Come avevo promesso, rieccomi a parlare di New Vegas, dopo ormai una ventina di ore di gioco e quindi con un po’ più cognizione di causa.
Probabilmente ricorderete il mio mezzo disappunto espresso nell’articolo delle impressioni a caldo, derivato soprattutto dal fatto che il gioco fosse fondamentalmente un Fallout 3 versione 2.0, oggi voglio ampliare il mio pensiero sulla base di quello che ho giocato finora.
Prima di tutto devo dire che il senso di dejà vu che mi aveva spinto a scrivere il primo articolo non è mai sparito, mi continua ad accompagnare sempre mentre gioco, non posso fare a meno di notarlo. Sorvolando su questo punto, però, il gioco ha in realtà più novità di quanto pensassi che portano a scordarsi un po’ del resto.
La prima ed evidente differenza è New Vegas che, per quanto piccolina, coi casinò e i suoi palazzi intatti fornisce un bel posto dove giocare. Il secondo è il sistema delle reputazioni relative a ogni singola fazione, che moltiplica le già enorme libertà del gioco all’ennesima potenza. Se in Fallout 3 la fondamentale differenza era scegliere se comportarsi in modo più o meno buono/malvagio, qua si può scegliere come far evolvere la storia alleandosi con una qualsiasi delle fazioni principali, cambiando quindi drasticamente i risultati.
Per quel che mi riguarda la bellezza di Fallout 3 stava proprio nella libertà di fare quel che volevo in ogni situazione e in New Vegas questo tratto ne esce ancora più rafforzato, ciò è bene. Aggiungiamoci i mini giochi d’azzardo dei casinò, caravan (un altro gioco d’azzardo inventato per il gioco e che si può giocare con persone a caso ovunque nel globo) e altre piccole cose e ne esce che Fallout New Vegas è sicuramente un bel gioco.
Probabilmente se non avessi mai giocato il 3, questo mi avrebbe preso molto molto di più perchè, tolto quel senso di dejà vu, sicuramente il gioco è più che valido.
Se mi permettete di darvi un consiglio: prendetelo al volo se non avete giocato il 3, se invece il 3 l’avete giocato magari aspettate che scenda un po’ di prezzo.
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