz ha puntato il suo dito accusatore verso i giochi tripla A, accusandoli di uccidere la creativita’ e le possibilita’ delle SH che non dispongono dei budget necessari per competere con loro.
In poche parole Antoniades (che nome fico XD) dice che le SH piu’ grandi possono fare titoli con fondi stratosferici e le piccole SH, non avendo a disposizione quei budget, sono tagliate fuori dal mercato visto che oggi i consumatori sono molto piu’ selettivi perche’ i costi dei giochi nei negozi sono abbastanza elevati. In questo modo, quando i producer cercano una SH per creare un suo gioco AAA, non chiamano una piccola casa di sviluppo ma bensi una di quelle blasonate e importanti tappando le ali alle nuove leve.
Io se fossi stato uno degli intervistatori avrei chiesto a questo punto… E sti cazzi? Dove sarebbe la novita’?
Saro’ io ma il ragionamento di Mr. Antoniades e’ particolarmente stupido, non tanto perche’ non c’e’ una ragione di fondo, che e’ evidentemente reale, ma perche’ e’ cosi che va il mondo, cosi era 20 anni fa e cosi sara’ tra 40… chi ha piu’ soldi ha piu’ possibilita’ e mi sembra giusto che le sfrutti.
Altra cosa che mi fa storcere il naso e’ proprio il fattore “creativita’ + alto budget”… da quando ho iniziato la mia esperienza videoludica non ho mai visto due concetti come creativita’ e alto budget fare piu’ a testate che in questa generazione, negli ultimi anni abbiamo visto come giochi dai costi spropositati abbiano fatto piu’ fiasco delle controparti low cost.
Ma pensiamo anche al di fuori del mondo videoludico, nel cinema non e’ uguale? Chi ha piu’ soldi fa il colossal o il film super pompato (che non e’ sinonimo di qualita’), chi ha meno fondi fa’ il film meno “vistoso” ma spesso piu’ geniale e creativo, e’ cosi che funziona, la sacra gavetta, fai vedere cosa sai fare e poi un grande producer ti mette tra le mani il film della svolta con un budget illimitato, ma prima devi dimostrare qualcosa e se hai creativita’ sicuramente viene fuori. Poi ovvio che una SH minore che investe nel progetto fondi minori non puo’ pensare di guadagnare mille mila miliardi di dollari, questa e’ una stronzata, la percentuale di guadagno (e percio’ di successo) e’ anche un rapporto tra spese ed entrate, un Bf3 che vende 5 milioni di copie sarebbe un mezzo flop, un WRC che ne vende 5 milioni sarebbe un super successone e magari, dopo questi incassi, un producer piu’ importante gli da i fondi per fare il gioco dei loro sogni, e cosi ecco che la piccola casa diventa un punto di riferimento…
Come ho detto agli inizi il suo discorso mi pare stupido, o forse lo e’ il mio?? Per questo chiedo a voi cari utenti cosa ne pensate… davvero come i Ninja Theory credete che sia l’alto budget “obbligatorio” a rovinare il mercato videoludico in questa generazione?? Oppure pensate che una SH piu’ piccola, con molti meno soldi, possa fare tranquillamente la differenza se talentuosa ovviamente partendo dalle basi?
P.S. lo ricordate voi a Mr. Antoniades che in questo momento, la sua “piccola” SH, e’ alle prese con un gioco teoricamente tripla A e dal nome importante come Davil may Cry? Mi sembra la persona meno indicata per fare questo discorso e speriamo che faccia un buon lavoro (se il buongiorno si vede dal mattino….) se no voglio vedere che ci racconta dopo…
Bè per mè esiste anche una cosa chiamata GENIO e chi incarna meglio questa qualità innata se non le menti dietro SQUARESOFT E NAUGHTYDOG si perchè loro hanno dimostrato che impegnandosi e avendo buone idee si possa avere successo.
Voglio dire la NAUGHTYDOG inizziò nel lontano 1985 a fare giochi e in principio non era cosi conosciuta, ha sfornato qualche titolo qua è là nella storia ma è solo dopo 11 lunghi anni che ha tirato fuori il giocone e guardate come ha saputo rinnovarsi dopo la fine di quest’ultimo, tirando fuori un altro capolavoro capace di fare la gioia dei giocatori di tutto il mondo.
E’ questo che fa la differenza, e inoltre adesso la concorrenza è più agguerrita che mai perciò immagino non sia facile.
E per quanto riguarda la casa che più mi ha dato stimoli e che ringrazzierò a vita e che prende il nome di SQUARESOFT , be credo incarni al meglio cosa voglia dire essere da prima una SH piccola e con pochi soldi, ma che con le buone idee e la buona volontà ha ottenuto ciò che si è ampiamente meritata.
ma credo che quanto segue spieghi al meglio:
Nell’ottobre 1983 Denyu Co. Ltd., un’azienda giapponese di costruzione di linee elettriche, apre una divisione atta allo sviluppo di videogiochi denominata Square. Il primo titolo ad essere sviluppato è lo sparatutto Treguzar, uscito nel 1985 per NES, la console più diffusa in quel periodo. L’anno successivo pubblica tre giochi: King’s Knight (sparatutto), Suishou No Ryuu (videogioco d’avventura) e Deep Dungeon (videogioco di ruolo), tutti per NES e dedicati al solo mercato nipponico.
Nel settembre 1986 Square diventa indipendente separandosi dalla Denyu Co. Ltd. Ha a disposizione pochissimi fondi che le permettono di sviluppare un solo gioco con il compito di decretare il successo o il fallimento dell’azienda: Final Fantasy. Questo videogioco di ruolo per NES esce in Giappone l’anno successivo ed ottiene un successo tale da permettere all’azienda di produrne un seguito.
Non credo servano altre parole.
E come esempio contrario intendo sottolineare quelle case che decidono di buttare nel cesso un brand milionario e seguitissimo, e sto parlando di RE.
Sii perchè grazzie al fatto che non volevano spendere soldi o sbattersi quelli di CAPCOM hanno ben pensato di far fare lo sviluppo a dei GAIJIN americani e di conseguenza quest’ultimi impallinati come sono di geurra e di COD hanno ben pensato di trasformalo nella porcheria che è.
Il gioco è una sorta di serie di mappe con qualche zombie,hunter, e tyrant e con qualche nemico umano tutti da fare fuori.
senza enigmi senza suspense senza RE
P.S.
Ho usato apposta il termine GAIJIN piuttosto che il termine più neutro e ufficiale ossia (gaikokujin che vuole dire che vuol dire “persona di una terra esterna (al Giappone)”, cioè straniera