Mi sono rotto le palle.
Ogni sacrosanta volta che esce un titolo di una certa caratura e per cui si sia creato tanto hype ecco che arrivano i profumati.
Coloro cioè che dispensano saggezza dando informazioni, che purtroppo vengono scambiate per pareri oggettivi, che si basano sul nulla, sulla fuffa e che invece agli occhi di chi è informato sui fatti, non fanno altro che dimostrare la mediocre conoscenza sull’argomento da parte di chi sta parlando.
Sì, l’argomento è ovviamente Super Mario Odyssey.
Mario è uscito venerdì e per una serie di coincidenze astrali a dir poco irripetibili, questo è stato un weekend in cui sono riuscito a giocare tanto.
Sveglia alle 5 per poter giocare a Mario, moglie e figlia in giro per acquisti in modo da lasciarmi giocare a Mario, pisolo post-pranzo domenicale saltato sempre e solo per poter giocare a Mario.
Sono arrivato a poco più della metà gioco, raccogliendo più della metà delle lune per ogni singolo livello effettuato, in certi casi quasi tutte.
Quindi posso affermare tranquillamente che per ora abbia “masticato” bene questo gioco.
Ieri ho avuto tempo anche di interrompere e di prodigarmi nella lettura di qualche parere o recensione in rete.
E con quest’ultima affermazione intendevo che ho letto in rete qualche parere o recensione mentre ero sul cesso.
A parte i voti altissimi che Mario sta prendendo, su cui tornerò a discutere più avanti nell’articolo, ciò che mi è balzato all’occhio è una parola. Facile.
Facile?
Il mio cazzo è facile.
In generale sono per il “vivi e lascia vivere”, nel senso che le opinioni degli altri o le condivido, o le critico o le ignoro.
A volte mi capita di farne tesoro, ma significa che in quel momento sono ubriaco.
Ma quando si parla di Mario mi sale abbastanza il nazismo. Soprattutto se le impressioni che vengono date si dimostrano superficiali (per non dire errate) e rischiano di dare l’impressione sbagliata a chi magari è titubante sull’acquisto.
Ed è ovvio che se uno ha Switch ed è titubante sull’acquisto di Mario Odyssey, ha la mamma meretrice.
Super Mario Odyssey è facile?
Cosa significa la parola “facile”?
Che puoi arrivare alla fine facilmente?
Grazie al cazzo. Non credevo che questo fosse il primo Mario 3D in commercio.
Ogni Mario 3D è PIÙ facile dei Mario in due dimensioni, un minimo di conoscenza storica in tema Mario non guasterebbe.
Ma d’altra parte, se si conoscesse effettivamente il brand, affermare che un Mario 3D è facile, sarebbe come scrivere in una recensione “Non voglio spoilerarvi nulla, ma prima o poi in un Mario vi troverete a dover saltare”.
Ma indipendentemente da paragoni con altri tipi di giochi, cosa significa che questo Mario è facile?
È facile se giochi ad un capitolo qualsiasi Mario con il semplice scopo di arrivare alla fine. Grande idea.
È facile se lo giochi ad un livello da videogiocatore medio/mediocre.
Facile invece NON lo è se lo giochi come un Mario dovrebbe essere giocato, ovvero per essere completato interamente.
Così come si sa che ogni capitolo di Mario si adatti in base a chi lo sta giocando, ogni recensore, ogni giornalista, ogni youtuber, ogni influencer o come cazzo volete chiamare questa gentaglia (…) dovrebbe sapere che il vero Mario comincia o quando lo finisci o comunque quando salirà in te quel pensiero distruttivo di volerlo completare al 100%, andando alla ricerca di OGNI collezionabile, in questo caso Lune e monete viola.
Ripeto, io sono a metà gioco e non ho ancora recuperato tutto nei livelli che ho affrontato (perché intuisco che certe lune si possano raggiungere solo andando avanti nei livelli successivi), ma ho già avuto modo di bestemmiare spesso.
Sia perché questo Mario Odyssey è talmente open rispetto al passato da diventare quasi esplorabile “Zelda Style” alla ricerca quindi di possibili location per i (non pochi) collezionabili, sia perché in certi casi riuscire a recuperare la fantomatica luna è stato piuttosto difficile.
Sono solo a metà della prima run e i cazzi SO che arriveranno.
Perché conosco Mario.
Perché di cazzi ne ho già ingoiati diversi.
E soprattutto perché non mi permetto di parlare di ciò che non so.
O quantomeno, non mi permetto di bollare un gioco come facile se non l’ho finito al 100%. In particolar modo se stiamo parlando di un Mario.
Se volete vi darò ora le mie impressioni, ve l’avevo anticipato prima quando parlavo dei voti che sta ricevendo.
Sono meritati? Sicuramente sì.
Diventerà il mio Mario 3D preferito di sempre? Altrettanto sicuramente, no. Non lo diventerà.
Super Mario Odyssey, per l’ennesima volta, dimostra che Nintendo è maestra, sovrana, divinità nel gameplay. In Mario Odyssey già dai primi minuti di gioco, già dalle prime evoluzioni che riusciamo a compiere grazie al cappello occhiuto, è possibile notare finezze ed una precisione nei controlli che ahimé, in pochi sanno esprimere.
Le metamorfosi di Mario nei nemici (e non solo nei nemici) che incontra aggiungono poi una varietà che potevamo solo annusare dai video e che, pad alla mano, è quasi orgasmica.
Tecnicamente ci troviamo, per forza di cose, di fronte al miglior Mario di sempre… tenendo sempre a mente che lo Switch ha un hardware credo inferiore rispetto a quello del mio cellulare. Francamente non ho idea di come cazzo abbiano fatto a far girare giochi come Zelda o Mario. E vedremo i futuri Xenoblade e compagnia cantante.
L’unica pecca che mi sento di segnalare riguarda le somiglianze col passato.
A differenza di un Super Mario Galaxy che stravolgeva ciò che conoscevamo e che tuttora rigiocherei, o a differenza di un super Mario Sunshine che variava in maniera significativa il concept di Mario64 (e che tuttora non rigiocherei), tolte le evoluzioni col cappello e le trasformazioni (che comunque non sono robe da poco), mi aspettavo un po’ più di innovazione.
E’ un capitolo open, quindi già per questo diverso dal passato, ma… non so come dire, in altre occasioni sono rimasto più colpito dalle novità. In questo caso un po’ meno, probabilmente a causa dei numerosi richiami a capitoli precedenti del brand o a situazioni tipiche di altri giochi, come le fasi 2D che ricordano molto quelle di A link between worlds per 3DS.
In buona sostanza, Super Mario Odyssey è un gioco fenomenale, che per gusti personali apprezzo moltissimo – altrimenti non vorrei completarlo al 100% – anche se Galaxy mi rimarrà maggiormente nel cuore.
Cinque consigli.
1) compratelo
2) compratelo
3) giocatelo
4) giocatelo da persone serie
5) diffidate dai consigli di sprovveduti.
E sempre
6) viva la bernarda. Che però passa in secondo piano rispetto a Mario Odyssey.
Cmq no, tranquillo, il tuo smartphone non ha un hardware superiore a Switch. Son gli stessi (o lo stesso genere di individui) che dicono che Mario Odyssey é facile che te lo hanno fatto credere. Ti chiedi come sia possibile che Mario e Zelda girino su Switch? Ecco, perché appunto, é sicuramente abbastanza potente per poterlo fare al contrario del tuo smartphone che, se anche ci riuscisse, prenderebbe fuoco. Per il resto non aggiungo altro perché mi sa che ho la mamma meretrice. Buona odissea.
Credo che il tuo lato da fanboy ha lasciato il posto a qualsiasi commento più oggettivo e possibile.
Continuo con un presupposto: io Mario Odyssey non l’ho giocato
Esattamente come qui sul forum più di un individuo (fra cui il sottoscritto) diceva che Crash non era così difficile da completare (e non si parlava di fare un livello nel minor tempo possibile per essere fra i migliori eccetera) lo stesso può essere di Mario.
Dico questo perché qualsiasi gioco potrebbe (potrebbe, non dovrebbe) essere sviscerato a dovere, ma se si facesse così di ogni gioco esistente potrebbe realmente essere molto più difficile dare dei giudizi e un’opinione uniforme: alcuni giochi (molti) sarebbero considerati difficili dato il doverli giocare alla massima difficoltà, altri sarebbero inutilmente lunghi data la mole di collezionabili più o meno noiosi.
Ovviamente a te piace moltissimo Mario e vuoi completarlo al 100%, ma il gioco può benissimo essere giocato completando tutti i mondi con poche e tanti extra raccolti e salvare Peach. Non credo di dover additare questi individui come giocatori mediocri.
Mario, da quel che ho potuto vedere e letto tra le recensioni (purtroppo, ripeto, non giocare) è una vera e propria gemma videoludica e il secondo capolavoro e punto di riferimento dei loro generi di origine di una console che ha 7 mesi di vita.
Il problema se così si può chiamare è che se non si va a prendere ogni cosa in Mario, non si gioca davvero a Mario. E qui non si parla di fare lv a tempo, o trovare gemme nascoste. Si tratta di trovare le lune nascoste (o le stelle per quanto riguarda i precedenti) per sbloccare livelli nuovi e più difficili.
A differenza di qualsiasi altro gioco in cui la campagna è una e se si aumenta la difficoltà si rigioca la stessa campagna, qui appunto si sbloccano mondi nuovi.
Non sbloccarli significa quindi non giocare parte del gioco
Ok, se ho capito bene, intendi dire che qualsiasi gioco diventa difficile se, per esempio, si cerca di completare al 100% tutti gli achivements, ció non toglie che certi giochi (al netto degli achivements) siano difficili oppure al contrario facili. É un punto di vista sensatissimo.
Peró penso che Farenz dica che il trovare tutte o quasi tutte le lune é strutturalmente parte integrante del gameplay di MO (e piú in generale dei Mario 3D) e non un qualcosa in piú. In definitiva, se non tenti almeno di andare oltre a finire gli n mondi del gioco allora é un po’ come se non lo avesi finito. Diverso magari per giochi incentrati sulla trama che quando li hai finiti ha un senso relativo cercare il completamento totale. Non so se mi son spiegato bene…
Attenzione. La situazione è ben diversa da un livello di difficoltà.
Facciamo un esempio… prendiamo… Devil May Cry.
Io lo posso giocare a livello normale e finirlo.
Un altro, appassionato del brand, mi potrebbe dire “per giocare il vero DMC devi giocarlo a modalità ultra, mega, extra difficile”.
Io potrei essere d’accordo o no, ma sapendo l’esistenza di quella modalità, e sapendo che gli appassionati del brand lo giocano nella modalità difficile, non mi permetterei MAI di dire che DMC è un gioco facile.
Proprio perché non l’ho giocato a modalità difficile.
Per quanto riguarda Mario, seppur non sia selezionabile un livello di difficoltà, io ti posso dire che il gioco è difficile dai titoli di coda in poi.
Tu sei obbligato a giocarlo come me? Assolutamente no.
Tu puoi giocarlo nella maniera e al livello di impegno che preferisci.
Ma se in rete dici che è un gioco facile quando EVIDENTEMENTE non hai potuto giocarlo interamente (essendo uscito 3 giorni fa), fai disinformazione e una figura di merda.
Concordo con tutto farenz.. Molti non capiscono che Nintendo è mamma..e quindi vuol far giocare TUTTI i suoi figli i suoi capolavori!! Chi è piccino ci può giocare e magari anche finirlo..con tutta la soddisfazione che questo può dare a un piccolino!! Chi è grande se lo può godere in hardcore e venire!! Io ci sto giocando e ho fatto già fare un’oretta in coop con mio figlio di 4 anni.. Godo troppo a vederlo salterellare e arrivare alle bandierine!! Grazie Mamma N!!….
Ma in tutto questo mi domando: dove sta scritto che un gioco, per divertire, debba essere per forza “difficile”?
Che debba essere “difficile”, da nessuna parte.
Che debba essere “non facile facile” però in qualche genere è implicito.
Come ha detto Farenz in questo caso il criterio di valutazione è stato applicato in maniera stronza, ma penso possiamo tutti convenire che in tutta una serie di videogiochi (tipo nei platform, visto che se ne sta parlando) la sfida sia parte integrante e non secondaria dell’esperienza.
Nel caso di Mario si, ricordo la flop 10 2011 dove Farenz ha messo in prima posizione super Mario bros 2 proprio per la facilità. In SMO brilla per le sfide difficili, ma nn alla ninja gaiden, una difficoltà stile “sbaglio ma imparo”.
Volevo chiedere: il completarlo al 100% raccogliendo tutto è fondamentale per finire il gioco (tipo per sbloccare livelli o potenziamenti essenziali per proseguire) o è solo un più?
“tenendo sempre a mente che lo Switch ha un hardware credo inferiore rispetto a quello del mio cellulare”
veramente switch è l’hardware portatile piu potente attualmente sul mercato . non c’è cellulare o tablet (tranne forse il suo gemello Nvidia shield) che puo reggere il confronto.
almeno informiamoci un minimo proma di scrivere a getto
L’idea che espresso questo commento paragonando switch alle altre console FISSE di questa gen non ti e’ proprio venuta? Qui parliamo di un mario in 3d che di norma e’ uscito su console fisse e non portatili perciò quelle ha preso come paragone
Esatto. La prossima volta specificherò meglio.
Se mi vedrete scrivere che One X sarà più potente di una Ferrari, fate il confronto e poi datemi i risultati corretti.
e quindi? c’è bisogno di scrivere commenti idioti a tutti i costi? si puo essere seri a volte, no nfa male te lo assicuro.
switch è una ibrida. è una nuova tipologia di console. ne completamente fissa ne pienamente portatile.
la sua potenza computazionale è il top gamma che ne tablet/ cellulari (che svolgono un lavoro diamentralmente opposto a switch) ne console fisse possono raggiungere (in quanto non trasportabili)
ma visto l’andazzo dell’angolo negli ultimi anni è evidente che gli piace veder sempre meno articoli di qualità e di conseguenza anche numero di commenti (un mio vecchio commento è rimasto l’ultimo postato per quasi una settimana)
Le console fisse non possono raggiungere la potenza COMPUTAZIONALE di switch in quanto non trasportabili? :O
Ma che oohhh (cit)
Comunque per colpa di farenz presto avrò il portafoglio più leggero di 390 sacchi.
puoi giocare al parco con la ps4 poggiandola sulla panchina? no.la sua potenza computazionale in modalità portatile è zero poiche è a casa spenta.
Adesso non usiamo le definizioni a cazzo come ci fanno comodo. La potenza computazionale non ha niente a che vedere con le modalità d’uso, grazie al cazzo che una console accesa è più potente di una console spenta. Il fatto che una console possa essere usata anche in modalità portatile non significa che sia più potente delle console solo fisse.
Grazie Farenz, questo era esattamente ciò che mi serviva :-) Leggendo in giro che non pochi parlavano di Mario Odyssey come facile mi è venuto il dubbio, non perché necessariamente voglia una sfida da ogni gioco, ma perché in un platform la ritengo abbastanza fondamentale. Poi cercando un altro po’ ho iniziato a capire che probabilmente si parlava dell’arrivare dall’inizio alla fine col minimo sforzo possibile. Ora ne ho la certezza! Comunque non ho la mamma meretrice, ma aspetto che qualcuno me lo regali o se no me lo prendo post-Natale :-P
Nintendo ha sempre fatto giochi che siano approcciabili da tutti e sviscerabili facendosi sanguinare le dita da chi sia disposto a farlo. Nulla di nuovo, è la loro filosofia, ma pare non tutti la conoscano.
Capisco perché il gioco sia stato bollato come “facile”, è innegabile che questo Mario abbia una progressione molto rapida rispetto al passato: andando spediti per la “main quest” ogni mondo può essere superato in una decina di minuti e sono sicuro che si possa arrivare facilmente ai titoli di coda in qualche oretta.
Il punto è che nessuno gioca un Super Mario in questo modo, fatta eccezione per il recensore che deve far uscire il suo bel voto il prima possibile. E non si parla di doverlo finire al 100% per poter avere un senso di sfida appagante, siamo tutti d’accordo che questo discorso vale per ogni videogioco. Devo ammettere che anche io sono rimasto spiazzato dalla rapidità con cui si susseguono i vari mondi, ma dopo averne setacciato uno da cima a fondo e aver trovato solo la metà delle lune ho capito che poi dovrò bestemmiare non poco per trovare tutte le altre. E’ li che si nasconde la vera sfida.
Questo discorso potrà sembrare superfluo per chiunque abbia giocato almeno un altro capitolo 3D della saga, secondo me questo giudizio affrettato su Odissey è dovuto al fatto che a questo capitolo si sono avvicinate tantissimi videogiocatori.
Con l’uscita dello Switch tutti i giochi nintendo hanno avuto molta più visibilità rispetto al passato – non ho mai visto un Mario o uno Zelda giocato da così tante persone – e adesso dobbiamo sorbirci i giudizi di coloro che non sanno come si affronta un gioco di questo tipo.
Bell’articolo farenz
È la stessa cosa che mi successe quando giocai Super Mario 3D World. Rimasi stupito dal fatto che ci misi davvero poco a raggiungere il mondo finale, ma quando poi sbloccai e completa i i mondi segreti, sputai sangue amaro!!!
Eppure a detta di altri autorevoli iutubbers, alcuni dei quali sono passati anche dall’angolo, questo Super Mario è superfacilissimo, senza il minimo livello di sfida. Mi dispiace Farenz sei un misero nabbo.
Come si confronta questo rispetto a Galaxy? Perché ricordo che, proprio per Galaxy, molti dissero in maniera analoga che diventava “non facile” solo se lo si voleva completare al 100%, ma in realtà la risalita della curva di difficoltà è sempre rimasta estremamente dolce e rassicurante.
Discorso simile con Super Mario 64, ma non avevo internet per controllare che si dicesse lo stesso al tempo; forse l’unico Mario 3D per il quale potrei in buona parte giustificare questa affermazione é Sunshine, ma altri esempi della madre Nintendo sarebbero comunque più appropriati, tipo DKCR.
40 anni, 34 da videogiocatore. Ad oggi la Nintendo è l’unica software house che programma giochi che mi divertono e sorprendono dall’inizio alla fine e non per le prime due ore (quando va bene). Ciò detto chi asserisce che qVesto Mario è facile è semplicemente stupido.